Secondo altre fonti le vittime sarebbero sette
Cinque morti e 200 feriti in Kosovo
La manifestazione era stata indetta per protestare contro l'uccisione di tre bambini albanesi da parte di coetanei serbi

Gli scontri a Mitrovica (Ap)
MITROVICA - Precipita la situazione nel Kosovo nonostante la presenza della forza di pace guidata dalla Nato: sanguinosi incidenti con un bilancio provvisorio di almeno cinque morti (ma altre fonti parlano di sette)sono avvenuti stamani a Kosovska Mitrovica dopo una manifestazione cui avevano partecipato alcune migliaia di albanesi. La manifestazione era stata indetta per protestare per la morte di tre bambini albanesi che sarebbero stati costretti a lanciarsi in un fiume da ragazzini serbi che li inseguivano con cani.

200 FERITI NEGLI SCONTRI - Secondo fonti albanesi, almeno cinque persone (due albanesi e tre serbi) sono rimaste uccise negli incidenti e oltre 200 sono rimaste ferite. Altre fonti parlano invece di sette morti (cinque albanesi e due serbi) e di più di 250 feriti. Negli scontri, anche dodici soldati francesi e due danesi della forza di pace (Kfor) sono rimasti feriti, quattro dei quali gravemente. Gli incidenti sono scoppiati quando i manifestanti albanesi che si erano radunati nella parte meridionale di Kosovska Mitrovica hanno tentato di assaltare il ponte sul fiume Ibar che conduce alla parte nord della città abitata da serbi. I soldati della Kfor hanno tentato di disperdere la folla sparando gas lacrimogeni. Nel frattempo dall'altra parte del ponte si erano radunati manifestanti serbi, che a loro volta hanno tentato l'assalto al ponte. Poi, secondo testimoni, gli albanesi hanno superato il ponte sul fiume Ibar che era presidiato dai militari francesi e hanno dilagato nella zona nord della città abitata dalla maggioranza serba. Gli scontri si sono allora allargati al sobborgo di Caglavica, vicino Pristina.

RIUNIONE D'EMERGENZA DEL PARLAMENTO SERBO - A Belgrado, il Parlamento serbo ha indetto una riunione di emergenza sugli incidenti. Il presidente del Parlamento Predrag Markovic - che è anche presidente ad interim della Serbia - si è detto «scosso e molto preoccupato» dalle esplosioni di violenza in atto. Il responsabile serbo della questione kosovara Nebojsa Covic ha invitato la popolazione di Kosovska Mitrovica, serbi e albanesi, a evitare ulteriori provocazioni, e ha chiesto a Kfor e Unmik di adoperarsi per separare i contendenti.