Università, gli studenti tornano a votare a sinistra. Le liste unitarie prime ovunque
di red
Ci sono ancora atenei che devono completare lo spoglio. Ma il quadro sembra già delineato: gli studenti universitari hanno votato a sinistra. Per ora i dati sono questi: le liste unitarie di sinistra (unitarie davvero, che coinvolgono un ampio schieramento non solo di forze politiche ma anche e soprattutto di associazioni) sono le prime in Italia. Hanno ottenuto qualcosa come 45 mila preferenze. Quasi la metà dei voti espressi.
E per contro, il voto studentesco nei quattro collegi in cui era diviso, fa registrare un crollo verticale delle destre. Le liste collegate a Forza Italia e Alleanza Nazionale subiscono una sconfitta piuttosto evidente, arrivando – sempre secondo le proiezioni - a quasi 20.000 voti su tutto il territorio nazionale. La stessa Comunione e Liberazione con le liste ad essa collegate vede ribaltato il risultato del 2000 per la precedente elezione dove usciva come la prima forza tra gli studenti universitari italiani. E ora, invece, deve accontentarsi della seconda piazza.
Dentro gli scrutinii ci sono poi risultati storici. La lista di sinistra è prima anche in Lombardia - cosa mai accaduta - ed è prima anche negli atenei emiliani, da sempre "roccaforte" dei gruppi collegati a Comunione e Liberazione. Di più: le sinistre si affermano alla Sapienza di Roma e - se ci si passa il termine sportivo - "stracciano" gli avversari alla Terza università romana. In questo caso, la seconda lista è dietro di quasi mille voti.
“Le elezioni del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, ci riconsegnano un quadro politico molto chiaro. – dice Alessandro Anceschi, responsabile Nazionale Università della Sinistra Giovanile. Con questo voto gli studenti universitari hanno voluto dimostrare tutta la loro opposizione al governo e bocciare le politiche del ministro Moratti, evidentemente indirizzate alla continua dequalificazione del nostro sistema universitario. Così come hanno punito quelle organizzazioni giovanili che, in maniera acritica, stanno difendendo una politica suicida nel campo dell’istruzione come i giovani di Alleanza Nazionale e Forza Italia”.
Cantano vittoria, dunque, i giovani di sinistra: «Il nostro progetto politico – conclude Anceschi - quello di una lista unitaria di sinistra capace di mettere al centro del proprio programma il diritto allo studio e al sapere, la richiesta di maggiori investimenti sul sistema universitario pubblico, il rilancio dei servizi agli studenti universitari e la proposta della creazione di uno Statuto dei diritti degli studenti si è visto premiato dagli universitari italiani e in grado di rispondere in maniera efficace ai loro reali bisogni e alle loro istanze”.
Ugualmente entusiasti i commenti di Andrea Ranieri, della Segreteria nazionale dei Ds, e Paolo Nerozzi, segretario nazionale Cgil. «Questi dati sono una grande vittoria democratica, contro i tentativi e i provvedimenti del governo che – dicono Ranieri e Nerozzi - vogliono ridurre e impoverire, culturalmente e finanziariamente, il sistema delle università e della ricerca. Questo successo premia la lista che ha raccolto per la prima volta tutte le forze della sinistra studentesca e delle esperienze sindacali nelle università che si battono per il riconoscimento della piena ‘cittadinanza studentesca’, per il diritto allo studio, lo sviluppo dei servizi e per gli interventi che consentano l’eliminazione di tutte le barriere, economiche, sociali e culturali che ostacolano l’accesso dei giovani all’università».
La sconfitta è anche ammessa dalle destre. «Potevamo andare meglio», ha detto Luciano Cavaliere, il responsabile di Progetto Ateneo libero, movimento schierato a destra. «Mancano ancora parecchi dati - ha spiegato Cavaliere - ma stiamo subendo il malumore nei confronti del governo. Abbiamo cercato di contenere i danni, perchè un po’ ce l'aspettavamo. Ancora non è finita».
anche io ho controbuito, ho votato Sinistra Universitaria