Bossi: Tremonti non si tocca

[carlomartello]

Caso Tremonti, Bossi: "Io lo proteggo" E lui: "Mai ho pensato alle dimissioni"



Roma - "C’è un tentativo di fare fuori Tremonti, ma io lo proteggo". Lo ha detto il leader della Lega Nord, Umberto Bossi mentre lasciava il gruppo del Carroccio a Montecitorio. Qualcuno ha parlato di possibili dimissioni da parte del ministro, per evitare le quali Tremonti avrebbe avanzato alcune precise richieste. Ma si tratta solo, al momento, di gossip politico. Il diretto interessato, Giulio Tremonti, "non ha mai pensato di dimettersi e mai lo fara". Così fonti vicine al titolare di via XX Settembre rispondono all’ipotesi, circolata in queste ore, che il ministro dell’Economia possa lasciare l’incarico. Anche La Russa non dà alcun credito alle voci su possibili dimissioni di Tremonti.

Rigore sui conti Nonostante le fibrillazioni resta ferma la linea del rigore sui conti pubblici. E' questa la posizione del ministro dell’Economia, confermata dai più stretti collaboratori, dopo l’annuncio del presidente del consiglio sull’intenzione di procedere invece alla riduzione dell’Irap. Tremonti non si è recato questa mattina a Palazzo Chigi dove alle 12 era convocato il consiglio dei ministri - riunione poi annullata - e rimane a via XX Settembre in attesa del ritorno di Berlusconi dalla Russia, per l’incontro di chiarimento già previsto con lo stesso presidente del Consiglio.

Cdm rinviato Berlusconi è rimasto bloccato in Russia dal maltempo. Per questo motivo, riferiscono ambienti di governo, è stato rinviato a data da destinarsi il Consiglio dei ministri convocato per mezzogiorno. L’aereo presidenziale, secondo le stesse fonti, si trova quindi ancora all’aeroporto di Sanpietroburgo. Condizioni atmosferiche, permettendo, Berlusconi rientrerà al più presto a Roma. Forse già nel pomeriggio.

Confronto Governo-Regioni È confermato invece l’incontro tra governo e regioni a palazzo Chigi. All’incontro dovrebbero partecipare per il Governo il sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta, il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, il ministro degli Affari regionali, Raffaele Fitto, il ministro per le Riforme, Roberto Calderoli, il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. Le Regioni saranno rappresentate dal presidente della Conferenza, Vasco Errani, e da una delegazione di governatori.

Caso Tremonti, Bossi: "Io lo proteggo" E lui: "Mai ho pensato alle dimissioni" - Interni - ilGiornale.it del 23-10-2009


carlomartello

[FalcoConservatore]

Mi sembra difficile l'attuazione integrale delle promesse del Premier circa l'abolizione dell'IRAP, tassa alquanto odiosa che grava sulle piccole-medie imprese e sugli artigiani.

Tremonti, però, non deve commettere l'errore in cui era caduto, a suo tempo, il ministro dell'economia prodiano Tommaso Padoa Schioppa, feroce sostenitore della stabilità dei conti pubblici, anche a costo di ammazzare il paese di tasse e balzelli.

Il rigore è senza dubbio necessario, ma non è detto che sia davvero improponibile una riduzione strutturale della pressione fiscale. Tremonti farebbe bene ad impegnarsi in una riduzione delle spese (taglio degli sprechi), con un contemporaneo alleggerimento del peso delle tasse.

Fatte queste dovute precisazioni, il ruolo del Ministro Tremonti non può essere messo in discussione da fronde interne o da cospiratori nascosti (ma neanche tanto) nell'ombra.

Tremonti è un ottimo ministro che può continuare il suo lavoro senza problemi.