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Discussione: Pentecoste

  1. #51
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    Lightbulb Re: Pentecoste

    22 MAGGIO 2018: ventiduesimo giorno di Maggio Mese Mariano, NOVENA per la Festa di Maria Ausiliatrice (16 - 23 Maggio, Festa: 24 Maggio) e NOVENA ALLA SANTISSIMA TRINITÀ (18 - 26 Maggio); SANTA RITA da Càscia, Martedì di PENTECOSTE…



    “Martedì della Pentecoste.”
    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico
    Guéranger, L'anno liturgico - Il santo giorno della Pentecoste. I doni dello Spirito Santo
    http://www.unavoce-ve.it/pg-pentecoste-doni.htm




    22 Maggio : Preghiere a Santa Rita da Cascia (novene, supplica, e vita della Santa per i casi impossibili) - La gioia della preghiera
    http://lagioiadellapreghiera.it/arti...105601924.html
    “22 Maggio : Preghiere a Santa Rita da Cascia (novene, supplica, e vita della Santa per i casi impossibili).”



    "NOVENA A MARIA AUSILIATRICE (Festa: 24 Maggio)."
    Maria Ausiliatrice - La Madonna dei tempi difficili
    Novena a Maria Ausiliatrice



    Home - Stellamatutina.eu - Sito di cultura cattolica in piena e totale obbedienza al Magistero Petrino.
    Maggio mese di Maria: 22° giorno - L'Eucaristia
    http://www.stellamatutina.eu/maggio-...ria-22-giorno/
    “Maggio mese di Maria: 22° giorno
    L’EUCARISTIA.”




    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    https://www.youtube.com/channel/UCo9...fgXjCViAIOOqg/
    https://www.youtube.com/user/sodalitium




    Santa Rita - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/santa-rita/
    «22 maggio, Santa Rita, Vedova (Roccaporena, 1381 – Cascia, 22 maggio 1457).

    “A Càscia, in Umbria, santa Rita Vedova, Monaca dell’Ordine degli Eremiti di sant’Agostino, la quale, dopo le nozze del secolo, amò unicamente l’eterno sposo Cristo”.
    O Dio, autore della pace e custode amoroso della carità, guarda benevolo e misericordioso la nostra famiglia. Vedi, o Signore, come è spesso in discordia e come la pace si allontana da essa. Abbi pietà di noi. Fa’ che ritorni la pace, perché tu solo ce la puoi concedere. O Gesù, Re di pace, ascoltaci per i meriti di Maria Santissima, regina della pace, e anche per i meriti della tua serva fedele, Santa Rita che arricchisti di tanta carità e dolcezza da essere angelo di pace ovunque vedesse discordia. E tu, cara Santa, prega per ottenerci questa grazia dal Signore sulla nostra famiglia e su tutte le famiglie in difficoltà. Così sia.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...1b-191x300.jpg









    Tradidi quod et accepi
    http://tradidiaccepi.blogspot.it
    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «MARTEDÌ DI PENTECOSTE, 22 MAGGIO 2018.
    Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...09&oe=5B86C5E1





    “MARTEDÌ DI PENTECOSTE.
    Stazione a Sant'Anastasia.
    Doppio di I classe.
    Paramenti rossi.
    SANTA MESSA

    La Chiesa continua ad indirizzarsi ai nuovi figli che le ha dati il Battesimo. Essa li riuniva in questo giorno nella chiesa di Sant'Anastasia, ove a Natale si celebra la Messa dell'Aurora.
    L'Introito ricorda ad essi il grande beneficio della vocazione al Cristianesimo. Col sacramento del Battesimo la virtù dello Spirito Santo è discesa in essi ed ha purificati i loro cuori (Orazione) perché «lo Spirito Santo stesso è la remissione dei peccati» (Post-communio). Col sacramento della Confermazione sono stati rivestiti dello Spirito di fortezza, come altra volta i discepoli di Samaria (Epistola). Col sacramento dell'Eucarestia si sono cibati del pane degli Angeli (Offertorio). Pecorelle fedeli del Divin Pastore (Vangelo), sono entrati nell'ovile, che è la Chiesa, colla loro fede in Colui che è la «porta dell'ovile» e ascoltano sempre gli insegnamenti che lo Spirito Santo (Alleluia) comunica loro per mezzo dei ministri della Chiesa.
    Domandiamo a Dio il rinnovellamento delle anime nostre colla grazia dello Spirito Santo (Postcommunio).
    - All'Epistola.
    «Gli Apostoli dimostrarono a Pietro essere conveniente che andasse egli stesso ad aprire interamente le porte dell'ovile ai convertiti della Samaria ed egli aderì volentieri a questo viaggio, facendosi accompagnare da San Giovanni. Il dono particolare dello Spirito Santo non era allora conferito che per mezzo degli Apostoli, con l'imposizione delle mani. Dal III secolo almeno in poi questo tratto degli Atti è il passo classico per dimostrare la esistenza del Sacramento della Cresima» (Fillion).
    - Al Vangelo.
    Omelia di sant'Agostino Vescovo.
    Trattato 45 su Giovanni, dopo il principio.

    Il Signore nella lettura odierna ha proposto una parabola relativa al suo gregge e alla porta per cui s'entra nell'ovile. Dicano pure i pagani: Noi viviamo bene! Se non entrano per la porta, che serve loro ciò di cui si gloriano? Il viver bene deve fruttare a ciascuno di vivere sempre; perché che giova viver bene a chi non è dato di viver sempre? Non si può dire che vivano bene coloro che o per cecità non conoscono la fine d'una vita buona, o la disprezzano per orgoglio. Nessuno può avere speranza vera e certa di vivere sempre, se non conosce la vita, ch'è Cristo, e non entra nell'ovile per la porta.
    Uomini siffatti cercano spesso di persuadere anche i loro simili a vivere onestamente, senza essere perciò cristiani. Essi vogliono introdursi da un'altra parte, rapire ed uccidere; non facendo come il buon pastore, che vuole conservarle e salvarle. Ci sono stati dei filosofi che hanno trattato lungamente con sottilità intorno alle virtù e ai vizi, distinguendo, definendo, traendo conclusioni di ragionamenti assai ingegnosi, riempiendo libri, vantando la propria sapienza con gran rumore, giungendo fino a dire agli uomini: Seguiteci, unitevi alla nostra setta, se volete vivere felicemente. Ma essi non entravano per la porta: volevano distruggere, ammazzare, e uccidere.
    Che dirò dei Giudei? Ecco gli stessi farisei leggevano, e in ciò che leggevano celebravano il Cristo, ne speravano la venuta, e non lo riconoscevano punto, sebbene fosse presente. Si vantavano ancora d'essere del numero dei Veggenti, cioè, dei sapienti, e negavano il Cristo, e non entravano per la porta. Anch'essi per conseguenza, se riuscivano a sedurne alcuni, li attiravano non per liberarli, ma per ammazzarli e ucciderli. Ma lasciamo anche questi. Vediamo se almeno entrano per la porta coloro che si gloriano del nome dello stesso Cristo. Sono innumerevoli coloro che non solo si spacciano per Veggenti, ma vogliono essere considerati come illuminati da Cristo: e questi sono gli eretici.”
    Sardinia Tridentina: Martedì di Pentecoste - Stazione a sant'Anastasia
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    Ligue Saint Amédée
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    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Mardi après la Pentecôte.”
    Méditation pour le Mardi après la Pentecôte





    “22 Mai : Sainte Rita de Cassia, Veuve († 1456).”
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    1948 ? 2018: la catastrofe del popolo palestinese - Centro Studi Giuseppe Federici
    “Centro studi Giuseppe Federici - Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 48/18 del 22 maggio 2018, San Santa Rita.”




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    “Noi, fin da questo momento, Vi ringraziamo e Vi benediciamo, per tutte le tribolazioni, le angustie, le contrarietà; le privazioni; le pene, i dolori, le miserie, le persecuzioni ed ogni afflizione con cui ci visiterete tutto quest’anno. Vi rendiamo grazie con tutto il cuore, e mentre la natura trema e si affligge, intendiamo che lo spirito Vi loda, Vi ringrazia e Vi benedica. O Padre amorosissimo, ricordatevi che siamo fragile erba, che presto appassisce, e non ci vogliate sterminare. Guardate la nostra umiliazione, e come stiamo tremanti ed atterriti al Vostro cospetto. Usateci misericordia. Miserere nostri Domine, miserere nostri.”
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    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
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    Edizioni Radio Spada - Home
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    “22 maggio 2018: Martedì di Pentecoste.”
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    «Il 22 Maggio del 1447 moriva santa Rita da Cascia, vedova.

    Rita nacque presumibilmente nell'anno 1381 a Roccaporena, un villaggio situato nel comune di Cascia in provincia di Perugia, da Antonio Lotti e Amata Ferri. I suoi genitori erano molto credenti e la situazione economica non era agiata ma decorosa e tranquilla.
    La storia di S. Rita fu ricolma di eventi straordinari e uno di questi si mostrò nella sua infanzia.
    La piccina, forse lasciata per qualche momento incustodita nella culla in campagna mentre i genitori lavoravano la terra, fu circondata da uno sciame di api. Questi insetti ricoprirono la piccola ma stranamente non la punsero. Un contadino, che nel contempo si era ferito alla mano con la falce e stava correndo a farsi medicare, si trovò a passare davanti al cestello dove era riposta Rita. Viste le api che ronzavano attorno alla bimba, prese a scacciarle ma, con grande stupore, a mano a mano che scuoteva le braccia per scacciarle, la ferita si rimarginava completamente.
    La tradizione ci tramanda che Rita aveva una precoce vocazione religiosa e che un Angelo scendeva dal cielo a visitarLa quando si ritirava a pregare in un piccolo sottotetto.
    S. RITA ACCETTA DI ESSERE SPOSA
    Rita avrebbe desiderato farsi monaca tuttavia ancor giovanetta (circa a 13 anni) i genitori, oramai anziani, la promisero in sposa a Paolo Ferdinando Mancini, un uomo conosciuto per il suo carattere rissoso e brutale. S. Rita, abituata al dovere non oppose resistenza e andò in sposa al giovane ufficiale che comandava la guarnigione di Collegiacone, presumibilmente verso i 17-18 anni, cioè intorno al 1397-1398.
    Dal matrimonio fra Rita e Paolo nacquero due figli gemelli maschi; Giangiacomo Antonio e Paolo Maria che ebbero tutto l'amore, la tenerezza e le cure dalla mamma. Rita riuscì con il suo tenero amore e tanta pazienza a trasformare il carattere del marito e a renderlo più docile.
    La vita coniugale di S. Rita, dopo 18 anni, fu tragicamente spezzata con l'assassinio del marito, avvenuto in piena notte, presso la Torre di Collegiacone a qualche chilometro da Roccaporena mentre tornava a Cascia.
    IL PERDONO
    Rita fu molto afflitta per l'atrocità dell'avvenimento, cercò dunque rifugio e conforto nell'orazione con assidue e infuocate preghiere nel chiedere a Dio il perdono degli assassini di suo marito.
    Contemporaneamente S. Rita intraprese un'azione per giungere alla pacificazione, a partire dai suoi figlioli, che sentivano come un dovere la vendetta per la morte del padre.
    Rita si rese conto che le volontà dei figli non si piegavano al perdono, allora la Santa pregò il Signore offrendo la vita dei suoi figli, pur di non vederli macchiati di sangue. "Essi moriranno a meno di un anno dalla morte del padre"..
    Quando S. Rita rimase sola, aveva poco più di 30 anni e senti rifiorire e maturare nel suo cuore il desiderio di seguire quella vocazione che da giovinetta aveva desiderato realizzare.
    S. RITA DIVENTA MONACA
    Rita chiese di entrare come monaca nel Monastero di S. Maria Maddalena, ma per ben tre volte non fu ammessa, in quanto vedova di un uomo assassinato.
    La leggenda narra che S. Rita riuscì a superare tutti gli sbarramenti e le porte chiuse grazie all'intercessione di: S. Giovanni Battista, S. Agostino e S. Nicola da Tolentino che l'aiutarono a spiccare il volo dallo " Scoglio" fino al Convento di Cascia in un modo a Lei incomprensibile. Le monache convinte dal prodigio e dal suo sorriso, la accolsero fra di loro e qui Rita vi rimase per 40 anni immersa nella preghiera.
    IL MIRACOLO SINGOLARE DELLA SPINA
    Era il Venerdì Santo del 1432, S. Rita tornò in Convento profondamente turbata, dopo aver sentito un predicatore rievocare con ardore le sofferenze della morte di Gesù e rimase a pregare davanti al crocefisso in contemplazione. In uno slancio di amore S. Rita chiese a Gesù di condividere almeno in parte la Sue sofferenze. Avvenne allora il prodigio: S. Rita fu trafitta da una delle spine della corona di Gesù, che la colpi alla fronte. Fu uno spasimo senza fine. S. Rita portò in fronte la piaga per 15 anni come sigillo di amore.
    VITA DI SOFFERENZA
    Per Rita gli ultimi 15 anni furono di sofferenza senza tregua, la sua perseveranza nella preghiera la portava a trascorrere anche 15 giorni di seguito nella sua cella "senza parlare con nessuno se non con Dio", inoltre portava anche il cilicio che le procurava sofferenza, per di più sottoponeva il suo corpo a molte mortificazioni: dormiva per terra fino alla fine quando si ammalo e rimase inferma negli ultimi anni della sua vita.
    IL PRODIGIO DELLA ROSA
    A circa 5 mesi dal trapasso di Rita, un giorno di inverno con la temperatura rigida e un manto nevoso copriva ogni cosa, una parente le fece visita e nel congedarsi chiese alla Santa se desiderava qualche cosa, Rita rispose che avrebbe desiderato una rosa dal suo orto. Tornata a Roccaporena la parente si reco nell'orticello e grande fu la meraviglia quando vide una bellissima rosa sbocciata, la colse e la portò a Rita.
    Cosi S. Rita divenne la Santa della "Spina" e la Santa della "Rosa".
    S. Rita prima di chiudere gli occhi per sempre, ebbe la visione di Gesù e della Vergine Maria che la invitavano in Paradiso. Una sua consorella vide la sua anima salire al cielo accompagnata dagli Angeli e contemporaneamente le campane della chiesa si misero a suonare da sole, mentre un profumo soavissimo si spanse per tutto il Monastero e dalla sua camera si vide risplendere una luce luminosa come se vi fosse entrato il Sole. Era il 22 Maggio del 1447.
    S. Rita da Cascia è stata beatificata ben 180 anni dopo il suo decesso e proclamata Santa a 453 anni dalla sua morte.
    Fonte: Vita di Santa Rita da Cascia.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...f1&oe=5BC40EC8





    “Il 22 maggio 1667 muore Papa Alessandro VII Chigi, Sommo Pontefice.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...44&oe=5BC0BAE2

    «22 maggio 1978 : Con la "legge" abortista 194 si autorizzava in Italia l'assassinio della vita prenatale.

    "A coloro, infine, che tengono il supremo governo delle nazioni, e ne sono legislatori, non è lecito dimenticare che è dovere dell’autorità pubblica di difendere con opportune leggi e con la sanzione di pene la vita degli innocenti; e ciò tanto maggiormente, quanto meno valgono a difendersi coloro la cui vita è in pericolo, e alla quale si attenta; e fra essi, certo, sono da annoverare anzitutto i bambini nascosti ancora nel seno materno. Se i pubblici governanti non solo non prendono la difesa di quelle creature, ma anzi con leggi e con pubblici decreti le lasciano, o piuttosto le mettono in mano dei medici o d’altri, perché le uccidano, si rammentino che Dio è giudice e vindice del sangue innocente, il quale dalla terra grida verso il cielo". (Pio XI, Casti connubii, 31 dicembre 1930).»

    https://www.radiospada.org/2018/05/v...sta-di-maglio/
    "Nota di Radio Spada; continua oggi, Martedì di Pentecoste (festa di Santa Rita da Cascia), questa rubrica radiospadista che durerà sino al compimento dell’Ottava di Pentecoste, dedicata all’esercizio del cattolicesimo militare e ai grandi condottieri cattolici."
    https://i1.wp.com/www.radiospada.org...4%2C1011&ssl=1





    https://forum.termometropolitico.it/...-cascia-2.html
    https://forum.termometropolitico.it/...da-cascia.html
    https://forum.termometropolitico.it/...da-cascia.html




    http://i83.photobucket.com/albums/j2...y/May22-St.jpg
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    http://romancatholicblog.typepad.com..._of_cascia.jpg









    Santa Rita da Càscia prega per noi!!!
    Ave Maria!!!
    Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!!!

    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  2. #52
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    Lightbulb Re: Pentecoste

    23 maggio 2018: ventitreesimo giorno di Maggio Mese Mariano, NOVENA A MARIA AUSILIATRICE (festa: 24 maggio) e NOVENA ALLA SANTISSIMA TRINITÀ (18 - 26 Maggio); SAN DESIDERIO, MERCOLEDÌ DELLE QUATTRO TEMPORA DI PENTECOSTE…



    "NOVENA A MARIA AUSILIATRICE (Festa: 24 Maggio)."
    Novena a Maria Ausiliatrice
    http://www.preghiereperlafamiglia.it...siliatrice.htm
    Maria Ausiliatrice - La Madonna dei tempi difficili
    http://www.preghiereperlafamiglia.it...siliatrice.htm


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    “Maggio mese di Maria: 23° giorno.
    LA PREGHIERA.”



    http://www.santiebeati.it/dettaglio/90895




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    Tradidi quod et accepi
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    «MERCOLEDÌ DELLE QUATTRO TEMPORA DI PENTECOSTE, 23 MAGGIO 2018.
    Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
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    “MERCOLEDÌ DELLE QUATTRO TEMPORA DI PENTECOSTE.
    Stazione a Santa Maria Maggiore.
    Semidoppio.
    Paramenti rossi.
    DIGIUNO E ASTINENZA.
    SANTA MESSA.
    Le Quattro Tempora d'estate coincidono sempre con l'Ottava di Pentecoste. La Chiesa offre a Dio le primizie della nuova stagione e prega pei chierici che sabato prossimo riceveranno lo Spirito Santo nel Sacramento dell'Ordine.

    La stazione del mercoledì delle Quattro Tempora si teneva sempre a Santa Maria Maggiore; ai piedi della Vergine si riunivano i nuovi battezzati. La liturgia ricordava loro il miracolo della Pentecoste (prima lezione) e i prodigi operati dagli Apostoli, in virtù dei quali il numero di quelli che credevano nel Signore si moltiplicava sempre più (seconda lezione).
    Mossi dallo Spirito Santo, anche i catecumeni hanno avuto fede in Gesù, sono andati a Lui e Cristo ha loro dato da mangiare la vera manna, che fa vivere eternamente (Vangelo).
    Domandiamo al Consolatore divino di rischiararci sempre più e di metterci, secondo la promessa di nostro Signore, nel pieno possesso della verità (Orazione).
    - All'Introito.
    Dio protegge la sua Chiesa, come un tempo proteggeva il popolo di Dio (Introito - Ps. 67, 8-9).
    - Alla prima lezione.
    La Giudea si mostra incredula e, nel traviamento del suo odio insensato, accusa di ubriachezza i sobrii discepoli di Cristo. Ma Pietro risponde loro con i miracoli che si compiono e mostra, confermando la sua parola con la testimonianza del Profeta Gioele, «che i perfidi giudei hanno mentito» (Inno del Mattutino).
    La prima parte di questa profezia si è realizzata nei giorni messianici, un giorno verrà anche nel quale si realizzerà la seconda. Sarà allora la fine del mondo e tutti quelli che avranno posto la loro confidenza nel nome di Gesù saranno preservati dai grandi mali che segneranno questa tragica epoca.
    - Alla seconda lezione.
    Il Signore aveva predetto ai suoi Apostoli che la loro predicazione sarebbe stata accompagnata da prodigi, i quali avrebbero confermato la loro missione divina. Così il numero di quelli che credevano in Gesù, aumentava giorno per giorno nella Chiesa nascente. Questo numero si accresce di tutti quelli che sono battezzati nell'acqua e nello Spirito Santo. Tutti sono liberati dallo spirito impuro: «Esci da questo bambino, o spirito immondo, e fa posto allo Spirito Santo», dice il sacerdote che battezza.
    - Al Vangelo.
    Omelia di sant'Agostino Vescovo.
    Trattato 26 su Giovanni, dopo il principio.
    Non t'immaginare d'essere attirato nolente: l'anima è attirata anche dall'amore. E non dobbiamo temere d'essere ripresi forse, intorno a questa parola evangelica delle Sacre Scritture, da uomini che pesano eccessivamente le parole e son lontani dal comprendere le cose, soprattutto quelle di Dio, e che ci si dica: Come credo volontariamente, se sono attirato? Ma io rispondo: È poco dire dalla volontà: tu sei attirato anche dal piacere. Che significa essere attirato dal piacere? «Metti le tue delizie nel Signore, ed egli ti darà quanto il tuo cuore domanda» (Ps. 36, 4). C'è un certo piacere per il cuore, cui è dolce questo pane celeste. Ora se un poeta poté dire: «Ognuno è attirato dal proprio piacere» (Virg. Egl. 2): non dalla necessità, ma dal piacere, non dal dovere, ma dal diletto: con quanta più ragione noi dobbiamo dire d'essere attirato a Cristo chi pone le sue delizie nella verità, nella beatitudine, nella giustizia, nella vita eterna, ché Cristo è tutto questo? O forse che i sensi del corpo hanno i loro piaceri, e l'anima ne sarà priva? Se l'anima non ha i suoi piaceri, come mai è detto: «Ma i figli degli uomini spereranno all'ombra delle tue ali: saranno inebriati dall'ubertà della tua casa, e li disseterai al torrente delle tue delizie. Perché presso di te è la sorgente della vita, e nel lume tuo vedremo la luce» (Ps. 35, 8)?
    Dammi uno che ama, e comprenderà ciò che dico: dammi uno che brama, che ha fame, che si riguarda come esule in questo deserto, che ha sete del cielo e sospira alla sorgente dell'eterna patria: dammi uomo siffatto, e comprenderà quel che dico. Se invece parlo a uno ch'è freddo, non capisce punto ciò che dico. Tali erano i Giudei che mormoravano fra loro. «Chi attira il Padre, dice il Signore, viene a me». Ma che significa: «Chi attira il Padre» (Joann. 6, 44), mentre è lo stesso Cristo che attira? Perché ha voluto dire: «Chi attira il Padre»? Se dobbiamo essere attirati, siamolo da colui al quale un'anima amante dice: «Noi corriamo dietro all'odore dei tuoi profumi» (Cant. 1, 3). Consideriamo attentamente, fratelli, quel che ha voluto dirci, e comprendiamolo per quanto ne è dato. Il Padre attira al Figlio quelli che credono nel Figlio, perché sono persuasi ch'egli ha Dio per Padre. Dio Padre, infatti, ha generato un Figlio eguale a sé; e chi pensa che colui al quale crede è uguale al Padre, e sente nella sua fede e medita questa verità, il Padre l'attira al Figlio.
    Ario lo credé creatura, non lo attirò già il Padre; perché non considera il Padre, chi non crede il Figlio a lui uguale. Che dici, o Ario? che dici, o eretico? che linguaggio tieni tu? Che cosa è Cristo? Egli non è già il Dio vero, dici tu, ma esso è stato fatto dal vero Dio. Non ti attirò il Padre; perché non hai compreso il Padre, di cui neghi il Figlio. Ciò che pensi di lui, non è il Figlio: tu non sei attirato dal Padre, né sei attirato al Figlio. Perché altro è il Figlio, altro quello che tu dici. Fotino dice: Cristo non è che un uomo, egli non è anche Dio. Chi la pensa così, non lo attirò il Padre. Chi attirò il Padre? Colui che dice: «Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio vivo» (Matth. 16, 16). Tu mostri a una pecora un ramo verde, e l'attiri. Si mostrano delle noci a un fanciullo, e si attira: e siccome egli corre, è attirato perché l'ama, è attirato senza alcuna violenza esteriore, è attirato dal legame del cuore. Se dunque queste cose, che le delizie e i piaceri terreni rivelano agli amanti, esercitano su di essi una vera potenza di attrazione, essendo vero che: «Ciascuno è attirato dal proprio piacere» (Virg. Egl. 2), non attirerà Cristo rivelatoci dal Padre? Invero che desidera l'anima più ardentemente, che la verità?”
    Sardinia Tridentina: Mercoledì delle quattro Tempora di Pentecoste
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    23 mai : Saint Didier, Évêque de Vienne :: Ligue Saint Amédée
    “23 mai : Saint Didier, Évêque de Vienne.”
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    https://www.sursumcorda.cloud/settim...sum-corda.html
    “23 maggio 1920.
    Ristabilite così le cose, secondo l'ordine voluto dalla giustizia e dalla carità, e riconciliate tra di loro le genti, sarebbe veramente desiderabile, o Venerabili Fratelli, che tutti gli Stati, rimossi i vicendevoli sospetti, si riunissero in una sola società o meglio famiglia dei popoli, sia per garantire la propria indipendenza, sia per tutelare l'ordine del civile consorzio. E a formar questa società fra le genti è di stimolo, per tacere molte altre considerazioni, il bisogno stesso generalmente riconosciuto di ridurre, se non è dato di abolire, le enormi spese militari che non possono più oltre essere sostenute dagli Stati, affinché in tal modo si impediscano per l'avvenire guerre così micidiali e tremende e si assicuri a ciascun popolo nei suoi giusti confini l'indipendenza e l'integrità del proprio territorio. E una volta che questa Lega tra le nazioni sia fondata sulla legge cristiana, per tutto ciò che riguarda la giustizia e la carità, non sarà certo la Chiesa che rifiuterà il suo valido contributo, poiché, essendo essa il tipo più perfetto di società universale, per la sua stessa essenza e finalità è di una meravigliosa efficacia ad affratellare tra loro gli uomini, non solo in ordine alla loro eterna salvezza, ma anche al loro benessere materiale; li conduce cioè attraverso i beni temporali, in modo da non perdere gli eterni. Perciò sappiamo dalla storia, che da quando la Chiesa pervase del suo spirito le antiche e barbariche genti d'Europa, cessarono un po' alla volta le varie e profonde contese che le dividevano, e federandosi col tempo in una unica società omogenea, diedero origine all'Europa cristiana, la quale, sotto la guida e l'auspicio della Chiesa, mentre conservò a ciascuna nazione la propria caratteristica, culminò in una compatta unità, fautrice di prosperità e di grandezza. Molto bene a questo proposito dice S. Agostino: "Questa città celeste, mentre vive esule quaggiù in terra, chiama a sé cittadini di ogni nazione, e compone di tutte le genti una sola società pellegrinante; non si cura di ciò che vi è di diverso nei costumi, nelle leggi e nelle istituzioni; cose tutte che, mirando alla conquista e al mantenimento della pace terrena, la Chiesa, invece di ripudiare o distruggere, gelosamente conserva; poiché, quantunque esse variino secondo le nazioni, vengono tutte indirizzate allo stesso fine della pace terrena, purché non impediscano l'esercizio della religione che insegna ad adorare l'unico sommo e vero Dio". E lo stesso Santo Dottore così parla alla Chiesa: "Tu, i cittadini, le genti e gli uomini tutti, rievocando la comune origine, non solo li unisci tra loro ma ancora li affratelli".
    Da SS Benedetto XV, Pacem, Dei munus pulcherrimum, Lettera Enciclica.”



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    “23 maggio 2018: Mercoledì delle Quattro Tempora di Pentecoste.”
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    “23 maggio : Festa di Santiago Matamoros in memoria della sua apparizione al fianco dei soldati cristiani durante la vittoriosa battaglia di Clavijo del 23 maggio 844.”
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    “Eretici: nemici del Trono e dell'Altare.
    Il 23 maggio 1618 i rappresentanti imperiali cattolici vengono defenestrati a Praga da alcuni nobili protestanti che insorsero contro il legittimo sovrano Ferdinando II. L'evento segnò l'inizio della Guerra dei Trent'Anni.”

    “Il 23 maggio 1555 Papa Paolo IV Carafa viene esaltato al Sommo Pontificato.”
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    “[VITA EST MILITIA] Giovanni de’ Medici detto Dalle Bande Nere
    https://www.radiospada.org/2018/05/v...le-bande-nere/
    Nota di Radio Spada; continua oggi, Mercoledì delle Quattro Tempora di Pentecoste, questa rubrica radiospadista che durerà sino al compimento dell’Ottava di Pentecoste, dedicata all’esercizio del cattolicesimo militare e ai grandi condottieri cattolici.”
    https://i1.wp.com/www.radiospada.org...g?w=1024&ssl=1






    Ave Maria!
    Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!

    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  3. #53
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    Lightbulb Re: Pentecoste

    24 maggio 2018: ventiquattresimo giorno di Maggio Mese Mariano, NOVENA ALLA SANTISSIMA TRINITÀ (18 - 26 Maggio); GIOVEDÌ DI PENTECOSTE e FESTA DI MARIA AUSILIATRICE, Auxilium Christianorum, ora pro nobis



    Maria Ausiliatrice - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/maria-ausiliatrice/
    «24 maggio, Maria Ausiliatrice.
    Preghiera a Maria Ausiliatrice composta da San Giovanni Bosco.

    O Maria, Vergine potente,
    Tu grande illustre presidio della Chiesa;
    Tu aiuto meraviglioso dei Cristiani;
    Tu terribile come esercito schierato a battaglia;
    Tu sola hai distrutto ogni eresia in tutto il mondo;
    Tu nelle angustie, nelle lotte, nelle strettezze
    difendici dal nemico e nell’ora della morte
    accogli l’anima nostra in Paradiso! Così sia.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...ra-199x300.jpg





    Pellegrinaggio a Lourdes - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/pellegrinaggio-a-lourdes/
    “Pellegrinaggio a Lourdes.

    In occasione del 160° anniversario delle apparizioni, l’Istituto Mater Boni Consilii organizza un pellegrinaggio a Lourdes per pregare e ritrovarsi ai piedi della Madonna, (Messa quotidiana, rosario, via Crucis…).
    Visiteremo diversi luoghi attorno al santuario come la casa natale di santa Bernadetta, “le cachot” dov’è vissuta con la sua famiglia, ecc.
    Venite numerosi in famiglia o con amici per aumentare il vostro fervore e le forze spirituali, e deporre le vostre suppliche ai piedi di Maria nella grotta.
    Il pellegrinaggio comincerà venerdì 28 settembre alle 17.00 (chi arriva in ritardo potrà raggiungere il gruppo per la Messa alle 18.00) e si concluderà domenica 30 settembre alle 13.30 dopo pranzo.
    Trovate tutte le informazioni utili in questo volantino.”
    https://www.sodalitium.eu/wp-content...8_DSC_0324.jpg


    Maria Ausiliatrice e il Sodalitium Pianum - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/m...siliatrice-sp/
    Il pittore dell?Ausiliatrice - Centro Studi Giuseppe Federici
    “Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 50/18 del 24 maggio 2018, Maria Ausiliatrice.”
    http://www.centrostudifederici.org/w...no-300x157.jpg






    https://www.agerecontra.it/tag/maria-ausiliatrice/
    https://www.agerecontra.it/tag/maria-ausiliatrice/
    https://www.agerecontra.it/2018/05/i...lausiliatrice/
    https://www.agerecontra.it/wp-conten...e-a-torino.jpg





    Storia Maria Ausiliatrice - ADMA don Bosco
    http://www.admadonbosco.org/storia-m...iliatrice.html


    Maria Ausiliatrice - La Madonna dei tempi difficili
    http://www.preghiereperlafamiglia.it...siliatrice.htm
    Novena a Maria Ausiliatrice



    Home - Stellamatutina.eu - Sito di cultura cattolica in piena e totale obbedienza al Magistero Petrino.
    Maggio mese di Maria: 24° giorno - La penitenza
    http://www.stellamatutina.eu/maggio-...ria-24-giorno/
    “Maggio mese di Maria: 24° giorno.”





    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    “310. Catechismo San Pio X.
    https://www.youtube.com/watch?v=Gz0Z0ku5Rks”

    https://www.youtube.com/channel/UCo9...fgXjCViAIOOqg/
    https://www.youtube.com/user/sodalitium





    Tradidi quod et accepi
    http://tradidiaccepi.blogspot.it
    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «GIOVEDÌ DI PENTECOSTE, 24 MAGGIO 2018.
    Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis. »
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...f1&oe=5BC48258





    «GIOVEDÌ DI PENTECOSTE.

    Stazione a San Lorenzo fuori le mura.
    Semidoppio.
    Paramenti rossi.
    SANTA MESSA.
    La Stazione di oggi si tiene nel santuario di San Lorenzo, la cui anima fu talmente consumata dalle fiamme dello Spirito dell'amore, che appena sentiva quelle che torturavano il suo corpo. Si è scelta questa basilica del diacono Lorenzo per leggere l'Epistola ove si tratta di Filippo, uno dei primi sette diaconi. Il nome di quest'ultimo è citato negli Atti (6, 5) dopo quello di Santo Stefano di cui si conservano le reliquie in questa stessa basilica.
    «Allorché lo Spirito Santo discenderà su voi, aveva detto Gesù ai suoi Apostoli, sarete rivestiti di forza e mi renderete testimonianza in Gerusalemme, in tutta la Giudea, nella Samaria e fino agli ultimi confini della terra» (Atti degli Apostoli 1,8).
    E la Messa di oggi ci mostra il diacono Filippo che, pieno di Spirito Santo, predica Cristo nella Samaria e vi compie miracoli (Epistola). Il Vangelo ci ricorda nello stesso tempo che Cristo, dando ai suoi Apostoli la virtù di guarire i malati, aveva ingiunto ad essi di predicare dappertutto il regno di Dio. Così «ripieni di Spirito Santo, annunziarono le meraviglie di Dio» (Comunione) e riempirono il mondo intero degli effetti prodigiosi dello Spirito divino (Introito, Alleluia). Ciò che fece la Chiesa nascente, continua a farlo in tutte le età in queste feste della Pentecoste, ove il lume dello Spirito Santo rischiara più specialmente le anime (Orazione).
    - All'Epistola.
    Il diacono Filippo dimostrò ai Samaritani che Gesù era il Messia atteso. Gli abitanti di Samaria furono vivamente impressionati dalle sue predicazioni e dai suoi miracoli che, come quelli di Nostro Signore e degli Apostoli, consistevano nel cacciare i demoni e guarire i malati.
    - Al Vangelo.
    Omelia di sant'Ambrogio Vescovo.
    Libro 6 al capo 9 di Luca.
    I precetti evangelici ci insegnano come deve essere colui che annunzia il regno di Dio: senza bastone, senza bisaccia, senza calzatura, senza pane, senza denaro, cioè ch'egli non cerchi né gli aiuti né gli appoggi del mondo, ma che, forte della sua fede, pensi che tanto più troverà queste cose quanto meno le cercherà. Queste stesse parole si possono, se vuolsi, intendere anche come un insegnamento a spiritualizzare gli affetti del nostro cuore: il cuore, infatti, sembra spogliarsi come d'una veste materiale, allorquando, non contento di respingere l'ambizione e disprezzare le ricchezze, rinunzia ancora alle seduzioni della carne. Ai predicatori del Vangelo è dato prima di tutto il precetto generale di portare la pace, di conservare la costanza, di osservare le leggi che impone l'ospitalità: poi si afferma essere disdicevole per un predicatore del regno celeste di correre di casa in casa, e misconoscere le leggi dell'inviolabile ospitalità.
    Ma come si prescrive la gratitudine per il benefizio dell'ospitalità; così ancora si comanda di scuotere la polvere e di uscire dalla città, se non saranno ricevuti. Con ciò s'insegna che la ricompensa dell'ospitalità non sarà un bene mediocre: perché non solo apporteremo la pace a chi ci riceve, ma ancora, se essi avranno sulla coscienza delle macchie commesse per fragilità, esse saranno tolte per l'ingresso e il ricetto dei predicatori apostolici. E non è senza motivo che in Matteo è raccomandato agli Apostoli di scegliersi la casa in cui devono alloggiare: affinché non si espongano all'occasione di violare i vincoli dell'ospitalità mutando dimora. Però non è richiesta la stessa precauzione dall'albergatore: affinché, scegliendo quelli che riceve, non eserciti meno veracemente l'ospitalità.
    Ma se questo precetto sui doveri dell'ospitalità, nel suo senso letterale, è degno di rispetto; l'insegnamento celeste, nel senso mistico, è pieno di bellezza. Quando si sceglie una casa, si cerca un albergatore degno. Vediamo dunque se per avventura non è la Chiesa e il Cristo che sono designati alle nostre preferenze. E invero quale casa più degna di accogliere la predicazione apostolica, che la santa Chiesa? E Cristo non ci sembrerà da preferirsi a tutti, egli che usò lavare i piedi ai suoi ospiti, e non soffre che quelli ch'egli ha ricevuto in casa sua restino in una strada sporca, ma che anzi trovandoli con macchie della vita passata si degna di purificarli per l'avvenire? Cristo dunque è il solo albergatore che nessuno deve abbandonare, nessuno mutare. A lui si dice con ragione: «Signore, a chi andremo noi? tu hai parole di vita eterna, e noi ci crediamo» (Joann. 6, 69).»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...41&oe=5B81AF79
    Sardinia Tridentina: Giovedì dopo Pentecoste - Stazione a san Lorenzo fuori le mura





    «FESTA DELLA BEATA VERGINE MARIA SANTISSIMA AUSILIATRICE DEI CRISTIANI.
    - Preghiera di Don Bosco.

    O Maria, Vergine potente, Tu grande illustre presidio della Chiesa; Tu aiuto meraviglioso dei Cristiani; Tu terribile come esercito schierato a battaglia; Tu sola hai distrutto ogni eresia in tutto il mondo; Tu nelle angustie, nelle lotte, nelle strettezze difendici dal nemico e nell'ora della morte accogli l'anima nostra in Paradiso! Così sia.
    Maria, Auxilium Christianorum, ora pro nobis.
    (Indulgenza di 300 giorni, Pio IX, 14 febbraio 1869).»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...58&oe=5BC18A39

    “NOVENA ALLA SANTISSIMA TRINITÀ (18 - 26 Maggio).”






    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Jeudi après la Pentecôte.”
    Méditation pour le Jeudi après la Pentecôte : Jour de plénitude
    https://3.bp.blogspot.com/-YJXXMXQqt...st-esprit3.jpg




    Neuvaine à Notre-Dame Auxiliatrice des Chrétiens
    24 mai : Notre-Dame Auxiliatrice, Secours des Chrétiens :: Ligue Saint Amédée
    “24 mai : Notre-Dame Auxiliatrice, Secours des Chrétiens.”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...xiliatrice.jpg









    www.sursumcorda.cloud
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    https://www.sursumcorda.cloud/settim...sum-corda.html
    “24 maggio, Maria Ausiliatrice.”




    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/

    «Lo Spirito Santo Si è manifestato sotto forma del fuoco e di una colomba poiché quelli che godono della sua assistenza, diventano dolci della semplicità di una colomba ed ardenti del fuoco dello zelo. » San Gregorio.
    A. M. «Invece, il mondo è ostile alla luce dello Spirito Santo, questo è perché disprezza la semplicità evangelica ed il suo zelo è solamente agitazione. Chiediamo umilmente al Divino Paracleto il gusto dei beni spirituali senza il quale non c'è vero zelo.»
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    “24 maggio: Auxilium Christianorum, ora pro nobis.”
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    “[VITA EST MILITIA] Capitano Pietro Kružić
    https://www.radiospada.org/2018/05/v...pietro-kruzic/
    Nota di Radio Spada; continua oggi, Giovedì di Pentecoste (Santa Maria Ausiliatrice), questa rubrica radiospadista che durerà sino al compimento dell’Ottava di Pentecoste, dedicata all’esercizio del cattolicesimo militare e ai grandi condottieri cattolici.”
    https://i2.wp.com/www.radiospada.org...pg?w=696&ssl=1


    “24 maggio 2018; Giovedì di Pentecoste.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...0f&oe=5B8FB2BD





    «Il 24 maggio 1829 Pio VIII pubblicava la sua unica Enciclica "Tradidi humilitati".

    A questo fine [la distruzione della Religione] mira la turpe congiura dei sofisti di questo secolo, che non ammettono alcun discrimine tra le diverse professioni di fede; che ritengono sia aperto a tutti il porto dell’eterna salute, qualunque sia la loro confessione religiosa, e che tacciano di fatuità e di stoltezza coloro che abbandonano la religione in cui erano stati educati per abbracciarne un’altra, fosse pure la Religione Cattolica. Certamente è un orrendo prodigio d’empietà attribuire la stessa lode alla verità e all’errore, alla virtù e al vizio, alla onestà e alla turpitudine. È davvero letale questa forma d’indifferenza religiosa ed è respinta dal lume stesso della ragione naturale, la quale ci avverte chiaramente che tra religioni discordanti se l’una è vera, l’altra è necessariamente falsa, e che non può esistere alcun rapporto tra luce e tenebre. Occorre, Venerabili Fratelli, premunire i popoli contro questi ingannatori, insegnare che la Cattolica è la sola vera religione, secondo le parole dell’Apostolo: «Un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo» (Ef 4,5). Perciò sarà un profano, come diceva Girolamo , colui che mangerà l’agnello fuori da questa casa, e perirà colui che durante il diluvio non si rifugerà nell’arca di Noè. E infatti, oltre il nome di Gesù, nessun altro nome è concesso agli uomini che possa salvarli (At 4,12); chi avrà creduto sarà salvo, chi non avrà creduto sarà condannato (Mc 16,16).»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...7b&oe=5B883775





    «Ricordiamo l'anniversario del ritorno di Pio VII a Roma dalla prigionia francese il 24 maggio 1814 con una lezione di catechismo spiccio impartita dalla Signora Marchesa del Grillo.
    Marchese del Grillo: "Mamma il Medioevo è finito. La Chiesa, il Papato e tutti noi siamo finiti. E sò proprio 'sti Francesi che tu disprezzi che hanno portato na ventata d'aria nova dappertutto...."
    Marchesa: "Noi non abbiamo bisogno d'aria nuova, caro Onofrio, e le finestre de 'sto palazzo resteranno chiuse finché er Papa non sarà tornato".
    Marchese del Grillo: "E allora passerai il resto della tua vita al buio, mamma, perché ricordati che il futuro è nelle mani dei Francesi e in quelle di Napoleone che li guida".
    Marchesa: "No. Il nostro futuro è nelle mani del Signore, e quel Napoleone che guida i Francesi, come dici tu, finirà presto o tardi cor culo pe tera, e ricordati tu invece che morto un Papa, se ne fa sempre un altro!".»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...01&oe=5B7E8124





    https://w2.vatican.va/content/pius-v...ggio-1829.html
    «ENCICLICA
    TRADITI HUMILITATI
    DEL SOMMO PONTEFICE
    PIO VIII.»



    “A periculis cunctis libera nos semper, o Virgo gloriosa et benedicta.”
    "Quem meruisti portare resurrexit, sicut dixit."

    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...11&oe=5B783711















    Maria Auxilium Christianorum, ora pro nobis!!!
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  4. #54
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    Lightbulb Re: Pentecoste

    25 MAGGIO 2018: venticinquesimo giorno di Maggio Mese Mariano, Venerdì delle Quattro tempora di PENTECOSTE (digiuno ed astinenza), NOVENA ALLA SANTISSIMA TRINITÀ (18 - 26 Maggio); Anniversario della nascita di PADRE PIO (Pietrelcina, 25 maggio 1887), SAN GREGORIO VII, PAPA E CONFESSORE, SANT'URBANO I, PAPA E MARTIRE…



    «San Gregorio VII, papa e confessore, 25 maggio.»
    «Sant’Urbano, papa, lo stesso giorno.
    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico - Lo stesso giorno (25 maggio). Sant'Urbano papa
    http://www.unavoce-ve.it/pg-25mag-2.htm
    SANT' URBANO, PAPA

    Questa giornata è ancora contrassegnata dal trionfo di un altro Papa. Gesù risorto aveva detto a Pietro: "Seguimi" (Gv. 21, 19). E Pietro lo aveva seguito fino alla croce. Eredi suoi, Urbano e Gregorio, si sono posti appresso al medesimo capo, e noi salutiamo il loro comune trionfo, nel quale brilla quella forza insuperabile che il vincitore della morte ha comunicato, in tutti i secoli, a coloro che ha scelto sulla terra, per rendere testimonianza alla verità ed alla risurrezione.
    VITA. - Urbano nacque a Roma e, dopo essere stato impiegato al servizio della Chiesa, il 14 ottobre del 222, successe a Callisto I. Il suo Pontificato durò sette anni, sotto il regno di Alessandro Severo che assicurò la pace alla Chiesa. Morì a Roma il 25 maggio 230 e fu seppellito nel cimitero di San Callisto.
    Gli Atti apocrifi di santa Cecilia lo hanno fatto confondere con un altro Urbano, vescovo, ma non Papa, che visse al tempo di Diocleziano, morì martire e sepolto a San Pretestato.
    Preghiera

    Noi, Pontefice santo, celebriamo il tuo trionfo con una gioia aumentataci anche dall'anniversario della dipartita da questa terra di san Gregorio VII, tuo illustre successore, per l'eterno soggiorno, dove l'attendevi nella gloria. Dall'alto del cielo, hai seguito le sue lotte e constatato che il suo coraggio non era inferiore a quello dei martiri. Lui, a Salerno, sul letto di morte si rianimava nell'ultima lotta, al pensiero del tuo estremo combattimento in quel medesimo giorno. O vincolo meraviglioso della Chiesa trionfante e di quella militante! o sublime fraternità dei santi! o speranza immortale per i nostri cuori! Gesù risorto c'invita a raggiungerlo per l'eternità. Ogni generazione gl'invia i suoi eletti, ed essi vanno, di volta in volta, a riunirsi sotto quel Capo, come altrettante membra che completano il suo corpo. Egli è la "primizia di quelli che riposano" (I Cor. 15, 20) e ci farà partecipare alla sua vita, se anche noi avremo partecipato alle sue sofferenze e alla sua morte. Prega, Urbano, affinché il desiderio di riunirci a Gesù che è "la via, la verità e la vita" (Gv. 15, 6) s'infiammi in noi ognor più. Rendici superiori ai calcoli terreni e accordaci sempre di poter sentire che, fino a quando stiamo in questo mondo, "siamo esuli lontani dal Signore" (II Cor. 5, 6).
    da: P. GUÉRANGER, L'anno liturgico. - II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. ROBERTI, P. GRAZIANI e P. SUFFIA, Alba, Edizioni Paoline, 1959, pp. 682-683.»




    San Gregorio VII - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/7099-2/
    «25 maggio, San Gregorio VII, Papa e Confessore (Soana, ca. 1020 – Salerno, 25 maggio 1085).

    “A Salerno la deposizione del beato Gregoriosettimo, Papa e Confessore, che fortissimamente propugnò e difese la libertà della Chiesa”.
    O glorioso S. Gregorio, che nella Chiesa fosti come una stella che l’illuminò con l’esempio e la parola, affinché nelle turbinose vicende del tempo rimanga sempre “libera, casta e cattolica”, prega per noi! Il tuo aiuto rafforzi in noi la fede della Chiesa Cattolica, riconoscendola come madre e maestra. Pater, Ave, Gloria
    Invitto Pontefice, quale vigile custode della Chiesa, tu fosti impavido nella lotta contro i suoi potenti nemici: ottieni a noi dal Signore la forza di resistere ad ogni tentazione del Maligno, perché prevalga in noi la fedeltà alla Chiesa nostra madre e si rinsaldi nel nostro cuore un ardente amore per il Signore. Pater, Ave, Gloria
    Angelo tutelare della nostra città, dove giungesti nella tristezza dell’esilio, che accettasti quale partecipazione alla passione redentrice del Cristo, vieni in nostro aiuto! Fai in modo che nel ricordo del tuo esempio e delle tue sofferenze affrontiamo ogni sacrificio, affinché il peccato non trionfi nel nostro cuore e si affermi nella nostra società la giustizia tra gli uomini e l’obbedienza al Signore. Pater, Ave, Gloria.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...II-186x300.jpg






    Mons. Benigni e San Gregorio VII - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/m...-gregorio-vii/
    «Mons. Benigni e San Gregorio VII.
    Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 51/18 del 25 maggio 2018, San Gregorio VII
    Mons. Benigni e San Gregorio VII.
    Introduzione al capitolo della Storia Sociale della Chiesa di mons. Benigni dedicato al grande pontefice San Gregorio VII.
    Errico IV e Gregorio VII (1073-85) fino a Canossa (1077).

    L’elezione d’Ildebrando avvenne il giorno stesso in cui Alessandro II scendeva sotterra. Fu un’acclamazione di clero e di popolo che lo volle successore dei cinque papi che Ildebrando aveva animati alla riforma della Chiesa. Questa riforma maturava ormai irresistibilmente, e come sempre accade per un profondo movimento religioso, tendenze politiche vi penetravano e conducevano seco la dura lotta politica e sociale.
    Quei settari della lotta erriciana che cavarono fuori l’accusa di simonia per l’elezione di Gregorio VII, erano miserabili calunniatori. Oggi non v’è storico savio che ne dubiti. La forza delle cose imponeva la scelta di chi aveva potentemente improvvisato il movimento dominatore.
    Quale era il vero carattere d’Ildebrando; quale il suo programma concreto con cui diveniva Gregorio VII? Chi ha fatto di lui un impetuoso, un fanatico testardo, un politicante protervo, ha dato prova di grande ignoranza o di mala fede.
    Ildebrando fu tenace assertore d’un ideale che lo assorbiva; la riforma religiosa. Ma non apriorista cieco né violento: al contrario qualche volta ebbe lacune più funeste de’ suoi atti più energici.
    Egli fu l’uomo che scrisse: «nessuno diventa repentinamente sommo; e gli alti edifici poco a poco si costruiscono». Durante la sua influenza sopra i suoi predecessori, si adattò pazientemente al presente per preparare pazientemente il futuro trionfo del suo ideale.
    Uno che lo ha più accusato di politicantismo, il LUCHAIRE’ (Pr. Cap., p. 215 ss) riconosce che egli frenò lo zelo di legati più ardenti che chiaroveggenti nella lotta riformistica. Quello che lo spingeva a reagire contro Guglielmo il Conquistatore non aveva torto, davvero; ma Gregorio del 1080, cioè in piena lotta erriciana, faceva osservare allo zelante: questo uomo in certe cose non si comporta così religiosamente come vorremmo; ma giacché egli non distrugge e non vende le chiese, non ha voluto entrare nel partito dei nemici della Santa Sede, e ha fatto giuramento di obbligare i preti concubinari a lasciare le loro donne, ed i laici detentori di decime, ad abbandonarle, egli merita più elogi ed onori che altri re (LUCHAIRE p. 216-7).
    In questa scusa del falcone normanno v’è una tale oggettività serena, una tale misura di cose necessarie più di altre, che veramente fanno pensare a questo: se non si fosse imbattuto con un degenerato malvagio degnamente contornato da malfattori d’ogni specie, Gregorio VII sarebbe passato alla storia come un Papa non più «duro» e non più «politico» dei suoi immediati predecessori.
    Chi lo accusò come il citato autore francese; di avere esorbitato dal campo religioso della riforma in quello politico mediante la lotta delle investiture, mostra di non comprendere affatto né l’intrinseca questione né l’ambiente della lotta, come meglio vedremo or ora.
    Fin dal momento della sua elezione Gregorio dette prova cospicua della sua moderazione e del suo tranquillo provvedere per gradi, quando, eletto per acclamazione generale, mandò ad Errico IV a domandare il suo placito, secondo il patto (così discutibile in se stesso, e così caduto col successore) di Errico III, e non dissimulando al giovane re il suo piano di riforma.
    Se Errico IV e la sua corte cedettero a quella nomina, non fu evidentemente per amore della riforma, ma perché capirono che non si poteva resistere ad una spinta che veniva dagli eremi come veniva dalla folla. E fu così che all’intronizzazione di Gregorio VII intervenne il cancelliere imperiale non meno della pia vedova, l’imperatrice Agnese.
    La scelta del nome che certamente alludeva all’infelice Gregorio VI con cui Ildebrando apparve sulla breccia per la riforma dimostra in lui un sentimento delicato e nello stesso tempo un segno eloquente dell’uomo che non teme la sventura. In Giovanni Graziano morto esule in Germania Ildebrando presentiva forse un papa che «per avere amato la giustizia e odiato l’iniquità morì in esilio»?
    V’è in tutta la vita d’Ildebrando un distacco della vita che colpisce, giacché non è un’ascesi che segrega, ma invece spinge in mezzo alla mischia con la perfetta abnegazione dell’io. Ildebrando se ne va in Germania con il prigioniero Gregorio VI; e non sa se anch’egli vi finirà oscuramente, in mezzo a quell’ambiente nemico. Circostanze provvidenziali lo menano in Francia a fianco di un vescovo benevolo e nel paese ove fiammeggia la riforma dal candelabro di Cluny; questo gli basta. Nulla di più naturale che vi rimanesse, oscuro monaco, a fare del bene. E così tornò a Roma più forte che mai. Dopo tante lotte egli riprese la via dell’esilio dove doveva morire, ed alla fine della sua tragica vita egli era ben sereno e ben distaccato da tutto, per fare una specie di epigramma citando l’inizio di un versetto biblico per chiuderlo con un’antitesi col testo conclusivo del versetto stesso. «Amasti la giustizia e odiasti l’iniquità (dice il salmista) perciò ti unse il Signore con l’olio della letizia sui tuoi pari» (salmo 44,9); e l’esule moribondo constatava: «Amai la giustizia e odiai l’iniquità, perciò muoio in esilio».
    Questo distacco personale della vita fa del «politico» Ildebrando il fratello spirituale di Pier Damiani e di tutti gli altri asceti. Ma il langobardo di Sovana era un lottatore, tenace e disgraziato come un langobardo della caduta e ricaduta del regno, ma tanto più alto quanto più alta era la sua figura, la sua lotta, il suo ideale.
    Questo Papa, Ildebrando continuò il suo lavoro. Se fosse sopravvissuto Alessandro, egli sarebbe andato come suo legato ai normanni; vi andò da pontefice senz’attendere altrimenti. Gli premeva assicurare il Mezzogiorno, più vicino e sempre irrequieto a causa dei normanni.
    Gregorovius vide Ildebrando «affaccendarsi per fare dell’Italia meridionale una provincia vassalla di Roma» (II, 301). Come se Ildebrando non conoscesse abbastanza i suoi congeneri per sapere che razza di «vassalli» erano stati i langobardi, e quanto i normanni fossero… langobardi. Domandando loro il giuramento di fedeltà feudataria al papato, Ildebrando voleva avere quel tanto necessario che si tenesse tranquilli alla frontiera, e potesse fargli contare su quel tanto di onore che era sentito anche da feudatari senza scrupoli, quando Roma li avesse chiamati al soccorso.
    Ciò è consono al tempo ed all’ambiente, e non cambierà presto. In piena lotta mortale con gli ultimi svevi, il Comune di Perugia, che era guelfo soprattutto per essere indipendente, mandò al Papa un rinforzo di cavalleria contro Manfredi, perché questo era un dovere il più elementare d’un suddito verso il sovrano; ed il papato non domandava di più.
    Ricevuto il giuramento di Landolfo VI di Benevento e di Riccardo di Capua, Gregorio VII trovò resistenza in Roberto il Guiscardo, il più pericoloso e quindi quello di cui bisognava ottenere ad ogni costo la «sudditanza» cioè la tranquillità ed un eventuale aiuto. Il contumace fu scomunicato; ed il pontefice preparò una spedizione, passando in rivista cinquanta mila uomini cisalpini e transalpini, l’anno dopo (marzo 1074) presso il Monte Cimino nel Viterbese. Era con lui Gisulfo di Salerno. Ma la cosa non ebbe conseguenze, non tanto perché l’astuto Guiscardo riuscì ad immobilizzare i colleghi «vassalli» di Roma, ma perché Gregorio non aveva avuto intenzione che d’imporre con la minaccia, solo con la minaccia, la sottomissione a Roberto. Lo diceva apertamente il Papa nella lettera con cui domandava appoggi, a confessione dello stesso GREGOROVIUS (II,238).
    Ma in queste lettere si parla di ben altro che dei normanni. L’esercito crociato doveva col Papa in persona sottomettere l’Italia meridionale, liberare Costantinopoli e Gerusalemme dall’incalzante minaccia, quella; dalla dura tirannia dell’Islam, questa. Parlando di questo grandioso progetto che Urbano III riprenderà con maggior fortuna vent’anni dopo, Gregorio raccomanda ad Errico IV di proteggere la Chiesa di Roma durante la di lui assenza.
    Contava tanto Ildebrando sul re tedesco? vedeva egli le cose romane, italiane, transalpine tali di poter la sua mano di ferro lasciare per un certo tempo le redini per allontanarsi verso l’ignoto Oriente? la Riforma non ne sarebbe stata stroncata od almeno compromessa?
    Resta oscuro, e dubitiamo lo resterà sempre, quel momento psicologico d’Ildebrando. Mettiamo pure ch’egli si considerasse tranquillo per l’Italia con il Mezzogiorno eventualmente sistemato, e con le potenti marchese di Toscana a settentrione di Roma. Ma tutto l’insieme sconsigliava al nuovo pontefice di lasciare l’Italia e l’Europa. Forse egli pensò che tornando vincitore e quasi imperatore dell’Oriente avrebbe meglio imposto il suo piano all’Occidente; ma un tale calcolo è così illimitato, così aleatorio per non dire fantastico, da non comprendersi come potesse entrare nella mente d’Ildebrando.
    In ogni modo, tutto questo mostra che il nuovo Papa non aveva affatto in animo di lottare contro l’impero ed il futuro imperatore.
    Mons. Umberto Benigni, STORIA SOCIALE DELLA CHIESA, Vol. IV. L’APOGEO, tomo secondo, Casa Editrice Vallardi, Milano 1930, pagg. 436 – 439.»
    RISTAMPA DELLA STORIA SOCIALE DELLA CHIESA:

    Storia Sociale della Chiesa - voll. 1, 2 e 3 - e-commerce di Sodalitium
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    "Maggio mese di Maria: 25° giorno
    LA PAZIENZA."





    Tradidi quod et accepi
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    «VENERDÌ DELLE QUATTRO TEMPORA DI PENTECOSTE, 25 MAGGIO 2018.
    Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
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    «VENERDÌ DELLE QUATTRO TEMPORA DI PENTECOSTE
    Stazione ai Dodici Apostoli.
    Semidoppio.
    Paramenti rossi.
    DIGIUNO E ASTINENZA.
    SANTA MESSA.

    La Stazione si tiene nel santuario dei Dodici Apostoli che formarono la Chiesa nascente.
    L'abbondanza dei frutti terreni, che la Chiesa domanda a Dio nella stagione estiva che sta per cominciare, è una figura dell'abbondanza dei beni spirituali che lo Spirito Santo porta in questi giorni nelle anime nostre (Epistola). Così la liturgia mette sulle labbra dei suoi figli nati a vita divina col Battesimo, canti di lode a Dio (Introito, Offertorio), e allo Spirito del Signore così buono e così dolce a nostro riguardo (Alleluia). Il Vangelo ci mostra i prodigi che Gesù operò per virtù dello Spirito Santo nel guarire i malati e in modo speciale il paralitico, al quale rimette i peccati nello stesso tempo che ridona la sanità. La Chiesa, formata dallo Spirito Santo (Orazione), imita specialmente in questi giorni, il divin Maestro, perché nei giorni di Pentecoste essa riceve in abbondanza colui che è «la remissione dei peccati» (Postcommunio di Martedì) ed esercita il potere datole da Gesù, allorché le disse nella persona degli Apostoli: «Ricevete lo Spirito Santo: quelli ai quali rimetterete i peccati saran perdonati».
    Domandiamo allo Spirito Santo di venire in aiuto alla nostra debolezza (Postcommunio), e di proteggerci contro gli attacchi dei nostri nemici (Orazione).
    - All'Epistola.
    Come una pioggia benefica, le grazie dello Spirito Santo discendono nelle anime in questi giorni di Pentecoste e vi apportano la fecondità. Questo Spirito guida la Chiesa e per mezzo di essa mette in piena luce l'insegnamento di Cristo. Lo Spirito Santo è il dottore di giustizia che risiede in mezzo al vero popolo di Dio.
    - Al Vangelo.
    Omelia di sant'Ambrogio Vescovo.
    Libro 5 al capo 5 di Luca, dopo il principio.

    La guarigione di questo paralitico non è inutile né d'una portata ristretta, perché vi vediamo che il Signore comincia a pregare; non già che avesse bisogno di qualche aiuto, ma per darcene l'esempio. Egli ci ha proposto un modello da imitare, non ha cercato l'ostentazione nella preghiera. Essendo presenti dei dottori della legge venuti d'ogni borgata della Galilea, della Giudea e anche da Gerusalemme, fra le guarigioni d'altri infermi, ci è descritta la guarigione di questo paralitico. Anzitutto, come già dicemmo, ogni infermo deve servirsi di intercessori per domandare la sua salute; affinché, in grazia loro, il rilassamento della nostra vita e la condotta vacillante delle nostre azioni siano riformate dal rimedio della parola celeste.
    Ci siano dunque di quelli che, avvertendo lo spirito dell'uomo, ne elevino l'anima alle cose superiori, benché essa sia intorpidita dalla debolezza dell'indumento corporeo. Coll'aiuto dei quali sollevandosi di nuovo e umiliandosi, l'uomo sia posto facilmente dinanzi a Gesù, degno d'essere rimirato dallo sguardo Divino. Il Signore infatti riguarda all'umiltà: perché «riguardò all'umiltà della sua ancella» (Luc. 1, 48). «Vista la loro fede, Gesù disse: Uomo, ti sono rimessi i tuoi peccati» (Luc. 5, 20). Com'è grande il Signore che per il merito degli uni perdona agli altri; e mentre approva i primi, assolve gli errori dei secondi. Perché dunque, o uomo, la preghiera d'un collega non ha influenza su di te, mentre presso Dio anche uno schiavo possiede il merito che occorre per intercedere e il diritto d'impetrare?
    Tu che giudichi, impara a perdonare; tu che sei infermo, impara ad impetrare. Se diffidi del perdono dei tuoi gravi peccati, serviti di intercessori, serviti della Chiesa che preghi per te, affinché in grazia di lei il Signore ti perdoni ciò che a te potrebbe negare. E sebbene non dobbiamo non tener conto della veridicità di questa storia, perché noi crediamo che il corpo di questo paralitico fu realmente guarito; riconosciamo però ancora in lui la guarigione dell'uomo interiore, cui vengono rimessi i peccati. Quando i Giudei affermano che il solo Dio può rimettere i peccati, certo con ciò lo confessano Dio; e proclamano col loro proprio giudizio la loro infedeltà, mentre riconoscono l'opera divina, ma negano la divinità della persona.»
    Sardinia Tridentina: Venerdì delle Quattro Tempora di Pentecoste
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    “NOVENA ALLA SANTISSIMA TRINITÀ (18 - 26 Maggio).”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...5d&oe=5B890317


    “INDULGENZE PER IL MESE DI MAGGIO.

    Con rescritto della S. C. delle Indulgenze 18 giugno 1822 a tutti i fedeli che in pubblico od in privato onoreranno con particolari ossequi, orazioni ed atti divoti la SS. Vergine in tutto il mese di Maggio, Pio VII concesse 300 giorni d'Indulgenza, ogni giorno, e la Plenaria una volta in detto mese, nel giorno in cui, ricevuti i SS. Sacramenti, pregheranno secondo la mente del Sommo Pontefice. Tale Indulgenza per concessione di Pio IX, 8 agosto 1859, può lucrarsi anche nel 1° di giugno.”
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    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Méditation pour le Vendredi après la Pentecôte : Jour d'amour.”
    Méditation pour le Vendredi après la Pentecôte : Jour d'amour


    25 mai : Saint Grégoire VII, Pape (1021-1085) :: Ligue Saint Amédée
    “25 mai : Saint Grégoire VII, Pape (1021-1085).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...egoire_vii.jpg










    www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf
    https://www.sursumcorda.cloud/settim...sum-corda.html
    “25 maggio 2018, San Gregorio VII.”
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    “Pietrelcina, 25 maggio 1887. Nasceva Padre Pio.”
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    “E’ vero che siamo peccatori e non abbiamo come giustificarci, ma per questo Vi supplichiamo che ci trattate non con la Vostra Giustizia, ma con La Vostra Misericordia. Per tutti i nostri peccati, per i quali siamo contriti, noi Vi presentiamo l’Unigenito Vostro Figliuolo, Crocifisso e Sacramentato che si offrì a Voi sul Calvario e a Voi si offre di continuo nel Sacrificio della Santa Messa. Respice in faciem Christi Tui.”
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    «25 maggio 1899. La consacrazione dell’umanità al sacro Cuore di Gesù.

    O Gesù dolcissimo, o redentore del genere umano, riguardate a noi umilmente prostesi dinanzi al vostro altare.
    Noi siamo vostri, e vostri vogliamo essere; e per poter vivere a voi più strettamente congiunti, ecco che ognuno di noi oggi si consacra al vostro sacratissimo Cuore.
    Molti purtroppo non vi conobbero mai; molti, disprezzando i vostri comandamenti, vi ripudiarono.
    O benignissimo Gesù, abbiate misericordia e degli uni e degli altri; e tutti quanti attirate al vostro Cuore santissimo.
    O Signore, siate il re non solo dei fedeli che non si allontanarono mai da voi, ma anche di quei figli prodighi che vi abbandonarono; fate che questi quanto prima ritornino alla casa paterna, per non morire di miseria e di fame.
    Siate il re di coloro che vivono nell’inganno dell’errore o per discordia da voi separati: richiamateli al porto della verità e all’unità della fede, affinchè in breve si faccia un solo ovile sotto un solo pastore.
    Siate il re finalmente di tutti quelli che sono avvolti nelle superstizioni del gentilesimo, e non ricusate di trarli dalle tenebre al lume e al regno di Dio.
    Largite, o Signore, incolumità e libertà sicura alla vostra Chiesa, largite a tutti i popoli la tranquillità dell’ordine: fate che da un capo all’altro della terra risuoni quest’unica voce: sia lode a quel Cuore divino da cui venne la nostra salute; a lui si canti gloria e onore nei secoli.
    Così sia.
    da SS +, Leone XIII, Annum sacrum, Lettera Enciclica.»
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    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/




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    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
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    “25 maggio 2018: Venerdì delle Quattro tempora di Pentecoste.”
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    «25 maggio 2018: San Gregorio VII, Papa e confessore»
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    «Nella festa di san Gregorio VII è bene ricordare la santa memoria di Matilde di Canossa, "fedele ancella di san Pietro", sostegno del Papato nella lotta per la Libertas Ecclesiae.
    [VITA EST MILITIA] Matilde di Canossa, viceregina d’Italia.»
    https://www.radiospada.org/2018/04/v...egina-ditalia/
    https://i0.wp.com/www.radiospada.org...pg?w=800&ssl=1

    https://www.radiospada.org/2018/05/v...andreas-hofer/
    «[VITA EST MILITIA] Comandante Andreas Hofer
    Nota di Radio Spada; continua oggi, Venerdì delle quattro tempora di Pentecoste (festa di San Gregorio VII), questa rubrica radiospadista che durerà sino al compimento dell’Ottava di Pentecoste, dedicata all’esercizio del cattolicesimo militare e ai grandi condottieri cattolici.»
    https://i2.wp.com/www.radiospada.org...pg?w=700&ssl=1


    «25 MAGGIO 2018: SANT' URBANO, PAPA»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...ae&oe=5BC2CCCA





    «Un pensiero di Padre Pio da Pietrelcina nel 131° anniversario della nascita (25 maggio 1887).
    "La palma della gloria non è serbata se non a chi combatte da prode fino alla fine. Incominci dunque quest'anno il nostro santo combattimento. Dio ci assisterà e coronerà di un eterno trionfo" (Epist. IV, p. 879)»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...e7&oe=5B8C8367



    “Oggi, in Irlanda, si vota per la soppressione dell'ottavo emendamento della costituzione, che protegge l'essere umano concepito, ed aprire così la via all'ennesimo bagno di sangue innocente.
    Da una parte, come al solito, l'establishment compatto, i cattolici adulti, la chiesa che guarda altrove, i massmedia, cantanti miliardari, artisti, intellettualoidi, soubrette; dall'altra, le famiglie, qualche politico, un pugno di medici e di religiosi che non si piegano alla connivenza silenziosa e redditizia coll'ideologia di morte.
    San Patrizio protegga tutti i figli dell'Isola Verde dall'orrore dell'aborto di Stato!”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...ee&oe=5B779481


    “Rosa mystica, ora pro nobis.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...5b&oe=5BC36500










    https://forum.termometropolitico.it/...vestiture.html
    "Le due spade: Sacerdotium e Regnum nella lotta per le investiture"
    https://forum.termometropolitico.it/...to-romano.html

    «ROMANI PONTEFICI (CHE DA SAN PIETRO A PIO XII) HANNO FORMATO E FORMANO UN'UNICA PERSONA MORALE, QUELLA DEL PAPA. PIETRO VIVE NEI SUOI LEGITTIMI SUCCESSORI, PIETRO HA PARLATO ED INSEGNATO INFALLIBILMENTE ATTRAVERSO I SUOI SUCCESSORI ATTRAVERSO DUE MILLENNI, PIETRO HA PARLATO MA ERA CRISTO CHE PARLAVA IN LUI.
    UDENDO LE SUE PAROLE, UDIAMO LE PAROLE E DIREI QUASI GLI ACCENTI, I RESPIRI DEL DIVIN MAESTRO.
    ANCHE OGGI, IN QUESTI ANNI DI PESTILENZIALE SILENZIO E DI VUOTO DI MAGISTERO E DI AUTORITà PONTIFICIA, LA PERSONA MORALE DEL PAPATO CONTINUA A PARLARE ATTRAVERSO I MILLE E MILLE DOCUMENTI DEL SUO GLORIOSO PASSATO IN ATTESA DI PARLARE CON VOCE ANCORA PIù INTENSA, VIGOROSA E TONANTE IN FUTURO.
    VIVA IL PAPATO ROMANO! VIVA IL PAPA!
    SAN PIETRO APOSTOLO, PRINCIPE DEGLI APOSTOLI, PRIMO PAPA (DALL'ASCENSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESù CRISTO AL 67 D.C) FESTA 29 GIUGNO.»
    http://santiebeati.it/immagini/Origi...50/20350AM.JPG
    https://forum.termometropolitico.it/...romano-16.html
    «San Gregorio Vii Papa (1073-1085). FESTA IL 25 MAGGIO»
    http://santiebeati.it/immagini/Origi...400/27400H.JPG
    http://www.araldicavaticana.com/greorio7cartolina.jpg









    SANTI PAPI GREGORIO VII ED URBANO I, PREGATE PER NOI!!!
    Ave Maria!
    Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!

    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  5. #55
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    Lightbulb Re: Pentecoste

    26 MAGGIO 2018: ventiseiesimo giorno di Maggio Mese Mariano, SABATO DELLE QUATTRO TEMPORA DI PENTECOSTE (astinenza e digiuno, Fine del tempo pasquale) ed ultimo giorno della NOVENA ALLA SANTISSIMA TRINITÀ (18 - 26 Maggio, Festa: Domenica 27 maggio); Sant'Eleuterio, Papa e martire, e SAN FILIPPO NERI, CONFESSORE…



    “26 MAGGIO - SAN FILIPPO NERI, CONFESSORE.”
    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico - 26 maggio. San Filippo Neri, confessore
    http://www.unavoce-ve.it/pg-26mag.htm
    "Sant’Eleuterio, papa e martire, lo stesso giorno."



    San Filippo Neri - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-filippo-neri/
    «26 maggio, San Filippo Neri, Confessore (Firenze, 21 luglio 1515 – Roma, 26 maggio 1595).

    “A Roma san Filippo Neri, Prete e Confessore, Fondatore della Congregazione dell’Oratorio, insigne per la verginità, per il dono della profezia e pei miracoli”.
    O glorioso San Filippo, angelo di costumi, maestro di virtù, serafino di carità, apostolo di Roma e patrono della gioventù, io sotto la vostra protezione raccomando la vita mia. Ottenetemi la grazia di camminare per la strada retta del Vangelo e di star sempre vigilante e cauto, acciò la mia coscienza non si addormenti mai nella falsa e perniciosa pace dei peccatori. Assistetemi finalmente nell’ora della mia morte; scacciate da me, in quel passo terribile, il maledetto insidiatore, e accompagnate l’anima mia in Paradiso. Così sia.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...ri-221x300.jpg





    http://www.sodalitium.biz/ordinazion...verrua-savoia/
    "Ordinazione sacerdotale a Verrua Savoia
    Verrua Savoia, sabato 26 maggio 2018 alle ore 10,00:
    ordinazione sacerdotale di Don Damien Dutertre, del Most Holy Trinity Seminary,
    impartita da S. E. Mons. Donald Sanborn."
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...bf-300x293.jpg





    SANTE MESSE domenicali celebrate dai sacerdoti dell'Istituto Mater Boni Consilii - IMBC:


    Sante Messe - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    Verona (provincia) - Sodalitium
    "Messa la 4a domenica del mese alle ore 18 a San Bonifacio (VR)."
    S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium
    "S. Messa in provincia di Verona
    Per supplire alla mancanza di messe “non una cum” nella zona di Verona e di Vicenza, il nostro Istituto celebrerà la Santa Messa in provincia di VR, per ora in maniera occasionale. La prossima celebrazione è prevista per :
    domenica 27 maggio 2018 (SS. Trinità) alle ore 18 presso:
    La sala polivalente di Villanova
    Piazza S. Benedetto, 1,
    37047 S. Bonifacio VR
    (Vicino all’abbazia di Villanova)
    Il luogo si trova vicino al casello dell’Autostrada A4 (Soave san Bonifacio)."


    "I.M.B.C. - Istituto Mater Boni Consilii."
    https://www.youtube.com/user/sodalitium
    https://www.youtube.com/channel/UCQZ...G-HXEQsb7zruAw


    "Pascendi Dominici Gregis."
    https://www.youtube.com/channel/UCo9...fgXjCViAIOOqg/



    SANTE MESSE domenicali celebrate da Don Floriano Abrahamowicz:


    "Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre."
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    domusmarcellefebvre110815
    SANTA MESSA - domusmarcellefebvre110815
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php




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    Maggio mese di Maria: 26° giorno - L'obbedienza
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    "Maggio mese di Maria: 26° giorno.
    L’OBBEDIENZA."




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    «SABATO DELLE QUATTRO TEMPORA DI PENTECOSTE, 26 MAGGIO 2018.
    Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
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    «SABATO DELLE QUATTRO TEMPORA DI PENTECOSTE
    Stazione a San Pietro.
    Semidoppio.
    Paramenti rossi.
    DIGIUNO E ASTINENZA.
    SANTA MESSA

    Dopo aver dato alla Chiesa numerosi figli la notte di Pentecoste, lo Spirito Santo le dà oggi sacerdoti che saranno gli strumenti della sua grazia nel mondo. Così la Stazione si tiene nella basilica di San Pietro (in Vaticano), il pastore degli agnelli e delle pecore, e il Vangelo ci parla di una guarigione operata nella casa di Pietro. Il Sacerdote, ministro di Gesù Cristo, si dedica a guarire le anime divorate dalla febbre delle passioni.
    È stato già notato che la Messa del Sabato delle Quattro Tempora racchiude fra l'Introito e l'Epistola, cinque Letture con le Orazioni e i Tratti. La quinta è invariabile. Contiene il racconto del miracolo che scampò i tre giovani ebrei nella fornace. È seguita da un estratto del loro Cantico di rendimento di grazie. L'Orazione della Messa si ispira a questa lettura e sollecita dalla bontà divina di non essere consumati dalla fiamma dei vizi. Il Sacerdote nel Sacramento dell'Ordine riceve una larga effusione dello Spirito di Dio (Vangelo) che gli permette di propagare il regno di Dio (Epistola). La II, III e IV lettura fanno allusione alle messi e all'offerta dei preziosi frutti della terra, perché le Quattro Tempora furono istituite per ottenere la benedizione di Dio su ogni stagione che sta per cominciare. Entrati nella Chiesa col Battesimo, offriamo, a nostra volta, a Dio le primizie di tutto ciò che facciamo sotto l'influsso soprannaturale dello Spirito Santo.
    Domandiamogli che aumenti la nostra fede in Gesù (Epistola e Vangelo) e che riempia i nostri cuori del santo amore (Epistola).
    - Alla prima lettura.
    Conclusa la lettura avviene l'ordinazione degli Ostiarii.
    - Alla seconda lettura.
    Col Battesimo noi siamo entrati nella vera terra promessa, dove crescono tutte le virtù. Offriamo dunque a Dio le primizie di ogni nostro atto.
    - Alla terza lettura.
    La terra di Canaan, ove scorrono latte e miele, è figura della Chiesa dove Dio nutrisce le anime nostre con l'Eucarestia.
    - Alla quarta lettura.
    Lo Spirito Santo risiede nella Chiesa. Dimora in mezzo a noi con la grazia che è una partecipazione della vita intima di Dio e ci permetterà, in Cielo, di conoscere e amare Dio come Dio conosce ed ama se stesso.
    - Alla quinta lettura.
    Alla lettura del Profeta Daniele non segue l'Inno e non si risponde Deo gratias, ma si continua immediatamente col versetto Alleluiatico. Finito quest'ultimo si dice il Gloria in excelsis.
    - All'Epistola.
    Il Battesimo ci rende figli di Dio perché ci fa aderire per mezzo della fede a Gesù e perché spande nelle nostre anime lo Spirito di adozione. Uniti con i legami dello Spirito Santo, al Figlio di Dio, siamo amati con Lui dal Padre, e possiamo gloriarci di prender parte un giorno alla sua gloria. Questa speranza ci sostiene in mezzo a tutte le prove.
    - Al Vangelo.
    Omelia di sant'Ambrogio Vescovo.
    Libro 4 al capo 4 di Luca, verso la fine.
    Guarda la clemenza del Signore Salvatore: né mosso a sdegno, né offeso dalla grave ingratitudine, né ferito dalla loro ingiustizia, abbandona la Giudea: anzi dimentico dell'ingiuria, memore solo della clemenza, cerca di guadagnare dolcemente i cuori di questo popolo infedele, ora istruendo, ora liberandone gl'indemoniati, ora guarendone i malati. E con ragione san Luca parla prima d'un uomo liberato dallo spirito malvagio, e poi racconta la guarigione d'una donna. Perché il Signore era venuto per guarire l'uno e l'altro sesso: ma prima doveva guarire quello che fu creato prima; e non bisognava omettere di guarire quella che aveva peccato più per leggerezza d'animo che per malvagità.
    L'aver il Signore cominciato a operare le due guarigioni di sabato significa ch'egli voleva cominciare la creazione del nuovo uomo lo stesso giorno che terminò l'antica creazione: e mostra fin da principio che il Figlio di Dio non è soggetto alla legge, ma è al disopra della legge: e ch'egli non aboliva la legge, ma la compiva. Infatti il mondo non è stato fatto per mezzo della legge, ma del verbo, siccome leggiamo: «Dal Verbo del Signore sono stati fatti i cieli» (Ps. 32, 6). La legge dunque non viene abolita, ma si completa: così che si rinnovi l'umanità decaduta. Onde anche l'Apostolo dice: «Spogliandovi dell'uomo vecchio, rivestitevi del nuovo che è stato creato secondo Dio» (Coloss. 3, 9).
    E bene a proposito cominciò le sue guarigioni di sabato, per mostrare ch'egli è il Creatore che ordina e concatena le opere sue, e continua qui l'opera ch'egli stesso aveva già incominciata: come un architetto, che, disponendosi a rinnovare una casa, comincia a demolire il vecchio non dalle fondamenta, ma dall'alto. Così egli mette mano prima là - cioè il giorno - dove aveva lasciato: quindi comincia dalle cose minori per giungere alle maggiori. Liberare dal demonio lo possono anche gli uomini, ma in nome di Dio: comandare ai morti di risorgere appartiene solo alla potenza divina. Forse anche questa donna, suocera di Simone e di Andrea, era la figura della nostra carne, che languisce per le varie febbri delle sue colpe, consumata dai desideri smodati delle sue diverse passioni. Direi anzi che un affetto disordinato non è minore febbre di quella che fa sentire il calore nel corpo. L'una brucia l'anima, l'altra il corpo. Infatti nostra febbre è l'avarizia: nostra febbre è la cupidigia: nostra febbre è la lussuria: nostra febbre è l'ambizione: nostra febbre è l'iracondia.»
    Sardinia Tridentina: Sabato delle Quattro Tempora di Pentecoste - Stazione a san Pietro
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    “NOVENA ALLA SANTISSIMA TRINITÀ (18 - 26 Maggio). Si ricorda di viverla in grazia di Dio.”
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    Ligue Saint Amédée
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    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Méditation pour le Samedi après la Pentecôte : Jour de ferveur.”
    Méditation pour le Samedi après la Pentecôte : Jour de ferveur

    26 mai : Saint Philippe de Néri, Confesseur (1515-1595) :: Ligue Saint Amédée
    “26 mai : Saint Philippe de Néri, Confesseur (1515-1595).”
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    Motets au Saint Sacrement :: Ligue Saint Amédée





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    «Numero 114 di SVRSVM CORDA® del 27 maggio 2018.
    Saranno pubblicati i seguenti contenuti:
    - Comunicato numero 114. Giovanni declinante e Gesù ascendente;
    - Adeguamento al Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali (GDPR 2016/679);
    - Preghiera a San Filippo Neri, Confessore;
    - Preghiera a San Gregorio VII, Papa;
    - Gli anatemi del Concilio di Costantinopoli II, numeri 5 e 6;
    - Preghiera a Maria Ausiliatrice;
    - Vita e detti dei Padri del deserto: Isidoro di Scete;
    - San Tommaso: il re deve necessariamente avere difese fortissime;
    - Preghiera a Santa Rita per le famiglie;
    - San Tommaso: il principato dispotico, quando si identifica col regale;
    - Dizionario di teologia dommatica. I Valdesi;
    - Dizionario di teologia dommatica. Il Tomismo.
    Già leggibili sul sito:
    - Teologia Politica 103. Coesistenza internazionale nel timore e nell’errore;
    - Racconti miracolosi n° 62. Il giovane catecumeno resuscitato da San Martino.»
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    “Carlo Di Pietro - Sursum Corda

    Lo stesso padre Isidoro disse: «Questa è la scienza dei santi, la conoscenza della volontà di Dio: quando obbedisce alla verità (Cf. I Pt., 1, .22), l’uomo è al di sopra di tutto, perché egli è immagine e somiglianza di Dio (Cf. Gn., 1, 26). Di tutti gli spiriti, il più terribile è seguire il proprio cuore, cioè il proprio pensiero e non la legge di Dio. Questo alla fine diventa afflizione per l’uomo, perché non ha conosciuto il mistero di Dio, né ha trovato la via dei santi, per operare in essa. Ma ora è tempo di agire per il Signore (Sal.,118, 126), perché la salvezza è nel tempo della tribolazione (Cf. Sap., 2, 11). È scritto infatti: Con la vostra sopportazione acquisterete le anime vostre (Lc., 21, 19» (221c).
    Dal prossimo numero di SVRSVM CORDA®, n° 114 del 27 maggio 2018 - www.sursumcorda.cloud
    Ritratto: Morte di Sant'Antonio eremita.”
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    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/

    “Pietro Ferrari
    Pro gay and pro choise.
    Finisce il mito irlandese della patria cattolica che più di tutte aveva resistito all'idea libertaria. Dublin little London.
    Quale futuro per la battaglia bioetica?”

    « Lo Spirito Santo Si è manifestato sotto forma del fuoco e di una colomba poiché quelli che godono della sua assistenza, diventano dolci della semplicità di una colomba ed ardenti del fuoco dello zelo. » San Gregorio.






    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
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    Edizioni Radio Spada - Home
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    «26 maggio 2018: Sabato delle quattro tempora di Pentecoste (Fine del tempo pasquale).»
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    “26 maggio 2018: San Filippo Neri, confessore.”
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    “26 maggio 2018: Sant'Eleuterio, Papa e martire.
    Eleuterio, papa, santo, martire, di Nicopoli nell’Epiro, 175-189. Fu sepolto vicino alla tomba di S. Pietro Apostolo.

    M.R.: 26 maggio - A Roma sant'Eleuterio, Papa e Martire, il quale convertì alla fede di Cristo molti nobili Romani, e mandò nella Gran Bretagna Damiano e Fugazio, i quali battezzarono il Re Lucio, insieme a sua moglie e a quasi tutto il popolo.
    [ Tratto dall'opera «Reliquie Insigni e "Corpi Santi" a Roma» di Giovanni Sicari ].”
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    «[VITA EST MILITIA] Capo brigante Carmine Crocco
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    Nota di Radio Spada; si conclude oggi, Sabato delle quattro tempora di Pentecoste (festa di San Filippo Neri), questa rubrica radiospadista dedicata all’esercizio del cattolicesimo militare e ai grandi condottieri cattolici. »
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    “Rosa mystica, ora pro nobis.”
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    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico - 26 maggio. San Filippo Neri, confessore
    http://www.unavoce-ve.it/pg-26mag.htm
    «26 MAGGIO SAN FILIPPO NERI, CONFESSORE.

    La gioia.
    La gioia è il carattere principale del Tempo pasquale: gioia soprannaturale, motivata dal trionfo dell'Emmanuele e dal sentimento della nostra liberazione dei vincoli della morte. Ora, questo sentimento di allegrezza interiore ha regnato in modo caratteristico nel servo di Dio che oggi onoriamo. Ed è proprio di un tale uomo, il cuore fu sempre nel giubilo e nell'entusiasmo delle cose divine, che si può dire con la Sacra Scrittura "che il cuore del giusto è come un festino continuo" (Prov. 15, 15). Uno dei suoi ultimi discepoli, il Padre Faber, fedele alla dottrina del maestro, c'insegna nell'opera Il progresso spirituale che il buon umore è uno dei mezzi principali di avanzamento nella perfezione cristiana. Noi accogliamo, dunque, con altrettanta allegrezza che rispetto, la figura radiosa e bonaria di Filippo Neri, l'Apostolo di Roma nel XVI secolo.
    La carità.
    L'amore di Dio, un amore ardente che si comunicava invincibilmente a tutti quelli che lo avvicinavano, fu la caratteristica principale della sua vita. Tutti i santi hanno amato Iddio, poiché l'amore suo è il primo e il più grande dei comandamenti; ma la vita di san Filippo realizza questo precetto con una pienezza, si direbbe quasi, incomparabile. La sua esistenza non fu che un trasporto d'amore verso il supremo Signore di tutte le cose; e, senza un miracolo della potenza e della bontà di Dio, questo amore così ardente nel cuore di Filippo avrebbe consumato la sua vita prima del tempo. Era arrivato al ventinovesimo anno d'età, quando un giorno, durante l'Ottava di Pentecoste, il fuoco della carità divina infiammò il suo cuore, con un tale impeto, che si spezzarono due costole nel petto, lasciando così al cuore lo spazio necessario per cedere, ormai senza pericolo, ai trasporti che lo invadevano tutto. Questa frattura non si rinsaldò mai più. Ognuno lo avrebbe potuto constatare, essendogli rimasto esteriormente una visibile prominenza. Grazie a tale miracoloso sollievo, Filippo poté vivere ancora cinquant'anni in preda a tutti gli ardori di un amore che apparteneva più al cielo che alla terra.
    La santità e la dedizione alla Chiesa.
    Questo serafino in corpo umano fu come una risposta vivente agli insulti contro i quali la pretesa Riforma perseguitava la Chiesa cattolica.
    Lutero e Calvino l'avevano chiamata l'infedele e la prostituta di Babilonia; ed ecco che questa medesima Chiesa poteva mostrare, agli amici ed ai nemici, figli come una Teresa nella Spagna, un Filippo Neri, a Roma. ma il protestantesimo si preoccupava molto di scuotere il giogo, e ben poco dell'amore. In nome della libertà della fede, oppresse i deboli ovunque dominò, e s'impiantò con la forza anche là dove veniva respinto, senza però rivendicare il diritto di Dio che deve essere amato. Fu così che si vide scomparire, dai paesi che invase, quel sentimento di dedizione, fonte del sacrificio verso Dio e verso il prossimo.
    Passò un lungo periodo di tempo prima che la pretesa Riforma si accorgesse che esistono ancora degli infedeli sulla superficie del globo. E se, più tardi, essa si è fastosamente imposta l'opera delle missioni, sappiamo abbastanza quali apostoli sceglie, come organi delle sue strane società bibliche. É dunque dopo tre secoli che si accorge che la Chiesa cattolica non ha cessato di produrre delle corporazioni votate alle opere di carità. Preoccupata da una tale scoperta, essa esperimenta, in alcuni luoghi, le sue diaconesse e le sue infermiere. Qualunque cosa avvenga da uno sforzo così tardivo, si può ragionevolmente credere che non assumerà mai vaste proporzioni; e ci è permesso di pensare che quello spirito di dedizione che sonnecchiò durante tre secoli nel cuore del protestantesimo, non sia precisamente l'essenza del suo carattere, quando lo si è visto, nelle contrade che ha invaso, disseccare persino la sorgente dello spirito di sacrificio, arrestando violentemente la pratica dei consigli evangelici, i quali non trovano la loro ragione di essere che nell'amor di Dio.
    Gloria dunque a Filippo Neri, uno dei più degni rappresentanti della divina carità nel xvi secolo! Sotto il suo impulso, prima Roma, e ben presto poi tutta la cristianità, ripresero nuova vita con la frequenza dei Sacramenti, e nell'aspirazione ad una pietà più fervorosa. La sua parola, la sua stessa presenza, elettrizzavano il popolo cristiano nella città santa. E fino ad oggi l'orma dei suoi passi non si è cancellata. Ogni anno il ventisei maggio, Roma celebra la memoria del suo pacifico riformatore. Filippo divide con i santi apostoli l'onore di essere Patrono della città di san Pietro.
    Il taumaturgo.
    Filippo ebbe il dono dei miracoli, e mentre non chiedeva per se stesso che l'oblio ed il disprezzo, vide invece stringersi intorno a sé tutto un popolo che domandava ed otteneva, con l'intercessione della sua preghiera, la guarigione dei mali della vita presente, e nello stesso tempo, la riconciliazione delle anime con Dio. Anche la morte stessa obbedì al suo comando, come ne dette testimonianza quel giovane principe Paolo Massimo, che Filippo richiamò alla vita, quando già si preparavano i suoi funerali. Mentre questo adolescente rendeva l'ultimo respiro, il servo di Dio, al quale si era rivolto perché lo assistesse nel transito, celebrava il santo Sacrificio. Poi, al suo ingresso nel palazzo, Filippo vede ovunque i segni del lutto: il padre desolato, le sorelle in lacrime, la famiglia costernata; tristi costatazioni che colpiscono il suo sguardo. Il giovinetto era deceduto dopo una malattia di sessantacinque giorni, che aveva sopportato con rara pazienza. Filippo si getta in ginocchio e, dopo un'ardente preghiera, impone la mano sulla testa del defunto, chiamandolo a nome e a voce alta. Paolo, risvegliato dal sonno della morte per mezzo di quella potente parola, apre gli occhi, rispondendo teneramente: "Padre mio". E poi aggiunge: "Vorrei solamente confessarmi". I presenti si allontanano un momento e Filippo resta solo, con colui che ha riconquistato dalla morte. Ben presto i parenti vengono chiamati, e Paolo, in loro presenza, parla con Filippo della madre e di una sorella che egli amava teneramente e che la morte gli rapì. Durante questo conversazione il volto del giovane, fino a poco fa sfigurato dalla febbre, riprende i suoi colori e la sua grazia di un tempo. Mai Paolo era sembrato così pieno di vita! Il santo gli domanda allora se sarebbe morto volentieri di nuovo. "Oh! sì, molto volentieri, risponde il ragazzo; perché così potrò vedere in Paradiso mia madre e mia sorella" "Vai allora, risponde Filippo, parti verso la felicità, e prega il Signore per me". A queste parole, il giovanetto torna a spirare ed entra nelle gioie dell'eternità, lasciando i presenti commossi di dolore e di ammirazione. Tale era quest'uomo favorito quasi continuamente dalle visite del Signore, nei rapimenti e nelle estasi; dotato di spirito profetico; che penetrava le coscienze con uno sguardo, che spandeva il profumo delle sue virtù, attirando così le anime con irresistibile incanto. La gioventù romana di ogni condizione si stringeva intorno a lui. Ad alcuni abbatteva gli scogli, ad altri, tendeva la mano per salvarli nel naufragio. I poveri, i malati erano costantemente oggetto della sua sollecitudine. A Roma, egli si moltiplicava, esplicando ogni forma di zelo, lasciando così anche dopo di lui un impulso per le buone opere che non si è mai affievolito.
    Il fondatore.
    Filippo aveva compreso che la conservazione del costume cristiano dipendeva specialmente dalla efficace diffusione della parola di Dio, e nessuno si mostrò più sollecito di lui nel procurare ai fedeli apostoli capaci di invitarveli con una predicazione solida ed attraente. Egli fondò, sotto il nome di Oratorio, una istituzione che ancora dura, ed il cui scopo era di rianimare e di mantenere la pietà nelle popolazioni. Questa istituzione, che non bisogna confondere con l'Oratorio della Francia, si propone di utilizzare lo zelo ed il talento di quei sacerdoti che la divina vocazione non chiama alla vita del chiostro, ma che, associandosi nei loro sforzi, giungono ugualmente a produrre abbondanti frutti di santificazione.
    Fondando l'Oratorio, senza legare i membri di questa associazione coi voti religiosi, Filippo si adattava al genere di vocazione che essi avevano ricevuto dal cielo, e assicurava loro, per lo meno, i vantaggi di una regola comune, con l'aiuto dell'esempio: aiuto così efficace per sostenere l'anima nel servizio di Dio e nella pratica delle opere di zelo. Ma il santo apostolo era troppo attaccato alla fede della Chiesa, per non stimare la vita religiosa come lo stato di perfezione. Durante tutta la sua lunga carriera, non cessò d'indirizzare verso il chiostro quelle anime che a lui sembravano chiamate alla professione dei voti. Per mezzo suo i diversi ordini religiosi si accrebbero di un numero immenso di persone, da lui messe alla prova con discernimento: in modo tale che sant'Ignazio di Loyola, amico intimo di Filippo e suo ammiratore, lo paragonava scherzosamente alla campana che convoca i fedeli in Chiesa, anche se essa non vi entra!
    La lotta contro il protestantesimo.
    La terribile crisi che agitò il cristianesimo nel xvi secolo e tolse alla Chiesa cattolica un numero così grande delle sue province, colpì dolorosamente Filippo. Soffriva crudelmente nel vedere tanti lasciarsi inghiottire, gli uni dopo gli altri, nel baratro dell'eresia. Gli sforzi che lo zelo tentava di fare per riconquistare quelle anime sedotte dalla pretesa Riforma, facevano battere il suo cuore, mentre con occhio vigile, osservava le manovre con le quali il protestantesimo lavorava per mantenere la sua influenza. Le Centurie di Magdeburgo, vasta compilazione storica, era destinata a sovvertire i lettori, persuadendoli, con l'aiuto di brani falsificati, di fatti denaturati e spesso anche inventati, che la Chiesa Romana aveva abbandonato l'antica fede e sostituito la superstizione alle pratiche primitive. Questo lavoro sembrò a Filippo di una portata così pericolosa, che solo un'opera superiore per erudizione, attinta dalle reali fonti della verità, avrebbe potuto assicurare il trionfo della Chiesa cattolica.
    Egli aveva intuito il genio di Cesare Baronio, uno dei suoi compagni all'Oratorio. Prendendo in mano la causa della fede, ordinò a quest'uomo sapiente di entrare subito nella lizza, e di opporsi al nemico della vera fede, basandosi sul terreno della storia. Gli Annali ecclesiastici furono il frutto di questa grande idea di Filippo; ed il Baronio stesso ne rende testimonianza al principio del suo ottavo libro. Quattro secoli sono passati su quest'opera insigne. Con i mezzi scientifici di cui disponiamo adesso, è facile segnalarne le imperfezioni; ma la storia della Chiesa, mai è stata raccontata con una dignità, una eloquenza ed una imparzialità superiore a quelle che regnano in questa sapiente esposizione di fatti, che abbraccia il corso di dodici secoli.
    L'eresia accusò il colpo; l'erudizione malsana e infedele dei Centuriatori si eclissò in presenza di questa leale narrazione, e si può affermare che il flusso che saliva dal protestantesimo si arrestò di fronte agli Annali del Baronie, nei quali la Chiesa appariva finalmente quale è sempre stata "colonna e fondamento della verità" (I Tim. 3, 15). La santità di Filippo ed il genio del Baronio avevano deciso della vittoria. Numerosi ritorni alla fede romana vennero a consolare i cattolici così dolorosamente decimati; e se ai nostri giorni innumerevoli abiure annunciano la prossima rovina del protestantesimo, è giusto attribuirlo in gran parte al successo del metodo storico inaugurato negli Annali.
    VITA. - Filippo nacque a Firenze nel 1515. Dopo un'infanzia molto pia, si recò a Roma per studiare filosofia e teologia. Divenuto sacerdote nel 1551, si consacrò interamente al servizio delle anime e, per essere di maggior aiuto, fondò la Congregazione dell'Oratorio, che fu approvata da Gregorio XIII nel 1575. La sua orazione era cosi elevata che spesso egli era rapito in estasi; era dotato del dono della profezia e da quello di leggere nelle anime. Nel 1593 dette le dimissioni da Superiore dell'Oratorio e mori il 24 maggio 1602. Venti anni dopo, veniva canonizzato insieme a Ignazio di Loyola, a Teresa d'Avila e a Francesco Saverio.
    Amor di Dio.
    Tu hai amato il Signore Gesù, o Filippo, e tutta la tua non è stata che un continuo atto d'amore; ma non hai voluto godere da solo del sommo bene. I tuoi sforzi erano tesi a farlo conoscere da tutti gli uomini, affinché tutti lo amassero insieme a te e pervenissero al loro ultimo fine. Durante quarant'anni fosti l'Apostolo infaticabile della città santa, e nessuno poté sottrarsi all'azione del fuoco divino che ardeva in te. Noi osiamo pregarti di volgere gli sguardi anche sopra di noi. Insegnaci ad amare Gesù risorto. Non ci basta di adorarlo e di rallegrarci del suo trionfo; ci è necessario di amarlo: poiché il susseguirsi dei suoi misteri, dall'Incarnazione fino alla Risurrezione, non ha altro fine che quello di rivelarci, in una luce sempre più intensa, la sua divina amabilità. È amandolo sempre di più, che arriveremo ad innalzarci sino al mistero della sua risurrezione, che finisce di svelarci tutte le ricchezze del suo cuore. Più egli si eleva nella nuova vita che ha abbracciata uscendo dalla tomba, e più ci sembra pieno di amore per noi, sollecitando il nostro cuore a stringersi a lui. Prega, Filippo, e domanda che "il nostro cuore e la nostra carne trasaliscano nel Dio vivente" (Sal. 83, 2). Degnati di introdurci, dopo il mistero della Pasqua, in quello dell'Ascensione; disponi le nostre anime a ricevere il divino Spirito nella Pentecoste; e, quando il mistero dell'Eucarestia brillerà ai nostri sguardi nella solennità che si avvicina, tu che, avendola festeggiata un'ultima volta quaggiù alla fine della giornata sei salito verso l'eterno soggiorno ove Gesù si mostra senza velo, prepara le anime nostre a ricevere ed a gustare "questo pane vivente che dà la vita al mondo" (Gv. 6, 33).
    La tua santità fu caratterizzata dallo slancio dell'anima verso Dio, e tutti quelli che ti avvicinavano, partecipavano ben presto a questa disposizione che, sola, può rispondere all'appello del Redentore. Tu sapevi impossessarti delle anime e condurle a perfezione, seguendo la via della fiducia e della generosità di cuore. In questa grande opera il tuo metodo fu di non averne uno, imitando gli Apostoli e gli antichi Padri, ed affidandoti a quella virtù propria della parola di Dio. Per mezzo tuo la fervente assiduità ai sacramenti riapparve quale indice più sicuro della vita cristiana. Prega per il popolo fedele e vieni in aiuto a tante anime che si agitano e si esauriscono nelle vie tracciate dalla mano dell'uomo, e che, troppo spesso, ritardano od impediscono l'intima unione del Creatore con la creatura.
    Amore alla Chiesa.
    O Filippo! tu hai amato ardentemente la Chiesa di quell'amore che è il segno indispensabile della santità. La tua elevata contemplazione, non ti distraeva dalla sorte dolorosa di questa santa Sposa di Cristo, così provata nel secolo che ti vide nascere e morire. Gli sforzi dell'eresia trionfante in tanti paesi, stimolavano lo zelo nel tuo cuore: ottieni anche a noi dallo Spirito Santo quella viva attrazione per la verità cattolica, che ci renderà sensibili alle sue disfatte e alle sue vittorie. Non ci basta di salvare le anime nostre; dobbiamo desiderare ardentemente il progresso del regno di Dio sulla terra, l'estirpazione delle eresie e l'esaltazione della santa Chiesa nostra madre, offrendo, per tutto ciò, il nostro aiuto con ogni mezzo a noi possibile. É a questa condizione che saremo figli di Dio. Ispiraci col tuo esempio, o Filippo, quest'ardore con il quale noi dobbiamo associarci in tutto ai sacri interessi della madre comune. Prega pure per la Chiesa militante che ti ha contato tra le sue file, come uno dei suoi migliori soldati. Servi valorosamente la causa di questa Roma che si fa un onore di esserti riconoscente di tanti favori a lei prestati. Tu l'hai santificata, durante la tua vita mortale; santificala ancora e difendila dall'alto del cielo.
    da: P. GUÉRANGER, L'anno liturgico. - II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. ROBERTI, P. GRAZIANI e P. SUFFIA, Alba, Edizioni Paoline, 1959, pp. 683-690.»





    SAN FILIPPO NERI PREGA PER NOI!
    Ave Maria!
    Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!

    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  6. #56
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    Lightbulb Re: Pentecoste

    9 GIUGNO 2019: nono giorno del Mese dedicato al SACRO CUORE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO, DOMENICA DI PENTECOSTE…



    «IL SANTO GIORNO DELLA PENTECOSTE.
    LA VENUTA DELLO SPIRITO SANTO.»
    Guéranger, L'anno liturgico - Il santo giorno della Pentecoste
    http://www.unavoce-ve.it/pg-pentecoste.htm





    “Veni Sancte Spiritus. Canto gregoriano della Sequenza liturgica della Messa di Pentecoste.
    https://www.youtube.com/watch?v=Kphky63gK5I
    Gregorian chant notation from the Liber Usualis (1961), p. 885.”





    “Solennità di Pentecoste.”
    https://forum.termometropolitico.it/...entecoste.html
    “Pentecoste.”
    Pentecoste
    Pentecoste


    "Sacro Cuore di Gesù."
    https://forum.termometropolitico.it/...e-di-gesu.html
    https://forum.termometropolitico.it/...di-gesu-6.html
    “Sacro Cuore di Gesù.”
    https://forum.termometropolitico.it/...e-di-gesu.html
    https://forum.termometropolitico.it/...i-gesu-11.html
    “Il sacro Cuore di Gesù.”
    https://forum.termometropolitico.it/...di-gesu-4.html
    https://forum.termometropolitico.it/...di-gesu-7.html







    SANTA MESSA DOMENICALE celebrata da Don Floriano Abrahamowicz a Paese (Treviso) alle ore 10.30 stamattina 9 GIUGNO 2019, DOMENICA DI PENTECOSTE:


    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    Domenica di Pentecoste (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=QQlB5gTdzPI
    Domenica di Pentecoste 2019 - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=UEvB9s3xZN0
    Domenica dell'ott. dell'Ascensione (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=gfVR56Rm-9A
    Domenica dell'ottava dell'Ascensione - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=AIlnBCH2M-A
    V domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=Xo3vvej3nT8
    V domenica dopo Pasqua - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=gMHZKktvVXE
    IV domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=BnTn5tCbAgw
    IV domenica dopo Pasqua (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=UnnMVHLXOr4
    III Domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=FrXb3TtbouM
    II Domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=71aZwW6lBYU
    II Domenica dopo Pasqua - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=BuGlDuSs0LQ
    Domenica in Albis (Santa Messa e Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=UG870mk5GHo
    Lunedì Pasqua - dell' Angelo (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=wPkpeDbQdo8
    Santa Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=G-lviMz3pWY
    Santa Pasqua 2019 - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=lwCe33a3TUo
    Sabato Santo (Veglia Pasquale)
    https://www.youtube.com/watch?v=jphVO0FHUMw
    Venerdì Santo
    https://www.youtube.com/watch?v=6v8gLX5hNW0
    Giovedi Santo
    https://www.youtube.com/watch?v=80W3peGsC9I
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.».




    SANTE MESSE "NON UNA CUM" CELEBRATE DAI SACERDOTI DELL' I.M.B.C. ("ISTITUTO MATER BONI CONSILII") IN TUTTA ITALIA:


    "Sante Messe - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    "Torino - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/torino/

    "Modena - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/modena/

    "Rimini - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/rimini/

    "Pescara - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/pescara/

    "Potenza - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/potenza/

    "Roma - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/roma/

    "S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I.M.B.C. a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
    “Oratorio Sant'Ambrogio, Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11).”



    Pentecoste - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/pentecoste/
    «9 giugno 2019, festa della Pentecoste.

    Veni, Sancte Spíritus,
    et emítte caelitus
    lucis tuæ rádium.
    Veni, pater páuperum,
    veni, dator múnerum,
    veni, lumen córdium.
    Consolátor óptime,
    dulcis hospes ánimæ,
    dulce refrigérium.
    In labóre réquies,
    in æstu tempéries,
    in fletu solácium.
    O lux beatíssima,
    reple cordis íntima
    tuórum fidélium.
    Sine tuo númine,
    nihil est in hómine
    nihil est innóxium.
    Lava quod est sórdidum,
    riga quod est áridum,
    sana quod est sáucium.
    Flecte quod est rígidum,
    fove quod est frígidum,
    rege quod est dévium.
    Da tuis fidélibus,
    in te confidéntibus,
    sacrum septenárium.
    Da virtútis méritum,
    da salútis éxitum,
    da perénne gáudium. Amen.


    Vieni, Santo Spirito,
    mandaci dal cielo
    un raggio della tua luce.
    Vieni, padre dei poveri,
    vieni, datore dei doni,
    vieni, luce dei cuori.
    Consolatore perfetto,
    ospite dolce dell’anima,
    soave refrigerio.
    Nella fatica, riposo,
    nella calura, riparo,
    nel pianto, conforto.
    O luce beatissima,
    invadi nel profondo
    il cuore dei tuoi fedeli.
    Senza il tuo soccorso,
    nulla è nell’uomo,
    nulla senza colpa.
    Lava ciò che è sordido,
    bagna ciò che è arido,
    sana ciò che sanguina.
    Piega ciò che è rigido,
    scalda ciò che è gelido,
    raddrizza ciò ch’è sviato.
    Dona ai tuoi fedeli
    che solo in te confidano
    i tuoi santi doni.
    Dona virtù e premio,
    dona morte santa,
    dona gioia eterna. Amen.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...nto-2015-1.jpg







    Pentecoste - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/pentecoste/
    «Domenica 9 giugno 2019, festa della Pentecoste.

    O Dio, che hai illuminato la mente dei tuoi fedeli con la grazia dello Spirito Santo, concedi a noi di godere sempre la luce della sua verità e di essere consolati dai frutti della sua gioiosa presenza. Per Cristo nostro Signore.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...15-228x300.jpg








    Della festa della Pentecoste - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/catechismo-pentecoste/
    “Catechismo Maggiore di San Pio X – Della festa della Pentecoste.”
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...-620x350-1.jpg






    “Omelia di Don Francesco Ricossa per la festa di Pentecoste: "L'azione dello Spirito Santo sulle anime".”
    http://www.crisinellachiesa.it/omeli...5/24_05_15.MP3


    Omelia sul Novus ordo Missae - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/o...s-ordo-missae/
    “Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza.
    Si può accettare la nuova messa? Si può assistere alla nuova messa?”



    «Mese del Sacro Cuore - Sodalitium
    Atto di riparazione al Sacro Cuore di Gesù - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/sacro-cuore/
    Mese del Sacro Cuore. Il mese di giugno è consacrato alla devozione del Sacratissimo Cuore di Gesù.
    ATTO DI RIPARAZIONE AL SACRATISSIMO CUORE DI GESÙ.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...02-300x181.jpg






    Santo del giorno Archivi - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/category/santo-del-giorno/







    https://www.agerecontra.it/2019/06/d...-sursum-corda/
    «Sul sito è disponibile il numero 164 (del giorno 9 giugno 2019) di Sursum Corda®.
    Il settimanale si può scaricare gratuitamente nella sezione download dedicata ai soli Associati e Sostenitori. Clicca qui per gli ultimi articoli leggibili gratuitamente sul sito:
    – Comunicato numero 164. Il giudice iniquo e la povera vedova;
    – Il fariseo e il pubblicano;
    – Orazione a Santa Calliope, Martire (8.6);
    – Benedetto XIV sulla citazione del nome di un eretico durante la Messa;
    – Preghiera ai Santi Martiri Primo e Feliciano (9.6);
    – San Spiridione. Le meretrici pudiche e i ladri onesti!;
    – Orazione a San Bonifacio, Vescovo e Martire (5.6);
    – Preghiera a San Francesco Caracciolo, Confessore (4.6);
    – Video dell’Abate Ricciotti: L’eutanasia è un suicidio commissionato;
    – Preghiera a Sant’Antonio Maria Gianelli, Vescovo (7.6);
    – Preghiera a Santa Clotilde, Regina (3.6);
    – Vieni, Santo Spirito, mandaci dal cielo un raggio della tua luce.»
    https://www.sursumcorda.cloud/media/...ursumcorda.jpg


    https://www.agerecontra.it/2019/06/9...la-pentecoste/
    https://www.agerecontra.it/wp-conten...72430848_n.jpg


    https://www.agerecontra.it/2019/06/c...la-pentecoste/
    https://www.agerecontra.it/tag/catechismo-di-s-pio-x/
    https://www.agerecontra.it/2019/06/b...ante-la-messa/

    “• Qualunque sia lo svolgimento di questo controverso capitolo di erudizione ecclesiastica [il Pontefice si sta esprimendo sull’opera di correzione dell’Eucologio Greco, ndR], a Noi basta poter affermare che la citazione del Romano Pontefice durante la Messa e le preghiere recitate per lui nel corso del Sacrificio vanno ritenute, e sono, un esplicito segno col quale il Pontefice (regnante) viene riconosciuto Capo della Chiesa, Vicario di Cristo, Successore di San Pietro, e si fa professione di cuore e di volontà saldamente ancorata all’unità Cattolica. (…)
    Cosa impariamo? Che è totalmente fallace la dottrina dei cosiddetti Lefebvriani, i quali sostengono che la citazione del nome del Romano Pontefice durante la Messa sarebbe una mera preghiera per la sua fede, affinché questi si converta al cattolicesimo. Qualcosa di assurdo! Al contrario, questa citazione significa unità nella fede e sommissione alla di lui autorità in quanto legittimo e regnante Pontefice.”
    Fonte https://www.sursumcorda.cloud/artico...-la-messa.html







    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...98&oe=5D81220F





    Sardinia Tridentina: Domenica di Pentecoste
    “DOMENICA DI PENTECOSTE
    Stazione a San Pietro.
    Doppio di I classe con ottava privilegiata di I ordine.
    Paramenti rossi.

    Gesù aveva posto le fondamenta della Chiesa durante la sua vita apostolica e le aveva comunicato i suoi poteri dopo la sua Risurrezione. Lo Spirito Santo doveva compiere la formazione degli Apostoli e rivestirli della forza che viene dall'Alto (Vangelo). Al regno visibile di Cristo succede il regno visibile dello Spirito Santo, che si manifesta scendendo sui discepoli di Gesù. La festa della Pentecoste è la festa della promulgazione della Chiesa; perciò si sceglie la Basilica dedicata a San Pietro, capo della Chiesa, per la Stazione di questo giorno. Gesù, ci dice il Vangelo, aveva annunziato ai suoi la venuta del divin Paracleto e l'Epistola ci fa vedere la realizzazione di questa promessa. All'ora Terza il Cenacolo è investito dallo Spirito di Dio: un vento impetuoso che soffia improvvisamente intorno alla casa e l'apparizione di lingue di fuoco all'interno, ne sono i segni meravigliosi.
    Illuminati dai lumi dello Spirito Santo (Orazione) e riempiti dall'effusione dei sette doni (Sequenza), gli Apostoli sono rinnovellati e a loro volta rinnovelleranno l'universo intero (Introito, Antifona). E la Messa cantata, all'ora Terza, è il momento in cui noi pure «riceviamo lo Spirito Santo, che Gesù, salito al cielo, effonde in questo giorno sui figli di adozione» (Prefazio), poiché ognuno dei misteri liturgici opera dei frutti di grazia nelle anime nostre nel giorno anniversario in cui la Chiesa lo celebra. Durante l'Avvento, dicevamo: «Vieni, Signore, ad espiare i delitti del tuo popolo»; ora diciamo con la Chiesa allo Spirito Santo: «Vieni, Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco dell'amor tuo» (Alleluia). È la più bella e più necessaria delle orazioni giaculatorie, poiché lo Spirito Santo, il «dolce ospite dell'anima», è il principio di tutta la nostra vita soprannaturale.”

    “Domenica di Pentecoste
    Dieci giorni dopo la sua ammirabile Ascensione, Gesù Cristo, manda agli Apostoli lo Spirito Santo "che procede dal Padre e dal Figlio", illuminandoli su tutte le verità della fede, santificandoli in grazia e rivestendoli di una forza sovrannaturale.
    Lo Spirito Santo è sempre presente nella Santa Chiesa, ne è l'anima, la ispira e la dirige nella sua missione evangelizzatrice verso tutte le gente, verso i Giudei come verso i Pagani. Anche i battezzati sono fatti tempio dello Spirito Santo: guardiamoci dall'estingure in noi il fuoco del Paraclito coi peccati e lasciamoci guidare dalle sue ispirazioni.
    https://4.bp.blogspot.com/-OaUBGx7hP...10794209_n.jpg





    PROPRIUM MISSAE
    Statio ad sanctum Petrum.

    INTROITUS
    Sap 1:7.- Spíritus Dómini replévit orbem terrárum, allelúia: et hoc quod cóntinet ómnia, sciéntiam habet vocis, allelúia, allelúia, allelúia ~~ Ps 67:2.- Exsúrgat Deus, et dissipéntur inimíci eius: et fúgiant, qui odérunt eum, a fácie eius. ~~ Glória ~~ Spíritus Dómini replévit orbem terrárum, allelúia: et hoc quod cóntinet ómnia, sciéntiam habet vocis, allelúia, allelúia, allelúia


    Sap 1:7.- Lo Spirito del Signore riempie l’universo, alleluia: e abbraccia tutto, e ha conoscenza di ogni voce, alleluia, alleluia, alleluia. ~~ Ps 67:2.- Sorga il Signore, e siano dispersi i suoi nemici: e coloro che lo odiano fuggano dal suo cospetto. ~~ Gloria ~~ Lo Spirito del Signore riempie l’universo, alleluia: e abbraccia tutto, e ha conoscenza di ogni voce, alleluia, alleluia, alleluia.

    Gloria

    ORATIO
    Orémus.
    Deus, qui hodiérna die corda fidélium Sancti Spíritus illustratióne docuísti: da nobis in eódem Spíritu recta sápere; et de eius semper consolatióne gaudére. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate eiusdem Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.


    Preghiamo.
    O Dio, che in questo giorno hai ammaestrato i tuoi fedeli con la luce dello Spirito Santo, concedici di sentire correttamente nello stesso Spirito, e di godere sempre della sua consolazione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con il medesimo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

    LECTIO
    Léctio Actuum Apostolórum.
    Act 2:1-11
    Cum compleréntur dies Pentecóstes, erant omnes discípuli pariter in eódem loco: et factus est repénte de coelo sonus, tamquam adveniéntis spíritus veheméntis: et replévit totam domum, ubi erant sedentes. Et apparuérunt illis dispertítæ linguæ tamquam ignis, sedítque supra síngulos eórum: et repléti sunt omnes Spíritu Sancto, et coepérunt loqui váriis linguis, prout Spíritus Sanctus dabat éloqui illis. Erant autem in Ierúsalem habitántes Iudaei, viri religiósi ex omni natióne, quæ sub coelo est. Facta autem hac voce, convénit multitúdo, et mente confúsa est, quóniam audiébat unusquísque lingua sua illos loquéntes. Stupébant autem omnes et mirabántur, dicéntes: Nonne ecce omnes isti, qui loquúntur, Galilaei sunt? Et quómodo nos audívimus unusquísque linguam nostram, in qua nati sumus? Parthi et Medi et Ælamítæ et qui hábitant Mesopotámiam, Iudaeam et Cappadóciam, Pontum et Asiam, Phrýgiam et Pamphýliam, Ægýptum et partes Líbyæ, quæ est circa Cyrénen, et ádvenæ Románi, Iudaei quoque et Prosélyti, Cretes et Arabes: audívimus eos loquéntes nostris linguis magnália Dei.


    Giunto il giorno di Pentecoste, tutti i discepoli stavano insieme nello stesso luogo: e improvvisamente si sentì un suono, come di un violento colpo di vento: che riempì tutta la casa ove erano seduti. Ed apparvero loro delle lingue come di fuoco, che, divise, si posarono su ciascuno di essi, cosicché furono tutti ripieni di Spirito Santo e incominciarono a parlare in altre lingue, secondo che lo Spirito concedeva loro. Soggiornavano allora in Gerusalemme molti Giudei, uomini religiosi di tutte le nazioni della terra. A tale suono si radunò molta gente, e rimase attonita, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. E si stupivano tutti, e si meravigliavano, dicendo: Costoro che parlano, non sono tutti Galilei? E come mai ciascuno di noi ha udito il suo linguaggio natio? Parti, Medi ed Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell’Asia, della Frigia, della Panfilia, dell’Egitto e della Libia, che è intorno a Cirene, e pellegrini Romani, tanto Giudei come proseliti, Cretesi ed Arabi: come mai abbiamo udito costoro discorrere nelle nostre lingue delle grandezze di Dio?

    ALLELUIA
    Allelúia, allelúia
    Ps 103.30
    Emítte Spíritum tuum, et creabúntur, et renovábis fáciem terræ. Allelúia.
    Veni, Sancte Spíritus, reple tuórum corda fidélium: et tui amóris in eis ignem accénde.


    Alleluia, alleluia
    Manda il tuo Spirito e le cose saran create, e sarà rinnovata la faccia della terra. Alleluia.
    Vieni, o Spirito Santo, riempi il cuore dei tuoi fedeli ed in essi il fuoco del tuo amore.

    SEQUENTIA
    Veni, Sancte Spíritus,
    et emítte caelitus
    lucis tuæ rádium.

    Veni, pater páuperum;
    veni, dator múnerum;
    veni, lumen córdium.

    Consolátor óptime,
    dulcis hospes ánimæ,
    dulce refrigérium.

    In labóre réquies,
    in æstu tempéries,
    in fletu solácium.

    O lux beatíssima,
    reple cordis íntima
    tuórum fidélium.

    Sine tuo númine
    nihil est in hómine,
    nihil est innóxium.

    Lava quod est sórdidum,
    riga quod est áridum,
    sana quod est sáucium.

    Flecte quod est rígidum,
    fove quod est frígidum,
    rege quod est dévium.

    Da tuis fidélibus,
    in te confidéntibus,
    sacrum septenárium.

    Da virtútis méritum,
    da salútis éxitum,
    da perénne gáudium. Amen. Allelúia.


    Vieni, o Santo Spirito,
    e manda dal cielo,
    un raggio della tua luce.

    Vieni, o Padre dei poveri,
    vieni, datore di ogni grazia,
    vieni, o luce dei cuori.

    O consolatore ottimo,
    o dolce ospite dell’anima
    o dolce refrigerio.

    Tu, riposo nella fatica,
    refrigerio nell’ardore,
    consolazione nel pianto.

    O luce beatissima,
    riempi l’intimo dei cuori,
    dei tuoi fedeli.

    Senza la tua potenza,
    nulla è nell’uomo,
    nulla vi è di innocuo.

    Lava ciò che è sordido,
    irriga ciò che è arido,
    sana ciò che è ferito.

    Piega ciò che è rigido,
    riscalda ciò che è freddo,
    riconduci ciò che devia.

    Da’ ai tuoi fedeli,
    che in te confidano,
    il sacro settenario.

    Da’ i meriti della virtù,
    dà la salutare fine,
    dà il gaudio eterno. Amen. Alleluia.

    EVANGELIUM
    Sequéntia ✠ sancti Evangélii secúndum Ioánnem.
    Ioannes 14:23-31
    In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis: Si quis díligit me, sermónem meum servábit, et Pater meus díliget eum, et ad eum veniémus et mansiónem apud eum faciémus: qui non díligit me, sermónes meos non servat. Et sermónem quem audístis, non est meus: sed eius, qui misit me, Patris. Hæc locútus sum vobis, apud vos manens. Paráclitus autem Spíritus Sanctus, quem mittet Pater in nómine meo, ille vos docébit ómnia et súggeret vobis ómnia, quæcúmque díxero vobis. Pacem relínquo vobis, pacem meam do vobis: non quómodo mundus dat, ego do vobis. Non turbátur cor vestrum neque formídet. Audístis, quia ego dixi vobis: Vado et vénio ad vos. Si diligere tis me, gaudere tis utique, quia vado ad Patrem: quia Pater maior me est. Et nunc dixi vobis, priúsquam fiat: ut, cum factum fúerit, credátis. Iam non multa loquar vobíscum. Venit enim princeps mundi huius, et in me non habet quidquam. Sed ut cognóscat mundus, quia díligo Patrem, et sicut mandátum dedit mihi Pater, sic fácio.


    In quel tempo: Gesù disse ai suoi discepoli: Chiunque mi ama osserverà la mia parola, e il Padre mio lo amerà, e verremo da lui, e faremo dimora presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole. E la parola che udiste non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Queste cose vi ho detto mentre vivevo con voi. Il Paraclito, poi, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel nome mio, insegnerà a voi ogni cosa, e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto. Vi lascio la pace, vi do la mia pace: ve la do non come la dà il mondo. Non si turbi il vostro cuore, né si impaurisca. Avete udito che vi ho detto: Vado e vengo a voi. Se voi mi amaste, vi rallegrereste certamente che io vado al Padre, perché il Padre è maggiore di me. Ve l’ho detto adesso, prima che succeda: affinché quando ciò sia avvenuto crediate. Non parlerò ancora molto con voi. Viene il principe di questo mondo e non ha alcun potere su di me; ma bisogna che il mondo sappia che amo il Padre e agisco conformemente al mandato che il Padre mi ha dato.

    Credo

    OFFERTORIUM
    Ps 67:29-30
    Confírma hoc, Deus, quod operátus es in nobis: a templo tuo, quod est in Ierúsalem, tibi ófferent reges múnera, allelúia.

    Conferma, o Dio, quanto hai operato in noi: i re Ti offriranno doni per il tuo tempio che è in Gerusalemme, alleluia.

    SECRETA
    Múnera, quaesumus, Dómine, obláta sanctífica: et corda nostra Sancti Spíritus illustratióne emúnda. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate eiusdem Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen

    Santifica, Te ne preghiamo, o Signore, i doni che Ti vengono offerti, e monda i nostri cuori con la luce dello Spirito Santo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con il medesimo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

    PRÆFATIO DE SPIRITU SANCTO
    Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere: Dómine sancte, Pater omnípotens, ætérne Deus: per Christum, Dóminum nostrum. Qui, ascéndens super omnes coelos sedénsque ad déxteram tuam, promíssum Spíritum Sanctum in fílios adoptiónis effúdit. Quaprópter profúsis gáudiis totus in orbe terrárum mundus exsúltat. Sed et supérnæ Virtútes atque angélicæ Potestátes hymnum glóriæ tuæ cóncinunt, sine fine dicéntes:

    È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: per Cristo nostro Signore. Che, salito sopra tutti cieli e assiso alla tua destra effonde sui figli di adozione lo Spirito Santo promesso. Per la qual cosa, aperto il varco della gioia, tutto il mondo esulta. Così come le superne Virtú e le angeliche Potestà cantano l’inno della tua gloria, dicendo senza fine

    INFRA ACTIONEM
    Communicántes, et diem sacratíssimum Pentecóstes celebrántes, quo Spíritus Sanctus Apóstolis innúmeris linguis appáruit: sed et memóriam venerántes, in primis gloriósæ semper Vírginis Maríæ, Genetrícis Dei et Dómini nostri Iesu Christi: sed et beati Ioseph, eiusdem Virginis Sponsi, et beatórum Apostolórum ac Mártyrum tuórum, Petri et Pauli, Andréæ, Iacóbi, Ioánnis, Thomæ, Iacóbi, Philíppi, Bartholomaei, Matthaei, Simónis et Thaddaei: Lini, Cleti, Cleméntis, Xysti, Cornélii, Cypriáni, Lauréntii, Chrysógoni, Ioánnis et Pauli, Cosmæ et Damiáni: et ómnium Sanctórum tuórum; quorum méritis precibúsque concédas, ut in ómnibus protectiónis tuæ muniámur auxílio. Per eúndem Christum, Dóminum nostrum. Amen.

    Uniti in comunione celebriamo il giorno santissimo della Pentecoste, nel quale lo Spirito Santo apparve agli Apostoli in molte lingue: di più veneriamo la memoria, anzitutto della gloriosa sempre Vergine Maria, Madre del nostro Dio e Signore Gesù Cristo: e poi del beato Giuseppe Sposo della stessa Vergine, e di quella dei tuoi beati Apostoli e Martiri: Pietro e Paolo, Andrea, Giacomo, Giovanni, Tommaso, Giacomo, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Simone e Taddeo, Lino, Cleto, Clemente, Sisto, Cornelio, Cipriano, Lorenzo, Crisogono, Giovanni e Paolo, Cosma e Damiano, e di tutti i tuoi Santi; per i meriti e per le preghiere dei quali concedi che in ogni cosa siamo assistiti dall'aiuto della tua protezione. Per il medesimo Cristo nostro Signore. Amen.

    Hanc igitur oblatiónem servitutis nostræ, sed et cunctae famíliæ tuæ, quam tibi offérimus pro his quoque, quos regeneráre dignatus es ex aqua et Spíritu Sancto, tríbuens eis remissionem omnium peccatórum, quaesumus, Dómine, ut placátus accípias: diésque nostros in tua pace dispónas, atque ab ætérna damnatióne nos éripi, et in electórum tuórum iúbeas grege numerári. Per Christum, Dóminum nostrum. Amen.

    Ti preghiamo, dunque, o Signore, di accettare placato questa offerta di noi tuoi servi e di tutta la tua famiglia che a Te rivolgiamo per coloro che Ti sei degnato di rigenerare con l’acqua e con lo Spirito Santo, concedendo loro la remissione di tutti i peccati;fa che i nostri giorni scorrano nella tua pace e che noi veniamo liberati dall’eterna dannazione e annoverati nel gregge dei tuoi eletti. Per Cristo nostro Signore. Amen.

    COMMUNIO
    Act 2:2; 2:4
    Factus est repénte de coelo sonus, tamquam adveniéntis spíritus veheméntis, ubi erant sedéntes, allelúia: et repléti sunt omnes Spíritu Sancto, loquéntes magnália Dei, allelúia, allelúia.

    Improvvisamente, nel luogo ove si trovavano, venne dal cielo un suono come di un vento impetuoso, alleluia: e furono ripieni di Spirito Santo, e decantavano le meraviglie del Signore, allelúia, alleluia.

    POSTCOMMUNIO
    Orémus.
    Sancti Spíritus, Dómine, corda nostra mundet infúsio: et sui roris íntima aspersióne fecúndet. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate eiusdem Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

    Preghiamo.
    Fa, o Signore, che l’infusione dello Spirito Santo purifichi i nostri cuori, e li fecondi con l’intima aspersione della sua grazia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con il medesimo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.”




    “L'ANGOLO PATRISTICO
    Omelia di san Gregorio Papa.
    Omelia 30 sul Vangelo.

    Preferisco, fratelli carissimi, scorrere brevemente le parole di questa lettura del Vangelo, affinché possiamo fermarci più lungamente a considerare i misteri di sì grande solennità. In questo giorno invero lo Spirito Santo discese con improvviso strepito sui discepoli e, trasformando gli spiriti di questi uomini carnali, li convertì al suo amore, e mentre delle lingue di fuoco apparivano all'esterno, al di dentro i loro cuori s'infiammarono; e siccome vedevano Dio sotto forma di fuoco, divennero con soavità ineffabile tutti ardenti d'amore. Poiché lo Spirito Santo è amore: onde anche Giovanni dice: «Dio è carità» (1Joann. 4:8). Chi dunque desidera Dio con tutto il cuore, certamente già possiede colui che ama. Nessuno infatti potrebbe amar Dio, s'egli non possedesse colui che ama.
    Ma ecco, se si chiede a ciascun di voi se ama Dio, egli con piena fiducia e con animo sicuro risponde: L'amo. Ora voi avete udito al principio della lettura ciò che dice la Verità; «Se uno mi ama, osserverà la mia parola» (Joann. 4:23). La prova dunque dell'amore è l'azione. Perciò Giovanni dice ancora nella sua Lettera: «Chi dice: Io amo Dio, e non ne osserva i comandamenti, è un bugiardo» (1Joann. 2:4). Ma noi amiamo veramente Dio e ne osserviamo i comandamenti, se ci sforziamo di reprimere le nostre concupiscenze. Perché chi continua ad abbandonarsi ai desideri illeciti, certamente non ama Dio, perché gli è contrario colla sua volontà.
    «E il Padre mio lo amerà, e verremo a lui, e faremo dimora presso di lui» (Joann. 14:23). Considerate, fratelli carissimi, che grande onore è avere per ospite nel nostro cuore Dio che viene a noi. Certo se qualche amico ricco o molto potente dovesse entrare in casa nostra, con tutta fretta si netterebbe la casa intera, perché non ci si trovasse nulla che offendesse gli occhi dell'amico che giunge. Si purifichi dunque dalle sozzure del peccato chi prepara a Dio la dimora dell'anima sua. Ma badate a ciò che dice la Verità: «Verremo, e faremo dimora presso di lui» (Joann. 14:23). Egli viene difatti nel cuore di certuni, ma non vi fa dimora: perché essi attirano bensì lo sguardo di Dio colla compunzione, ma, al momento della tentazione, dimenticano subito ciò che li ha condotti alla penitenza; e così ritornano a commettere peccati, come se non li avessero mai pianti.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...27&oe=5D83ED53






    «"Giorno della Pentecoste, quando lo Spirito Santo discese a Gerusalemme sopra i discepoli in lingue di fuoco".

    Lo Spirito Santo viene paragonato ad una deliziosa rugiada, la quale, mentre asterge le macchie del nostro cuore, lo rende fecondo ad operare il bene.Senza questa rugiada il povero nostro cuore è come un terreno riarso dal sole. Il fuoco impuro della concupiscenza dissecca in esso ogni umore e lo riduce ad una massa pietrosa, dove non può germogliare filo d'erba. Viene però lo Spirito Santo e smorza questi profani ardori; la zolla rovente del cuore accoglie allora la benefica rugiada celeste e lo Spirito Santo vi depone i germi d'ogni più eletta virtù.
    (Cardinale Alfredo Ildefonso Schuster osb, Liber Sacramentorum. Vol. IV, Torino-Roma, 1930, p. 160)»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...76&oe=5D8A4EAF





    https://tradidiaccepi.blogspot.com/
    Tradidi quod et accepi: Novena di Pentecoste
    “NOVENA DI PENTECOSTE. (31 Maggio - 8 Giugno)”

    “AVVISO SACRO
    ️Ricordo a beneficio della salvezza delle Anime nostre e dei lettori di Christus vincit, la concessione per poter lucrare l'Indulgenza Plenaria a quanti cantano o recitino solennemente e devotamente l'inno Veni Creator in una Chiesa o in un Oratorio e alle solite condizioni, o in un giorno della Novena, o nella festa di Pentecoste o anche fra l'Ottava, purché confessati e comunicati preghino secondo le intenzioni del Sommo Pontefice.
    CONDIZIONI PER LUCRARE L'INDULGENZA PLENARIA
    Per acquistare l’Indulgenza Plenaria è necessario eseguire l’opera indulgenziata e adempiere tre condizioni:
    Confessione Sacramentale.
    Comunione Eucaristica.
    Preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice.
    E si richiede inoltre che sia escluso qualsiasi affetto al peccato anche veniale.
    Se manca la piena disposizione o non sono poste le predette tre condizioni, l’indulgenza è solamente parziale…
    Quali sono le intenzioni del Sommo Pontefice?
    Tali intenzioni di preghiera sono sempre le stesse e concernono il ministero petrino. Esse sono:
    1.L’esaltazione della Chiesa.
    2. La propaganda della fede.
    3. L’estirpazione delle eresie.
    4. La conversione dei peccatori.
    5. La concordia dei governanti cristiani.
    6. Il bene del popolo cristiano.
    (Dall’Ordo Missae, tratto dal Dizionario di Teologia Cattolica)
    TESTO DEL "VENI CREATOR".”
    Tradidi quod et accepi: Novena di Pentecoste

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    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda.»
    “Vieni, Santo Spirito, mandaci dal cielo un raggio della tua luce...”
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    “Mese di giugno. Litanie del Sacro Cuore di Gesù.”
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    “9 giugno 1862. Papa Pio IX nella Maxima quidem.”
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    “S’affida quindi alla misericordia di Dio confessandosi peccatore in umiltà profonda: «... io mi rendei Piangendo a quei che volentier perdona. Orribil furon li peccati miei; Ma la bontà infinita ha sì gran braccia, Che prende ciò che si rivolge a lei». (Purgatorio, III, 119-123). https://www.sursumcorda.cloud/
    Dal numero 164 di SVRSVM CORDA® del 9 giugno 2019.
    Indice dei contenuti:
    - Comunicato numero 164. Il giudice iniquo e la povera vedova;
    - Il fariseo e il pubblicano;
    - Orazione a Santa Calliope, Martire (8.6);
    - Benedetto XIV sulla citazione del nome di un eretico durante la Messa;
    - Preghiera ai Santi Martiri Primo e Feliciano (9.6);
    - San Spiridione. Le meretrici pudiche e i ladri onesti!;
    - Orazione a San Bonifacio, Vescovo e Martire (5.6);-
    - Preghiera a San Francesco Caracciolo, Confessore (4.6);
    - Video dell’Abate Ricciotti: L’eutanasia è un suicidio commissionato;
    - Preghiera a Sant’Antonio Maria Gianelli, Vescovo (7.6);
    - Preghiera a Santa Clotilde, Regina (3.6).”
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    https://www.sursumcorda.cloud/artico...-la-messa.html
    “Papa Benedetto XIV: La citazione del Romano Pontefice durante la Messa. Cosa significa? Perché si cita il Romano Pontefice?”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...02&oe=5D86649B



    "La vera umiltà---> https://youtu.be/n9mF_GM9unc"




    «9 giugno 2019, Bergoglio: "Costruire un nido è una tentazione". Secondo quale religione? Non per il Cattolicesimo e né per il Cattolico. Ma non è una tentazione nemmeno per tutte quelle religioni più sensibili alla legge di natura. Costruire un nido, sia in senso proprio che figurato, è difatti di diritto naturale, non è certamente una tentazione. Prosegue: "Non bisogna essere allergici a ogni contaminazione". In verità il dogma (Unam Sanctam ...) comanda di essere allergici ad ogni contaminazione dottrinale, morale, di culto e disciplina. Ed ancora, "dal nido alla setta il passo è breve". In verità si dimostra settario chi demonizza il nido, ostacolo al mondialismo ecumenico. Quest'ultimo, sì, che è settarismo massonico (condannato da Dio Padre nel VT, da Dio Figlio nel NT e da Dio Spirito Santo nel Magistero della Chiesa). Bergoglio dimostra ancora una volta di essere un partigiano dell'antidottrina, dimostra di credere che la Chiesa sia una setta che deve aprirsi alle contaminazioni, così per le società cristiane e per le famiglie cattoliche. Incarna senza mezze misure lo spirito della dannata laicità, maledetto nella Quas Primas ed altrove. Lo ha mai aperto un Catechismo cattolico, o pensa che il Cattolicesimo sia la sua opinione? Viva riluttanza per tutti quei possessori di titolo colorato che, pur potendo, non lo dichiarano deposto, ma continuano a sbavare nel suo piatto avvelenato. Arriverà la resa dei conti.
    Carlo Di Pietro - Sursum Corda A loro non serve un "papa massone", nel senso di affiliato. A loro basta un designato che sia propugnatore di ideologie liberali ---> https://www.youtube.com/watch?v=Yq80fiJvVAc »

    "Video: 1818, i piani dell'Alta Vendita Suprema per arrivare all'elezione di un "papa" inebriato di ideologie massoniche, ovvero la genesi e l'evoluzione del "Vaticano secondo", da Roncalli a Bergoglio ---> https://youtu.be/Yq80fiJvVAc
    [VIDEO] Complotto contro la Chiesa e la società civile - La Massoneria e l'Alta Vendita Suprema
    https://www.youtube.com/watch?v=7nzZpaUVT7c
    da La Civiltà Cattolica, 1875, Vol. VII della Serie Nona, Anno Vigesimosesto
    Video a cura di Carlo Di Pietro."
    “[VIDEO] Ecumenismo Smascherato - Condanne della Chiesa all'eresia chiamata «ecumenismo».
    https://m.youtube.com/watch?v=ZQ8VnQMEwL0
    Per affrontare, con dati oggettivi e senza compromessi, il problema del Vaticano Secondo e dei modernisti che occupano la maggior parte delle nostre chiese --> La questione del cosiddetto "papa eretico" ed il problema dell'autorità nella Chiesa -->
    Appunti sulla questione del cosiddetto «papa eretico»”
    https://www.sursumcorda.cloud/massim...a-eretico.html

    https://www.sursumcorda.cloud/sostienici/libri.html
    https://www.sursumcorda.cloud/sostie...no-detail.html
    “Padre Gabriele Maria Roschini, Chi è Maria? Catechismo mariano, Sursum Corda, Potenza 2017.
    Catechismo mariano composto da 235 articoli, semplici ma eruditi. Un’esposizione chiara, ordinata e sintetica di tutto ciò che riguarda la storia, il dogma ed il culto mariano, secondo la forma classica di domande e risposte.”

    “Raccolta di preghiere non contaminate dall'eresia dell'ecumenismo. Diceva Sant'Alfonso: "Chi prega si salva, chi non prega si danna" ->”
    https://www.sursumcorda.cloud/preghiere.html
    «Preghiera di San Pio X per i Sacerdoti.»
    https://www.sursumcorda.cloud/preghiere/







    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/
    “Pietro Ferrari - Lettura del commento storico e dogmatico del Messale Romano per la Festa della Ascensione.”
    “P. VITTORIO GENOVESI S. J. (1887-1967)
    V. Genovesi, La vita soprannaturale nei suoi principi e nelle sue manifestazioni, 1943.
    L’oggetto della Fede.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...85&oe=5D5A58E4
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...1a&oe=5D5A1D67
    “Pietro Ferrari. La conseguenza di avere amici pensanti è che difficilmente ti mancherà da leggere — grato.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...e1&oe=5D562502







    http://www.radiospada.org
    http://www.edizioniradiospada.com
    https://www.facebook.com/radiospadasocial


    "9 giugno 2019: Domenica di Pentecoste."
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...91&oe=5D8FF5D5






    https://www.radiospada.org/2016/05/m...la-pentecoste/
    https://i1.wp.com/www.radiospada.org...24%2C750&ssl=1










    www.agerecontra.it | Sito del Circolo Cattolico "Christus Rex"
    http://www.agerecontra.it/

    "Centro Studi Giuseppe Federici - sito ufficiale"
    http://www.centrostudifederici.org/

    "sito dedicato alla crisi dottrinale nella Chiesa cattolica"
    http://www.crisinellachiesa.it/

    "Sito ufficiale del Centro Culturale San Giorgio"
    http://www.centrosangiorgio.com/


    C.M.R.I. - "Congregatio Mariae Reginae Immacolata" ("Congregation of Mary Immaculate Queen" "Congregazione di Maria Regina Immacolata"):
    http://www.cmri.org/ital-index.html





    https://www.truerestoration.org/


    https://novusordowatch.org/


    ": Quidlibet : ? A Traditionalist Miscellany — By the Rev. Anthony Cekada"
    http://www.fathercekada.com/

    "Home | Traditional Latin Mass Resources"
    http://www.traditionalmass.org/

    http://www.traditionalcatholicpriest.com/





    "Como ovejas sin Pastor"
    http://sicutoves.blogspot.com/


    https://moimunanblog.com/





    “Pro Fide Catholica | Le site de Laurent Glauzy”
    https://profidecatholica.com/


    https://johanlivernette.wordpress.com/


    https://lacontrerevolution.wordpress.com/


    https://sedevacantisme.wordpress.com/


    "Sede Vacante -"
    http://www.catholique-sedevacantiste.fr/


    http://wordpress.catholicapedia.net/


    https://fidecatholica.wordpress.com/


    https://militesvirginismariae.wordpress.com/




    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/
    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Mieux vaut une petite œuvre dans la Vérité, qu’une grande dans l’erreur.”

    Messes :: Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/messes


    “Nous passons du mois de Marie (mai) au moi du Sacré-Cœur (juin).”
    https://scontent-frt3-2.xx.fbcdn.net...77&oe=5D9EFE4D

    “Mois de juin : mois dédié au Sacré-Coeur de NSJC. Litanies:
    Litanies du Sacré-c?ur
    https://scontent-frt3-2.xx.fbcdn.net...a0&oe=5D8BE389

    “Apostolat de la prière: juin 2019
    En réparation pour les lois iniques et les péchés publics contre le Règne Social du Sacré Cœur de Jésus.”
    http://www.sodalitium.eu/wp-content/...let.juin19.pdf
    https://scontent-frt3-2.xx.fbcdn.net...0a&oe=5D5AD45D




    9 juin : Saint Prime et Saint Félicien, Frères, Martyrs :: Ligue Saint Amédée
    “9 juin : Saint Prime et Saint Félicien, Frères, Martyrs.”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...t_felicien.jpg





    “9 juin 1537 : publication de la bulle Sublimus Dei, du Pape Paul III, condamnant l’esclavage.

    Par cette bulle, le Pape interdit l’esclavage des Indiens d’Amérique "et de tous les autres peuples qui peuvent être plus tard découverts".
    Paul III dénonce une telle pratique comme directement inspirée par l’Ennemi du genre humain (Satan).”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...a9&oe=5D9B2707



    “Dimanche de la Pentecôte.”
    https://www.introibo.fr/Commentaires...our,951#inter1


    “Méditation sur la Fête de la Pentecôte : ils furent tous remplis du Saint-Esprit.”
    https://le-petit-sacristain.blogspot...nt-esprit.html
    https://le-petit-sacristain.blogspot...pentecote.html
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...0e&oe=5D99D88D





    “Sermon du Père Joseph-Marie pour le Dimanche de la Pentecôte : L'action du Saint Esprit.
    http://prieure2bethleem.org/predica/2017_06_04.mp3”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...c0&oe=5D8102CB








    Veni Creator Spiritus!!!
    COR JESU SACRATISSIMUM, MISERERE NOBIS!!!
    Cor Jesu Sacratissimum, miserere nobis! - Adveniat Regnum tuum!
    AVE MARIA!!! REGINA COELI, LAETARE, ALLELUIA!!!

    «O Santissima Trinità, vi adoro! Mio Dio, mio Dio, Vi amo nel Santissimo Sacramento!»
    CHRISTUS VINCIT, CHRISTUS REGNAT, CHRISTUS IMPERAT!!!
    Luca, SURSUM CORDA – HABEMUS AD DOMINUM!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  7. #57
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    Lightbulb Re: Pentecoste

    31 MAGGIO 2020: trentunesimo ed ultimo giorno del Mese Mariano di Maggio, Santa Petronilla, Martire, Santi Canzio, Canziano e Canzianilla, fratelli Martiri; FESTA DELLA BEATA VERGINE MARIA SANTISSIMA REGINA E DOMENICA DI PENTECOSTE…





    «IL SANTO GIORNO DELLA PENTECOSTE.
    LA VENUTA DELLO SPIRITO SANTO»
    "Guéranger, L'anno liturgico - Il santo giorno della Pentecoste"
    Guéranger, L'anno liturgico - Il santo giorno della Pentecoste
    http://www.unavoce-ve.it/pg-pentecoste.htm


    «Festa della B. V. Maria Regina, 31 maggio»
    «Santa Petronilla, vergine, lo stesso giorno»
    http://www.unavoce-ve.it/gueranger.htm





    «Maggio mese di Maria: 31° giorno. IL SANTO ROSARIO.
    FONTE: Maggio mese di Maria, P. Stefano M. Manelli, © 2010 Casa Mariana Editrice, 2010»
    Maggio mese di Maria: 31° giorno ? Stellamatutina.eu ? Sito di cultura cattolica in piena e totale obbedienza al Magistero Petrino.
    http://www.stellamatutina.eu/maggio-...ria-31-giorno/





    C.M.R.I. - "Congregatio Mariae Reginae Immacolata" ("Congregation of Mary Immaculate Queen" - "Congregazione di Maria Regina Immacolata"):
    Preserving the authentic Traditional Catholic Faith and Traditional Latin Mass: CMRI
    http://www.cmri.org/
    Indice testi in italiano
    http://www.cmri.org/ital-index.html





    http://ladivinavolonta.org/wp-conten...6-per-chi1.pdf
    "LA RUSSIA NELLA PROFEZIA POLITICA DI FATIMA Daniele Arai 18/06/2007 (pag. 61)”
    http://www.devozioni.altervista.org/...anni_xxiii.pdf
    https://www.agerecontra.it/2014/02/l...aria-a-fatima/
    “L’UCRAINA E LA RUSSIA NELLA «POLITICA» DI MARIA A FATIMA. L’EDITORIALE DEL VENERDI di Arai Daniele”





    Pentecoste - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/pentecoste/
    «31 maggio 2020, festa della Pentecoste».
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...nto-2015-2.jpg







    SANTA MESSA CELEBRATA da DON GIUSEPPE MURRO DELL’I.M.B.C. (“ISTITUTO MATER BONI CONSILII”) a VERRUA SAVOIA (TO) stamattina 31 MAGGIO 2020: DOMENICA DI PENTECOSTE…


    Messa IMBC in streaming - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/messa-imbc-streaming/
    «31 maggio 2020, festa della Pentecoste. Alle ore 10,30 S. Messa in streaming da Verrua Savoia.
    Domenica 31/05/2020, Pentecoste
    S. Messa alle ore 10,30 in diretta dalla chiesa dei ss. Pietro e Paolo di Verrua Savoia (TO):
    https://youtu.be/gIWaiOMFmM4
    S. Messa, presso l'istituto Mater Boni Consilii, Festa della Pentecoste.
    http://www.sodalitium.biz/messa-imbc-streaming/

    Vieni, o Spirito di Sapienza, distaccaci dalle cose della terra, e infondici amore e gusto per le cose del cielo.
    Vieni, o Spirito d’Intelletto, rischiara la nostra mente con la luce dell’eterna verità e arricchiscila di santi pensieri.
    Vieni, o Spirito di Consiglio, rendici docili alle tue ispirazioni e guidaci sulla via della salute.
    Vieni, o Spirito di Fortezza, e dacci forza, costanza e vittoria nelle battaglie contro i nostri spirituali nemici.
    Vieni, o Spirito di Scienza, sii Maestro alle anime nostre, e aiutaci a mettere in pratica i tuoi insegnamenti.
    Vieni, o Spirito di Pietà, vieni a dimorare nel nostro cuore per possederne e santificarne tutti gli affetti.
    Vieni, o Spirito di Santo Timore, regna sulla nostra volontà, e fa che siamo sempre disposti a soffrire ogni male anziché peccare».

    "La grande effusione di Spirito Santo nella Pentecoste cristiana dà inizio alla storia degli uomini finalmente felici. Il mondo concepisce la pace come il godimento e il possesso di ogni bene temporale, come l'assenza di ogni preoccupazione. La pace di Cristo è nelle profondità dello spirito e non si perde finché in noi zampilla in vita eterna la fonte della grazia. Come il Cristo ha dimostrato al mondo di amare il Padre compiendo la sua volontà di salvezza, cosi il cristiano può dirsi veramente tale quando pone la volontà di Gesù di sopra di ogni altra aspirazione. Questa è la condizione e questo il prezzo della pace che nessuno potrà toglierci" (commento al Vangelo di Mons. Salvatore Garofalo).

    http://www.sodalitium.biz/category/santo-del-giorno/


    "Sante Messe - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    “Sodalitium - IMBC”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I.M.B.C. a Ferrara”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
    “Oratorio Sant'Ambrogio, Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11)”


    Della festa della Pentecoste - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/catechismo-pentecoste/
    «Catechismo Maggiore di San Pio X – Della festa della Pentecoste»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...-620x350-1.jpg

    Meditazione e Comunione spirituale per la Pentecoste - Sodalitium
    «Meditazione e Comunione spirituale per la Pentecoste»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...s/Sito-med.jpg
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...ds/Sito-co.jpg
















    SANTA MESSA CELEBRATA da DON FLORIANO ABRAHAMOWICZ alla “DOMUS MARCEL LEFEBVRE” di PAESE (TV) stamattina 31 MAGGIO 2020: DOMENICA DI PENTECOSTE…


    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    Domenica di Pentecoste (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=PyQlSF1qgtg
    Domenica di Pentecoste (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=Txw0Kv4pmEA

    Domenica nell’ottava dell’Ascensione (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=iSrvPyAttQo
    Domenica nell’ottava dell’Ascensione (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=bXos08q8m_c
    Festa dell'Ascensione (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=VNSErDRMohU
    Festa dell'Ascensione (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=WexLjhcWp7I
    Vigilia dell'Ascensione. S. Messa preceduta dalla processione
    https://www.youtube.com/watch?v=Unq6IZKhegY
    Martedi delle Rogazioni: S. Messa preceduta dalla processione.
    https://www.youtube.com/watch?v=5eymLoBvcPw
    Lunedi delle Rogazioni: S. Messa preceduta dalla processione.
    https://www.youtube.com/watch?v=SLtt1lgF-Ag
    V domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=P9tQCXVxcR4
    V domenica dopo Pasqua (Omelia)
    IV domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=tbYI76JMEl8
    IV domenica dopo Pasqua (Omelia)
    Invenzione della Santa Croce; III domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=UNX2Qp9foZQ
    Invenzione della Santa Croce; III domenica dopo Pasqua (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=cOa9s9XQ_FM
    SANTA MESSA - domusmarcellefebvre110815
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso».






    https://www.agerecontra.it/2019/06/c...la-pentecoste/
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    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda»
    “Vieni, Santo Spirito, mandaci dal cielo un raggio della tua luce...”
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    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...ia-regina.html
    “Preghiera per la Festa di Maria Regina”
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    “Preghiera a Santa Petronilla, Vergine (31.5)”
    https://www.sursumcorda.cloud/tags/s...etronilla.html

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    “La verità sul Santuario di Loreto. Traslazione della Santa Casa --->”
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    “Catechismo della Dottrina Cristiana (Papa San Pio X) --->”
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    “Ordinario della Messa (Latino-Italiano) con spiegazione --->”
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    "Preghiere e tradizionali pie pratiche cristiane. Chiediamo a Nostro Signore di ottenere la vera fede e di perseverare"
    https://www.sursumcorda.cloud/preghiere/








    https://www.radiospada.org/tag/pentecoste/
    https://www.radiospada.org/tag/spirito-santo/
    “31 maggio 2020: Domenica di Pentecoste”







    https://www.radiospada.org/tag/divinum-illud-munus/
    https://www.radiospada.org/2020/05/d...spirito-santo/
    «“Divinum illud munus”. L’enciclica di Leone XIII sullo Spirito Santo.
    LETTERA ENCICLICA DEL SANTISSIMO SIGNOR NOSTRO LEONE PAPA XIII
    SULLA PRESENZA E MIRABILE VIRTÙ DELLO SPIRITO SANTO»
    “Divinum illud munus”. L’enciclica di Leone XIII sullo Spirito Santo


    https://www.radiospada.org/2019/06/i...e-e-filologia/
    «Il Concilio di Firenze: lo Spirito Santo tra Fede e Filologia.
    Epifanio nell’Ancorato: «Se il Cristo è creduto da Dio, come Dio da Dio, lo Spirito lo è da ambedue. Siccome nessuno conosce il Padre, se non il Figliuolo; così io oso dire che nessuno conosce il Figliuolo, se non lo Spirito, il quale procede dall’uno e dall’altro».

    https://www.radiospada.org/tag/sacra-sindone/
    https://www.radiospada.org/tag/cristo/
    https://www.radiospada.org/tag/ascensione/
    https://www.radiospada.org/tag/pentecoste/
    https://www.radiospada.org/tag/spirito-santo/

    https://www.radiospada.org/tag/san-leone-magno/

    https://www.radiospada.org/tag/sacra-scrittura/
    https://www.radiospada.org/tag/esegesi/
    https://www.radiospada.org/tag/bibbia/
    https://www.radiospada.org/tag/cantico-dei-cantici/
    https://www.radiospada.org/tag/giuseppe-ricciotti/
    https://www.radiospada.org/tag/bibbia-e-non-bibbia/

    https://www.radiospada.org/tag/liturgia/
    https://www.radiospada.org/tag/Messa/
    https://www.radiospada.org/tag/santa-messa/

    https://www.radiospada.org/tag/devozioni/
    https://www.radiospada.org/tag/novena/

    https://www.radiospada.org/tag/fatima/
    https://www.radiospada.org/tag/madonna/
    https://www.radiospada.org/tag/maria/









    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis»







    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    “CATECHISMO MAGGIORE DI SAN PIO X. Della festa della Pentecoste”.


    Sardinia Tridentina: Domenica di Pentecoste
    «Domenica di Pentecoste.

    Dieci giorni dopo la sua ammirabile Ascensione, Gesù Cristo, manda agli Apostoli lo Spirito Santo "che procede dal Padre e dal Figlio", illuminandoli su tutte le verità della fede, santificandoli in grazia e rivestendoli di una forza sovrannaturale. Lo Spirito Santo è sempre presente nella Santa Chiesa, ne è l'anima, la ispira e la dirige nella sua missione evangelizzatrice verso tutte le gente, verso i Giudei come verso i Pagani. Anche i battezzati sono fatti tempio dello Spirito Santo: guardiamoci dall'estingure in noi il fuoco del Paraclito coi peccati e lasciamoci guidare dalle sue ispirazioni.
    (…) Orémus.
    Sancti Spíritus, Dómine, corda nostra mundet infúsio: et sui roris íntima aspersióne fecúndet. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate eiusdem Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
    Preghiamo.
    Fa, o Signore, che l’infusione dello Spirito Santo purifichi i nostri cuori, e li fecondi con l’intima aspersione della sua grazia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con il medesimo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen».



    https://tradidiaccepi.blogspot.com/







    Pentecoste
    “Pentecoste”
    Maggio mese tradizionalmente mariano
    “31 maggio - Beata Vergine Maria Regina”
    31 maggio (22 agosto) - Beata Vergine Maria Regina
    “31 maggio - S. Petronilla, martire”
    31 maggio - S. Petronilla, martire
    “31 maggio - SS. Canzio, Canziano e Canzianilla, martiri”
    https://forum.termometropolitico.it/...a-martiri.html







    https://fidecatholica.wordpress.com/





    http://www.SaintAmedee.ch
    http://liguesaintamedee.ch/messes
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum]»
    “Mieux vaut une petite œuvre dans la Vérité, qu’une grande dans l’erreur”


    31 mai : Notre-Dame Médiatrice de Toutes Grâces :: Ligue Saint Amédée
    “31 mai : Notre-Dame Médiatrice de Toutes Grâces”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...tes_graces.jpg







    "Le mois de Mai est dédié à la Très Sainte Vierge Marie. Nous suggérons cette page, afin de bien réciter le Rosaire"
    Notre-Dame de Fatima : Prieres


    “Dimanche 31 mai : Pentecôte
    Sainte Messe en live streaming depuis la chapelle Saint Pierre et Saint Paul de Verrua Savoia (IMBC), à partir de 10h30.
    La Messe de l?IMBC en Streaming - Sodalitium
    NB : sermon en français à la fin de la messe”.


    “Dimanche de la Pentecôte”
    “Sermon du Père Joseph-Marie pour le Dimanche de la Pentecôte : L'action du Saint Esprit.
    http://prieure2bethleem.org/predica/2017_06_04.mp3
    “Méditation sur la Fête de la Pentecôte : ils furent tous remplis du Saint-Esprit”
    “Commentaires liturgiques du Jour de la Pentecôte”
    https://www.introibo.fr/IMG/jpg/Pentecote005.jpg









    VENI CREATOR SPIRITUS!!!
    COR JESU SACRATISSIMUM, MISERERE NOBIS!!!

    Cor Jesu Sacratissimum, miserere nobis! - Adveniat Regnum tuum!
    AVE MARIA!!! REGINA COELI, LAETARE, ALLELUIA!!!

    «O Santissima Trinità, vi adoro! Mio Dio, mio Dio, Vi amo nel Santissimo Sacramento!»
    CHRISTUS VINCIT, CHRISTUS REGNAT, CHRISTUS IMPERAT!!!
    Luca, SURSUM CORDA – HABEMUS AD DOMINUM!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

 

 
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