Il 2004 sarà l'anno dei film ispirati a Gesù e al vangelo. Dal kolossal di Mel Gibson alla Gerusalemme di Ridley Scott
In linea con l'ondata conservatrice e religiosa che percorre l'America, i soggetti di carattere sacro tornano ad essere protagonisti del grande schermo. Luther, The Passion of Christ, The Gospel of John, The Prophet Kingdom of Heaven sono alcuni dei titoli in arrivo il prossimo anno.
In alcuni casi le loro uscite seguiranno pure il calendario delle ricorrenza religiose, come "The Passion of Christ" di Mel Gibson che uscirà il prossimo 25 febbraio, giorno delle Ceneri. Ma che ancor prima di essere visto fa già discutere per un presunto antisemitismo. Così il film non verrà distribuito dalla 20th Century Fox, come sempre accade per quelli di Mel Gibson, perché rischioso commercialmente non tanto per il linguaggio (è recitato in aramaico, la lingua dell'antica Palestina) quanto per un temuto boicottaggio da parte della comunità ebraica.
Il film si basa sul Nuovo Testamento e Gibson giura di essere stato fedele ai Vangeli, da cattolico devoto,quale egli è, appartenente a un'ala conservatrice contraria alle riforme del Concilio Vaticano II.
Nel film gli attori, James Caviezel nel ruolo di Cristo e Monica Bellucci in quello di Maria Maddalena, recitano, oltre che in aramaico, in latino ed ebraico.
Al cinema vedremo anche un altro Cristo, quello interpretato dall'attore teatrale britannico Henry Ian Cusick in "The Gospel of John" suggestiva trasposizione cinematografica del Vangelo secondo Giovanni, che ripropone una vecchia questione, ossia se furono veramente gli ebrei a condannare a morte Gesù.
Nel provocatorio film di Philip Saville, con Chistopher Plummer si enfatizzano le lunghe dissertazioni tra Gesù e gli ebrei, proposte in forma di dialogo platonico in modo da ricercare la verità su chi decise la sua crocifissione.
Il film è preceduto da un preambolo in cui si puntualizza che la crocifissione era una punizione romana e non giudaica e che Gesù e i suoi seguaci erano tutti ebrei.
Martin Lutero, il frate agostiniano autore della riforma protestante, avrà invece il volto di Joseph Fiennes, adombrato di leggera barba e avvolto nella mantella monastica. Su soggetto di Bart Gavigan "Luther" più che la sua biografia è la storia della Riforma da lui voluta in risposta alla confessione cattolica, di cui metteva in discussione i capisaldi del potere temporale della Chiesa e dell'infallibilità del Papa.
In questo proliferare cinematografico di figure storiche e religiose vedremo anche Joseph Smith, il fondatore della Chiesa dei mormoni, nel film biografico "The Prophet" del regista Richard Dutcher con un Val Kilmer mistico, dopo un ruolo porno in Wonderland, nella parte di Joseph Smith.
Infine Ridley Scott comincerà a girare in Marocco a gennaio "Kingdom of Heaven". È la storia di un cavaliere del Dodicesimo secolo, interpretato da Orlando Bloom, deciso a difendere Gerusalemme dall'attacco dei musulmani. Tema storico ma di attualità: lo scontro di civiltà e di religioni.