Giornalismo calibro 9

[locke (POL)]

(...) Pubblicare quelle foto o quelle dello scempio fatto dai palestinesi dei cadaveri dei soldati Israeliani significava dover spiegare che l’accozzaglia del macellaio Arafat è la rappresentazione di quanto di più atroce esiste oggi sulla faccia della terra e bene fa Israele a riservare loro ìl trattamento che si meritano.

Pubblicare le foto della conferenza stampa dei macellai palestinesi con sopra il tavolo la testa di un soldato Israeliano sarebbe stato compromettente e difficile da far digerire insieme al video della partita di calcio con la stessa testa Israeliana usata come pallone.

I commentatori avrebbero fatto fatica a rimarcare la frase del sanguinario Arafat “Cercate con tutte le vostre forze di terrorizzare il nemico vostro e il nemico di Dio” e spiegare al tempo stesso come mai la crema dei nostri politici e il Papa, questo predicatore di morte e di sterminio l’hanno sempre accolto e sbaciucchiato.

Sarebbe stato imbarazzante spiegare come mai quando dai pulpiti più o meno decorosi si invita alla pace, non si dice il nome di Arafat come causa e artefice di tutte le peggiori nefandezze che lo stesso, avvezzo alla paura vigliacca dei suoi codini italiani ed europei, continua a sbraitare senza più neppure l’accortezza di parlare in modo velato, tanto è sicuro della prostrazione intellettuale e morale di chi tutti ì giorni ci rovina il pranzo e la cena invocando ponti e chiacchiere mortifere.

Ma qualche cane sciolto non ancora irrigimentato nella truppa degli adoratori della propria pagnotta della ditta “Costi quel che Costi” sarebbe potuto scappare tra le maglie e pubblicare le foto che testimoniano oltre ogni ragionevole dubbio la vera essenza della natura terroristica degli amichetti palestinesi o dei dintorni e allora è sceso in campo l’Ordine dei Giornalisti (...) Al Quds, foglio palestinese, sorvolando ovviamente sullo scempio degli Israeliani parlando degli americani ha avuto la faccia tosta di scrivere “tortura barbara e criminale” allineato a Al Ahram Hebdo che dall’Egitto ha provato a fare il solito rilancio interrogandosi sull’identità dei torturatori: “…erano iracheni, originari di paesi vicini o piuttosto israeliani, così come pubblicato da certi giornali stranieri?” Quanto tempo ci metteranno a pubblicare la stessa immondizia Repubblica o L’Unità visto che sono giornali che volano alto come il Palestine Cronicle che dalla sua purissima e immacolata torre d’avorio ha avuto il coraggio di spiegarci che “l’umanità di nessuno è superiore a quella di qualunque altro”? Sono giornali che volano talmente alto che a volte, noi comuni mortali, a stento li capiamo. Per esempio qualcuno sa spiegarmi perchè il giornalista di Repubblica che tanto ce l’ha con la missione in Iraq, ha permesso che I soldati tanto denigrati rischiassero la vita per portarlo in salvo su un blindato e con tanto di elmetto si è dato tanto da fare a passare munizioni ai soldati che sparavano per salvargli la pelle? Dentro il cingolato che lo portava al calduccio si è subito trasformato in armiere anzichè scendere e correre incontro ai poveri Iracheni sventolando la bandiera della pace? Perchè è una vita che ci ammorba con le tirate sull’ingiustizia della guerra e quando in pericolo sono state le sue chiappe ha pensato bene che era suo dovere portare più munizioni possible ai soldatacci che sparavano sugli Iracheni buoni per antonomasia?

Gli stessi trafficanti dediti alla borsa nera dell’informazione hanno avuto anche l’arroganza di contrabbandare la loro svendita plateale con il nobile tentativo di non voler incrementare il flusso di odio che già assilla e preoccupa tanto I poveri Arabi perchè è dalla parte Americana che non ci si deve aspettare una piccola infrazione in tema di diritti umani come se ì macellai palestinesi o Iracheni avessero da loro stessi avuto la patente di impunibilità e di intoccabilità. Lo dicessero allora chiaro e tondo che magari hanno avuto anche loro pacchi di soldi insieme alle note autorità italiane che sguazzavano con ì dollari ricevuti dal deficente Onu durante la mega rapina chiamata Oil for Food e che già all’epoca mentre ci asfissiavano con le storie dei poveri bambini iracheni che morivano per l’embargo, stavano invece gozzovigliando alla faccia dei becchi telespettatori italiani che se la bevevano e dei bambini iracheni che mai hanno avuto peggiori padrini. (...)

http://www.ebraismoedintorni.it/

Cordiali Saluti

[yurj]

questo articolo è ridicolo.

[Shambler]

Però lo stile è magistrale. Vorrei anche io essere capace di scrivere in modo viscerale.

[marcejap]

Originally posted by shambler
Però lo stile è magistrale.

Ricorda un pò quello di Goebbels.