Lapsus Di Fini

[VecchioMissino]

FINI: NON MI PENTO DI ADESIONE GIOVANILE A MSI

(ANSA) - PARIGI, 1 APR - In un'intervista a 'Le Point' Gianfranco Fini dice che non si rammarica di essere entrato a 17 anni nel Msi e auspica che la Francia estradi in Italia l'ex- terrorista rosso Cesare Battisti impedendogli la fuga. Il leader di An spiega al settimanale francese che non ha rammarichi per la sua adesione giovanile al Msi perche' ''non ha senso giudicare a 52 anni quello che si era a 17''; e in quel periodo post-68 - aggiunge - ''noi eravamo all'estrema destra in nome della liberta' e contro l'arroganza dell'estrema sinistra''. Fini mette in chiaro che non ha mai corso il rischio di diventare un terrorista: ''Mi ricordo dei compagni che sono morti, che sono stati imprigionati, che sono dovuti fuggire all'estero ma non ho mai avuto comportamenti violenti. In compenso avrei potuto essere ferito o anche ucciso negli scontri con gli avversari''

SI RICORDA DEI COMPAGNI?!?

Un lapsus "freudiano" spiegabile con le combriccole che frequenta negli ultimi mesi?
O era senza cappellino e gli si č ghiacciato l cervello?

[Tomįs de Torquemada]

In origine postato da VecchioMissino
non ho mai avuto comportamenti violenti.

Non era lui a dire: "Le ho date e le ho prese"?

[Shambler]

Quella era un'altra intervista.

[Tomįs de Torquemada]

In origine postato da shambler
Quella era un'altra intervista.

Ah vero, che idiota che sono... E' gią molto che non si contraddica durante la stessa intervista, figurarsi pretendere coerenza fra l'una e l'altra...

[Shambler]

Devi capire questa nuova modalitą di comunicazione politica.

[VecchioMissino]

In origine postato da Tomįs de Torquemada
Non era lui a dire: "Le ho date e le ho prese"?

Ecco un'altra interpretazione...

GIANFRANCO FINI
Una faina senza zavorra
Di Gian Antonio Stella,
tratto dal libro "Tribł", Mondadori Editore.


Uno che preferiva la parola al manganello, il dibattito allo scontro fisico. Onore al merito, per noi. Non per i suoi camerati, che nelle sezioni caldissime di Acca Larentia o di via Sommacampagna lo chiamavano «er Caghetta». E lo accusavano, secondo le testimonianze raccolte da Goffredo Locatelli e Daniele Martini, autori d’una biografia del leader destrorso, di cose inimmaginabili nell’ottica dei balilla: «Veniva ai cortei in giacca e impermeabile. Cosģ al primo pericolo si infilava nei negozi e si spacciava per poliziotto».

[Wandervogel]

eheh...

ma tenete presente che stiamo parlando di uno che aderisce al MSI perchč gli impedivano di vedersi "Berretti Verdi"!!!