L'ultimo volo del Piccolo Principe

[pcosta]

A lungo avvolta nel mistero, la scomparsa in volo dell'autore del "Piccolo Principe", è ormai definitivamente accertata.
Non fece dunque un volo infinito fino al piccolo pianeta dove ancora lo aspettava un Fiore gentile, ma il suo Lighting P38, il 31 luglio 1944, precipitò presso l'isola di Riou, vicino a Marsiglia.

La storia, è questa:
Il 7 settembre 1998, un pescatore di Marsiglia, M. Bianco, aveva trovato tra le reti un braccialetto d'argento col nome di Saint-Exupéry, della sua giovane sposa Consuelo e l'indirizzo dei suoi editori di New-York, Reynal & Hitchcock.
Gli eredi non la vollero riconoscere come autentica, ma da allora, moltissimi subacquei professionisti hanno esplorato a fondo la rada di Marsiglia; Luc Vanrell, uno dei miglior conoscitori della zona, dopo la scoperta del braccialetto decise di consultare i suoi archivi fotografici poiché si ricordava di aver filmato i resti di un aereo, col profilo di un Lighting, da qualche parte nel fondo del mare, vicino all'isola di Riou.
Le foto furono pubblicate su "Le Figarò" nel maggio del 2000, destando nuove polemiche con gli eredi.
A 80 metri sul fondo, vicino all'isola di Riou, è stato in questi giorni ritrovato l'aereo, smembrato dall'attacco di un Messerschmitt, ma ancora ben riconoscibile.
Luc Vanrell ha chiesto il consulto di uno specialista nel campo aeronautico, Philippe Castello; questi, accorso a Marsiglia gli ha dato la certezza che si trattava proprio dell'aereo di Saint-Exupéry: «Solo tre Lighting P38 erano stati modificati per l'uso di ricognizione fotografica: di due esemplari è ben noto dove si trovano, quello trovato in fondo al mare quindi non può essere che l'aereo di Saint-Exupéry»


Il était une fois
un petit prince
qui habitait une planète
à peine plus grande que lui,
et qui avait besoin d'un ami...

[Silvia]

L'ultimo volo fra le stelle

L'asteroide B 612 del Piccolo Principe sta in fondo al Mar Mediterraneo, a 85 metri di profondità. Non è più grande di settanta metri e come casa ha i resti della fiancata sinistra di un aereo, pezzi di un turbo compressore, del carrello di atterraggio. Come e perché quell'aereo sia finito lì è destinato a restare una domanda senza risposta, e in fondo è giusto così. L'infanzia, ogni infanzia, si sia piccoli principi o meno, è fatta di meraviglia e di mistero: i grandi che non si sono dimenticati di essere stati bambini lo sanno. Saint-Exupéry lo sapeva. […]

L'anno in cui il Piccolo Principe finì in fondo al mare (1944), Saint-Exupéry era un gigante stanco, sorridente eppure pensieroso, l'espressione di chi si stupisce di esserci ancora e sembra chiedersi per quanto tempo e quando e come sarà il suo non esserci più… ma senza ansia, con rassegnata curiosità.
Nato nel 1900, il primo volo a motore dei fratelli Wright è del 1903: lui e l'aviazione erano coetanei, e tali rimasero fino allo scoppio del secondo conflitto mondiale. Poi lo sforzo bellico mise le ali alla tecnica aeronautica e la trasformò. Rispetto al P38 del suo ultimo volo del 1944, il Potez che pilotava nel '40 era come quel piccolo trabiccolo di Wilbur e Orville Wright. Pochi anni erano bastati per trasformarlo in un vecchio superato dal tempo.

Alla difficoltà di imparare nuove strumentazioni, di padroneggiare apparecchiature sempre più sofisticate, si aggiungeva una salute malandata. Nausee, sibili all'orecchio, fegato scassato, vecchie fratture che lo facevano soffrire. Ad Alghero prima, a Bastia poi, la vestizione per le missioni di ricognizione diventerà per lui una specie di supplizio e per chi vi assisteva uno spettacolo da stringere il cuore. Gli dovevano allacciare gli scarponi perché non riusciva a chinarsi, fissargli il paracadute perché non poteva girarsi, aveva bisogno di aiuto per entrare e uscire dalla cabina di pilotaggio, sospiri e borbottii accompagnavano tutte le operazioni. Alto quasi un metro e novanta, sembrava una quercia le cui radici si fossero seccate. Ma quella quercia malata era uno degli scrittori più famosi e amati di Francia (e per di più con un nome - Antoine de Saint-Exupéry - così suggestivo da non sembrare vero… ).

Un suo amico, dopo aver letto il dattiloscritto de Il piccolo principe, gli aveva detto: "Sei un extraterrestre". "Sì, è vero, - era stata la risposta – talvolta faccio quattro passi fra le stelle". Il 31 luglio 1944 per andare in cielo bisognava volare in acqua.

Stelio Solinas su Il Giornale di oggi