mostrano le palle.

Olbia.
Respinta la richiesta in Consiglio comunale di raddoppio delle cubature

Costa Turchese, Nizzi dice no a Berlusconi

Cinque minuti dopo le nove il giallo si chiarisce: sul raddoppio di Costa Turchese il Consiglio comunale dice no. Ed è un no forte e chiaro, che chiama le cose e le persone col proprio nome e proviene dalla voce di Settimo Nizzi: «Mai e poi mai - dice il sindaco intervenendo in aula - accetterò di agevolare un imprenditore della penisola a danno di uno dei nostri, mai e poi mai questa amministrazione favorirà la famiglia Berlusconi, che sia Paolo, Silvio o Marina, a discapito di un cittadino della nostra terra». Si sta discutendo dell’osservazione al piano di fabbricazione presentata da Edilizia Alta Italia, società proprietaria dei terreni di Costa Turchese, controllata dalla Finedim di Marina Berlusconi. Accogliere l’osservazione significa, di fatto, restituire all’imprenditore circa 220mila metri cubi tagliati dalla variante al pdf approvata a dicembre grazie all’accordo tra maggioranza e minoranza. Ma Nizzi è drastico: «Per me quest’osservazione è già rigettata, lo è dal momento in cui è stata presentata». Al momento del voto, sarà bocciata all’unanimità. Il motivo essenziale è contenuto nelle precisazioni fornite dal settore Urbanistica: concedere un nuovo aumento di cubatura per una parte delle zone F comporta un taglio da qualche altra parte, ossia per altri proprietari di terreni simili. Nizzi sul punto raggiunge toni quasi lirici: «Come potrei tornare a casa - dice al Consiglio - e dire ai miei figli che ho dato dei metri cubi a Berlusconi e ne ho tolti altrettanti a Gianmario Satta, chiunque esso sia?». In attesa di conoscere l’opinione dei figli di Nizzi per le zone F, la frase strappa gli applausi della maggioranza e la soddisfazione dell’opposizione. Forza Italia e i suoi alleati avevano nascosto le proprie intenzioni, anche perché l’orientamento non era sicuro. Lo confermano, in parte, gli interventi - successivi a quello del sindaco - di Vanni Sanna (Udr-Psi) e Gesuino Satta (Udc). Fino all’ultimo, persino mentre Nizzi iniziava a parlare, c’erano ancora incertezze. Ha prevalso la volontà di rispettare il patto con la minoranza. «Anche per il nostro atteggiamento fermo», sottolinea il leader della Coalizione democratica, Gian Piero Scanu: «Ora bisognerà ragionare sulla qualità dell’intervento a Costa Turchese, che tutti riteniamo di dover favorire purché abbia il minor impatto possibile».

Giuseppe Meloni


Nizzi è il sindaco forzista di Olbia. Quelle che mostra, dato il suo stato di servo del peggior padrone possibile, sono il massimo delle palle che possiede!