E' il destino di questo nostro Paese, che anche quando va a sinistra in realtà resta democristiano...
A parte le battute, ritengo anch'io che abbiamo da imparare dalla Gauche francese (vedi PACS e 35 ore), che quando ha perso (come due anni fa) lo ha fatto non inseguendo gli altri, ma restando sulle sue posizioni.
Poi è vero che per vincere in Italia occorre conquistare una parte del voto moderato, ma i vertici del più grande partito della sinistra (PCI-PDS-DS) hanno la responsabilità cruciale di non "democristianizzarsi" troppo. Quando perdemmo a Bologna nel '99 Massimo Gramellini su "La Stampa" scrisse un editoriale dal titolo "Quando i DS diventano DC". Colse un punto essenziale, a maggior ragione valido ora. Nel senso che se la destra compie un attacco al welfare (in questi anni art.18, legge 30, proposta di mettere un freno al diritto di sciopero) non ci si può limitare a "tagliare l'aria", ma occorre non solo battersi contro, ma anche e soprattutto indicare una vera alternativa.