Le zecche contro la manifestazione dei camerati di Udine del 3/4/04

[La 25ªora]

dal sito del MSI-FIAMMA


3/4/2004 - Udine
Manifestazione e corteo per la sicurezza

La Federazione di Udine, guidata dal Commissario Federale Stefano Salmè, organizza una manifestazione con corteo "per la socirezza del cittadino, contro l'immigrazione clandestina". Partecipano anche le rappresentanze di Forza Nuova, Fronte Sociale Nazionale e Libertà d'Azione. Il corteo partirà dal Piazzale della Stazione a Udine dalle ore 16.00, un luogo simbolo del degrado causato a Udine e continuerà fino al cuore del centro cittadino. E' un segnale di risposta alle numerose richieste di cittadini che hanno lamentato scarsa attenzione delle altre forze politiche verso la microcriminalità importata che ha stravolto ormai il clima della città di Udine.
Interverrà anche il Vice Segretario Nazionale del Movimento, Fabrizio Taranto.

da Indymedia:

No razzismo, no fascismo, no CPT (volantino)
by CSA Via Volturno Udine Friday March 26, 2004 at 029 PM mail:




Volantino distribuito questa mattina al presidio operaio/studentesco davanti alla Prefettura ad Udine
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No al razzismo, No al fascismo
No ai Centri di Permanenza Temporanea (CPT)

Il ruolo della destra dichiaratamente razzista e fascista che scende in piazza (vedasi la annunciata manifestazione di Forza Nuova con la "triplice nera" la cui madrina è Alessandra Mussolini, il 3 aprile ad Udine contro gli immigrati) è complementare al ruolo della destra al governo, al “fascismo di Stato”, che sta disseminaando sul territorio nuovi lager denominati Centri di Permanenza Temporanea (CPT).
Uno di questi centri dovrebbe sorgere a Gradisca (Gorizia), nella Caserma Polonio, peraltro contro la stessa volontà popolare espressa in quel Comune.
La scelta di questi centri dipende direttamente dal Ministero dell’Interno.
Per dare forza al movimento di opposizione ai CPT in questa Regione strategica bisogna che in primo luogo, oltre alla battaglia nel Comune di Gradisca, si faccia un’opera di prevenzione e che tutti i Comuni della Regione che hanno nel loro territorio Caserme dell’Esercito disattivate, mettano le mani avanti e si dichiarino
"Comune de-cpt-izzato" cioè non intenzionato ad accogliere nel proprio territorio questi lager per immigrati.

Su questi temi indiciamo
un presidio antifascista
per sabato 3 aprile
in Piazza (da definirsi probabilmente Piazzetta Belloni) alle ore (15.00)
Invitiamo tutti a partecipare !!

CSA di Via Volturno Udine
CSA Farkadize S. Giorgio di Nogaro
fip via volturno 26 marzo 2004





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IN PIAZZA XX SETTEMBRE
by CSA VIA VOLTURNO UDINE Tuesday March 30, 2004 at 01:43 PM mail:




NON IN PIAZZETTA BELLONI!

IN PIAZZA XX SETTEMBRE!

ORE 15.00

[cariddeo]

Stefano Salmè, un bravo ragazzo, figlio di un sotto-ufficiale dell'esercito, che dal PLI, via Forza Italia, lo scopro finito in Alternativa Sociale...


Di lui si ricorda un accoltellamento allo stadio di un tifoso avversario, al che, io liceale, ricordo i coretti: "Salmè, Salmè, la lama dov'è?", in curva Nord allo stadio Friuli!


W l'Italia!
E abbasso gli immigrati deliquenti!


@+

[cariddeo]

In ogni caso in Friuli il 3 aprile si festeggia l'anniversario dell'indipendenza dall'Imperatore (1077).
Altro che la piazza della Stazione degradata....
@+

[La 25ªora]

Destra e anarchici, si temono scontri
Sabato pomeriggio le manifestazioni di Forza Nuova e Csa. La polizia blinda il centro storico

In piazza Matteotti il comizio di Forza Nuova. In piazza XX Settembre il "presidio antifascista" degli anarchici. E in mezzo il cordone invalicabile della polizia, a impedire che le due fazioni entrino in contatto e possano creare situazioni di pericolo per le centinaia di persone che sabato pomeriggio passeggeranno nel centro storico. Sono particolarmente severe le misure di sicurezza che la Questura ha predisposto in occasione della manifestazione organizzata da Forza Nuova, i cui aderenti alle 15 formeranno un corteo in viale Ungheria e, attraverso via Mercatovecchio, raggiungeranno piazza Matteotti, dove si terrà un comizio. L'iniziativa non coinvolge la Fiamma tricolore, il Fronte sociale nazionale o altri gruppi di destra, come era parso in un primo momento. E non potrà contare nemmeno sulla partecipazione di Alessandra Mussolini, presenza che era stata indicata erroneamente su internet.
La Questura ha smentito l'arrivo della parlamentare a Udine, che con il suo intervento avrebbe potuto attirare molti seguaci e simpatizzanti. Tuttavia, a preoccupare è il fatto che il Coordinamento friulano antirazzista e i Centri sociali autogestiti hanno organizzato una "contro manifestazione". O, come indicano su internet, «un presidio antifascista contro la destra razzista e fascista che scende in piazza». I Csa di via Volturno e il Farkadize di San Giorgio di Nogaro, che si uniranno alla manifestazione contro i centri di permanenti temporanei per gli immigrati (uno potrebbe sorgere a Gradisca di Isonzo), attraverso un annuncio on-line hanno invitato gli altri gruppi anarco-punk a «partecipare in massa».

http://www.gazzettino.it/VisualizzaA...e&Pagina=UDINE

[La 25ªora]

Forza Nuova in piazza, è polemica

Udine, domani la marcia fino a San Giacomo. Oggi vertice in Prefettura Contro-manifestazione del centro-sinistra: offese la città e la Resistenza




UDINE. I militanti di Forza Nuova si preparano a marciare, domani pomeriggio, dalla stazione fino a piazza Matteotti, sotto gli striscioni anti-immigrati. Dall’altra parte il centro-sinistra, i sindacati, l’Anpi, l’Arci e i movimenti pacifisti, preparano una contro-manifestazione, alle 15.30, sempre domani a San Giacomo, che «vuole essere una festa della convivenza e dell’integrazione, oltre a un presidio antifascista nella città medaglia d’oro della Resistenza». Alle 10.30 di oggi, però, una rappresentanza del centro-sinistra incontrerà il prefetto di Udine, Camillo Andreana, per verificare l’opportunità di concedere all’estrema destra la piazza, occupata anche dal Csa, e autorizzare il corteo.


«Un errore autorizzare il corteo in centro»


«In merito alla manifestazione nazionale degli skinheads, programmata per sabato 3 aprile, a partire dalle 15, le segreterie politiche cittadine di “Uniti nell'Ulivo” (Ds, La Margherita e Sdi) e le loro rappresentanze nelle istituzioni della città esprimono tutta la loro perplessità sulla scelta di autorizzare una manifestazione di chiaro stampo razzistico e con evidenti riferimenti fascisti».
Il testo unitario che gli aministratori del centro-sinistra sigleranno oggi condanna senza mezzi termini la manifestazione di Forza Nuova. Che giudica «contraria ai principi di tolleranza e solidarietà della Costituzione e alle norme penali che proibiscono l’apologia del fascismo e la discriminazione». Il corteo dell’estrema destra è «poco rispettosa della città di Udine, medaglia d’oro alla Resistenza e in cui convivono pacificamente circa 6 mila cittadini extracomunitari rappresentanti di un vasto numero di etnie».
Un percorso così, continua il documento, lungo (da piazzale D’Annunzio a Piazza Matteotti), «il luogo previsto per la conclusione dell’iniziativa neofascista, l’annunciata “militarizzazione” della città da parte delle forze di polizia soprattutto in un orario dedicato ai cittadini e alle famiglie udinesi e agli ospiti, rappresentano un serio pericolo di incidenti e degenerazioni e un sicuro disagio per i cittadini che normalmente si recano in centro città, luogo di incontro e relax».



Forza Nuova in piazza Il centro-sinistra: offese Udine e la Resistenza



I militanti di Forza Nuova si preparano a marciare, domani pomeriggio, dalla stazione fino a piazza Matteotti sotto gli striscioni anti-immigrati. Dall’altra parte il centro-sinistra, i sindacati, l’Anpi, l’Arci e i movimenti pacifisti, preparano una contro-manifestazione, alle 15.30, sempre domani a San Giacomo, che «vuole essere una festa della convivenza e dell’integrazione, oltre a un presidio anti-fascista nella città medaglia d’oro della Resistenza». Alle 10.30 di oggi, però, una rappresentanza del centro-sinistra incontrerà il prefetto di Udine, Camillo Andreana, per verificare l’opportunità di concedere all’estrema destra la piazza, occupata anche dal Csa, e autorizzare il corteo.
Ds, Margherita, Pdci, Rifondazione comunista, Colomba e Sdi lavorano a un manifesto unitario, mentre gli amministratori del centro-sinistra sottoscriveranno un messaggio alla città per condannare le posizione di Forza Nuova. Ma la polemica scalda il clima già alla vigilia. Il segretario regionale della Quercia, Carlo Pegorer, chiede al sindaco Sergio Cecotti e alle istituzioni «una chiara condanna della manifestazione razzista che Forza Nuova ha organizzato – dice –. Udine è una città democratica, è medaglia d’oro alla Resistenza e deve avere una reazione forte anche nei confronti delle autorità di governo. E’ inutile nascondersi – aggiunge il segretario diessino – sappiamo tutti che manifestazioni di questo tipo hanno certe caratteristiche, lanciano slogan razzisti, creando un clima di paura e di tensione».
Le critiche riguardano il percorso che i militanti di estrema destra seguiranno, e che attraversa mezza città, da piazzale D’Annunzio fino nel cuore del centro storico. Un percorso che è stato comunicato alla Prefettura – spiegano a Palazzo D’Aronco – e di cui il Comune non sapeva nulla. Piazza Matteotti è, infatti, uno degli spazi a disposizione per le manifestazioni politiche e, benché abbia dato forfait, inizialmente il corteo di Forza Nuova avrebbe dovuto essere capeggiato dalla parlamentare Alessandra Mussolini.
Oggi gli amministratori firmeranno il documento unitario (che anticipiamo a lato) e che sarà discusso con Cecotti. Il vicesindaco Enzo Martines, pur riconoscendosi nel testo, critica «l’opportunità di far svolgere a Udine, sabato pomeriggio e in centro una manifestazione di questo tipo – dice –, con slogan e posizioni di un certo stampo. In più – aggiunge Martines – si tratterà di una manifestazione di forte impatto per la nostra città, che non è abituata a questi toni. E la cui cultura di democrazia fa intendere che Udine non può riconoscersi in quei proclami e in quel Dna politico». (t.c.)

articoli del Messaggero Veneto del 2 4 04

[La 25ªora]

Giallo sul corteo, il sindaco era all'oscuro
«L’ho saputo dal vicesindaco» afferma Cecotti. L’autorizzazione porta la data del 22 marzo

(cdm) La manifestazione di Forza Nuova? «Una provocazione». Parola del sindaco di Udine Sergio Cecotti. «È una provocazione che vengano a manifestare proprio il 3 aprile, quando lo statuto del Comune dice che è una ricorrenza particolare per la città». Ovvero, la festa della Patrie dal Fril. Se non assume proprio le forme della «chiara condanna» chiesta dalle forze di centrosinistra contro il corteo anti-immigrazione degli estremisti di destra, che oggi pomeriggio sfileranno da piazzale d'Annunzio a piazza San Giacomo, certo quella del sindic è una presa di posizione. Netta. Cecotti concorda anche sull'«inopportunità della manifestazione e della scelta del luogo. Anche se non so se c'era molto margine per concedergli altre piazze». Quel luogo è la piazza dedicata a Giacomo Matteotti, simbolo dell'antifascismo. «Una scelta inopportuna», un «oltraggio» a Udine, medaglia d'oro della Resistenza e al deputato socialista, ucciso dai fascisti, si indignano Ds, Margherita, Prc, Sdi, assieme al caleidoscopio di sigle che oggi, alle 15.30, in piazza XX Settembre organizzeranno la loro contro-manifestazione portando in piazza la «Udine città aperta». Sul perché a Palazzo D'Aronco sia stata concessa proprio "quella" piazza ai forzanuovisti e sul come si sia arrivati ad autorizzare proprio "quel" corteo resta il giallo. «A me nessuno ha chiesto niente. L'ho saputo dal vicesindaco qualche giorno fa», dice Cecotti. Eppure, il nulla osta della Polizia municipale era arrivato ben prima, in un documento firmato dal comandante Eros Del Longo il 22 marzo, che il prefetto Camillo Andreana ha mostrato ieri al drappello di centrosinistra che gli chiedeva di "stoppare" il corteo di estrema destra. «Verificheremo meglio quali passaggi sono avvenuti», fa sapere il vicesindaco Martines. «Nessuno obbligava il vicesindaco a dire che il Comune non ne sapeva nulla. È stato un modo per scaricare le responsabilità. Per recuperare il dialogo aspettiamo che Cecotti sia in piazza con noi», dice Kristian Franzil (Prc). E il consigliere diessino Oria annuncia che «con tutti gli strumenti istituzionali a disposizione si cercherà di capire perché il sindaco non sia stato avvertito». Ma non è solo questione interna. «Il prefetto avrebbe dovuto convocare il Comitato per l'ordine e la sicurezza, cosa che non ha mai fatto», puntualizza Cecotti. Sia come sia, oggi, il corteo ci sarà. Ultrablindato. Si preannuncia imponente il servizio d'ordine organizzato dalla Questura (dove ieri si è tenuto un super-summit), con largo schieramento di forze, che vedrà la presenza di poliziotti anche da Padova e da Venezia.

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[La 25ªora]

Sindaco o prefetto? Sul caso Forza ...


Sindaco o prefetto? Sul caso Forza Nuova il balletto del "chi ha colpa di cosa" non si spegne. Neppure nel giorno della verità. «Quella che il Comune di Udine ha voluto adottare, autorizzando la manifestazione di Forza Nuova, è una malsana interpretazione dell'equidistanza». La bacchettata a Palazzo D'Aronco e al suo primo inquilino, questa volta, arriva dall'assessore regionale Roberto Antonaz, presente alla contro-manifestazione del centro-sinistra, che ha portato in piazza circa 200 persone nell'arco del pomeriggio, guardate a vista da 50 fra agenti e carabinieri. «Il Comune ha sbagliato: avrebbe fatto meglio a essere più riflessivo». Non ci sta il presidente del consiglio comunale Ruffino, che parla di «attacco grossolano e ingiustificato a Cecotti» e puntualizza: «Il prefetto fa il furbo: una cosa è discutere di viabilità urbana, un'altra dell'autorizzazione a una manifestazione di questo tipo. Avrebbe dovuto almeno telefonare al sindaco e convocare il comitato per l'ordine e la sicurezza». «Di chiunque sia la colpa, l'hanno fatta grossa», dice Paolo De Toni del Csa, che, più che interrogarsi sui colpevoli, si gode il suo «scacco matto»: «Siamo stati noi i primi a drizzare le antenne alla notizia della manifestazione di Fn, mentre il centro sinistra dormiva sonni profondi. Loro si sono svegliati troppo tardi e si sono accodati». Sia come sia, per chi la Resistenza l'ha fatta, come Miranda Tuani, 78 anni, la manifestazione dei forzanuovisti «è un'indecenza. Da ex partigiana mi sento angosciata e offesa». E come lei, subisce «l'onta» che si consuma a Udine, «la città dei 100 fucilati», Federico Vincenti, presidente dell'Anpi, che invita i «generosi giovani» a «una nuova resistenza culturale». Nella piazza dove spicca l'assenza di bandiere di partito (tranne quelle del Prc), nonostante l'adesione compatta del mondo ulivista, Victor Chatué, presidente Ucai porta la voce degli immigrati, primo bersaglio dei forzanuovisti: «Questa città funziona anche grazie al contributo degli immigrati. Autorizzare la manifestazione di Fn è stata una delle devianze della democrazia».
Camilla De Mori

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Manifestazione pacifica della destra ...


Manifestazione pacifica della destra sociale che è scesa in piazza per gridare il proprio «no» all'immigrazione clandestina. Forza Nuova, promotrice dell'iniziativa a favore della sicurezza dei cittadini, ha sfilato, da piazzale D'Annunzio fino a piazza San Giacomo, passando per le vie Aquileia, Vittorio Veneto e Mercato Vecchio, assieme al Fronte sociale nazionale triestino e alla Fiamma Tricolore di Udine e Pordenone, nonostante la recente rottura del cartello delle destre per le europee e i diktat di diserzione da parte di alcuni 'capi'. «Noi non siamo contro l'immigrazione tout court - ha precisato Antonio Li Causi, segretario provinciale di Forza Nuova - bensì contro quella clandestina; del resto è la stessa Fallaci a insegnarcelo: l'Europa sta diventando colonia dell'Islam e l'Italia ne è l'avamposto». «Ben vengano gli immigrati che lavorano», ha aggiunto nel comizio finale in una piazza off-limits.Una sessantina i partecipanti al corteo che è stato spesso inframmezzato, durante i refrain "clandestini fuori dai confini e sicurezza per i cittadini", da esibizioni di fiancheggiamento da parte della gente comune, piazzata ai lati delle strade. I manifestanti hanno lasciato cadere nel vuoto le contestazioni di qualche antagonista, anche grazie all'eccellente lavoro delle forze dell'ordine che, dalle 16.30 (ora di partenza) alle 17.30, hanno fatto di tutto per evitare disordini, grazie al dispiegamento di quasi 150 elementi (tra poliziotti in assetto antisommossa, diretti da questore e vicequestore).Due sono stati i momenti di tensione: alla loggia del Lionello per la presenza di alcuni giovani extracomunitari che hanno salito i gradini determinando l'intervento degli agenti, così come un gruppetto di sinistra all'ingresso della corte del Giglio.La manifestazione si è conclusa senza colpo ferire nella piazza «che la sinistra ritiene di sua proprietà», ha dichiarato Stefano Salmè, segretario provinciale della Fiamma, che ha accusato la sinistra di antidemocraticità e settarismo.
Irene Giurovich

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