Mi fido della vostra parola, Rothbard dice il contrario. Sia nel testo in inglese da me riportato qui, sia nella sintesi di Piero Vernaglione di cui ho messo link:
Il neonato non può essere proprietario di sé; i genitori - meglio, la madre - sono i proprietari, essendone i creatori. Questo diritto di proprietà è limitato nella forma e nel tempo.
Nella forma: la proprietà non è assoluta (non si può ammettere che i genitori torturino o uccidano i figli, che possiedono il potenziale per diventare proprietari di se stessi), ma è quella di un “amministratore fiduciario” o di un tutore.
Un genitore non dovrebbe avere l’obbligo legale di mantenere (nutrire, vestire ecc.) il figlio, giacché tale obbligo comporterebbe per il genitore la costrizione di compiere certi atti, privandolo così dei propri diritti. Egli ha solo l’obbligo di non aggredirlo. [...]
Se un genitore può essere considerato proprietario di suo figlio, allora egli può anche trasferire ad altri questa proprietà, può venderlo. Tale commercio può sembrare mostruoso e inumano, ma al contrario tutte e tre le parti interessate dallo scambio (genitori naturali, bambini e genitori adottivi) ne avrebbero un vantaggio. Infatti, verrebbe soddisfatta l’enorme domanda da parte di coppie, il bambino verrebbe allontanato da genitori che lo trascurano e affidato a genitori che lo desiderano, i genitori naturali riceverebbero del denaro.
Poi oh, se cercate di dirmi che anche secondo voi su questo MNR dica minchiate, vi posso solo dire che condivido.