Dal sito ufficiale Fronte Sociale Nazionale
Camerati, finalmente il nodo gordiano è stato sciolto come era necessario; con un taglio di spada che fa giustizia in un colpo solo delle manfrine, dell’incoerenza, della pochezza morale etica e politica di taluni che vorrebbero definirsi ancora camerati. I “fiammiferi” si sono bruciati anche se possiamo presupporre che presto volenterosi “pompieri” correranno in loro aiuto rimettendo i cocci in ordine e facendo tornare il figliuol prodigo Romagnoli tra le braccia del padre-padrone Giuseppe Rauti detto Pino (alias Flavio Messalla) giusto in tempo per concorrere alle elezioni europee insieme e appassionatamente (e senza, soprattutto, la fatica, inevitabile altrimenti per uno dei due, di dover raccogliere le firme di presentazione della lista).
I due intemerati però questa volta hanno poco intuito che il loro giocattolino si è definitivamente rotto; o meglio si sono finalmente rotti di cotanto teatrino i militanti missini che sul territorio hanno finalmente intravisto quanto sia più costruttivo lavorare in comunità d’intenti con i militanti del Fronte Sociale Nazionale, di Forza Nuova, di Libertà di Azione che piegarsi sempre al “re di prussia” (leggi casa della libertà e soprattutto a.n.).
Ecco dunque che ci apprestiamo a correre con tanta volontà, entusiasmo, abnegazione e militanza per trovare le migliaia di firme di sottoscrizione necessarie alla presentazione del simbolo “a tre” che qui presentiamo, ma che in realtà come “ALTERNATIVA SOCIALE” vuole rappresentare tutta intera la comunità nazionalpopolare, depurato di quella “lacrima tricolore” che evidenzia ormai in tutto il suo simbolismo la metafora del declino del “rautanesimo” (ancorché i rautiani ormai sono tutti in a.n. !).
Qualche gentile donzella lombarda, che non conosce evidentemente il numero di fascicolo intestato al sig. Flavio Messalla (alias Giuseppe Rauti detto Pino), tenta ancora disperatamente di farsi notare sproloquiando di “nazional-bolscevichi” e arrivando addirittura a minacciare DENUNCE in caso di presunte irregolarità nella raccolta delle firme da parte della nostra comunità militante con ciò autereferenziandosi come infame; sinceramente ce ne freghiamo di questi deliri ormonali e tiriamo diritti per l’unica strada praticabile di antagonismo al liberalcapitalismo imperante.
Così come ce ne freghiamo delle dichiarazioni di Romagnoli e del suo vice Taranto che straparlano di “coerenza” , di “orgogliosa identità” e via discorrendo; i loro atti al Congresso di Chianciano 2 e successivamente di Montesilvano che noi faticosamente cercavamo di dimenticare rimangono viceversa vivi ed agli atti della loro instabile personalità.
Il giudizio finale lo lasciamo ai cittadini che voteranno le persone serie e non i “vu’ cumprà” della politica.
Ufficio Affari Generali - FsN