Risultati da 1 a 4 di 4
  1. #1
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    Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni circostanza, ma mai in ogni circostanza e in ogni epoca si potrà avere la libertà senza la lotta!
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    Predefinito 8 marzo, festa di che cosa?

    Una interessante riflessione che coglie il senso dei messaggi (a parte la grave disattenzione lessicale, comune nel nuovo corso di questo giornale, LaPadania....che ormai è un giornale epr itaglioni...) postati anche da me in occasione della ricorrenza e focalizza in pieno certe distorsioni che taluni personaggi portano avanti su internet e su alcuni forum.



    8 marzo, festa di che cosa?

    ILARIA MARCHETTI

    Per favore, non mimose ma opere di bene. Per favore, basta spogliarelli maschili, basta cantare "siamo così, dolcemente complicate", basta mazzolini di fiori venduti con lucroso tempismo ai bordi della strada, basta ritornelli, basta serate a tema in pizzeria. Che cosa ci sarà mai da festeggiare l'otto marzo, a che cosa pensiamo mai in una giornata così, un pelo sotto S.Valentino quanto a battage commerciale e un pelo sopra quanto a retorica. Basta. Su cosa volete riflettere ormai, non c'è che l'imbarazzo della scelta. Viviamo in un mondo che ha trasformato il femminismo in un boomerang contro le donne stesse, che ormai si vergognano di professarsi femministe perché è un sinonimo di atteggiamenti estremisti e anti femminili. Intanto nulla cambia e le donne sono diventate come dei punching-ball, costrette da anni dall'economia perversa a lavorare come gli uomini ma con meno aspettative e più sensi di colpa, visto che le mamme che lavorano, oltre a non essere aiutate dalle aziende, sono accusate da tutti di non essere delle buone madri. Così può capitare che una maestra d'asilo che si improvvisi psicologa alla Morelli si permetta di dire ad una mamma: "Si vede proprio che la sua bimba è figlia di una donna che lavora, cerca sempre il contatto, è eccessivamente espansiva". Perché una bimba non può essere solo socievole, no, ha delle carenze affettive, e questo perché la sua mamma, crudele, lavora. E chissenefrega se la mamma in questione ha bisogno anche del suo stipendio per andare avanti.
    Le donne oggi devono studiare quanto gli uomini, lavorare quanto gli uomini, ma anche tornare a casa e cucinare e pulire la casa e occuparsi dei figli e essere sempre giovani e andare in palestra ed essere belle e anche un po' geishe. La pena è sempre il senso di colpa: non sei una buona madre, la tua casa non è abbastanza bella, non sai cucinare, cominci ad avere la cellulite. E poi non lamentarti se tuo marito se ne va per stare con una di queste [b]nuove italiane che vengono dall'Est che, come si dice in tv con molta soddisfazione di tutti, "sono più sottomesse, non creano problemi, non hanno grandi ambizioni, le italiane devono stare attente"[b]. Già, le italiane che lavorano 16 ore al giorno - tra la famiglia e il lavoro - devono stare attente perché con le loro continue lamentele fanno sì che i loro uomini preferiscano delle bambole che dicono solo sì e spesso neanche quello perché non capiscono un'acca d'italiano.[b] E chi se ne importa che lo facciano per ottenere una cittadinanza o una vita migliore: quello è il modello femminile con cui ci colpevolizzano oggi. [b]E capita pure, in queste trasmissioni di cucina che spopolano, che vengano fuori frasi come "è una buona moglie che fa un buon marito" e giù applausi.
    Capito? È colpa tua, cara festeggiata dell'otto marzo, anche tuo marito è colpa tua. E non parliamo del processo mediatico che qualche mese fa la D'Eusanio - durante la sua trasmissione - fece ad una donna olandese che lasciava far tutto in casa al suo marito italiano. Ammesso che questa storia fosse vera, alla signora in questione, che faceva l'impiegata full-time, la D'Eusanio chiese: "È vero che lei non fa una mazza?". Divertente, considerato che la bionda olandese faceva in pratica giusto quello che fa la maggior parte degli uomini le cui mogli oltre ad un impiego part-time (o con orario flessibile, come nel caso del marito considerato dalla cara Alda un fesso) si occupano di casa e figli. Applausi, mormorii, risatine. E alla fine, facendo ballare il marito fesso con una modella vestita da cameriera da copertina di "Play-boy", Alda sbraitava: "Visto, donne? Attente, o vi ritroverete per casa delle colf come questa!". Grida di assenso, applausi. Questo, in un Paese civile come il nostro, e per bocca di una donna, la D'Eusanio, e per giunta una donna che lavora.
    E poi "l'infibulazione soft" e le tante donne che pensano che in fondo cosa c'è di male, alle donne islamiche piace, è un rito, lasciamoglielo fare in ospedale che almeno è sicuro. In fondo che cosa vuoi che sia, una mutilazione o l'eliminazione delle terminazioni nervose del clitoride? Una libera scelta come un'altra, come se io andassi domani a chiedere che in ospedale si tagli una mano a mio figlio, ma con sicurezza, perché sapete è una tradizione e poi a lui fa piacere. E questo è il mondo che ieri con tanta gioia ha festeggiato l'otto marzo. Un mondo dove, e questa è la ciliegina sulla torta, capita di sentire anziane signore sull'autobus del mattino dire: "Ah, quest'anno Sanremo non lo guarderò: non ci sono nemmeno le donne, che vuoi vedere?". Nel senso che non essendoci vallette che sfoggiano vestiti, non c'è nulla di interessante. Perché la Ventura e la Cortellesi, in quanto esseri pensanti e parlanti, non sono donne, non nel senso che intende la vecchietta. E tutti sull'autobus hanno annuito divertiti. Arrivederci al prossimo otto marzo, Italia.
    Ilaria Marchetti

    [Data pubblicazione: 09/03/2004]

  2. #2
    ilariamaria
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    non l'ho scritta io, però avrei dovuto...

    con una differenza. mi sento più combattiva...e non mi va di arrendermi...
    ma la d'Eusanio... non lavora?

  3. #3
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    Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni circostanza, ma mai in ogni circostanza e in ogni epoca si potrà avere la libertà senza la lotta!
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    In origine postato da ilariamaria
    non l'ho scritta io, però avrei dovuto...

    con una differenza. mi sento più combattiva...e non mi va di arrendermi...
    ma la d'Eusanio... non lavora?
    ha "lavorato" sul cinghialone a suo tempo...adesso vive di rendita....

  4. #4
    ilariamaria
    Ospite

    Predefinito

    non potrà mai essere una buona madre.....

 

 

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