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  1. #11
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    Predefinito Rif: Regionali 2009: La svolta Radicale

    "Anche le liste dei radicali alle regionali"

    • da Roma del 20 ottobre 2009

    di Lysa Laurenzano

    "Una svolta radicale per Napoli e la Campania. E’ ora di cambiare dopo 60 anni di partitocrazia". Questo il nome della conferenza promossa dalle associazioni Amici di Quaderni Radicali e Radicali Napoli - Ernesto Rossi. Lo scopo dell`incontro, cui hanno partecipato Claudia Del Vento e Andrea Furgiuele, segretari della associazioni suddette, nonché Giuseppe Rippa, direttore di Quaderni Radicali e Agenzia Radicale è rendere nota la presenza del partito radicale nelle prossime elezioni. Le liste Pannella-Bonino, infatti, saranno in tutte le circoscrizioni elettorali. «E un gesto necessario che il partito deve compiere - ha spiegato Rippa - per far sì che sia preservato un barlume di democrazia, concetto che oggi si è ormai perso». Accese parole di accusa nei confronti del presidente della Regione, Antonio Bassolino: «Un tempo con lui facevamo battaglie democratiche, ora lui ha smarrito questo valore», ha sostenuto Rippa. Non poteva mancare l`ovvio riferimento alla vicenda dei rifiuti, cha ha reso Napoli «emblema dell`inconsistenza politica e quadro degenerato di un potere corrotto». Presentarsi alle elezioni, pur sapendo di essere in schiacciante minoranza, «è pertanto un modo per ribellarsi al vuoto di potere dilagante determinato dalle classi dirigenti. «La storia degli ultimi 15 anni di Napoli è legata alle figure di De Mita e Bassolino - ha continuato Rippa - ma è una storia senza miglioramenti anzi, il debito del sud è aumentato, e non è facile liberarsi di tali retaggi. Il presidente della Regione, però, non deve essere considerato il responsabile unico del disastro della Campania, ma solo il punto terminale di un sistema passato di corruzione e di assenza di regole del gioco», ha concluso Rippa.

  2. #12
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    Predefinito Rif: Regionali 2009: La svolta Radicale

    Dignità delle donne, sì di Mina Welby e Arci

    • da la Repubblica del 20 ottobre 2009

    di Irene Privitera

    «Contro la dignità di una donna nessuna offesa è concepibile». Parole di Mina Welby, esponente dei Radicali Italiani, che ieri ha firmato l’appello a difesa delle donne lanciato settimane fa da Michela Marzano, Barbara Spinelli e Nadia Urbinati. Le adesioni viaggiano a una media di mille firme al giorno: ormai oltre 95mila donne hanno messo nome e cognome in calce a un appello che difende il genere femminile contro la riduzione del corpo delle donne ad «arma politica di capitale importanza nella mano del presidente del Consiglio». La risposta collettiva replica le parole di Rosy Bindi all’offesa del premier («lei è più bella che intelligente») fatta in diretta a Porta a Porta. «Io non sono una donna a sua disposizione» dicono gli slogan sulle foto, i messaggi sui blog e i social network, le magliette stampate ed esposte sabato scorso a Bologna a un incontro sul welfare. «Questi numeri non mi stupiscono, anzi dimostrano che nella nostra società si muove davvero qualcosa, almeno da parte di noi donne», continua la Welby, che ha deciso di arricchire la propria partecipazione inviando anche una foto al sito di Repubblica. A farlo sono state già state oltre tremila donne: una lunga carrellata di volti che denunciano con ironia, con serietà, qualche volta con preoccupazione, un comune sentimento di indignazione. Marilisa D’Amico, docente di diritto costituzionale all’università Statale di Milano e presidente del comitato Pari Opportunità dell’ateneo milanese, afferma: «Sottoscrivo questo appello perché la situazione attuale rischia di compromettere irrimediabilmente i diritti e la posizione delle donne nella nostra democrazia». Con lei firma la ricercatrice di diritto costituzionale Francesca Biondi. È arrivata anche l’adesione collettiva da parte del Coordinamento delle donne dell’Arci nazionale.

  3. #13
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    Predefinito Rif: Regionali 2009: La svolta Radicale

    Il corteo di sabato non finisce: migranti ancora in piazza a Roma

    • da Liberazione del 20 ottobre 2009

    di Daniele Nalbone, Stefano Galieni


    "We wont freedoom", l’urlo più ricorrente in una P.zza S.S. Apostoli piena di uomini e donne rimasti a Roma dopo la splendida e imponente manifestazione di sabato scorso. Oltre duemila migranti, in parte provenienti dalla provincia di Caserta, lavoratori e lavoratrici dell’agricoltura e dell’edilizia condannati dalle leggi dello Stato e da quelle dell’economia a restare prive di permesso di soggiorno. Sono arrivati anni fa dal Ghana, dalla Nigeria, dal Gambia, da quei paesi dell’Africa occidentale sub sahariana con la speranza di trovare libertà e democrazia, non certo sfruttamento e precarietà. Fanno parte di quel movimento di rifugiati e immigrati che ormai ha una lunga tradizione, sostenuto dal centro sociale "Ex canapificio" dai Padri Comboniani di Castel Volturno. Dopo due notti passate nei centri sociali e in alcune chiese della città hanno preso possesso della piazza e ottenuto incontri con rappresentanti del governo per chiedere l’estensione della regolarizzazione prevista attualmente solo per colf e badanti anche alle altre categorie di lavoratori, oltre ai soliti punti fissi: stop ai respingimenti, tutela dei diritti umani, chiusura dei Cie e velocizzazione dei tempi per il riconoscimento dello status di rifugiato. E mentre in piazza si è svolto un vera e propria assemblea pubblica, al Viminale si riuniva una delegazione degli immigrati con il prefetto Morcone, responsabile del dipartimento libertà civili e immigrazione del ministero dell’Interno. Dal palco si sono alternati parlamentari radicali come Marco Pannella, Emma Borino e Rita Bernardini e del Pd (Stefano Ceccanti, Jean Leonard Touadì). Ma gli in- terventi più applauditi sono stati quelli di coloro che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione di sabato, quelli che non raccoglievano all’ultimo momento le richieste di puro buon senso portate avanti dai migranti ma che avevano fatto dell’antirazzismo e dell’alleanza fra immigrati e nativi un punto fondante della propria battaglia politica. Compagni di movimento, delle occupazioni di case in cui insieme si va costruendo una nuova società, ma anche come il segretario del Prc ed ex ministro Paolo Ferrero. Il segretario ha rivendicato la necessità di proseguire la mobilitazione iniziata sabato radicandola nei territori, facendola vivere in quei contesti dove si rischia perennemente la guerra fra poveri, combattendo insieme lo sfruttamento ed ha anche ringraziato i centri sociali che, pur essendo sotto minaccia di sgombero hanno mostrato il volto accogliente della città, quell’accoglienza che le istituzioni preposte negano. Intanto in piazza arrivavano consiglieri comunali, provinciali e regionali che contemporaneamente, nell’adiacente piazza Venezia, hanno manifestato la loro opposizione all’annunciata ordinanze del sindaco Alemanno contro i lavavetri e i venditori ambulanti ai semafori. Spazzole in mano, i consiglieri regionali Peduzzi (Prc), Pizzo (Sl), Mariani (Lista Civica), Carapella (Pd), il consigliere provinciale Peciola (Sl) e comunale Alzetta (Roma in Action) e gli assessori Smeriglio (Lavoro-Provincia) e Nieri (bilancio-Regione) hanno lavato i parabrezza agli automobilisti fermi al semaforo all’angolo con piazza San Marco. Un messaggio chiaro verso una maggioranza, quella comunale, che anziché lavorare per risolvere i problemi della città «continua imperterrita» spiegano i consiglieri «attraverso ordinanze intimidatorie, ad alimentare un clima di intolleranza, di diffidenza e di sospetto tipiche di una città dell’apartheid e non di una città aperta». Domani è annunciata la firma sull’ordinanza "antilavavetri" che il sindaco Alemanno farà rientrare nei poteri di cui dispone in qualità di commissario per l’emergenza traffico. In risposta mercoledì, in Consiglio regionale, verrà presentata una mozione a firma di tutti i consiglieri di centrosinistra presenti ieri in piazza per contrastare «un atto» spiega Ivano Peduzzi, «ancor più grave in quanto contemporaneo alla meravigliosa manifestazione antirazzista di sabato che, per una giornata, ha fatto respirare nuovamente aria pulita e libera a una città ormai invivibile». Dopo il "Semaforo Day", quindi, i consiglieri hanno portato la loro solidarietà ai migranti africani in presidio a poche decine di metri di distanza. Ma la giornata di lotta "migrante" e di solidarietà "autoctona" non si è chiusa qui perché le azioni e le proteste della mattina hanno portato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ad accettare la richiesta di incontro, ancora in corso mentre Liberazione va in stampa, proveniente da Piazza S.S. Apostoli. «Siamo rimasti a Roma, e siamo disposti a restarci a oltranza» ha spiegato Mimma D’Amico a nome degli immigrati del casertano «perché la sanatoria che si è chiusa il 30 settembre ha "dimenticato" i 750 mila migranti che ogni giorno lavorano senza alcun riconoscimento giuridico». Dalla prossima settimana, sulla tavole italiane, pioveranno mandarini e arance raccolte dagli immigrati che da Roma dovranno spostarsi alla volta di Rosarno per la raccolta. Perché, come ricorda Mimma, «sono loro che reggono il sistema dell’agricoltura».

  4. #14
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    Savona: Radicali "firme false lo dice la Procura di Savona"

    Ecco la dichiarazione di Alessandro Rosasco, membro della segreteria nazionale di Radicali Italiani:

    “L’esito delle perizie grafologiche sulle firme della lista del Popolo della Libertà alle elezioni provinciali di Savona, secondo le quali oltre 100 firme delle 250 controllate sarebbero false, conferma quello che come Radicali, in solitudine, denunciamo da decenni ad ogni campagna elettorale ovvero che la maggior parte dei partiti raccolgono le firme per la presentazione in modo fraudolento, illegale o non corretto. Lo abbiamo detto e scritto in centinaia di esposti e denunce in tutta Italia. Sulla vicenda savonese torniamo a chiedere quello che in un Paese normale, e non retto dalla partitocrazia sarebbe normale, ovvero l’annullamento delle elezioni che hanno portato alla vittoria il candidato sostenuto da una lista palesemente truffaldina.

    Ci sembra ancora più chiaro, allora, il gioco delle forze politiche che anche per le prossime regionali sembrano avere trovato un accordo per abolire la raccolta delle firme per le liste già rappresentate in consiglio regionale. Progetto trasversale proprio perché tale è il loro modo di raccogliere quelle sottoscrizioni (a volte con liste in bianco prive dei candidati decisi poi all’ultimo o con l’ausilio di firmatari estratti dagli elenchi telefonici). Se passasse questa proposta “di semplificazione” otterrebbero il risultato che, ad esempio, sarebbero costrette a raccogliere le centinaia di firme solo quelle liste, come la lista Bonino-Pannella, che hanno sempre adempiuto a questo obbligo con rigore rispettoso delle regole. Davvero un bel risultato di democrazia! Siccome non sono più capaci neanche di nascondere le prove delle malefatte, allora, decidono di eliminarsi questo obbligo.

    Come Radicali continueremo a lottare affinchè le logiche partitocratiche possano uscire al più presto non solo dallo Stato ma anche dalle Regioni”.


    Alessandro Rosasco

    .

    Mercoledì 21 Ottobre 2009 ore 170

  5. #15
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    Predefinito Rif: Regionali 2009: La svolta Radicale

    La lista Bonino – Pannella” da sola alle elezioni regionali PDF Stampa E-mail
    lunedì 19 ottobre 2009

    bonino-pannella.jpg"Una svolta ‘Radicale' per Napoli e la Campania". Conferenza stampa a Napoli con Rippa

    di GIULIA MUSELLA

    "A questo punto siamo l'unico soggetto politico capace di rappresentare gli italiani senza infingimenti, né giustizialismo, né rimanendo legati a gruppi editoriali divenuti partito e che oggi sono con l'acqua alla gola ": è con queste motivazioni che Giuseppe Rippa, direttore di Agenzia Radicale e Quaderni Radicali, ex deputato, ha annunciato la presenza della lista Bonino - Pannella alle prossime elezioni regionali campane del marzo 2010. L'annuncio è arrivato nel corso della conferenza stampa tenutasi lunedì 19 ottobre nella sala conferenze del quotidiano "Il Denaro".

    Assieme a Rippa, c'erano anche Andrea Furgiuele, segretario dei "Radicali Napoli - Ernesto Rossi", Maurizio Mottola e Claudia del Vento, presidente e segretaria dell'associazione "Amici di Quaderni Radicali".

    "Siamo coscienti" ha affermato Rippa "che queste elezioni regionali, come le scorse elezioni europee, si svolgeranno in un clima di illegalità delle istituzioni e dell'informazione, dove i soggetti istituzionali hanno abbastanza denaro per corrompere e corrodere, ma - ha continuato - sentiamo il dovere di proporci ai campani come alternativa all'attuale classe dirigente, ormai delegittimata dal grado di percezione che se ne ha all'esterno dei confini regionali dopo lo scandalo dell'emergenza rifiuti".

    "È per questo - ha aggiunto - che chiamiamo a raccolta tutti i laici, liberali, socialisti ed ambientalisti che non vogliono ‘trattare', ma che vogliono definire un nuovo cammino comune rimanendo fieri e mantenendo intatta la loro identità".

  6. #16
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    Predefinito Rif: Regionali 2009: La svolta Radicale

    Politica: Lusi, Di Pangrazio, radicali, socialisti,

    politicaPESCOCANALE – Numerosi gli incontri con i cittadini che il sen. Luigi Lusi, coordinatore regionale della mozione Franceschini, Vice Presidente della Commissione Bilancio di Palazzo Madama, ha organizzato nei Comuni della Provincia de L’Aquila. A Pescocanale, frazione di Capistrello che conta 328 residenti, Lusi si è intrattenuto per oltre due ore con i cittadini che hanno chiesto sostegno per risolvere problemi mai risolti: la carenza dell’acqua, anche nei periodi invernali, l’impossibilità di sostenere l’elevato costo (75€ al mese) dello scuolabus, importante vista la distanza della frazione dal centro del comune ove insistono i plessi scolastici. Tante le lamentele per la mancanza di sicurezza delle strade, per il pericolo di frane e di crollo di ponti. Alcuni cittadini hanno segnalato di aver pagato il costo per l’allaccio del gas senza ancora mai ricevere il servizio. Altri hanno lamentato la carenza di fermata, nelle fasce orarie per studenti e lavoratori, presso la stazione ferroviaria, rendendo difficili gli spostamenti per raggiungere i luoghi di studio. “I numerosi i disagi che i cittadini di Pescocanale mi hanno segnalato – ha dichiarato Lusi – costituiscono bisogni reali e quotidiani che, se non affrontati e risolti, renderanno dura la vita della popolazione di questi piccoli centri spingendola a spopolarli. Ai disagi strutturali dei comuni abruzzesi– acqua, strade, illuminazione – proveremo a dare risposta impegnando fondi per opere in conto capitale. E’ un impegno che la politica deve assumersi”.

    PROROGA DOMANDE CASE B,C ED E – “Esprimo piena soddisfazione per la decisione presa dal sindaco dell’Aquila Massimo Cialente in merito alla proroga per le case B e C”. Lo dice il consigliere regionale Giuseppe Di Pangrazio che anticipò dai banchi delle assise regionali al Presedente Chiodi l’esigenza della proroga. “Nonostante le prime frizioni – aggiunge Di Pangrazio – oggi a rispondere positivamente alla necessità è il sindaco della città che proroga, al 30 novembre, la scadenza per presentare le domande per riparare le abitazioni distrutte dal sisma. La speranza è che il tempo sia sufficiente ad ottemperare a tutti i passaggi burocratici necessari e che i cittadini possano tornare al più presto ad avere il proprio tetto sulla testa. La proroga non deve divenire l’alibi per far passare l’inverno, non si può perdere tempo perché le abitazioni senza la dovuta manutenzione e con eventuali infiltrazioni di acqua e neve potrebbero peggiorare”. Di Pangrazio lancia un ulteriore appello per le abitazioni di tipo E. “ Nonostante ancora non se ne sia parlato – conclude – è indispensabile accelerare le pratiche per le abitazioni classificate E, che necessitano di verifiche strutturali e di complessi calcoli, anche in ragione dell’impiego di nuove tecniche e materiali, che rendono ancor più difficoltosa la progettazione esecutiva degli interventi, con conseguente maggior onere progettuale e temporale a carico dei tecnici incaricati. Per questo invito i tecnici a fare presto”.

    MESSAGGIO AI RADICALI – “Care Compagne e cari compagni radicali – scrive Stefania Pezzopane a Gino Antognetti dell’associazione radicale Silone – invio i più fervidi saluti a tutti i partecipanti al I° Congresso dell’Associazione Radicali Abruzzo “Antonio Russo”. Purtroppo, i numerosi impegni istituzionali non mi consentono di essere oggi con Voi e sono veramente rammaricata poiché la partecipazione ai Vostri congressi è sempre fonte di arricchimento politico e culturale.
    Mi congratulo con tutti Voi per la scelta del tema del Congresso che mi sembra di grande attualità e di grande interesse. E’ vero, sono d’accordo con Voi, gli spazi della democrazia, dei diritti rischiano un pericoloso restringimento. Deve essere impegno di tutti evitare ciò e il migliore antidoto è sicuramente “tornare a parlare di politica”, quella vera, libera, che riesce ad affrontare, senza condizionamenti, i problemi dei cittadini e che mette al primo posto la democrazia, i diritti, le libertà individuali e collettive. Anche nel nostro Abruzzo, purtroppo, assistiamo ad un decadimento della politica, spesso subalterna e incapace di dare messaggi forti alla nostra gente. Ciò si riverbera negativamente sulla sfera economica e sociale e congela le tante energie e le tante risorse di cui la Regione dispone. Sono convinta che dal vostro Congresso arriveranno idee e suggerimenti utili per rinnovare la politica in Abruzzo e per rimettere al centro dell’agire politico i diritti, gli spazi della partecipazione alla vita civile ed economica, tematiche su cui molto spesso in questi ultimi anni la politica ha abdicato sotto la pressione di altri poteri. Vi rinnovo, quindi, i miei più fervidi auguri di buon lavoro, con l’auspicio di poterci incontrare al più presto.

    Carugno Massimo segr reg socialistiCARUGNO – “Ringrazio i Socialisti Abruzzesi per l’unanime fiducia e consenso accordatomi – scrive Massimo Carugno, segretario regionale dei socialisti – ringrazio il Senatore Gerardo Labellarte per il lavoro paziente e costante sino ad ora impiegato per i Socialisti Abruzzesi. Ritengo che con me si sia voluto dare un riconoscimento ai Socialisti di Sulmona e della Valle Peligna, che si distinguono di continuo per una costante ed organizzata presenza e per notevoli risultati elettorali.
    Sono consapevole del duro lavoro che mi aspetta, con la imminente scadenza delle difficili elezioni provinciali di L’Aquila, nelle quali il Partito Socialista deve conseguire un risultato significativo e importante. L’Abruzzo, e l’Italia, non possono fare a meno dei socialistl e del mondo socialista.

    24 Ottobre 2009

  7. #17
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    Predefinito Rif: Regionali 2009: La svolta Radicale

    20-10-2009
    REGIONALI/LAZIO:M.IERVOLINO, TRA RADICALI E PD DIALOGO DIFFICILE MA C'E'

    (ASCA) - Roma, 20 ott - ''Il rapporto tra i radicali ed il Pd e' stato sempre molto difficile, basta ricordare l'esclusione del simbolo Radicali Coscioni durante le elezioni regionali del 2005 e il diniego nei confronti di Pannella per la candidatura a segretario del Partito Democratico''. Cosi' Massimiliano Iervolino dei Radicali Italiani in merito, anche in vista delle regionali nel Lazio, ai rapporti tra il suo partito e il Pd.

    ''Noi - ha spiegato - continuiamo a volere un confronto con loro, infatti nell'ultima mozione del comitato nazionale di Radicali Italiani si da mandato agli organi dirigenti di aprire un dialogo programmatico con i democratici e l'Idv in merito alla questione morale come questione completamente politica e non solo giudiziaria. L'anagrafe pubblica degli eletti e l'abrogazione delle nomine politiche dei direttori delle Asl sono questioni importanti su cui dibattere con i due soggetti di cui sopra''. E Iervolino ha spiegato che ''oggi a radio radicale e' presente Morassut, giovedi' 22 ottobre dalle 20.15 sara' la volta di Ileana Argentin e venerdi' 23 ottobre dalle 10.15 tocchera' a Mazzoli. Con questo vogliamo - ha aggiunto - contribuire al dibattito politico interno al Pd troppe volte incentrato solo su spot, senza toccare nel merito le questioni importanti per i cittadini laziali, e confrontarci con loro su questioni dirimenti come la sanita', la laicita' e i rifiuti. Se davvero Marrazzo ed il Pd vogliono allearsi con noi devono dare urgentemente risposte serie su questi temi''.

    Bet/sam/rob

    (Asca)

  8. #18
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    Predefinito Rif: Regionali 2009: La svolta Radicale

    Lazio, parte il tam-tam per la Bonino piace ai laici del Pd. E lei: "mai dire mai"

    • da L'Unità del 30 ottobre 2009

    di Mariagrazia Gerina

    «Non ho mai escluso nulla nella mia vita», risponde la radicale Emma Bonino, con quel pizzico di ambiguità che lascia il suo nome in pista. «Con me però nessuno ha discusso nulla», derubrica l`argomento ad idea altrui la senatrice eletta nel 2008 nelle fila del Pd. Ma non è un no secco. E tanto basta per riaccendere gli entusiasmi tra i laici del Pd che già sognano la sfida tutta al femminile. Bonino contro Polverini. «Emma Bonino Presidente della Regione Lazio. Yes we can», parte il tam tam nella rete. Con tanto di gruppo su facebook, che appena lanciato raccoglie subito duecento contatti. Era cominciata così anche la candidatura di Ignazio Marino alla segreteria del Pd. E infatti sono proprio i sostenitori del «terzo uomo» a fare il tifo per Emma. Donna, laica, autorevole, con un profilo europeo di primo piano, capace di parlare oltre gli steccati. Perfetto contraltare alla leader dell`Ugl Rosaria Polverini. Chi meglio di lei per togliere il centrosinistra dal pantano del dopo-Marrazzo? L`idea non dispiacerebbe nemmeno al senatore Marino, che con i radicali ha un feeling consolidato. E, nonostante il suo nome sia finito nella top-ten dei candidabili, a correre per la Regione Lazio - assicurano i suoi non ci ha mai seriamente pensato. Goffredo Bettini sorride compiaciuto, lasciando riconoscere il suo guizzo dietro l`idea di una candidatura che sbaragli gli schemi. Nel Lazio, dove la presenza del Vaticano è incombente. E nel Pd, dove i dalemiani pensano se mai all`ex presidente della Provincia Enrico Gasbarra. Oppure a un ticket con Tabacci in caso di alleanza con l`Udc. «Emma Bonino sarebbe una candidata perfetta, capace di prendere voti anche a destra e di rendere di nuovo pulita la scena elettorale», si entusiasma il suo entourage: «E poi prima era il partito che decideva e tutti dovevano essere d`accordo, adesso con le primarie lo schema è libero». Ma è proprio il partito a frenare. Sulla senatrice radicale. E non solo. Di nomi che possano spazzare via lo scandalo che ha travolto la Regione Lazio in queste ore se ne fanno tanti. Da Andrea Riccardi, fondatore di Sant`Egidio, all`ex prefetto Carlo Mosca, l`uomo che disse no alle impronte digitali ai rom. Con spazio anche a candidature fuori dal Pd. «Ma non facciamo totonomi, è chiaro che in un quadro di alleanze verranno scelti i candidati vincenti, ma lo schema è: prima la piattaforma e le alleanze e poi la scelta del candidato», spiega il neo segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. Le stesse primarie di coalizione sono uno scenario non del tutto scontato. I popolari, per esempio, non le vogliono. E forse non solo loro. E la stessa Emma Bonino più che un tam tam eterodosso sul suo nome attendeva che Bersani battesse un colpo sul rapporto con i radicali. E invece nulla, dicono a Largo Argentina. «Per ora l`unica cosa che so è che stiamo raccogliendo le firme per presentare alle regionali la Lista Bonino-Pannella», recita dunque l`argomento più forte con cui Emma Bonino si prepara alle prossime elezioni amministrative. Anche nell`altra metà del campo, la vicenda è più confusa di quanto Berlusconi l`abbia rappresentata l`altro giorno con il suo placet alla candidata di Fini, Rosaria Polverini. «La decisione non è ancora stata presa», frena il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Mentre il berlusconiano Francesco Giro si entusiasma: «Polverini nostra candidata al 99,9%». Entusiasmi che servono a far deflagrare lo scontro tra gli ex An, spiega chi non ha rinunciato a vedere in pista un big di An. Magari una donna, Giorgia Meloni: «Oppure Gasparri». E poi davvero Berlusconi ha rinunciato a mettere alla guida della Regione Lazio, un suo fedelissimo? Antonio Tajani è pronto a tornare in pista se dovesse tramonta- su facebook Nasce il gruppo «Emma Bonino, Yes we can». In poche ore 200 contatti.

  9. #19
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    Radicali/Pd Regione Lazio, Iervolino: spero che il confronto con il PD del Lazio continui anche dopo le primarie

    Roma, 23 ottobre 2009

    • Dichiarazione di Massimiliano Iervolino, membro della Direzione di Radicali Italiani
    Le tre trasmissioni a Radio Radicale, dedicate al confronto tra il sottoscritto ed i candidati alla segreteria regionale del Partito Democratico, sono servite a dare corpo alla mozione del comitato nazionale di Radicali Italiani che, tra le altre cose, prevede un’apertura di dialogo con i democratici in vista delle regionali di marzo. I dibattiti sono stati utili anche per far conoscere le differenze tra Morassut, Argentin e Mazzoli su temi come: rapporti PD-Radicali, sanità, rifiuti, legalità e laicità. Radio Radicale ha dato come al solito dimostrazione di vero servizio pubblico.

  10. #20
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