Ucraino accoltella tre italiani
gli avevano chiesto di non fumare
L'aggressione nella sala d'attesa della stazione di Bologna
Uno dei feriti è in prognosi riservata. Arrestato l'extracomunitario
BOLOGNA - Ha accoltellato tre persone perché gli avevano chiesto di spegnere la sigaretta. E' accaduto ieri notte, poco prima dell'una, nella sala di attesa di seconda classe della stazione ferroviaria di Bologna. L'aggressore è un cittadino ucraino, Serghiy Akharamovic, 46 anni, con regolare permesso di soggiorno, arrestato dagli agenti della Polfer con l'accusa di tentato omicidio.
I feriti sono tre cittadini italiani che aspettavano un treno: Luciano Rinaldi, 36 anni, bolognese, se l'è cavata con 10 giorni di prognosi; Giordano Passerini, altro bolognese, di 45 anni, quattro giorni di prognosi; mentre è stato ricoverato in prognosi riservata, ma non è in pericolo di vita, Francesco Simioli, 28 anni, di Roma.
I tre italiani erano seduti nella sala di attesa, secondo la ricostruzione dell'episodio fatta dalla Polizia ferroviaria, quando uno dei tre, o forse insieme, hanno invitato l'ucraino a uscire o a spegnere la sigaretta. A quel punto Akhramovic, forse un po' alticcio, infastidito, è uscito sul marciapiede del primo binario, ha spento la sigaretta, ma subito dopo è rientrato, ha estratto un coltello a serramanico e ha cominciato a colpire i tre italiani. Rinaldi è stato raggiunto di striscio a una spalla, Passerini a una mano, mentre Simioli è stato colpito al torace.
L'intervento degli agenti della Polfer è stato rapido, anche perché la sala di attesa è sorvegliata da una telecamera. Così l'ucraino è stato portato nel carcere della Dozza con l'accusa di tentato omicidio. I tre italiani, trasportati all'ospedale Maggiore, dove Simioli è stato ricoverato e gli altri due dimessi dopo le cure dei medici del pronto soccorso.