Già “La rabbia e l’orgoglio” aveva dimostrato che sul cervello degli anziani il razzismo può avere effetti più devastanti del morbo di Alzheimer. Ma con “La forza della ragione”, in uscita a giorni, l’irriducibile libellista toscana ha giocato sporco: grazie al programma di scrittura del suo computer, si è limitata a sostituire “giudaismo” ed “ebrei” con “Islam” e “arabi”, e il delirante manifesto antisemita di Hitler si è trasformato in un rispettabile saggio pubblicato da Rizzoli.
Gli eredi del Fuehrer chiederanno un risarcimento miliardario: “Quella spudorata ha copiato tutto: il complotto islamico per conquistare il mondo, i figli di Allah che insidiano le fanciulle cristiane, il cliché dell’arabo nasuto e subumano. Però Adolf era meno sgrammaticato”.
Signora Fallaci, lasci perdere: al momento l’Europa è troppo squattrinata per finanziare lo sterminio di tutti gli immigrati musulmani da Malta a Capo Nord. E poi in fondo lei e Bin Laden vi assomigliate: due ricchi settantenni paranoici capaci di inondare i media di proclami violenti, ma troppo vanitosi per diffondere uno straccio di foto recente.