Ci sono alcune complicazioni:
1) Crudezza delle immagini (per quanto riguarda i minori, sebbene la censura italiana abbia deciso, non so perchè, per non mettere nè il VM 18 nè il VM 14);
2) La prevedibile opposizione delle minoranze religiose;
3) Il rischio che il film istighi antisemitismo, aggravato dal fatto che andrebbe a un pubblico giovanissimo.
Sulla questione 2), io non sono contrario all'idea di proiettare un film sulla Passione perchè, benche trattandosi di una religione, si tratta della religione di gran lunga più importante nella formazione della cultura italiana. Altrimenti, in nome di una malintesa laicità dello Stato, le scolaresche non dovrebbero vedere le Chiese tipo il Duomo di Milano, o i quadri e le statue a soggetto sacro (gran parte dell'arte italiana!).
Sulla questione 3), non ho visto il film, per cui non posso dare giudizi definitivi. Tuttavia, da qualcosina che so, temo che Gibson abbia calcato la mano sugli ebrei oltre lo stesso testo evangelico. Ad esempio, quando Gesù dice: "Chi mi ha consegnato a voi [romani] ha una colpa anche maggiore", guarda caso la telecamera inquadra Caifa, e questo non c'è sul Vangelo ma è proprio un "affondo" del regista. Insomma, finchè lui sta sul Vangelo è un conto, ma se vi fosse un accanimento extra dovuto proprio alla volontà del regista di mestare nel torbido del pregiudizio antiebraico, il film potrebbe diventare nocivo, non meritevole di essere diffuso addirittura nelle scuole.