Devo dire che la scelta di cacciare Santoro da RaiDue si è rivelata davvero vincente per l’azienda.
Michele Santoro nella stagione 2000/2001, con Il raggio verde, veleggiava attorno al 20% di share con 4-5 milioni di telespettatori e risultava spesso e volentieri la trasmissione più vista in assoluto della giornata. Primato assoluto si verificò l’11 maggio 2001, a pochi giorni dalle Elezioni Politiche, con in studio il candidato dell’Ulivo Francesco Rutelli: addirittura 6 milioni e 921 mila spettatori, share del 27,3% (contro i 4.652.000 e 17,9% del Costanzo Show che ospitava Berlusconi).
Nella stagione 2001/2002, con Sciuscià Edizione Straordinaria, Santoro raccoglie sempre attorno al 20%, quasi 5 milioni di teleutenti. Poi viene cacciato.
Antonio Socci, con il suo Excalibur, aveva sempre sfiorato vette che - in negativo - sarebbe stato difficile per chiunque eguagliare: una media del 5-8% in prima serata su RaiDue, qualcosa da far accapponare la pelle.
I vertici della RAI hanno poi avuto l’intuizione di spostarlo prima il giovedì in seconda serata (il vecchio orario di Sciuscià, che faceva il 15%) e, anche lì, il povero Socci non è andato oltre il 7%.
Dunque Socci sbarca il lunedì alle 21 con Excalibur - Luneditalia, dove ottiene l’umiliazione più totale: appena il 4,6% degli ascolti, nelle prime due serate, tanto da essere battuto non solo da RaiTre (11%) e Rete4 (7%), ma anche dal Processo di Biscardi in onda su La7 (5,7%).
I miei complimenti ai grandi liberali della Casa delle Libertà.