Originariamente Scritto da
Strangolatore di Dresda
Non di quello intestinale o sovietico, ma di quello che si ha quando si vuole dichiarare il proprio amore ad una persona.
Mi sembra chiaro che questo dipende, più che dalla timidezza, dalla paura di essere costretti a guardare in faccia il caro e buon vecchio rifiuto o due di picche, che dir si voglia. La vera domanda è: questa paura cos'ha dietro? È fine a se stessa o ha forse una serie di considerazioni razionali alle spalle, come ad esempio la constatazione che la persona amata mostra poco interesse quando vi vede o è con voi et similia? E queste constatazioni possono definirsi razionali o sono influenzate a loro volta dal due di picche? Mi farebbe piacere sapere come vi regolate. Grazie mille