CHE NE DIREBBERO I SINISTRUZZI ?
presidente del Consiglio Berlusconi dal San Raffaele di Milano
«Se via dall'Iraq, via anche da Afghanistan»
«E' una questione di coerenza. Dobbiamo restare per compiere fino in fondo il nostro dovere in difesa di pace e libertà»
Il premier Berlusconi e il presidente dell'ospedale San Raffaele, don Luigi Verzé (Lapresse)
ROMA - «In Iraq dobbiamo restare per compiere fino in fondo il nostro dovere». In occasione della posa della prima pietra per i lavori di ampliamento dell'ospedale San Raffaele di Milano, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è tornato a ribadire l'impegno del governo in Iraq. «Se venissimo via dall'Iraq - ha sottolineato Berlusconi - dovremmo per coerenza venir via anche dall'Afghanistan, dal Kosovo, dalla Bosnia Erzegovina, dal Timor Est. Da tutte quelle operazioni cioè dove siamo impegnati in difesa della pace, della gente, della libertà», ha aggiunto il premier senza distinguere tra missioni Onu e Nato, e quella in Iraq decisa al di fuori del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
«In Iraq - ha spiegato il premier - siamo presenti con tremila uomini e con la Croce Rossa per far sì che il Paese non cada in una guerra civile che potrebbe essere terribilmente sanguinosa». Nel corso del suo breve intervento il presidente del Consiglio ha ricordato come l'Italia sia il terzo Paese ad avere uomini volontari e professionisti «che svolgono missioni di pace e umanitarie. Nel mondo di oggi, così globalizzato, vi sono anche piccoli Paesi che costituiscono una minaccia terribile per gli altri. Ecco perchè, in questa situazione, noi ci dobbiamo caricare della nostra quota di responsabilità in difesa del mondo e del territorio».