Nelle ultime settimane sul forum si è più volte parlato di "salto della quaglia" per definire il cambio di rotta di determinati personaggi (Marsano, Cozzio ed ora Coscia). Questa terminologia credo non sia appropriata in quanto a livello comunale certe scelte vengono fatte non sulla base di ideali ma sulle persone ed i progetti che questi vogliono realizzare. Questo concetto è ancora + chiaro se si ha la voglia e la pazienza di parlare con la gente. Molti amici, di "destra", voteranno De Marchi, altri di "sinistra" voteranno Marsano, e questo non tanto sulla base di simpatie o antipatie personali, ma perchè ritengono più capace l'uno rispetto all'altro nel saper dare una svolta positiva al governo della città.
Personalmente mi trovo a sostenere la candidatura di Marsano (persona che stimo, come stimo l'altro contendente) non per "politica" ma per scelta. Avrei potuto tranquillamente essere un sostenitore di De Marchi, al quale riconosco capacità ed intelligenza non comuni, ma quello che mi divide anni luce da lui è la visione della società, sammargheritese in particolare, che traspare dai suoi discorsi e dai suoi progetti. Una visione "viziata" dalle sue origini politiche (in parte abiurate ma pur sempre presenti) che dividono la società, ed il mondo, tra ricchi e poveri (capitale e proletariato), Questa visione è partcolarmente evidente nella sua gestione novennale dei Pii Istituti. I cambiamenti voluti hanno rivoluzionato un Ente che era statico ed avviato ad uno stallo gestionale. De Marchi ha saputo cogliere certi cambiamenti e sulla base di questo ha operato migliorando i servizi e valorizzando il capitale. Ma esiste l'altra faccia della medaglia, questi cambiamenti sono stati "pagati" dall'utenza, non certo da quella bisognosa che è sempre stata assistita, ma da quel ceto medio (formato da operai, impiegati, dipendenti pubblici, piccoli artigiani, ecc.) che si sono visti, in alcuni casi, triplicare rette ed affitti. I 1000/1400 Euro di retta al Pellerano Rainusso, le rette dell'asilo (30% l'ultimo aumento non fatto direttamente da De Marchi ma dal suo "delfino" che sta purtroppo ripercorrendo le orme del capo), gli affitti da 800/1000 Euro del Marconi, sono gli esempi eclatanti di quanto da lui sempre sostenuto: "Santa è un paese ricco e quindi i sammargheritesi possono pagare". Dimenticando,o facendo finta di dimenticare, che Santa sarà anche un paese "ricco" ma in maggior parte è formato da quel "ceto medio" che fatica ad arrivare alla fine del mese, che guadagna uno stipendio oggi indebolito dal caro-euro e da un'inflazione strisciante, e rischia di divenire "povero" senza neanche accorgersene. Questo è principalmente il motivo che non mi fa condividere i progetti di De Marchi. Credo che una volta eletto, con questa visione della società, non esiterà a far ricadere costi (nettezza urbana, tasse e tributi) sulla totalità dei cittadini senza tener conto delle singole disponibilità. Tanto "Santa è un paese ricco ..." Mi appello quindi agli elettori moderati, perchè pensino attentamente a questi problemi e poi decidano in piena libertà per quale dei candidati votare.
Saluti .... sociali!