Torture in Iraq: i soldati italiani sapevano

[Der Wehrwolf]

Iraq: torture, la situazione e' gravissima
(ANSA) - WASHINGTON, 11 MAG - Il generale Taguba ha definito 'gravissima, delicatissima e molto seria' la situazione creata dagli 'atti incomprensibili' in Iraq.Cosi' Taguba ha testimoniato davanti alla Commissione Difesa del Senato sugli abusi di alcuni militari Usa nel carcere di Abu Ghraib ai danni dei prigionieri iracheni. Secondo il generale, autore del rapporto del Pentagono sugli abusi, e' stato un 'fallimento di leadership, una assenza di disciplina, una mancanza totale di addestramento e di supervisione'.
2004-05-11 - 19:20:00

[Der Wehrwolf]

Originally posted by eleichem
Non credo sia possibile prendere la parte dei torturatori (che probabilmente ci sono anche dall'altra parte).In quelle foto non ci sono degli iracheni ma degli uomini trattati come bestie e umiliati edogni essere umano dovrebbe vedere in essi se stesso per capire e rendersi conto.
politicamente il fatto è che non si riesce a capire che bisogna evitare di dividere i padani prendendo delle posizioni così imbecilli come quelle prese da Calderoli a cui l'aria romana ha fatto molto male.
Il lavoro sporco lo facciano altri, stiamo dalla parte del rispetto per la persona .

Esatto!

Noi Etnonazionalisti ci schieriamo sia contro l'islam che contro il mondialismo U$A!
Per la difesa delle nostre Identità, delle nostre Tradizioni, della nostra cultura, della nostra lingua autoctona, della nostra storia dall'alluvione allogena e dal mondialismo globalizzante degli yankee!
Ora, come ha postato sopra Patriota si è venuto a sapere che anche i carabinieri sapevano delle torture..e noi abbiamo degli esponenti che si pordigano in lodi filoU$A e filosioniste..se continuano così alle europee prendaimo una sberla che altro che 3%!!!

[Der Wehrwolf]

La testimonianza al Tg3 di Pina Bruno
Torture in Iraq: i soldati italiani sapevano
La moglie di un carabiniere morto a Nassiriya: «Era disgustato: prigionieri trattati peggio degli scarafaggi, l'aveva denunciato»
MILANO - I militari italiani in Iraq sapevano come venivano trattati i prigionieri iracheni. Lo ha testimoniato in un'anticipazione al Tg3 Pina Bruno, moglie di Massimiliano Bruno, maresciallo dei carabinieri morto nello scorso novembre nell'attentato di Nassiriya. Prima di morire mio marito mi aveva detto che era disgustato di quello che succedeva con i prigionieri», ha detto Pina Bruno. «Erano trattati peggio degli scarafaggi. Lo aveva denunciato anche ai propri superiori, ma naturalmente non è stato fatto niente».

«I SUPERIORI SAPEVANO» - «Massimiliano era rimasto molto colpito e mi aveva detto: 'Siamo nel 2000, neanche quando c'era la prima guerra mondiale c'erano queste torture. Ho visto un carcere, una cosa squallida, bruttissima'», raccontò il maresciallo alla moglie, la quale ha aggiunto che queste informazioni venivano comunicate in Italia.
l'intervista sarà trasmessa integralmente a «Primo piano» su Rai 3 questa sera alle 23,20.
«C'erano posti sotterranei dove nascondevano questi iracheni», prosegue Pina Bruno, riferendo quanto le raccontava il marito. «Gli italiani andavano lì a prendere i carcerati iracheni e gli dicevano: 'Se ti comporti bene ti facciamo uscire. Ti facciamo lavorare per noi italiani'». «Quando ha visto certe cose è rimasto sconvolto. Massimiliano non credeva a quello che aveva visto. Mi diceva: 'Se lo racconto non ci credono'». I carabinieri avevano denunciato? «Massimiliano mi disse - risponde la vedova - che ognuno aveva un compito. C'era una persona che comunicava quello che aveva visto, quello che succedeva e quello che stava per succedere, e poi comunicava all'Italia. È assurdo che dicono che non sapevano niente». E i superiori non hanno fatto niente? «No, ma dai, scherziamo?».

DISORDINI ALLA CAMERA - Il capogruppo della Margherita Pierluigi Castagnetti ha annunciato alla Camera il servizio del Tg3, ma il presidente di turno, Alfredo Biondi (Forza Italia), gli ha tolto la parola. Roberto Giachetti (Margherita) ha chiesto a Biondi il motivo e questi ha spiegato che bisognava attendere la fine delle votazioni di un provvedimento e inoltre Castagnetti aveva preso la parola su un tema non inerente la votazione. Dai banchi della Casa della libertà si sono alzate proteste e cori di: «Basta!». Anche il vice capogruppo dei Ds Renzo Innocenti ha preso la parola sulla vicenda irachena e ha definito «inaccettabile» il fatto che il governo ancora non sia venuto a riferire in aula sulle torture. I parlamentari del centrodestra hanno cominciato a gridare sempre più forte. Maura Cossutta (Pdci) e Paolo Cento (Verdi) hanno chiesto un immediato intervento del governo in aula per spiegare qual è davvero la situazione in Iraq.
11 maggio 2004 - Corriere.it

[Totila]

Originally posted by eleichem
Non credo sia possibile prendere la parte dei torturatori (che probabilmente ci sono anche dall'altra parte).In quelle foto non ci sono degli iracheni ma degli uomini trattati come bestie e umiliati edogni essere umano dovrebbe vedere in essi se stesso per capire e rendersi conto.
politicamente il fatto è che non si riesce a capire che bisogna evitare di dividere i padani prendendo delle posizioni così imbecilli come quelle prese da Calderoli a cui l'aria romana ha fatto molto male.
Il lavoro sporco lo facciano altri, stiamo dalla parte del rispetto per la persona .

Questa mi pare un'ottima posizione.

[Totila]

Originally posted by Der Wehrwolf
La testimonianza al Tg3 di Pina Bruno
Torture in Iraq: i soldati italiani sapevano
La moglie di un carabiniere morto a Nassiriya: «Era disgustato: prigionieri trattati peggio degli scarafaggi, l'aveva denunciato»
MILANO - I militari italiani in Iraq sapevano come venivano trattati i prigionieri iracheni. Lo ha testimoniato in un'anticipazione al Tg3 Pina Bruno, moglie di Massimiliano Bruno, maresciallo dei carabinieri morto nello scorso novembre nell'attentato di Nassiriya. Prima di morire mio marito mi aveva detto che era disgustato di quello che succedeva con i prigionieri», ha detto Pina Bruno. «Erano trattati peggio degli scarafaggi. Lo aveva denunciato anche ai propri superiori, ma naturalmente non è stato fatto niente».

«I SUPERIORI SAPEVANO» - «Massimiliano era rimasto molto colpito e mi aveva detto: 'Siamo nel 2000, neanche quando c'era la prima guerra mondiale c'erano queste torture. Ho visto un carcere, una cosa squallida, bruttissima'», raccontò il maresciallo alla moglie, la quale ha aggiunto che queste informazioni venivano comunicate in Italia.
l'intervista sarà trasmessa integralmente a «Primo piano» su Rai 3 questa sera alle 23,20.
«C'erano posti sotterranei dove nascondevano questi iracheni», prosegue Pina Bruno, riferendo quanto le raccontava il marito. «Gli italiani andavano lì a prendere i carcerati iracheni e gli dicevano: 'Se ti comporti bene ti facciamo uscire. Ti facciamo lavorare per noi italiani'». «Quando ha visto certe cose è rimasto sconvolto. Massimiliano non credeva a quello che aveva visto. Mi diceva: 'Se lo racconto non ci credono'». I carabinieri avevano denunciato? «Massimiliano mi disse - risponde la vedova - che ognuno aveva un compito. C'era una persona che comunicava quello che aveva visto, quello che succedeva e quello che stava per succedere, e poi comunicava all'Italia. È assurdo che dicono che non sapevano niente». E i superiori non hanno fatto niente? «No, ma dai, scherziamo?».

DISORDINI ALLA CAMERA - Il capogruppo della Margherita Pierluigi Castagnetti ha annunciato alla Camera il servizio del Tg3, ma il presidente di turno, Alfredo Biondi (Forza Italia), gli ha tolto la parola. Roberto Giachetti (Margherita) ha chiesto a Biondi il motivo e questi ha spiegato che bisognava attendere la fine delle votazioni di un provvedimento e inoltre Castagnetti aveva preso la parola su un tema non inerente la votazione. Dai banchi della Casa della libertà si sono alzate proteste e cori di: «Basta!». Anche il vice capogruppo dei Ds Renzo Innocenti ha preso la parola sulla vicenda irachena e ha definito «inaccettabile» il fatto che il governo ancora non sia venuto a riferire in aula sulle torture. I parlamentari del centrodestra hanno cominciato a gridare sempre più forte. Maura Cossutta (Pdci) e Paolo Cento (Verdi) hanno chiesto un immediato intervento del governo in aula per spiegare qual è davvero la situazione in Iraq.
11 maggio 2004 - Corriere.it

Se la cosa si rivelasse vera, saremmo fritti. Di nuovo GRAZIE CALDEROLI!
Ma non poteva starsene zitto?!

[Der Wehrwolf]

Roma, 19:45
Iraq, Calderoli: intervista al Tg3 mi puzza di bruciato

Roberto Calderoli esprime perplessità sull'intervista trasmessa dal Tg3 alla vedova di un carabiniere morto a Nassiriya. "Fatta salva la buonafede di ciascuno - ha dichiarato il coordinatore nazionale della Lega Nord - questa intervista del Tg3 puzza di bruciato. Sembra proprio che qualcuno abbia portato questa signora a dire queste cose e poi, il fatto che l'abbia trasmessa il Tg3 fa crescere in me il sospetto".
"Perchè - si chiede Calderoli - questa signora si decide a parlare di queste cose così gravi solo oggi, a mesi di distanza dalla morte di suo marito e a dieci giorni dalla scoperta dello scandalo delle torture?".


Ma questo è tutto s@@@o!!!

[Der Wehrwolf]

Roma, 19:08
Iraq, moglie Cc morto a Nassiriya: mi parlò delle torture

Il Tg3 ha mandato in onda parte della testimonianza esclusiva di Pina Bruno, moglie di un sottufficiale dei Carabinieri ucciso a Nassiriya.
La donna ha raccontato ai microfoni del telegiornale che il marito gli parlò delle sevizie ai danni di prigionieri iracheni nelle carceri, dove erano tenuti costantemente nudi. Il militare disse alla moglie che erano trattati peggio degli scarafaggi. Inoltre le riferì di essere stravolto per quanto aveva visto.

La donna ha anche aggiunto che i carabinieri avevano visto e sapevano.

L'intervista integrale andrà in onda questa sera durante 'Primo Piano' su Rai Tre.

[Der Wehrwolf]

Originally posted by Totila
Se la cosa si rivelasse vera, saremmo fritti. Di nuovo GRAZIE CALDEROLI!
Ma non poteva starsene zitto?!

Nota la risposta di Calderoli....

[La 25ªora]

Originally posted by Der Wehrwolf
Roma, 19:45
Iraq, Calderoli: intervista al Tg3 mi puzza di bruciato

Roberto Calderoli esprime perplessità sull'intervista trasmessa dal Tg3 alla vedova di un carabiniere morto a Nassiriya. "Fatta salva la buonafede di ciascuno - ha dichiarato il coordinatore nazionale della Lega Nord - questa intervista del Tg3 puzza di bruciato. Sembra proprio che qualcuno abbia portato questa signora a dire queste cose e poi, il fatto che l'abbia trasmessa il Tg3 fa crescere in me il sospetto".
"Perchè - si chiede Calderoli - questa signora si decide a parlare di queste cose così gravi solo oggi, a mesi di distanza dalla morte di suo marito e a dieci giorni dalla scoperta dello scandalo delle torture?".


Ma questo è tutto s@@@o!!!

Totila ti ricordi cosa ti ho detto qualche tempo fa ?
Si sta ripetendo la steessa cosa chè successa con An.
Aspettatevi Calderoli che va a piagniucolare al muro del pianto.
Saluti.

[Der Wehrwolf]

Ieri il premier Berlusconi: ''Governo completamente all'oscuro''
L'argomento fu oggetto, il 3 luglio 2003, di una comunicazione del sottosegretario Margherita Boniver alla Commissione Esteri della Camera


Roma, 11 mag. (Adnkronos) - La Sezione Italiana di Amnesty International, in relazione alle dichiarazioni rilasciate da esponenti del governo italiano sull'assenza di informazioni riguardanti le torture in Iraq, precisa che questo argomento fu oggetto, il 3 luglio 2003, di una comunicazione del sottosegretario Margherita Boniver alla Commissione Esteri della Camera.
Rispondendo a una interrogazione dell'onorevole Piscitello, la Boniver affermava che, ''in relazione alle denunce da parte di Amnesty International sulle condizioni riservate agli internati iracheni nella base americana di Camp Cropper a Baghdad e in altri centri di detenzione nel Paese riferite dall'onorevole interrogante, appare opportuno evidenziare come la stessa Ong (Amnesty International) abbia preso diretto contatto con le autorita' americane in Iraq ed abbia accolto positivamente le dichiarazioni rese dai consulenti giuridici dell'esercito statunitense e dell'Autorita' provvisoria di occupazione di voler migliorare rapidamente le condizioni detentive in tali strutture''.
L'interrogazione dell'onorevole Rino Piscitello, della Margherita, faceva riferimento a un memorandum inviato il 26 giugno del 2003 da Amnesty International a Paul Bremer, capo dell'ufficio dell'Autorita' provvisoria di occupazione e reso pubblico in Italia con un comunicato stampa il 30 giugno. ''Le condizioni in cui gli iracheni sono detenuti presso Camp Cropper e nella prigione di Abu Ghraib possono costituire pena o trattamento di natura crudele, inumana o degradante, vietata dal diritto internazionale'', si leggeva nel comunicato.