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Discussione: Poesia in lingua Sarda

  1. #21
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    Predefinito Rif: Poesia in lingua Sarda

    Citazione Originariamente Scritto da ricarduos Visualizza Messaggio
    un'atera chi no apo cumpresu est "pendericones".

    provando a fare una traduzione:

    non dica "tabur" chi indossa gli sproni
    nè gente stanca passi sul solco(suru devet essere Surcu)
    poichè vedon sassari i "pendericones".

    anche se un uomo andasse di fretta
    e gli speroni fossero di "quesse"(forse "chessa?")
    e lo seguissero banditi e ladroni
    non dica tabur chi indossa gli sproni.

    questi consiglieri hanno istituito delle pene/punizioni.(o hanno fatto patire le pene?)
    e seguono le istanze dei cavalieri
    e le confermano tutti i baroni
    non dica tabur chi indossa gli sproni.

    temono le pene quelli del monte acuto
    passando fiumi e pestando fango
    che li copre fino agli arcioni
    non dica tabur chi indossa gli sproni
    Salute a tutti ragazzi! Questa poesia è un vero rompicapo per il semplice motivo che è stata trascritta malamente! Mi sembra ottimo il lavoro svolto da Ricarduos per la sua comprensione. Io però "suru" lo tradurrei con "s'oru", in quanto "suru" è stato scritto dal poeta in questo modo per motivi di rima con "tabur" (la sestina è a rima baciata). Il verso quindi lo tradurrei con "né gente stanca passi lungo gli argini".
    Per lo stesso motivo di rima (con "presse"), è stato scritto "quesse"(la pronuncia spagnola è chesse) al posto di "cassa-catza" e, pertanto, quel verso lo tradurrei con "e gli speroni fossero da caccia".
    "Pendericones" mi sembra una parola composta: "pen de ricones"?, "pende ricones"? dove "ricones" potrebbe essere anche lo spagnoleggiante "rincones". Resta "tabur" ... letto al contrario sarebbe "rubat"(non lo escluderei) ma, perchè un italianismo? Oppure il poeta potrebbe essere ricorso a licenza poetica (molto frequente nella poesia sarda) e "tabur" potrebbe essere l'abbreviazione di "t'aburres": cosa ne pensi Riccardo?:mmm:

  2. #22
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    Predefinito Rif: Poesia in lingua Sarda

    Citazione Originariamente Scritto da sisinni pabi Visualizza Messaggio
    Salute a tutti ragazzi! Questa poesia è un vero rompicapo per il semplice motivo che è stata trascritta malamente! Mi sembra ottimo il lavoro svolto da Ricarduos per la sua comprensione. Io però "suru" lo tradurrei con "s'oru", in quanto "suru" è stato scritto dal poeta in questo modo per motivi di rima con "tabur" (la sestina è a rima baciata). Il verso quindi lo tradurrei con "né gente stanca passi lungo gli argini".
    Per lo stesso motivo di rima (con "presse"), è stato scritto "quesse"(la pronuncia spagnola è chesse) al posto di "cassa-catza" e, pertanto, quel verso lo tradurrei con "e gli speroni fossero da caccia".
    "Pendericones" mi sembra una parola composta: "pen de ricones"?, "pende ricones"? dove "ricones" potrebbe essere anche lo spagnoleggiante "rincones". Resta "tabur" ... letto al contrario sarebbe "rubat"(non lo escluderei) ma, perchè un italianismo? Oppure il poeta potrebbe essere ricorso a licenza poetica (molto frequente nella poesia sarda) e "tabur" potrebbe essere l'abbreviazione di "t'aburres": cosa ne pensi Riccardo?:mmm:

    Rubat lo trovo improbabile,visto che italianismi del genere è difficile trovarli persino oggi(un sardo parlante,per quanto italianizzato direbbe tutt'ora "furat")...anche l'altra ipotesi è abbastanza "forzata"...credo si tratti di qualche espressione idiomatica che magari non si usa più.

    Speroni da Caccia ha gia un senso,è possibile che sia come dici tu....Pendericones potrebbe avere qualche affinità con Pendericos o penduricalhos (portoghese)...dovrebbe significare cose che si appendono come ad esempio medaglie...e quindi richiamare forse a Cavalieri o militari.

  3. #23
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    Predefinito Rif: Poesia in lingua Sarda

    Citazione Originariamente Scritto da ricarduos Visualizza Messaggio
    Rubat lo trovo improbabile,visto che italianismi del genere è difficile trovarli persino oggi(un sardo parlante,per quanto italianizzato direbbe tutt'ora "furat")...anche l'altra ipotesi è abbastanza "forzata"...credo si tratti di qualche espressione idiomatica che magari non si usa più.

    Speroni da Caccia ha gia un senso,è possibile che sia come dici tu....Pendericones potrebbe avere qualche affinità con Pendericos o penduricalhos (portoghese)...dovrebbe significare cose che si appendono come ad esempio medaglie...e quindi richiamare forse a Cavalieri o militari.
    Sì, il discorso dei "pendericones" fila ...
    Il senso della poesia mi sembra tutto incentrato contro la pena di morte. Tabur! non poteva essere che l'ordine impartito dal cavaliere "che porta gli sproni" per far rullare il tamburo prima dell'esecuzione della condanna a morte.
    Mi pare che lo confermi questa quartina:

    "temono le pene quelli del monte acuto
    passando fiumi e pestando fango
    che li copre fino agli arcioni
    non dica tabur chi indossa gli sproni"

    e, soprattutto l'ultima che altro non è che un'implorazione a non eseguire le condanne a morte: "prendeteli tutto, dal formaggio alla ricotta ma, per favore, "non dica tabur colui che porta gli sproni!"

    "si sas penas pagan sos pastores totu
    li den pignorare su casu e regotu,
    aiscos e musorzoa cun sos malinzones
    no neret tabur quie portat isprones"
    Ultima modifica di sisinni pabi; 23-10-09 alle 18:30

  4. #24
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    Predefinito Rif: Poesia in lingua Sarda

    Citazione Originariamente Scritto da sisinni pabi Visualizza Messaggio
    Sì, il discorso dei "pendericones" fila ...
    Il senso della poesia mi sembra tutto incentrato contro la pena di morte. Tabur! era l'ordine dato dal cavaliere "che porta gli sproni" per far rullare il tamburo prima dell'esecuzione della condanna a morte.
    Mi pare che lo confermi questa quartina:

    "temono le pene quelli del monte acuto
    passando fiumi e pestando fango
    che li copre fino agli arcioni
    non dica tabur chi indossa gli sproni"

    e, soprattutto l'ultima che altro non è che un'implorazione a non eseguire le condanne a morte: "prendeteli tutto, dal formaggio alla ricotta ma, per favore, "non dica tabur colui che porta gli sproni!"

    "si sas penas pagan sos pastores totu
    li den pignorare su casu e regotu,
    aiscos e musorzoa cun sos malinzones
    no neret tabur quie portat isprones"

    devo dire che fila come ragionamento...è molto probabile che sia così.

  5. #25
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    Predefinito Rif: Poesia in lingua Sarda

    no, il discorso dell'implorazione
    nn regge assolutamente.
    Anzi..

    Però forse voi nn la conoscete tutta.
    se fosse così, io potrei postarne il resto
    anche se mi dovrete dare il tempo
    (da galluresofono, ho molta difficolta
    a correggere gli errori di copiatura,
    con un sardo così stretto).
    Ultima modifica di Isandro; 23-10-09 alle 19:11
    Maccu sei si tu non sai / chi in la nizissidai / tutti li bé' so' communi.

  6. #26
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    Predefinito Rif: Poesia in lingua Sarda

    inoltre, questa poesia, è molto
    simile ad altre scritte da Ghjaseppa di Scanu.

    Solitamente, Ghjaseppa, utilizzava
    questo registro (in gallurese, chiaramente)
    quando poetava di fatti nn pubblici, ma
    di pubblico dominio. Ossia da nascondere
    alla legge.
    Per esempio delle "disamistai".
    In oltre, essendo un verseggiatore,
    ed essendo la platea, brilla o festosa,
    la chiave per leggere "lu nuspu", solitamente
    viene fornita alla fine. Quando tutti
    comprendono, ma non potendo rileggere
    nn possono utilizzare i versi celati a fini legali.

    In questo caso, pur nn riuscendo a cogliere
    le pieghe del sardo-logudorese (o gallurese),
    posso dire che sia lo stesso.
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  7. #27
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    Predefinito Rif: Poesia in lingua Sarda

    ancora, come nel caso di Ghjaseppa,
    in questo genere di poesie,
    il quarto verso della quartina,
    nn si legge (ai fini delle decodifica).

    Mentre i primi due versi, imbastiscono
    il messaggio, il terzo mette a fuoco
    il soggetto. (Il quarto, solo nel complesso
    diventa funzionale del terzo e del messaggio
    nascosto, decodificato con l'ultima/ultime quartine)
    Maccu sei si tu non sai / chi in la nizissidai / tutti li bé' so' communi.

  8. #28
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    Predefinito Rif: Poesia in lingua Sarda

    beh,allora la dovresti postare per intero....così magari si può cogliere qualche altro elemento per capire a cosa si riferisca....ma credo che comunque ci siamo andati vicini.

  9. #29
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    Predefinito Rif: Poesia in lingua Sarda

    Mah, a me sembra che la poesia segua lo schema tecnico della poesia sarda tradizionale del centro nord Sardegna con il verso fisso ripetuto in ogni batorina da inquadrare nell'ambito delle condizioni miserevoli della Sardegna del 1600 (miseria, banditismo, forche ...). A questo punto sarebbe opportuno leggere la poesia per intero.
    Ultima modifica di sisinni pabi; 24-10-09 alle 10:57

  10. #30
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    Predefinito Rif: Poesia in lingua Sarda

    Mah, a me sembra che la poesia segua lo schema tecnico della poesia sarda tradizionale del centro nord Sardegna con il verso fisso ripetuto in ogni batorina da inquadrare nell'ambito delle condizioni miserevoli della Sardegna del 1600 (miseria, banditismo, forche ...). A questo punto sarebbe opportuno leggere la poesia per intero.
    onf:onf:onf:onf:onf:

    di questa tua opinione e delle fonti che la supportano
    (nella poetica della sardegna ..s'intende), ne
    parliamo dopo, intanto vi posto le quartine
    n. 15-16-17-18 (le ultime)

    ..
    In custa pena no bi son compresos
    sos de oristanis nen campidanesos
    A cambas nudas et sensa carzones
    no neret tabur quie portat isprones.

    Andan in carros o a' caddu nudu
    o'veru iscurzos pistende su ludu
    sas armas suas sun unos furcones
    no neret tabur quie portat isprones.

    Sattera gente cisquir caddigare
    rutos in sa pena la han como pagare
    et nexunu fidet de intercessiones
    no noret tabur quie portat isprones.

    Bandu a trumbita su missu at betadu
    qui tabur cun isprones siat disterradu
    como si apicigan sos sedulones
    no neret tabur quie portat isprones.


    Ps Riccardo è di alghero, ..e Sisinni?
    Ultima modifica di Isandro; 24-10-09 alle 13:42
    Maccu sei si tu non sai / chi in la nizissidai / tutti li bé' so' communi.

 

 
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