Il sindaco leghista Aldo Fumagalli fissa le nuove multe
Buttare mozziconi o chewing-gum costerà 330 euro
"Varese, una città salotto"
stangata a chi sporca le strade
di CARLO BRAMBILLA
MILANO - Non siamo ancora a Singapore, dove è addirittura vietato masticare chewing-gum in metropolitana. Ma poco ci manca. Se vi capita di attraversare il centro storico di Varese state molto attenti a non gettare per terra gomme appena masticate, mozziconi di sigaretta, cartacce e rifiuti di ogni genere. Attenzione anche quando parcheggiate l'auto, la moto o il motorino, se avete piccole perdite di olio che possono rovinare il manto stradale. Non parliamo di chi si azzarda a fare scritte, disegni, graffiti o imbrattare in qualsiasi modo i muri dei palazzi. Da ieri, grazie a un'ordinanza severissima del sindaco leghista di Varese, Aldo Fumagalli, è tolleranza zero, con multe da 55 a 330 euro, per chiunque sia sorpreso a sporcare, anche in modo minimo, la città.
Non solo. Oltre al pagamento della sanzione "il colpevole dovrà provvedere al perfetto ripristino delle condizioni originarie". In caso contrario "l'amministrazione potrà dar corso a interventi sostitutivi a spese dell'inadempiente". Il colpevole che ha gettato per terra la cicca masticata o il mozzicone di sigaretta, sorpreso dal vigile o dalla guardia ecologica, li deve raccogliere. In caso contrario verrà chiamata la nettezza urbana. E il cittadino pagherà le spese. Più dispendioso il rifacimento di una strada, il restauro di un monumento o della facciata di un palazzo.
Preposti ai controlli dieci guardie ecologiche e un centinaio di vigili urbani, compresi quelli in borghese della Sav, l'invisibile "Squadra anticrimine varesina". Oltre a una trentina di telecamere piazzate in modo strategico. Modello culturale di riferimento, in questo campo, la vicina, linda e rigorosa, Confederazione Elvetica. Ed in particolare le cittadine di Lugano e Mendrisio, che prima di Varese hanno fatto mettere nelle strade moderni contenitori dei rifiuti dotati di portacenere.
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"Varese è definita "città giardino" - ricorda con orgoglio il sindaco. - Abbiamo da sempre curato la pulizia della città in modo particolare. Mancava questo passaggio. Queste regole e queste sanzioni. Il centro città è un po' come il salotto di casa. In soggiorno nessuno butta i mozziconi per terra. E nessuno lo deve fare neppure nell'isola pedonale. A questo punto abbiamo deciso di attivare la vigilanza perché diventi più repressiva. A cominciare dal centro. Ma estenderemo presto il provvedimento a tutta la città.
L'ordinanza fa appello diretto alla civiltà dei cittadini. E fa riferimento a un decreto legislativo, il 267 del 2000, che stabilisce il minimo e il massimo delle sanzioni per le violazioni alle disposizioni comunali e provinciali. Non si possono ridurre le strade a pattumiera a cielo aperto".
Il Comune di Milano, per ripulire il sagrato di piazza Duomo e le vie adiacenti dalle incrostazioni di gomma da masticare, fa ricorso, da tempo, a costose pulitrici che dissolvono le gomme con getti d'acqua al bicarbonato. Varese preferisce ricorrere alla polizia municipale. "I cittadini vanno educati al senso civico - sostiene Fumagalli. - Credo che presto altri comuni amministrati dalla Lega Nord seguiranno il nostro esempio".
(10 aprile 2004)
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