Saraceni e cowboys uniti contro l'Europa

[Landser]

Saraceni e cowboys uniti contro l'Europa

Giusto un anno fa una coalizione di spiriti umanitari bombardava città e ponti di un paese europeo depositario - ci dicevano - di ogni malvagità e cattiveria. Giusto un anno fa una simpatica compagnia di bravi ragazzi impestava di uranio impoverito il cuore di una Europa considerata un pericoloso covo di ingiustizie, razzismi e violenze riaffioranti dalle lontane nebbie di storie antiche. Come sempre succede a chi dice di combattere battaglie a fin di bene, anche la guerra umanitaria contro la Serbia ci è stata gabbata come l'ultima delle guerre, come l'azione chirurgica che avrebbe estirpato per sempre ogni male da quella porzione di mondo. La tranquilla Europa, non più abituata a guerre in casa propria, ha fatto finta di credere che si sia trattato dell'ultimo, spiacevole ma necessario intervento per eliminare l'ultimo residuo di sporco dal lindo salotto comunitario. Ha fatto finta di non capire (anche se molti milioni di tabalöri non l'hanno proprio capito) che era invece uno dei tanti episodi di uno scontro millenario, il primo di una nuova serie di violenze che rientrano in un drammatico disegno di aggressione iniziato molti secoli fa e di cui l'Europa ha cercato di dimenticarsi. E' dal VII secolo dell'era cristiana che l'Islam aggredisce i popoli europei e cerca di impadronirsi delle loro terre distruggendo culture e civiltà antiche e grandi. Nel 649 gli Arabi hanno conquistato per la prima volta Cipro, nel 652 hanno effettuato la prima spedizione contro la Sicilia e nel 711 hanno iniziato la conquista della penisola iberica. L'attacco all'Europa da Occidente si è interrotto nel 732 a Poitiers e la liberazione delle terre occupate si è conclusa solo nel 1492 dopo otto secoli di battaglie, di sacrifici e di dolore. In Oriente, il primo attacco a Costantinopoli è del 674; la città è conquistata solo nel 1453 e i Musulmani si sono spinti ancora una volta fino nel cuore d'Europa: alla fine del XV secolo arrivano fino in Friuli, Vienna è assediata due volte nel 1529 e nel 1683. La liberazione della penisola balcanica richiede più di due secoli di sforzi, fino alla sconfitta dell'Impero Ottomano nel 1918. Gli attacchi via mare non sono mai cessati: dal VII secolo sono stati la drammatica e quotidiana costante di tutte le coste mediterranee d'Europa e di tutte le navi cristiane. A metà del XVII secolo i Saraceni sono arrivati ad attaccare addirittura le coste dell'Irlanda e dell'Inghilterra e leincursioni sono cessate solo con la conquista francese dell'Africa settentrionale e con la distruzione dei covi dei pirati barbareschi di Algeri, Tripoli e Tunisi. L'Europa ha pagato questi 14 secoli di guerra ininterrotta conmilioni di morti, con costi economici enormi, con la distruzione delle sue coste (presidiate da migliaia di torri che costituiscono il più grande complesso di architettura militare di ogni tempo), con un numero incredibile di donne e di uomini rapiti, resi schiavi e costretti a una vita ignobile: solo gli ordini religiosi dei Mercedari e dei Trinitari (nati proprio per occuparsi del riscatto di quegli infelici) sono riusciti in circa sette secoli di attività a "comperare" la libertà di più di un milione di persone. Per combattere l'aggressione islamica sono sorti Ordini militari gloriosi come i Cavalieri di Malta e come quello di Santo Stefano. Contro i Musulmani hanno impiegato gran parte delle loro energie le repubbliche di Genova e di Venezia, contro di essi non hanno mai cessato di combattere l'Impero, la Russia e altri paesi d'Occidente. Oltre ai paesi e agli Ordini citati, anche le flotte di Inghilterra, Francia, Olanda, Portogallo, Spagna, Stati Uniti, Regno di Sardegna, Napoli e Stato Pontificio hanno combattuto lunghe e drammatiche guerre contro le navi saracene e turche. Per 14 secoli la difesa d'Europa è stata coordinata e simbolizzata dalle Chiese Ortodosse e dalla Chiesa Cattolica che hanno dedicato gran parte delle loro energie in questa grande battaglia. Con la caduta dell'Impero Ottomano, all'inizio del Novecento, l'aggressione islamica si è temporaneamente fermata e questo lungo periodo di pace ha illuso l'Europa di avere definitivamente eliminato un antico pericolo mortale: per questo tutte le paure accumulate in secoli di sangue e terrore sono state presto dimenticate, quasi per esorcizzare un incubo che ha attraversato gran parte della nostra storia. Purtroppo però si è trattato di una stasi temporanea dovuta alla contingente debolezza nemica. Oggi l'Islam ha ripreso vigore grazie al ricatto petrolifero, si è riarmato, si è liberato di ogni tutela e controllo occidentale e ha ripreso la sua eterna aggressione all'Europa. Invece di sbarcare feroci saraceni, manda milioni di apparenti derelitti che diventeranno maggioranza in virtù dei loro tassi coniglieschi di riproduzione. Sul fronte orientale ha invece ripreso la antica politica di invasione militare, finora riuscita a Cipro, in Bosnia e nel Kossovo, favorita dall'alleanza con gli Stati Uniti che hanno tutto l'interesse a indebolire l'Europa e a impedire una saldatura fra l'Occidente celto-germanico e l'Oriente slavo. Nel frattempo la Turchia sta smettendo ogni apparenza di laicità e tende a riprendere il suo ruolo di punta dell'avanzata islamica, questa volta non più dall'esterno ma direttamente da dentro il cuore delle istituzioni europee. La guerra dell'anno scorso è stata solo l'inizio di un nuovo doloroso tentativo di invasione dell'Europa: questa volta i saraceni sono affiancati dai cow-boys.

[Vassilij]

ottimo articolo

[Sùrsum corda! (POL)]

tradotto:

Falsa religione Islamica e giudeo-massoneria contro l'Europa

[Jenainsubrica]