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Discussione: Nuovo libro di M.Fini

  1. #1
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    Predefinito Nuovo libro di M.Fini

    Massimo Fini
    Sudditi
    Manifesto contro la Democrazia
    pp. 160
    Euro 9,00

    http://www.marsilioeditori.it/

    Per la nostra cultura la democrazia è "il migliore dei sistemi possibili", un valore così universale che l’Occidente si ritiene in dovere di esportare, anche con la forza, presso popolazioni che hanno storia, vissuti e istituzioni completamente diversi. Fini demolisce questa radicata convinzione. Il suo attacco però non segue le linee né della critica di sinistra, che addebita alla democrazia liberale di non aver realizzato l’uguaglianza sociale, né di destra che la bolla come governo dei mediocri, ma aggredisce il sistema dal suo interno. La "democrazia reale", quella che concretamente viviamo, non corrisponde a nessuno dei presupposti su cui afferma di basarsi. È un regime di minoranze organizzate, di oligarchie politiche economiche e criminali che schiaccia e asservisce l’individuo, già frustrato e reso anonimo dal micidiale meccanismo produttivo di cui la democrazia è l’involucro legittimante. Corrosivo e inquietante, Sudditi invita a rivedere certe nostre confortanti certezze, a considerare la situazione paradossale e umiliante del cittadino democratico e, più in profondità, a riflettere sulla condizione dell’uomo contemporaneo.

    Massimo Fini, scrittore e giornalista, scrive per "Il Giorno", "La Nazione", "Il Resto del Carlino" e "Il Gazzettino". È autore di Il conformista (1990) e di due fortunate biografie storiche: Nerone, duemila anni di calunnie (1993), Catilina. Ritratto di un uomo in rivolta (1996). Per Marsilio ha pubblicato Di[zion]ario erotico. Manuale contro la donna a favore della femmina (2000 seconda edizione), Nietzsche. L’apolide dell’esistenza (2002 terza edizione), la trilogia di saggi storico-filosofici La Ragione aveva Torto? (1985), Elogio della guerra (1989), Il denaro "Sterco del demonio" (1998), riproposti nel 2003 in edizione tascabile, e Il vizio oscuro dell’Occidente. Manifesto dell’Antimodernità (2002 e 2004 quinta edizione).

    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

    Der Wehrwolf

  2. #2
    Totila
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    Quella di Fini (Massimo) mi pare un'analisi critica della democrazia interessante e da noi condivisibile.

  3. #3
    AUTODIFESA ETNICA TOTALE!
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    Interessante, pero' mi sembra che la critica di Fini mantenga qualcosa proprio della tradizionale critica "di sinistra", ossia di non essere riuscita a mettere in pratica i suoi ideali.

    Da differenzialista, io preferirei mettere in luce gli aspetti massificanti e sradicanti della democrazia, soprattutto considerando la questione etnica.

    Dal 1789 in poi c'e' un grosso equivoco sulla democrazia, si scambia l'uguaglianza politica con l'uguaglianza naturale. Il risultato e' che se prima la democrazia puo' essere limitata ai membri della comunita' autoctona, dopo si esige che ogni individuo umano sia assolutamente uguale in quanto tale.

    Ma che valori condivisi puo' avere un sistema democratico se fa votare una accozzaglia di individui che non hanno nulla in comune fra di loro ?

    Spero di riuscire a breve a leggere il libro e spero di trovarci anche questi argomenti...

  4. #4
    Totila
    Ospite

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    Originally posted by Eomer
    Interessante, pero' mi sembra che la critica di Fini mantenga qualcosa proprio della tradizionale critica "di sinistra", ossia di non essere riuscita a mettere in pratica i suoi ideali.

    Da differenzialista, io preferirei mettere in luce gli aspetti massificanti e sradicanti della democrazia, soprattutto considerando la questione etnica.

    Dal 1789 in poi c'e' un grosso equivoco sulla democrazia, si scambia l'uguaglianza politica con l'uguaglianza naturale. Il risultato e' che se prima la democrazia puo' essere limitata ai membri della comunita' autoctona, dopo si esige che ogni individuo umano sia assolutamente uguale in quanto tale.

    Ma che valori condivisi puo' avere un sistema democratico se fa votare una accozzaglia di individui che non hanno nulla in comune fra di loro ?

    Spero di riuscire a breve a leggere il libro e spero di trovarci anche questi argomenti...
    A prima vista potrebbe sembrare così. Ma Fini (Massimo), parte nei suoi libri da una critica di "sinistra" per poi approdare a tesi
    da "ancien regime" o pre-industriali (come direbbe lui).
    Sono convinto, cmq, che troveremo ottimi spunti per la nostra battaglia.

  5. #5
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    Originally posted by Eomer
    Interessante, pero' mi sembra che la critica di Fini mantenga qualcosa proprio della tradizionale critica "di sinistra", ossia di non essere riuscita a mettere in pratica i suoi ideali.

    Da differenzialista, io preferirei mettere in luce gli aspetti massificanti e sradicanti della democrazia, soprattutto considerando la questione etnica.

    Dal 1789 in poi c'e' un grosso equivoco sulla democrazia, si scambia l'uguaglianza politica con l'uguaglianza naturale. Il risultato e' che se prima la democrazia puo' essere limitata ai membri della comunita' autoctona, dopo si esige che ogni individuo umano sia assolutamente uguale in quanto tale.

    Ma che valori condivisi puo' avere un sistema democratico se fa votare una accozzaglia di individui che non hanno nulla in comune fra di loro ?

    Spero di riuscire a breve a leggere il libro e spero di trovarci anche questi argomenti...
    Condivido. Una critica al "sistema democratico" da un punto di vista etnico-differenzialista-comunitarista non è ancora stato fatto...
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

    Der Wehrwolf

 

 

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