Partito Per La Questione Morale (p.q.m)

[yota71]

In Origine postato da elizabeth
sempre un comunista stringi stringi

Lascia perdere, è uno dei più grandi uomini della storia

[Barbera]

In Origine postato da asti_sinistra
PARTITO PER LA QUESTIONE MORALE (P.Q.M)
COMUNISTI E SOCIALISTI ITALIANI PER "ENRICO BERLINGUER" E "GIROTONDI"



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Il Partito per la Questione Morale (P.Q.M) unisce la tadizione dei comunisti italiani e dei veri socialisti italiani dei primi 50 anni del '900, in un'unita' fra le forze della sinistra del popolo, e lotta per la "QUESTIONE MORALE" lanciata nel 1981 dal grande ENRICO BERLINGUER e ripresa negli ultimi anni da Antonio Di Pietro e dagli uomini della SINISTRA PROGRESSISTA, ONESTA E PLURALE.
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CANDIDATI
asti_sinistra
cciappas
DrugoLebowsky
FLenzi
Lauraf
Skepto
T34
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Il PARTITO PER LA QUESTIONE MORALE (P.Q.M) SOSTIENE IL CANDIDATO ALLA PRESIDENZA:
RED RIVER

[Danny]

In Origine postato da benito662002

TE LO RIPETO..SCHERZI COL FUOCO..IMBRACCIAMO LE ARMI E SARA' GUERRA CIVILE....VOI QUI NON PASSERETE...
E PRIMA DI PARLARE DI BERLINGUER PENSACI 2 VOLTE.. CHE CON QUELLO CHE PREDICATE VOI NON DOVETE NEANCHE FIATARE

[Barbera]

Si è parlato tanto negli ultimi anni di questione morale in riferimento alla corruzione di larghi settori del mondo politico, al danno alla società ed allo stato che ne derivava; un lungo elenco di tipologie di reato riempivano, ed ancora riempiono le pagine dei giornali, fino alle collusioni con la Mafia e le altre organizzazioni criminali. L’affarismo economico-finanziario in contrattazione con quello politico-amministrativo e malavitoso-terroristico hanno costituito per anni le tre motrici del fronte criminale di questo fine secolo, anzi fine millennio; fine di un’epoca tempestosa sulle cui spiagge della ragione e del sentimento si sono arenati tanti relitti: le ideologie, i nazionalismi, i fondamentalismi, la stessa, a volte eccessiva, fiducia per la scienza che non ha potuto ancora risolvere tanti drammi dell’umanità. Le problematiche esistenziali sono intatte dall’epoca di Epicuro.
Ritornando alla questione morale essa viene menzionata negli editoriali solo in riferimento ai reati del tessuto "NOBILE" del corpo sociale, ma il corpo sociale non si può smembrare, la questione morale riguarda tutto e tutti perché ognuno di noi deve adattarsi per forza alle regole sociali, per vivere o per sopravvivere, e se la società è corrotta ognuno di noi deve, per forza di cose, corrompersi; si scivola quindi, irrimediabilmente, in un appiattimento illegalistico o pseudo legale (vedasi le cosiddette leggi truffa) che ci coinvolge tutti, anche se in diversi gradi: infatti oggi se si vuol parlare di morale si viene tacciati di moralismo, se si vuole parlare di bontà si viene accusati di buonismo, se di legalità di legalismo, se di religione di clericalismo, ecc.
L’orizzzonte del nuovo millennio si presenta coperto da tanti ismi, plumbei ed uggiosi, ed i detrattori di tutti questi capitoli umanistici, portavoci di avide tecnocrazie, vengono premiati con posti di potere e pulpiti amplificati.

[Barbera]

In Origine postato da asti_sinistra
PARTITO PER LA QUESTIONE MORALE (P.Q.M)
COMUNISTI E SOCIALISTI ITALIANI PER "ENRICO BERLINGUER" E "GIROTONDI"



__________________________________________________ __
Il Partito per la Questione Morale (P.Q.M) unisce la tadizione dei comunisti italiani e dei veri socialisti italiani dei primi 50 anni del '900, in un'unita' fra le forze della sinistra del popolo, e lotta per la "QUESTIONE MORALE" lanciata nel 1981 dal grande ENRICO BERLINGUER e ripresa negli ultimi anni da Antonio Di Pietro e dagli uomini della SINISTRA PROGRESSISTA, ONESTA E PLURALE.
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CANDIDATI
asti_sinistra
cciappas
DrugoLebowsky
FLenzi
Lauraf
Skepto
T34
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Il PARTITO PER LA QUESTIONE MORALE (P.Q.M) SOSTIENE IL CANDIDATO ALLA PRESIDENZA:
RED RIVER

[T34]

Questo è quanto viene chiesto agli ULIVISTI locali da parte del PRC per poter collaborare insieme:

1) Democrazia e partecipazione
-- Coinvolgimento diretto della cittadinanza nei meccanismi decisionali tramite l'attivazione di istituti intermedi di partecipazione alle azioni dei governi locali i cui componenti dovranno essere ripartiti equamente tra abitanti dei capoluoghi e delle frazioni.
-- Creazione di appositi regolamenti per la definizione dei poteri di tali organismi e per la determinazione delle materie e degli ambiti per i quali sia obbligatoria l'apertura di una fase di partecipazione.
--
-- Impegno concreto per l'inserimento dei cittadini migranti (nella prospettiva del riconoscimento del diritto di voto) negli ambiti decisionali.
-- Assegnazione, tramite modifiche agli Statuti o specifici regolamenti, di maggiori poteri di indirizzo, di programmazione e di controllo su tutte le competenze, alle assemblee elettive esautorate in tal senso da una normativa che delega facoltà troppo estese ai sindaci e alle giunte.

2) Politiche fiscali
A fronte di un Governo che toglie ai poveri per dare ai ricchi gli enti locali debbono intervenire per sostenere le fasce a reddito basso. Ciò rende prioritaria l'impostazione di una politica fiscale fortemente progressiva che consenta di far assumere agli enti una funzione di "redistributori del reddito" perseguendo una politica tariffaria volta all'introduzione di elementi di salario minimo sociale per favorire i disoccupati e le categorie particolarmente svantaggiate.
Fermo restando la nostra proposta nazionale di abolizione dell'ICI sulla prima casa, da considerare nell'immediato una riduzione dell'imposta per le famiglie con redditi bassi nonché un abbassamento sugli immobili con reddito catastale medio-basso.
Da impostare una seria lotta all'evasione tributaria tramite l'attivazione di appositi uffici pubblici.

3) Servizi e ruolo pubblico

La teoria del “meno Stato e più mercato” che è uno dei cardini ideologici e sostanziali del neoliberismo è stata applicata anche nel nostro paese ed i risultati disastrosi sono sotto gli occhi di tutti.
La privatizzazione dei servizi e quella in corso della sanità e della scuola peggiorano la qualità, producono discriminazioni di censo, aumentano la spesa complessiva.
Anche la privatizzazione dei settori ad economia mista e/o sotto diretto controllo pubblico si sono rivelati come processi di dismissione, declino industriale, di svendita senza alcun beneficio dalle conclamate virtù della concorrenza realizzando invece un passaggio dal monopolio pubblico a monopolio privato.
E' necessario che gli enti locali della nostra zona si facciano promotori di un modello alternativo che dal recupero del ruolo pubblico garantisca ai cittadini funzioni di controllo di indirizzo. A tal fine riteniamo prioritario:
-- Blocco immediato dei processi di privatizzazione e esternalizzazione dei servizi nella prospettiva di una revisione generale delle vincolanti scelte fino ad oggi compiute
-- Rilancio e valorizzazione del settore pubblico attraverso una riorganizzazione e un ampliamento delle competenze che, partendo dalla razionalizzazione delle spese (riduzione delle consulenze esterne, eliminazione di onerose figure manageriali), dovranno garantire qualità ed efficienza.
Sui servizi cosiddetti a rilevanza industriale, attualmente affidati a SPA:
-- Restituzione ai Consigli Comunali delle funzioni di indirizzo e di controllo relative alle modalità di gestione dei servizi, nello specifico sulla qualità e sui piani tariffari
-- Introduzione del vincolo di mandato dei Consigli Comunali per i rappresentanti dei comuni nei Consigli di Amministrazione delle SPA e negli Ambiti Territoriali Ottimali
Sui servizi sociali e alla persona e nello specifico sulla Società Della Salute, fermo restando la contrarietà di fondo ad un progetto che a nostro avviso si configura come un avallamento dello smantellamento del sistema sanitario nazionale, se la richiesta di sperimentazione verrà accolta riteniamo che:
-- La sua strutturazione dovrà avvenire nella prospettiva di creare un organismo capace di rispondere direttamente ai bisogni dei cittadini senza mai metterne in discussione la natura consortile interamente pubblica.
-- La funzione del Terzo Settore, No-profit e volontariato, dovrà essere integrativa e mai sostitutiva rispetto a quella del settore pubblico.
-- Gli indirizzi e il controllo delle attività della SDS dovranno sempre passare dai consigli comunali e a tal fine dovranno essere previste relazioni periodiche sulla rilevazione dei bisogni e sulla qualità e quantità dei servizi erogati nonché sedute tematiche per l'assegnazione dei fondi e per il consuntivo.


4) Lavoro

L'avvenuta imposizione dei dettami economici neoliberisti ha prodotto un processo di generale flessibilizzazione e precarizzazione delle condizioni di lavoro e di vita dei cittadini.
Gli Enti Locali dovranno:
-- Contrastare e respingere l'attuazione del modello lavorativo dato dalla cosiddetta Legge 30 (legge Biagi).
-- Impegnarsi per l'elevazione del settore pubblico locale a modello occupazionale alternativo fondato su lavoro stabile e dignitoso
-- Introdurre capitolati per i servizi esternalizzati e per gli appalti di opere pubbliche volti alla stabilità contrattuale, alla prescrizione del tipo di contratto collettivo di riferimento al controllo dei carichi e degli orari di lavoro.
-- Avversare la pratica della violazione legalizzata dei diritti dei lavoratori da parte di quelle cooperative sociali che hanno in appalto lavori assegnati da aziende (come Publiambiente) che economizzano sui costi del lavoro a scapito della qualità del servizio erogato.

5) Ambiente
Il nostro territorio ha subito negli ultimi anni sconvolgimenti e danni permanenti che lo hanno segnato a fondo.
La difficile situazione attuale, che non potrà essere sanata da nessun risarcimento o ripristino, deve far riflettere attentamente sulle scelte future. A tal proposito riteniamo che:
-- I soldi stanziati per il ripristino ambientale devono essere interamente utilizzati, in modo trasparente e con il pieno coinvolgimento dei cittadini, per far fronte a quell'emergenza acqua che i danni compiuti hanno provocato.
-- Occorre pronunciare un no netto a qualunque progetto per la bretella (-----).
-- Occorre interrogarsi sulla necessità effettiva delle opere cosiddette minori. Sui progetti di viabilità relativi a (----) non dovranno ripetersi drammatici errori già compiuti studiando tutte le soluzioni possibili alle richieste avanzate ma scartando a priori quelle che non offrano garanzie totali dal punto di vista ambientale.


Sono due mesi che se la tirano....ma...se...la Margherita....

[Danny]

se ve ne fosse dimenticati..siamo su Pol eh?... mica in un comizio per le politiche reali....
cmq auguri per le elezioni e speriamo di battere assieme la destra... chissà che le forze "reali" non possano fare come noi.. in futuro..2 sinistre alleati per Vincere..

[T34]

In Origine postato da danny78
se ve ne fosse dimenticati..siamo su Pol eh?... mica in un comizio per le politiche reali....
cmq auguri per le elezioni e speriamo di battere assieme la destra... chissà che le forze "reali" non possano fare come noi.. in futuro..2 sinistre alleati per Vincere..

Era una testimonianza per dimostrare che non abbiamo mai preteso la luna come qualcuno vuol far credere...

Verba volant, scripta manent....

[Danny]

In Origine postato da T34
Era una testimonianza per dimostrare che non abbiamo mai preteso la luna come qualcuno vuol far credere...

Verba volant, scripta manent....

ma ..ne parlavo con Drugo sul forum Ulivo 2 giorni fà...
ognuno dei 2 schieramenti dell'ulivo ( Il cosidetto Listone a la cosidetta sinistra Radicale nella quale ci metto anche prc) dovrebbe cercare di sfuttare meglio le prerogative dell'altro..
certamente Prc, pdci, verdi, e gli altri sono piu sensibili ai temi sociali rispetto ad altri dell'ulivo..e su questi temi andrebbero impegnati di piu...
questo è il mio parere..che conta meno di nulla.. ma se le dirigenze nazionali recepissero meglio il pensiero dei singoli cittadini forse l'accordo sarebbe piu facile ( premetto che però in politica estera ci sono grosse difficoltà)

[T34]

In Origine postato da danny78
ma ..ne parlavo con Drugo sul forum Ulivo 2 giorni fà...
ognuno dei 2 schieramenti dell'ulivo ( Il cosidetto Listone a la cosidetta sinistra Radicale nella quale ci metto anche prc) dovrebbe cercare di sfuttare meglio le prerogative dell'altro..
certamente Prc, pdci, verdi, e gli altri sono piu sensibili ai temi sociali rispetto ad altri dell'ulivo..e su questi temi andrebbero impegnati di piu...
questo è il mio parere..che conta meno di nulla.. ma se le dirigenze nazionali recepissero meglio il pensiero dei singoli cittadini forse l'accordo sarebbe piu facile ( premetto che però in politica estera ci sono grosse difficoltà)

E perché?

I problemi ci saranno se si continuerà ad utilizzare le armi come status per risolvere le crisi internazionali, cosa che non credo fattibile.

Basterà rispettare la nostra costituzione...in materia di guerre.

Per il resto non vedo dove siano i problemi.