Giorgetti: sulla famiglia la Lega fa sul serio


Da Milano Angelo Picariello


La Lega rilancia la priorità famiglia, «ma - assicura Giancarlo Giorgetti - non è una manovra elettorale». Berlusconi vuole rimettere mano alla tassazione, Roberto Calderoli per conto del Carroccio chiede che al punto uno del ridisegno del fisco ci sia la famiglia, e il giovane presidente della commissione Bilancio della Camera, che è anche segretario della Lega Lombarda, ricorda la proposta di legge, a sua firma, datata 30 maggio 2001. Un progetto che iscrive la Lega, a partire da quella data, al "partito" del reddito familiare, il cosiddetto splitting. Ossia il reddito, e di conseguenza la tassazione, calcolati sul numero dei componenti della famiglia. Punti qualificanti di quella proposta, il riconoscimento di un credito di 100 milioni all'atto di nascita di un figlio (utilizzabili nel corso di 18 anni) e la determinazione dell'imposta in base al quoziente familiare.
Il difficile però è andare dalle proposte ai fatti. Nel frattempo si è passati dalle lire all'euro, e c'è stata la previsione di mille euro per il secondo nato.
Che è naturalmente un passo avanti. E va anche detto che sono state anche raddoppiate, dal governo, le detrazioni fiscali. Ma l'attuale sistema di tassazione costituisce ancora un forte disincentivo alla nascita di figli.
Mille euro una tantum rappresentano una goccia nel mare...
Indubbiamente. Ci avevo lavorato due anni, a quella proposta, e con i calcoli di allora veniva fuori che i costi per il mantenimento, l'istruzione e l'educazione di un figlio, fino ai 22 anni, ammontavano a 376 milioni di lire. La nostra idea dei 100 milioni di lire interveniva solo su un quarto - poco più - della spesa totale, ma nella filosofia di quella proposta il finanziamento si andava ad integrare con l'introduzione del quoziente familiare, che avrebbe un impatto di non trascurabile entità. Inoltre anche la proposta degli asili nido aziendali è stata, vorrei ricordarlo, un'intuizione di Bossi, ed è stato poi un ministro della Lega, Maroni, a portarla avanti. Questo anche se altri partiti, sulla famiglia - soprattutto l'Udc -, rivendicano la primogenitura.
Sulla famiglia Lega e Udc in sintonia. Questa sì che è una notizia.
Ben venga la convergenza di quanti più partiti possibili, se serve a portare a casa il risultato.
Ora come intendete procedere?
Attendiamo i calcoli della Ragioneria e del ministero dell'Economia sulla spesa pubblica. A quel punto le esamineremo, e presenteremo le nostre proposte per difendere la "causa" della famiglia. Proposte che vadano a premiare i nuclei più numerosi, anzi, per essere più precisi, che vadano a sanare un'ingiustizia.