Napoli, furto sulla condotta della Q8
Lo scoppio investe palazzina: un morto
L'incendio sarebbe stato causato da un tentativo di furto di greggio delle condutture del carburante. Sospesa l'erogazione alle navi del porto





Uno dei feriti (Pressphoto)


NAPOLI - Un incendio generato da un tentativo di manomissione delle condutture della Q8 che riforniscono il porto di Napoli, ha investito una piccola fabbrica di scarpe e pellame di via Nuova delle Brecce nella zona orientale. Lo scoppio ha provocato un morto, sepolto dalle macerie e carbonizzato e di cui non sono ancora note le generalità. Il cadavere, carbonizzato, non è infatti riconoscibile; ma anche gli inquirenti non escludono che possa trattarsi proprio del corpo del ladro, che ha provato a effettuare un innesto nell’oleodotto della Kuwait, per prelevare del carburante. Intanto è salito il bilancio dei feriti: nove le persone coinvolte dall’incidente.
Le fiamme visibili dal centro di Napoli
Tra queste, il titolare della piccola fabbrica, ricavata al primo piano dello stabile crollato, e suo suocero, un settantenne che versa in gravi condizioni, ora ricoverato con gli altri al reparto ustionati dell'ospedale Cardarelli. Anche una ragazza rumena è stata soccorsa ma a villa Betania per intossicazione, insieme a due vigili del fuoco. L’edificio sventrato dall’incendio è attraversato dalle condutture di carburante delle raffinerie Q8 che riforniscono l'area portuale. L'erogazione è stata subito bloccata per permettere ai vigili di domare le fiamme, che si sono levate altissime, provocando una densa nube nera visibile dal centro della città. Il più grave degli ustionati, il settantenne, nella fuga, invece di uscire su via Delle Brecce, scappando dall'altro lato verso via Argine si è trovato davanti ad un cancello chiuso e circondato dalle condotte Q8. E' stato salvato dai pompieri e dagli operatori del 118 che hanno sfondato il cancello, ora versa in condizioni preoccupanti.



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