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    Tutti sappiamo che il sud, in particolare la Campania, ha accolto per decenni la mondezza del nord ( principalmente della lombardia).
    Ultimamente la magistratura ha fatto partire l'inchiesta "Re Mida" che sta coinvolgendo tantissimi industrialotti settentrionali senza scuproli che hanno praticamente, in accordo con l'ecomafia, ricoperto di rumenta intere zone (spesso fertili ) del meridione.
    Hanno causato nelle zone interessate, questi veri e propri criminali, l'esplosione di casi di malattie tumorali perche' i rifiuti sversati risultano essere spesso e volentieri cangerogeni (altro che rifiuti casalinghi tipo pannolini sporchi).

    Ma leggiamo qualche notizia:

    http://www.lanuovaecologia.it/ecoma...ifiuti/2480.php

    Operazione "Re Mida", un'inchiesta della Procura di Napoli

    Campania, pattumiera d'Italia

    Discarica abusiva Per 6 mesi, da febbraio 2002 a maggio 2003, 1.600 tir provenienti dal Nord Italia hanno scaricato tonnellate di veleni nei terreni agricoli e nelle cave che dovevano essere risanate. Quarantamila tonnellate di rifiuti per un giro d'affari di oltre 3 milioni di euro


    Sono 22 i provvedimenti cautelari emessi dalla Procura di Napoli, in seguito a indagini dei carabinieri del Noe a carico di imprenditori accusati di aver organizzato un'attività di traffico illecito di rifiuti. Per 6 mesi, da febbraio 2002 a maggio 2003, 1.600 tir hanno viaggiato indisturbati dal Nord Italia al giuglianese per scaricare tonnellate di veleni nei terreni agricoli e nelle cave che dovevano essere risanate. Quarantamila tonnellate di rifiuti per un giro d'affari di oltre 3 milioni di euro, imposte evase per 500.000 euro. E ancora 20 impianti di trattamento, compostaggio, stoccaggio sequestrati in mezza Italia. Questi i numeri dell'Operazione "Re Mida", un'inchiesta portata avanti del Pm di Napoli Maria Cristina Ribeira, che conta circa 100 inquisiti.
    L'attività illegale, secondo le indagini, si sostanziava in operazioni di intermediazione, trasporto, sversamento e stoccaggio di enormi quantità di rifiuti provenienti da diverse società di smaltimento del Centro e Nord Italia (tra cui la "Nuova Esa srl") nonché da alcuni consorzi per la gestione dei rifiuti solidi urbani, tra i quali spiccano il consorzio Milano Pulita e la Tev.

    A finire nelle cave o sotto terra erano, in particolare, fanghi industriali e olii minerali derivanti dalla lavorazione di idrocarburi, tutte sostanze altamente cancerogene. «Rifiuti tossici che finiscono nel terreno e da qui a piante o animali». Così il Pm spiega il grave danno ambientale che ha colpito le zone a nord di Napoli. Secondo i tecnici del Noe, «i controlli incrociati hanno evidenziato che la maggior parte dei rifiuti sversati contenevano sostanze cancerogene. Rifiuti e plastica che sono stati bruciati, producendo diossina. Ora è da accertare in che quantità». Dal fascicolo della Procura si evince che in data 4 aprile 2003 Arpac e carabinieri si presentano alla cava e sequestrano le carte e fanno accertamenti. La relazione è impietosa: «È stata verificata la presenza di oli minerali. Fase di rischio R45. Codice pericoloso». In termine tecnico significa che quei rifiuti possono provocare il cancro.

    «Siamo di fronte - affermano Carlo Monguzzi, consigliere della Regione Lombardia, Pietro Mezzi, consigliere provinciale milanese, e Maurizio Baruffi, consigliere comunale milanese - a un vero e proprio Far west dei rifiuti. Quelli urbani passano senza alcun tipo di controllo in impianti più o meno adeguati, dopodichè diventano rifiuti speciali. In questo modo varcano i confini provinciali e nessuno riesce più a capire che fine facciano. La Provincia di Milano è assente e non sa dove finiscano gran parte dei rifiuti prodotti quotidianamente: da nostri calcoli e analisi dei flussi, ogni giorno non si sa dove vanno a finire 800 tonnellate delle circa 5.000 prodotte ogni giorno». In questo contesto, secondo i tre consiglieri dei Verdi, «ecofurbi ed ecomafiosi la fanno da padroni».

    «Quello dei traffici di rifiuti, dello smaltimento e delle discariche abusive - dice Nunzio Cirino Groccia, dell'Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente - è una piaga enorme per il nostro paese. E dopo lo scalpore del caso Enichem di Priolo, gli avvisi di garanzia dell'Operazione Cassiopea, le misure cautelari di oggi ce lo ribadiscono. In una regione in emergenza rifiuti - prosegue Cirino Groccia - al danno si aggiunge la beffa: oltre 40.000 tonnellate di rifiuti provenienti dal Nord venivano scaricate in Campania. E, cosa ancora più grave, ad alimentare i traffici sono interessati anche alcuni consorzi che dovrebbe garantire sulla carta l'efficienza dell'intero ciclo dei rifiuti solidi urbani».

    «Uno scenario già visto». È questo il commento a caldo del presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sull'ecomafia, Paolo Russo. «Viene fuori - prosegue l'esponente di Forza Italia - l'intreccio perverso tra imprenditori senza scrupoli e criminalità. Occorre rafforzare le norme e introdurre nel Codice il delitto ambientale». Ma forse l'indagine è solo il primo capitolo di un lungo racconto. «È solo l'inizio - denuncia Giulio Facchi, sub commissario Emergenza rifiuti della Regione Campania - conosciamo bene la storia, l'abbiamo denunciata noi. Negli ultimi due anni, grazie al nostro operato abbiamo reso difficile la vita agli ecocriminali, offrendo alla magistratura strumenti per poter indagare». >>


    *********** (ALTRI ARTICOLI..LEGGETE LEGGETE)



    http://www.adnkronos.com/RegioniAdn...fiuti270404.php



    <<Per associazione per delinquere e traffico illecito organizzato di rifiut
    Altri 4 arresti nell'operazione 'Re Mida'

    Nel solo periodo novembre 2002-maggio 2003 movimentate circa 40 mila tonnellate di rifiuti con un giro di affari illecito di circa 3 milioni e 300 mila euro
    ...
    Del resto il traffico realizzato era di notevoli dimensioni: gli indagati hanno movimentato nel solo periodo novembre 2002-maggio 2003 circa 40 mila tonnellate di rifiuti con un conseguente giro di affari illecito almeno di 3 milioni e 300 mila euro, pari a circa 6 miliardi e 400 milioni di vecchie lire, con la relativa evasione dell'imposta denominata ecotassa per circa 500 mila euro (circa un miliardo di vecchie lire.
    Il procuratore della Repubblica di Napoli, Agostino Cordova, in una nota sottolinea come sia singolare che il consistente traffico dello smaltimento illecito nel territorio campano di migliaia di tonnellate di rifiuti provenienti dal centro e dal nord Italia sia avvenuto proprio laddove scoppia periodicamente e clamorosamente la cosidetta emergenza rifiuti, che si tenta di risolvere mediante lo smaltimento verso altre regioni del territorio nazionale. >>

    E ANCORA:

    http://italy.peacelink.org/ecologia...s/art_4513.html

    <<Il no all'immondizia campana e le 40 mila tonnellate di scarti tossici del nord verso il sud
    I rifiuti spericolati della Lega
    La Lombardia spedisce in Germania 800 tonnellate di rifiuti al giorno. Quotidianamente altre 500 tonnellate spariscono nel nulla. E altre migliaia vengono smaltite illegalmente in Campania. Ma la Lega smemorata blocca a Trezzo d'Adda i camion della Campania e accende lo scontro ellettorale
    Luca Fazio
    Fonte: www.ilmanifesto.it
    http://www.ilmanifesto.it/oggi/art38.html
    20 aprile 2004

    I rifiuti della politica anche ieri si sono soffermati a pochi passi da una grande pattumiera lombarda, più o meno all'ora del telegiornale regionale. Fazzoletto verde nel taschino e tanta finta determinazione per un nonnulla, un gruppetto di leghisti ieri, dopo Dalmine, ha presidiato anche le discarica di Trezzo d'Adda per impedire lo smaltimento di 1.000 tonnellate di rifiuti provenienti dalla Campania. Una quota irrilevante che la Lega sta cercando di trasformare in un affare di stato: è molto meno di tutta la spazzatura che la Lombardia produce in due ore scarse. Eppure, bara il sindaco di Lazzate, Cesarino Monti, «siamo decisi a non fare entrare i rifiuti che Bassolino e i suoi compari stanno cercando di scaricare nel nord, perché i sindaci del nord hanno sempre affrontato le emergenze e sono sempre riusciti a ripianare tutto». Cesarino tuttalpiù è riuscito a scatenare la fantasia dei radicali al Pirellone che si sono tragicomicamente proposti per puntellare una maggioranza (fintamente traballante) a patto che Formigoni approvi, velocemente, «uno statuto sul modello americano per una liberalizzazione dell'economia».
    Comunque. Essendo che la memoria è una funzione generale del cervello, non si può pretendere che i leghisti ricordino in che modo la Lombardia ha ripianato e continua a ripianare le 13 mila tonnellate giornaliere di rifiuti solidi urbani prodotte. Innanzitutto, tanto per dire che si è sempre in tempo a diventare «terroni» di qualcun altro, la Lega dovrebbe spiegare come mai Milano spedisce in Germania 800 tonnellate di rifiuti al giorno. E questo è niente se paragonato ai mille rivoli in cui si disperdono i flussi della gestione dei rifiuti lombardi, «un buco nero», dicono i Verdi, dove ogni giorno 500 tonnellate di rifiuti mancano all'appello. Una gestione, ricordano i Verdi, che anche nel recente passato si è mossa senza riguardi verso i cittadini del sud: come quando nel gennaio 2003, tremila tonnellate di scarti della lavorazione dell'umido provenienti dall'impianto della ex Maserati furono spediti nell'impianto di Trentola Ducenta, provincia di Caserta.
    Il problema però non riguarda solo i rifiuti solidi urbani, perché in quel buco nero sparisce almeno il 30% dei rifiuti industriali e nocivi. Questo è lo scenario che alimenta il traffico illegale di rifiuti, un affare che corre spesso lungo l'asse nord sud, partendo dalla Lombardia per finire nelle pattumerie del sud gestite dalla malavita. Non a caso, come si legge nell'ultimo Rapporto Ecomafia 2004 pubblicato da Legambiente, proprio la Lombardia è uno snodo fondamentale del traffico illecito di rifiuti su scala nazionale.
    L'elenco delle principali operazioni di polizia giudiziaria rese possibili dall'articolo 53 bis del decreto Ronchi è impressionante. Esemplare è l'operazione Eldorado compiuta dai carabinieri del Noe lo scorso dicembre nelle province di Varese, Como e Milano. L'inchiesta ha portato all'arresto di 22 persone e ha scoperchiato un traffico illecito tra nord e sud per trasformare i rifiuti classificati come speciali e pericolosi in semplici rifiuti urbani: i rifiuti partivano dalla Campania verso il nord e lì venivano «declassificati» in maniera truffaldina e rispediti al sud dove finivano in cave esaurite e in impianti di compostaggio, soprattutto in Puglia.
    Ancora più clamorosi gli esiti dell'operazione Re Mida condotta dalla procura di Napoli che nel novembre 2003 ha sgominato un clan camorristico: tra la fine del 2002 e il maggio 2003 la banda aveva gestito un traffico di almeno 40 mila tonnellate di rifiuti per un giro di affari di 3 milioni di euro. E in questo caso i rifiuti provenivano proprio dal capoluogo lombardo. Da lì venivano spediti al sud per essere smaltiti nelle province di Napoli e Caserta. Il business è talmente grande che c'è posto per tutti, anche per quei tre pesci piccoli arrestati dalla procura di Firenze il 19 dicembre scorso perché smaltivano i rifiuti di lavorazione dei cavi elettrici seppellendoli in alcuni centri ippici e allevamenti equini di Toscana e Marche. Partivano da dove? Dal cuore della «padania».
    La Lombardia - spiega però il Rapporto Ecomafia 2004 - è anche la regione dove è stata emessa la prima sentenza italiana per traffico illecito internazionale dei rifiuti. A farne le spese, i titolari della Milano Maceri: spedivano rifiuti non separati né trasformati in container sigillati nei porti di Ravenna e La Spezia, direzione Cina e Hong Kong. Da dove partivano, lo dice il nome della ditta. E non se la prendano a male i leghisti che in questi giorni cercano pretesti rovistando nella spazzatura. >>

    ANCORA:

    Rifiuti connection, ventidue arresti

    http://www.lanuovaecologia.it/ecoma...ifiuti/2594.php

    Emergenza rifiuti a Napoli Una rete dai guadagni milionari, con ricarichi del 50%, operava da Nord a Sud trasformando aree incolte in discariche abusive e campi agricoli in terreni inquinati


    Per la seconda volta in un mese, le indagini dei carabinieri hanno fatto affiorare un traffico illecito di rifiuti su scala nazionale. Una rete dai guadagni milionari, con ricarichi del 50%, che operava da Nord a Sud trasformando aree incolte in discariche abusive e campi agricoli in terreni inquinati, e che lucrava sui costi dello smaltimento regolare approfittando, come è stato ancora una volta dimostrato, delle continue emergenze-immondizia del Paese. La Procura della Repubblica di Milano, su richiesta del pm Fabio Napoleone, ha emesso 22 ordini di custodia cautelare nei confronti di operai, titolari di attività, tecnici, amministratori e membri dei consigli d'amministrazione di società legate allo smaltimento dei rifiuti, per 11 dei quali sono stati concessi gli arresti domiciliari, mentre uno dei destinatari è irreperibile.

    In manette è finito anche un collaboratore di giustizia, di origini calabresi, legato al crimine organizzato: si tratta di 47enne, residente nell' hinterland milanese, che lavorava come operaio in una delle aziende al centro delle indagini. Sono stati arrestati anche Diego Spinelli, l'amministratore unico della Pro.geo Srl di Milano, e Pier Aldo Cattaneo, presidente del consiglio di amministrazione della Lombarda servizi ecologici, di Olgiate Olona (Varese). Gli investigatori si concentrano però sul filone del traffico che ruotava nel sud Italia, quello che potrebbe riservare ulteriori sviluppi: potrebbero infatti risultare di particolare interesse le dichiarazioni di Lazzaro Ventrone, 34 anni, e di Pierpaolo Cavallari, di 37, quest' ultimo amministratore unico della Sineco Srl, entrambi finiti in manette.

    Secondo quanto è emerso da uno dei tre filoni individuati dai carabinieri, i rifiuti che provenivano dalla Campania viaggiavano fino al Nord, dove quelli classificati come speciali o pericolosi, tramite la falsificazione dei documenti di viaggio, diventavano rifiuti normali e ritornavano al Sud, in questo caso in Puglia. Quattro società sono state chiuse: la Progeo di Milano, la Lombarda servizi ecologici, la Servizi e risorse srl di Settimo Milanese (Milano) e la Tea srl con sedi a Como e Fino Mornasco (Como). Particolare attenzione viene data dai carabinieri del Noe anche a un'altra azienda di Milano: due tecnici di quella società sono stati infatti arrestati nell'ambito di una falsa attività di recupero rifiuti scoperta sempre dai militari durante la fase investigativa. «Le indagini sono appena all'inizio» ha detto il colonnello Michele Sarno, comandante del Gruppo carabinieri per la tutela dell'Ambiente di Treviso, sottolineando che «ulteriori sviluppi potrebbero essere possibili proprio nel filone dell'illecito che dalla Campania porta al Nord e viceversa».

  2. #22
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    mah sarò antidemocratico ma un esercito serve anche in padagna, si un esercito di psicologi e psicoterapeuti e psichiatri, ne hanno proprio un grandissimo bisogno, dai facciamo una colletta

  3. #23
    Veneta sempre itagliana mai
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    '' E' in gran parte merito di Luca Cordero di Montezemolo se la Juventus non si rivolse ai tribunali ordinari '' (Joseph S. Blatter - Presidente F.I.F.A. - Dicembre 2007)
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    Predefinito Re: sei proprio ignorante pensiero

    In Origine Postato da myisbetter
    oltre a tutte le piccinirie che sei capace di dire sei ignorantissima oltre che in mala fede
    cretinetta d'una sonia i vigili del fuoco dipendono dallo stato nazionale piu' precisamente dal ministero dell'interno e se non sbaglio il sottosegretario referente ai vigilidel fuoco è proprio leghista...sta' a vedere che siete voi a boicottare la Campania ..

    lo so benissimo caro/a offensivo/a che dipendono dallo stato, ma ci siete stati per ben sei anni dentro le stanze dei bottoni, possibile che non vi siete accorti di com'erano messi i vigili di napoli?

  4. #24
    Veneta sempre itagliana mai
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    In Origine Postato da Shaytan
    Io lascerei che muoiano soffocati dai gas sprigionati dai rifiuti incendiati, chi è causa del suo mal pianga se stesso...
    il fatto è che non sarà così, ce li rifilano a noi sai chi si oppone all'inceneritore in regione? i rifondaroli.....pensa un pò...noi dobbiamo farli gli inceneritori per dovere civico e perdere consensi, loro invece no....

  5. #25
    legio_taurinensis
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    Arg se i meridionali fossero furbi caccerebbero a calci in culo chi li comanda, e assedierebbero la badania per settimane e settimane, ecco solo per ritorsione nei confronti di quei leghisti che dicono stronzate.


    Peccato che non tutti la pensino così...

  6. #26
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    La Lupa romana è una cagna bastarda che muore allattando 2 figli di puttana
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    In Origine Postato da pensiero
    il fatto è che non sarà così, ce li rifilano a noi sai chi si oppone all'inceneritore in regione? i rifondaroli.....pensa un pò...noi dobbiamo farli gli inceneritori per dovere civico e perdere consensi, loro invece no....
    Il classico doppiogiochismo dei rifondaroli, contrari all'inceneritore al sud, favorevoli al nord
    Tu che odi dio e la vita cristiana
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    Con la clava

    Dio, con ciò che ti appartiene ed i tuoi seguaci
    Hai mandato il mio regno di Norvegia in rovine
    I tempi antichi, le solide usanze e tradizioni
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    Ora vai via dalla nostra terra!

  7. #27
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    In Origine Postato da Shaytan
    Io lascerei che muoiano soffocati dai gas sprigionati dai rifiuti incendiati, chi è causa del suo mal pianga se stesso...
    Ma perchè non ci spieghi dove la Provincia Autonoma di Trento spedisce i suoi rifiuti, caro compaesano?

    Ai valsuganotti.
    "Che l'uomo si concepisca come una creatura di Dio oppure come una scimmia che ha fatto carriera comporta una netta differenza nell'atteggiamento da tenere verso la realtà; nei due casi si obbedirà a imperativi interiori diversissimi."

    Arnold Gehlen

  8. #28
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    In Origine Postato da yota71
    mah sarò antidemocratico ma un esercito serve anche in padagna, si un esercito di psicologi e psicoterapeuti e psichiatri, ne hanno proprio un grandissimo bisogno, dai facciamo una colletta
    La padagna (o padania) non esiste. E' una terra immaginaria priva di un'unica storia, priva di un'unica lingua, priva di un'unica cultura, che può essere solo nella fantasia di alcuni personaggi che abitano nel Nord Italia mischiati al restante 90% della popolazione...

    Ai precisi.
    "Che l'uomo si concepisca come una creatura di Dio oppure come una scimmia che ha fatto carriera comporta una netta differenza nell'atteggiamento da tenere verso la realtà; nei due casi si obbedirà a imperativi interiori diversissimi."

    Arnold Gehlen

  9. #29
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    In Origine Postato da ScimmioneNudo
    La padagna (o padania) non esiste. E' una terra immaginaria priva di un'unica storia, priva di un'unica lingua, priva di un'unica cultura, che può essere solo nella fantasia di alcuni personaggi che abitano nel Nord Italia mischiati al restante 90% della popolazione...

    Ai precisi.
    è per quello che per i suddetti servono psicologi, psichiatri e psicoanalisti, bisognerà pure curarli sti poverini no ?
    NON si può mica sempre vivere tutta la vita nel mondo dei sogni......

  10. #30
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    In Origine Postato da ScimmioneNudo
    Ma perchè non ci spieghi dove la Provincia Autonoma di Trento spedisce i suoi rifiuti, caro compaesano?

    Ai valsuganotti.
    Purtroppo non avendo il termovalorizzatore causa "verdi" i rifiuti vengono prima stoccati alla discarica di Trentino Servizi (quella accanto alla autostrada) e successivamente trasportato verso Brescia e/o la germania, ma qui al contrario di napule la raccolta differenziata ha percentuali molto superiori e l'immondizia non si brucia per strada
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