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  1. #1
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    Predefinito oggi è il compleanno di tony blair

    Oggi è il compleanno di Tony Blair Post #1 di 7

    Anthony Charles Lynton Blair è stato parlamentare laburista per Sedgefield e leader dell'opposizione alla House of Commons fino alle elezioni del 1 maggio 1997, momento in cui, come leader del nuovo partito di maggioranza, è diventato primo ministro del governo britannico.

    Tony Blair nasce a Edinburgo (Scozia) il 6 maggio 1953; studia legge al St. John's College della Oxford University, esercita poi l'attività forense. Nel 1983 entra nel mondo della politica e viene eletto nel parlamento britannico per il Partito laburista. Conquista le scene della politica inglese durante il governo conservatore di Margaret Thatcher. un laburismo radicale e sindacalizzato di scena in quegli anni.

    Seguono vari incarichi in parlamento in seno dell'opposizione; nel maggio del 1994, all'età di 41 anni, viene eletto segretario del partito dopo l'improvvisa morte di John Smith, succeduto a Neil Kinnock. Blair vuole subito un cambiamento di rotta del partito. Non è cosa facile. Trova molte opposizioni ma nell'aprile 1995 riesce nell'intento e dà una configurazione politica più moderata al suo New Labour.

    Incentra il programma per le elezioni politiche del 1997 sulle riforme costituzionali e la riorganizzazione del welfare state; pone l'accento sul sentimento di unità nazionale e sulla necessità di un nuovo governo dopo 18 anni di amministrazione del Partito conservatore. Vince con una maggioranza schiacciante. Blair diviene il più giovane primo ministro nella storia dell'Inghilterra degli ultimi due secoli.
    Nel giugno del 2001 vince ancora le elezioni. Il risultato è sorprendente: mai un governo laburista è rimasto al governo così a lungo.

    Sorriso irresistibile, una capacità di parlare colta e incisiva, Tony Blair è un vero e proprio ammaliatore. Dice cose che la gente capisce - osservano alcuni opinionisti - trasmette agli interlocutori la rassicurante sensazione che lui è l'uomo giusto per rimettere a posto le cose solo con la forza della persuasione e, soprattutto, senza rivoluzioni. I suoi oppositori dicono invece che nei suoi discorsi non ci sono contenuti, solo belle parole presentate con toni misurati ed eleganti.

    E' sposato Cherie, avvocatessa, dalla quale ha avuto quattro figli. Di lui si dice che sia un padre devoto ed attivo e che ami giocare a pallone con i suoi ragazzi. Ama l'Italia e in particolar modo la Toscana; ha l'hobby delle ceramiche e quando può va in giro per antiquari alla ricerca di pezzi rari.

    I suoi modi di fare ''modernizzano'' i formalismi della politica ingessata britannica. ''Chiamatemi Tony'' dice ai suoi ministri, facendola finita con secoli di pomposa formalità durante le riunioni di gabinetto a Downing Street; conquista anche un posticino nella storia della moda britannica: è il primo capo del governo di Sua Maestà che veste in jeans quando è al lavoro, negli uffici di Downing Street.

  2. #2
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    Predefinito

    KE DATA IMPORTANTE! ............MA SAI KE KAZZO CE NE FREGA!......DOMANI E' IL COMPLEANNO DI MIO ZIO CHE FA L'OPERAIO ALLA FIAT E SI FA UN CULO COSI'! E NON DICHIARA GUERRA NESSUNO E NON AMMAZZA NESSUNO!

  3. #3
    Obama for president
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    Predefinito le donne e il labour party

    Lo studio a cui mi sono dedicata tratta la presenza delle donne nel primo Governo Blair, con particolare attenzione rivolta alla Women’s Unit, organismo costituito all’indomani delle elezioni politiche del Maggio 1997 all’interno del Cabinet Office e affiancata al Minister for Women, con la finalità di fungere da ponte tra il Governo e la parte femminile della popolazione e tenere sempre viva di fronte al Governo la voce delle donne.
    I motivi che mi hanno condotto alla scelta di un simile argomento sono legati ad una particolare sensibilità nei confronti delle politiche di genere e ad un desiderio conoscitivo verso la loro concreta applicazione da parte delle istituzioni politiche del paese, l’Inghilterra, in cui da qualche anno risiedo.
    La ricerca è finalizzata alla percezione di come e se il Labour Party, una volta al Governo abbia proseguito in direzione delle politiche di genere e di come e se sia riuscito a tenere fede alle promesse sancite con l’ambizioso programma elettorale del 1997 e di come l’operato della Women’s Unit vada in questa direzione.
    La ricerca si sostanzia in due parti successive. La prima prende in considerazione la cultura della società britannica ed il contestuale differente comportamento elettorale manifestato da uomini e donne, il cosidetto gender gap. Con gender gap si indica la differenza percentuale tra le preferenze elettorali tra uomini e donne in una scala ideologica dicotomicamente divisa tra partiti di destra e sinistra. Nelle società post-industriali lo sviluppo del gender gap è andato di pari passo con i mutamenti strutturali e culturali delle società stesse. Negli anni ’50-’60 si parla di traditional gender gap, comportamento elettorale fortemente allineato alla rigida stereotipizzazione dei ruoli con le donne esclusive responsabili per la crescita dei figli e la cura della famiglia, portatrici di valori e cultura tradizionali che si riflettono nelle politiche dei partiti di destra e gli uomini come esclusivamente coinvolti nel mercato del lavoro e delle sue problematiche ed attratti da quei partiti, tradizionalmente quelli di sinistra, che vanno incontro alle loro esigenze.
    L’ingresso in massa delle donne nel mondo del lavoro nel corso degli anni ’80 apporta delle modificazioni strutturali alle società che palesano un deallinaemento tra ruolo sociale e comportamento elettorale: le donne cominciano a condividere esperienze e problematiche date dall’appartenenza al mercato del lavoro. I mutamenti di lungo periodo, culturali e dei valori, portano nel corso degli anni ’90 ad un rinnovato riallineamento dell’elettorato con il ruolo ora giocato dalle donne e contestualmente ad un loro spostamento verso i partiti di sinistra, il modern gender gap.
    Sempre nella prima parte della ricerca si esplicita come il Labour Party sia riuscito, dopo quattro sconfitte elettorali consecutive, attraverso un’opera di rinnovamento radicale a vincere a valanga le elezioni del 1997. Come sia riuscito a comprendere l’importanza fondamentale delle donne come ago della bilancia nella battaglia politica e sia riuscito ad allargare la sua base elettorale conquistando un elettorato differente da quello storicamente costituito dalla working class attraverso un rinnovato linguaggio politico che prendeva le distanze dal sessismo e dal maschilismo propri della tradizionale cultura inglese; numerose proposte politiche che avevano come soggetto le donne; l’attuazione di politiche di discriminazione positiva che hanno portato all’aumento del numero di donne nelle proprie fila e la costituzione di all women shortlist per le candidature parlamentari, rendendo il partito più appetibile alle donne e facendo entrare in Parlamento 120 donne in qualità di MPs.
    La seconda parte analizza come queste 120 donne, di cui 101 appartenenti al Labour Party e 5 nominate ministri del Cabinet in posizioni di primaria importanza e non relegate nei cosidetti “women’s ministries”, siano state in grado di fornire un’offerta politica a favore delle donne.
    La manifestazione più evidente di questa volontà è la creazione della Women’s Unit con lo scopo di occuparsi delle problematiche delle donne, che vengono definite “cross-cutting issues”, ovvero questioni che per loro natura non interessano un solo dipartimento, ma tagliano il Governo trasversalmente ed interessano una molteplicità di settori senza un confine organizzativo rigidamente delineato e che per questo motivo rischierebbero di essere prese in scarsa considerazione.
    Proprio su questo verte la parte sperimentale della ricerca, grazie ad una attenta analisi dell’ operato della Unit attraverso le numerose pubblicazioni, l’estrapolazione dettagliata degli ambiti cui rivolge il proprio interesse.

 

 

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