REIBMAN:AL CORTEO DEL 25 APRILE SFILEREMO DIETRO LE INSEGNE DELLE BRIGATE SIONISTE DEL '43
dal "Corriere della Sera", pag. 18
Il portavoce della comunità ebraica milanese:«Al corteo del 25 aprile sfileremo dietro le insegne delle Brigate sioniste del '43»
MILANO - Il portavoce della comunità ebraica milanese, Yasha Reibman, va subito all'essenziale: «Da un po' di anni molti di noi vivono con grande difficoltà e travaglio la partecipazione al corteo del 25 Aprile perché ci sono sempre delle bandiere palestinesi: dà l'idea che i palestinesi oggi siano come i partigiani di allora e quindi che Israele rappresenti i nuovi nazisti». E così, contro «un'equazione che uccide la storia e la nostra memoria», la comunità ebraica sfilerà nel corteo della Liberazione dietro le insegne della Brigata Ebraica, «i cinquemila ragazzi sionisti che nel '43 sbarcarono in Sicilia con gli Alleati, risalirono l'Italia battendosi contro i nazisti e, finita la guerra, aiutarono i sopravvissuti ai campi di sterminio ad andare in Israele e ricominciare una vita nuova». La comunità ebraica ha sempre partecipato al corteo e certo non vi rinuncia. Ma quella bandiera con la stella di Davide in campo bianco e blu «servirà a ricordare che quei ragazzi combattevano con l'Inghilterra contro i tedeschi mentre il Gran Muftì di Gerusalemme era alleato di Hitler». Per questo, conclude Reibman, «chiediamo che al corteo non ci siano bandiere palestinesi».