di Khalid Amayreh

Leader palestinesi hanno accusato Israele di aver inventato la storia del ragazzo palestinese di 14 anni deciso a farsi esplodere.
L'esercito di Israele lo avrebbe fermato ad un posto di blocco nel nord del West Bank. Il ragazzo identificato come Husam Abdu di Nablus, è stato mostrato sugli schermi televisivi di tutto il mondo, con indosso una cintura carica di esplosivo. Secondo l'esercito israeliano, il ragazzo avrebbe affermato che i mandanti gli promisero rapporti con 72 vergini in paradiso dopo la sua morte.

"Noi siamo assolutamente certi che questa è una storia inventata dalla A alla Z. Vorrebbero che noi credessimo che un ragazzo di 13-14 anni si sia dichiarato disponibile a farsi esplodere in cambio di un centinaio di shekels [unità monetaria di Israele] che avrebbe ricevuto solo dopo la sua morte?".

"A me sembra che gli israeliani siano dei grandi bugiardi, come sempre" ha detto Yaqub Shahin, direttore al ministero dell'informazione palestinese.

In un intervista con Aljazeera.net, Shahin ha accusato Israele di cercare di giustificare il massacro di bambini palestinesi diffondendo la falsa impressione che essi possano essere usati come attentatori suicidi.

Israele cerca di ritrarre i palestinesi come ammazza bambini

"Il loro scopo è quello di imbrattare l'infanzia palestinese così quando massacrano bambini, il mondo non senta dispiacere per loro".

Gli israeliani hanno ucciso 263 bambini sotto i 14 anni durante l'Intifada

Un membro del Knesset arabo, Muhammad Baraka, ha sollevato "seri dubbi" sulla veridicità del racconto israeliano, concludendo, comunque, con un appello a entrambi le parti di "tenere i bambini
fuori da questo triste e sanguinoso conflitto. Usare bambini come bombe è del tutto diabolico. Ed è completamente inconsistente con ogni valore religioso, morale e umano".

Il braccio armato di Fatah, le Brigate dei martiri di al Aqsa, ha negato ogni coinvolgimento in questo fatto, accusando Israele di aver "costruito" l'intera storia con lo scopo di giustificare
ulteriori uccisioni di bambini palestinesi".

Il giornale israeliano Yedeot Ahranot ha scritto che Abdu, durante gli interrogatori dello Shin Beth, avrebbe confessato che una persona anonima gli aveva promesso 100 shekel se si fosse fatto esplodere in mezzo ai militari israeliani.

Samir Khiwairah, un giornalista di Nablus che conosce personalmente la famiglia del ragazzo, ha detto ad Aljazeera.net che le capacità intellettive e mentali del ragazzo sono molto scarse e che egli non sarebbe in grado di distinguere bene i fatti.

"Io non escludo completamente la possibilità che qualche persona malintenzionata gli possa aver dato l'esplosivo dicendogli che sarebbe diventato un eroe...ma la ritengo una possibilità molto remota".

Khiwairah ha poi detto che Israele ha un curriculum di "storie inventate e costruite" allo scopo di denigrare i palestinesi e di vincere punti nelle relazioni con l'opinione pubblica.

Alcune settimane fa, un altro ragazzo a Nablus, Muhammad Kuraan, conquistò le prime pagine quando l'esercito israeliano lo presentò alla stampa come un ragazzo inviato a farsi saltare in aria ad un posto di blocco israeliano.

Comunque, quando il ragazzo tornò a casa, si dice abbia detto alla sua famiglia: "Gli ebrei mi hanno detto di fare così o altrimenti mi avrebbero ucciso".

Aljazeera.net ha chiesto al portavoce dell'esercito israeliano a Tel Aviv di spiegare perchè Abdu avrebbe accettato 100 shekel per farsi esplodere e a che cosa gli sarebbe servito il denaro. E' stato anche chiesto all'esercito di spiegare perché le televisioni erano già al posto di blocco due ore prima del fatto. Dopo due ore di attesa l'esercito non è stato capace di fornire una risposta.

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