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    Arturo Zanieri di Maccagno, S. Rita riceve la spina, 1949, Chiesa del Monastero di S. Caterina, Locarno

  2. #12

  3. #13
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    St. Rita of Cascia

    Born at Rocca Porena in the Diocese of Spoleto, 1386; died at the Augustinian convent of Cascia, 1456. Feast, 22 May. Represented as holding roses, or roses and figs, and sometimes with a wound in her forehead.

    According to the "Life" (Acta SS., May, V, 224) written at the time of her beatification by the Augustinian, Jacob Carelicci, from two older biographies, she was the daughter of parents advanced in years and distinguished for charity which merited them the surname of "Peacemakers of Jesus Christ". Rita's great desire was to become a nun, but, in obedience to the will of her parents, she, at the age of twelve, married a man extremely cruel and ill-tempered. For eighteen years she was a model wife and mother. When her husband was murdered she tried in vain to dissuade her twin sons from attempting to take revenge; she appealed to Heaven to prevent such a crime on their part, and they were taken away by death, reconciled to God. She applied for admission to the Augustinian convent at Cascia, but, being a widow, was refused. By continued entreaties, and, as is related, by Divine intervention, she gained admission, received the habit of the order and in due time her profession. As a religious she was an example for all, excelled in mortifications, and was widely known for the efficacy of her prayers.

    Urban VIII, in 1637, permitted her Mass and Office. On account of the many miracles reported to have been wrought at her intercession she received in Spain the title of La Santa de los impossibiles. She was solemnly canonized 24 May, 1900.

    Fonte: The Catholic Encyclopedia, vol. XIII, 1912, New York

  4. #14
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    Giuseppe Ugonia, Il mietitore risanato, 1930, Museo Civico "G. Ugonia", Brisighella

    Giuseppe Ugonia, S. Rita in preghiera con i figli, 1930, Museo Civico "G. Ugonia", Brisighella

    Giuseppe Ugonia, S. Rita dinanzi al cadavere del marito, 1930, Museo Civico "G. Ugonia", Brisighella

    Giuseppe Ugonia, S. Rita rifiutata dal chiostro monacale, 1930, Museo Civico "G. Ugonia", Brisighella

    Giuseppe Ugonia, S. Rita in preghiera sullo scoglio, 1930, Museo Civico "G. Ugonia", Brisighella

    Giuseppe Ugonia, S. Rita è rapita dai suoi santi patroni e condotta nel chiostro, 1930, Museo Civico "G. Ugonia", Brisighella

    Giuseppe Ugonia, S. Rita innaffia la vite secca, 1930, Museo Civico "G. Ugonia", Brisighella

    Giuseppe Ugonia, S. Rita dinanzi al Crocifisso riceve la spina, 1930, Museo Civico "G. Ugonia", Brisighella

  5. #15
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    Giuseppe Ugonia, S. Rita in viaggio verso Roma per il Giubileo con le consorelle, 1930, Museo Civico "G. Ugonia", Brisighella

    Giuseppe Ugonia, S. Rita morente ed il miracolo della rosa, 1930, Museo Civico "G. Ugonia", Brisighella

    Giuseppe Ugonia, Roseto di S. Rita (Monastero di Santa Rita da Cascia), 1930, Museo Civico "G. Ugonia", Brisighella

    Giuseppe Ugonia, Il suono del transito di S. Rita, 1930, Museo Civico "G. Ugonia", Brisighella

    Giuseppe Ugonia, S. Rita, 1930-40, Museo Civico "G. Ugonia", Brisighella

  6. #16
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    Lightbulb Re: 22 maggio - S. Rita da Cascia

    22 maggio 2017: LUNEDÌ DELLE ROGAZIONI; Santa Rita da Cascia…



    Guéranger, L'anno liturgico - Lunedì delle Rogazioni
    http://www.unavoce-ve.it/pg-rogazioni-lun.htm




    Santa Rita - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/santa-rita/
    “22 maggio, Santa Rita, Vedova (Roccaporena, 1381 – Cascia, 22 maggio 1457).

    O Dio, autore della pace e custode amoroso della carità, guarda benevolo e misericordioso la nostra famiglia. Vedi, o Signore, come è spesso in discordia e come la pace si allontana da essa. Abbi pietà di noi. Fa’ che ritorni la pace, perché tu solo ce la puoi concedere. O Gesù, Re di pace, ascoltaci per i meriti di Maria Santissima, regina della pace, e anche per i meriti della tua serva fedele, Santa Rita che arricchisti di tanta carità e dolcezza da essere angelo di pace ovunque vedesse discordia. E tu, cara Santa, prega per ottenerci questa grazia dal Signore sulla nostra famiglia e su tutte le famiglie in difficoltà. Così sia.”



    http://lagioiadellapreghiera.it/arti...105601924.html
    "Preghiera a Santa Rita
    Dio, che Ti degnasti di concedere a Santa Rita
    il gran dono di amare i nemici
    e di portare nel cuore i segni del Tuo amore
    e sulla fronte i segni della tua passione,
    concedi a noi, per la sua intercessione e per i suoi meriti,
    di perdonare i nostri nemici
    e di meditare i dolori della Tua passione
    così da conseguire il premio promesso ai miti
    e a quelli che piangono. Amen.

    Preghiera a Santa Rita per i casi impossibili e disperati:
    O cara Santa Rita, nostra Patrona anche nei casi impossibili e Avvocata nei casi disperati, fate che Dio mi liberi dalla mia presente afflizione [ esprimere l'afflicizione che ci fa soffrire ], e allontani l'ansietà, che preme così forte sopra il mio cuore.
    Per l'angoscia, che voi sperimentaste in tante simili occasioni, abbiate compassione della mia persona a voi devota, che confidentemente domanda il vostro intervento presso il Divin Cuore del nostro Gesù Crocifisso.
    O cara Santa Rita, guidate le mie intenzioni in queste mie umili preghiere e ferventi desideri.
    Emendando la mia passata vita peccatrice e ottenendo il perdono di tutti i miei peccati, ho la dolce speranza di godere un giorno Dio in paradiso insieme con voi per tutta l'eternità. Così sia.
    Santa Rita, Patrona dei casi disperati, pregate per noi.
    Santa Rita, Avvocata dei casi impossibili, intercedete per noi.
    Si recitano 3 Padre Nostro, 3 Ave Maria e 3 Gloria.



    Un 'altra preghiera a Santa Rita per i casi impossibili e disperati:

    Sotto il peso e tra le angosce del dolore, a Voi che tutti chiamano la Santa degli impossibili, io ricorro nella fiducia di presto aver ne soccorsi. Liberate Vi prego il mio povero cuore, dalle angustie che da ogni parte l’opprimono, e ridonare la calma a questo spirito che geme, sempre pieni di affanni. E giacché riesce inutile ogni mezzo a procurarmi sollievo, totalmente confido in Voi che foste da Dio prescelta per avvocata dei casi più disperati. Se sono di ostacolo al compimento dei miei desideri, i peccati miei, ottenetemi da Dio ravvedimento e perdono. Non permettete, no, che più a lungo sparga lacrime di amarezza, premiate la mia ferma speranza, ed io darò a conoscere dovunque le grandi vostre misericordie verso gli animi afflitti. O ammirabile sposa del Crocefisso, intercedete ora e sempre per i miei bisogni.
    Si recitano 3 Padre Nostro, 3 Ave Maria e 3 Gloria.


    Preghiera della mamma da rivolgere a Santa Rita:

    O Vergine immacolata, madre di Gesù e madre mia, per intercessione di Santa Rita, aiutami nella dolce e grave responsabilità di essere mamma. A te affido, o Madre, i figli che amo tanto e per cui trepido, spero e gioisco. Insegnami a guidarli come Santa Rita, con mano sicura per la via di Dio. Rendimi tenera senza debolezze e forte senza durezze. Ottienimi quella amorosa pazienza che non si stanca mai e tutto offre e sopporta per la salvezza eterna delle sue creature. Aiutami, o Madre. Forma il mio cuore a immagine del tuo e fa' che i miei figli vedano in me un riflesso delle tue virtù, affinché, dopo aver imparato da me ad amarti e a seguirti in questa vita, giungano un giorno a lodarti e benedirti in cielo. Maria, regina dei Santi, disponi per i miei figli anche la protezione di Santa Rita.



    Preghiera a Santa Rita da recitare oggi 22 Maggio:

    O Santa Rita, Tu hai passato la vita terrena portando la tua croce dietro a Gesù, non solo nel compimento fedele dei tuoi doveri di figlia, di sposa, di madre e di suora, ma anche nel esercizio eroico delle virtù cristiane, fino a perdonare gli assassini del tuo sposo, fino ad invocare la morte corporale dei tuoi figli piuttosto che continuassero la catena di vendette di cui era stato vittima il loro padre, fino a mettere pace fra i tuoi parenti e i parenti degli assassini, fino ad implorare dal Signore Gesù di partecipare ai dolori della sua Passione, fino a donarti a Dio, ed al prossimo nel quotidiano sacrificio del monastero; e, dopo la prova di amore, sei entrata nella gloria del tuo Signore che ti ha anche esaltata, per la tua umiltà, presso tutti i popoli: intercedi per tutti noi, affinché, sappiamo rispondere ogni giorno con amore all amore del Padre nostro che è nei cieli e vivere con pienezza la vocazione cristiana, imitando Gesù nella comunione della Chiesa, perché Egli solo è la via della salvezza, Egli solo è la Verità che ci fa liberi, Egli solo è la Vita Eterna. Amen!

    Padre Nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo Regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

    Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.

    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio, ora e sempre nei secoli, nei secoli. Amen.



    Preghiera della mamma in attesa da rivolgere a Santa Rita:

    Alla tua nascita, o Santa Rita, avesti il nome simbolico di una gemma e di un fiore. Guarda con amorevolezza me che sto per divenire mamma. Anche tu divenisti mamma di due figli, che amasti ed educasti come soltanto una santa mamma può fare. Prega perché il Signore mi conceda la grazia del bimbo, che con mio marito attendiamo come dono del cielo. Fin d'ora lo offriamo al Sacro Cuore di Gesù e di Maria e l'affidiamo anche alla tua protezione. Si compia nella gioia il miracolo di una vita nuova e benedetta da Dio.



    Preghiera della sposa a Santa Rita:

    O gloriosa santa Rita, sebbene ti sia sposata per obbedire ai tuoi genitori, divenisti un'ottima sposa cristiana e una brava mamma. Ottieni anche a me l'aiuto di Dio, perché possa vivere bene la mia vita matrimoniale. Prega perché abbia la forza di mantenermi fedele a Dio e al mio sposo. Abbi cura di noi, dei figli che il Signore vorrà donarci, dei vari impegni che dovremo affrontare. Che nulla turbi la nostra concordia. Gli angeli della pace assistano la nostra casa, allontanino la discordia e si accresca la comprensione e l'amore che unisce le anime redente dal sangue di Gesù. Fa' che, anche per la tua intercessione, un giorno veniamo a lodare Dio in cielo, nel Regno dell'amore eterno e perfetto. O gloriosa santa Rita, tu per obbedienza ai tuoi genitori, ti assoggettasti allo stato coniugale, e ti dimostrasti vero modello di sposa cristiana. Eccomi ai tuoi piedi per aprirti il mio cuore, bisognoso dell'aiuto di Dio e della tua protezione. Tu, che soffristi nella vita matrimoniale, ottienimi la forza necessaria per mantenermi fedele al mio sposo. Prenditi cura delle nostre persone, santifica il nostro lavoro, benedici ogni nostra impresa, perchè tutto torni a gloria di Dio e a nostro comune vantaggio. Nulla mai turbi la nostra concordia. Sia prospera la nostra casa, o S. Rita; l'assistano gli angeli della pace, l'abbandoni ogni maligna discordia, vi regni sovrana la carità, e non venga mai meno quell'amore che unisce due cuori, che lega due anime redente dal Sangue purissimo di Gesù. Presenta, o Santa Rita, questa preghiera al Signore, e fa' che un giorno io e il mio sposo veniamo a lodare Dio in Paradiso. Amen.


    Preghiera a Santa Rita per ottenere la pace in famiglia:

    O Dio, autore della pace e custode amoroso della carità, guarda benevolo e misericordioso la nostra famiglia. Vedi, o Signore, come è spesso in discordia e come la pace si allontana da essa. Abbi pietà di noi. Fa' che ritorni la pace, perché tu solo ce la puoi concedere.
    O Gesù, Re di pace, ascoltaci per i meriti di Maria Santissima, regina della pace, e anche per i meriti della tua serva fedele, Santa Rita che arricchisti di tanta carità e dolcezza da essere angelo di pace ovunque vedesse discordia. E tu, cara Santa, prega per ottenerci questa grazia dal Signore sulla nostra famiglia e su tutte le famiglie in difficoltà. Amen.



    Preghiera a Santa Rita:

    O Santa Rita, santa dell’impossibile e avvocata delle cause disperate, sotto il peso della prova, ricorro a te. Libera il mio povero cuore dalle angosce che l’opprimono e rendi la pace al mio spirito affranto.
    Tu che sei stata scelta da Dio come avvocata delle cause disperate, ottienimi la grazia che ti chiedo ... [ esprimere la richiesta invocata ]
    Sarei io il solo a non sperimentare l’efficacia della tua potente intercessione?
    Se i miei peccati costituiscono un ostacolo all’esaudimento dei miei voti più cari, ottienimi la grande grazia di un sincero pentimento e del perdono, mediante una buona confessione.
    In ogni caso, non permettere che io continui a vivere una così grande afflizione. Abbi pietà di me!
    O Signore, vedi la speranza che ho riposto in te! Ascolta Santa Rita che intercede per noi, umanamente afflitti senza speranza.
    Ascoltala ancora una volta, manifestando in noi la tua misericordia. Amen.


    Preghiera a Santa Rita modello di vita ed esempio per tutti noi:

    Santa Rita da Cascia, modello delle spose, delle madri di famiglia e delle religiose, io ricorro alla tua intercessione nei momenti più difficili della mia vita. Tu sai che spesso la tristezza mi opprime, perché non so trovare la via d'uscita in tante situazioni dolorose, sia materiali che spirituali. Ottienimi dal Signore le grazie di cui ho bisogno, specialmente la serena fiducia in Dio e la calma interiore. Fa' che io imiti la tua dolce mitezza, la tua forza nelle prove e la tua eroica carità e chiedi al Signore che le mie sofferenze possano giovare a tutti i miei cari e che tutti possano essere salvi per l'eternità.


    Supplica a Santa Rita da recitare oggi 22 maggio:

    O Santa Rita da Cascia, tu sei stata nostra sorella nella vita terrena voluta dall' amore del Padre, per la quale siamo tutti uniti sotto la stessa Provvidenza da un reciproco dovere di giustizia, e nella vita della grazia del Signore Gesù crocifisso e risorto, per la quale ci chiamiamo e siamo figli di Dio; tu hai accolto con riconoscenza la opera santificatrice dello Spirito Santo, e la Chiesa ora ti afferma glorificata nell'eterna visione di Dio. Supplica la Trinità Santissima affinché diventiamo saldi nella fede, perseveranti nella carità e sempre confortati dalla speranza nelle promesse divine. Intercedi per la Chiesa, affinché tutti e ovunque siamo fedeli testimoni del Vangelo e troviamo nella fede e nella carità le risposte sicure per noi stessi e per tutti gli uomini. Intercedi per il Papa e i Vescovi, ai quali il Signore ha affidato il compito di dirigere e governare la Chiesa, affinché lo Spirito Santo sempre li assista nel insegnamento della verità e siano testimoni di fede e di carità davanti ai popoli ed alle nazioni. Intercedi per tutti i sacerdoti, i religiosi, e le religiose, affinchè, in unione con il Papa e i Vescovi, rispondano con perseverante fedeltà alla loro particolare vocazione alla santità e ai loro impegni missionari nel mondo. Intercedi per le vocazioni sacerdotali e religiose, affinchè aumenti il numero e la santità di coloro che si donano al servizio di Dio nei fratelli. Intercedi per le nostre famiglie, turbate dagli insegnamenti di tanti maestri, affinchè riconoscano un unico Maestro, Cristo, e una unica guida a Cristo, la Chiesa, e possano formarsi e crescere in vicendevole amore cristiano, unite, anche nel sacrificio, come Cristo è unito alla chiesa. Intercedi per i fanciulli e i giovani, affinchè imparino la vera libertà nella verità del Cristo e sappiano crescere anche nella vita sociale con piena responsabilità cristiana, sorretti da una formazione forte e sicura, consapevoli del dono e del impegno battesimale. Intercedi per la pace, tu che hai patito le conseguenze dell'odio e hai dimostrato che la mansuetudine ed il perdono conquistano la terra nella vera giustizia. Intercedi per tutti i cristiani, affinchè si chiamino e siano fratelli, e, per il dono della stessa fede e della stessa Eucaristia, formino un solo ovile sotto un solo pastore, adunati nell'unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!

    Padre Nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo Regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

    Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.

    Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio, ora e sempre nei secoli, nei secoli. Amen.



    Omaggio da recitare quotidianamente a Santa Rita da Cascia:

    Eccomi ai tuoi piedi, o gloriosissima taumaturga Santa Rita, che dal Santuario di Cascia, dove si venera il tuo Corpo, spargi nel mondo le più insigni beneficenze; eccomi ad offrirti un omaggio quotidiano del mio cuore, riconoscente e devoto.
    Ti venero o Santa degli impossibili, salvami sempre dai mali irreparabili.
    Ti invoco, o figlia rassegnata del Crocifisso: tieni lungi da me e dai miei cari la disperazione, che è la morte della anima.
    Ti lodo, o modello della età giovanile: difendi la gioventù, dalle insidie della incredulità e della corruzione.
    Ti benedico, o pietosa soccorritrice di tutte le miserie: porgimi aiuto in ogni bisogno e sventura.
    Ti esalto, o Eroina di ogni virtù: ottienimi la grazia di imitarti nella mansuetudine, nella pazienza, e nella carità. Così piacerò sicuramente a Dio, onorerò te che niente altro desideri se non di vederlo benedetto da tutti.
    Ti amo, mia potentissima Patrona: nella tua intercessione ho riposto tutte le più belle speranze. Domanda a Gesù Crocifisso, ai cui piedi sei rappresentata in tutte le tue immagini in atto di ricevere una spina della sua corona dolorosa, domanda e ottienimi il perdono dei miei peccati.
    Ti saluto o stella di Cascia, gemma dell'Umbria, gloria purissima dell'Italia, astro fulgido del Paradiso!
    Sii guida fedele a me e ai miei cari nelle tempeste della vita, conducimi al porto sospirato del cielo, affinchè possa amarti e benedirti, con te amare e benedire in eterno il misericordioso Signore. Amen."






    www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf

    “Carlo Di Pietro - Sursum Corda
    Don Francesco Ricossa IMBC. Fervorino di Castelfidardo, 21 maggio 2017.
    Che differenze ci sono fra una marcia cattolica per la vita ed una qualsiasi marcia per la vita? Perché molti gruppi ed associazioni, anche se nominalmente cattolici, dimostrano in realtà di ignorare l'ordine soprannaturale, quindi Dio e la Sua volontà? Cosa succede se dietro la dichiarata amicizia si nascondono altri interessi decisamente carnali? Don Ricossa risponde brevemente a queste ed altre domande, non per polemizzare o per colpevolizzare, ma per esortare uomini e donne di buona volonta a vivere la vita in ragione di Dio e non di se stessi.”
    “Preghiera a San Benedetto per la buona morte.”
    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...ona-morte.html
    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...ina-caeli.html




    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
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    “Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].”
    “22 Mai : Sainte Rita de Cassia, Veuve († 1456).”





    Ventiduesimo giorno di Maggio Mese Mariano…



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    Maggio mese di Maria: 22° giorno - L'Eucaristia

    “Maggio mese di Maria: 22° giorno
    L’EUCARISTIA

    L’Eucaristia è Gesù presente fra noi e per noi. Nell’Eucaristia c’è realmente Gesù in Corpo, Sangue, Anima e Divinità. Con l’Eucaristia abbiamo davvero l’Emmanuele, ossia «Dio con noi» (Mt 1,23).
    Giustamente san Tommaso d’Aquino ci esorta a riflettere che non c’è nessuna religione sulla terra, la quale abbia il suo Dio così vicino e familiare come la Religione cristiana, con l’Eucaristia.
    La cosa ancora più grande è che il Verbo Incarnato, Gesù, non solo vive fra noi, ma vuol donarsi, penetrare nel nostro cuore e farsi uno con ciascuno di noi. «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui» (Gv 6,57).
    E questo, Gesù lo vuole ogni giorno. Per questo si è fatto «Pane», perché il pane è il nutrimento quotidiano, è il sostentamento di ogni giorno, senza del quale ci indeboliamo e deperiamo.
    La Santa Messa
    Dove e quando Gesù si fa Eucaristia? Nella Santa Messa. Quando il Sacerdote consacra il pane e il vino, si ha l’immolazione incruenta di Gesù presente realmente sull’altare nello stato di vittima.
    Oh! quale divino prodigio è ogni Santa Messa, che rinnova il Sacrificio della Croce e opera il miracolo della transustanziazione del pane e del vino nel Corpo e Sangue di Gesù immolato!
    Aveva ragione sant’Alfonso de’ Liguori di dire che Dio non potrebbe fare una cosa più grande della Santa Messa. Aveva ragione san Pio da Pietrelcina di dire che «la Santa Messa è infinita come Gesù!». Per questo i Santi amavano la Santa Messa con una passione ardentissima. San Francesco d’Assisi voleva ascoltare almeno due Messe al giorno, e quando era ammalato voleva che un confratello gli celebrasse la Messa in cella.
    E noi invece? Non è forse vero che tanti cristiani fanno difficoltà persino ad andare a Messa la domenica? Quanto poco si comprende questo mistero divino che è la ricchezza infinita della Chiesa! «L’Eucaristia – insegna il Catechismo – è il compendio e la somma della nostra fede» (n. 1327).
    Eppure, se vogliamo amare la Madonna non possiamo dimenticare che mai siamo così vicini a Lei, come quando stiamo accanto ad un altare, su cui si rinnova il sacrificio del Calvario: «Presso la Croce di Gesù, stava Maria, sua madre» (Gv 19,25). A san Pio da Pietrelcina una volta fu chiesto se c’era la Madonna durante la Santa Messa. Il Padre rispose con un tono di sorpresa: «Ma non vedete la Madonna sempre accanto al Tabernacolo? ».
    La Santa Comunione
    Con la Santa Comunione Gesù si dona a ciascuno di noi per nutrirci del suo Corpo e del suo Sangue: «La mia carne è veramente cibo, il mio sangue è veramente bevanda» (Gv 6,56).
    Nutrimento divino. Nutrimento d’amore. Nutrimento d’infinito valore e forza. «Beati gli invitati alla cena nuziale dell’Agnello…» (Ap 19,9).
    Chi non mangia di questo Pane soffrirà indebolimenti e deperirà spiritualmente di giorno in giorno. Gesù l’ha detto con parole chiare: «Se non mangiate la mia carne e non bevete il mio sangue, non avrete la vita in voi» (Gv 6,54). Per questo i Santi erano affamati di Gesù ed erano eroici nel fare qualsiasi sacrificio per non restare privi di questo «Pane di vita» (Gv 6,35), «disceso dal cielo» (Gv 6,59).
    San Giuseppe Moscati faceva ogni mattina la santa Comunione. E quando doveva viaggiare all’estero per i Congressi scientifici dei medici, viaggiava di notte o scendeva dalle navi, e girava le città straniere, sempre digiuno dalla mezzanotte, in cerca di una Chiesa cattolica per poter fare la santa Comunione. Egli diceva che non se la sentiva di iniziare le visite mediche se prima non aveva ricevuto Gesù.
    E noi, invece? Forse abbiamo la Chiesa a pochi passi, eppure non sentiamo nessuna attrazione per la santa Comunione. Siamo capaci di restare senza Comunione persino la Domenica. Poveri noi! La Madonna ci illumini e ci scuota. Se la preghiamo, con gioia Ella ci darà la grazia e la forza di accostarci anche tutti i giorni alla santa Comunione, perché sulla terra non c’è cosa che faccia tanto contenta la Madonna, quanto il farle vedere Gesù dentro il nostro petto. Allora Ella ci stringe al suo Cuore nell’unico abbraccio con Gesù.
    Con Gesù e per Gesù
    La Santa Messa e la Comunione mi riempiono di Gesù per farmi vivere con Gesù e per Gesù tutta la giornata. Con quale frequenza, durante il giorno, l’amore di Gesù mi dovrebbe riportare all’Eucaristia!
    Per questo san Francesco di Sales e san Massimiliano M. Kolbe avevano il proposito di fare una Comunione spirituale ogni quarto d’ora! Per questo i Santi cercavano ogni ora e ogni momento per correre da Gesù e stare vicino a Lui tutto il tempo possibile.
    Le visite eucaristiche, le ore di adorazione, le piccole soste di preghiera accanto al Tabernacolo erano la passione dei Santi. E come si industriavano! San Roberto Bellarmino, da giovane, andando a scuola passava davanti a due Chiese: fra andata e ritorno faceva quattro visite all’Eucaristia. La beata Anna Maria Taigi, madre di sette figli, usava ogni cura per fare almeno una lunga visita giornaliera a Gesù Eucaristico. Ogni santo è una creatura d’amore e non può non sentire l’attrazione per il Sacramento dell’amore.
    Ci vogliono i Sacerdoti
    Santa Gemma Galgani diceva che in Paradiso avrebbe ringraziato Gesù soprattutto per il dono dell’Eucaristia fatto agli uomini. È impossibile che Dio potesse darci qualcosa di più di Se stesso!
    Ma come potremmo noi avere l’Eucaristia sulla terra senza i Sacerdoti? Essi, soltanto essi sono i «dispensatori dei misteri divini» (1Cor 4,1). Soltanto ad essi Gesù ha detto, dopo la prima Messa della storia, celebrata il Giovedì Santo: «Fate questo in memoria di me» (Lc 22,19).
    Per questa divina missione di rinnovare il Sacrificio di Gesù, il Sacerdote viene scelto solo da Dio (Eb 5,4) che lo separa da tutti gli altri uomini (Rm 1,1) e lo consacra «ministro del Tabernacolo» (Eb 13,10).
    Beato il Sacerdote! Gli Angeli stessi lo venerano, perché egli impersona Gesù. San Cipriano dice con forza: «Il Sacerdote all’altare opera nella stessa Persona di Gesù». Ma per avere i Sacerdoti ci vogliono le vocazioni sacerdotali. E non solo. Ci vogliono anche tutte le grazie della corrispondenza e della fedeltà alla vocazione.
    Chi ci donerà tutte queste grazie? La risposta è unica: la Madonna, Mediatrice universale. Ma bisogna pregarla e supplicarla. Ella è la Madre del Sommo Sacerdote; Ella è la Madre di tutti i Sacerdoti. Ella ha allevato Gesù per il sacrificio; Ella alleva i Sacerdoti per condurli all’altare dell’immolazione «con l’età piena di Cristo» (Ef 4,13).
    Se abbiamo tanto bisogno di Sacerdoti, quindi, ricorriamo alla Madonna, moltiplichiamo le nostre preghiere, non stanchiamoci di insistere per ottenere un bene così grande. Con la preghiera si ottengono le vocazioni, come ha detto Gesù: «Pregate il Padrone della messe perché mandi operai nella sua messe» (Mt 9,38). Con la preghiera alla Madonna, le vocazioni si ottengono prima, perché Ella fa da potente Mediatrice di amore e misericordia.
    San Massimiliano M. Kolbe, folle di amore all’Immacolata, in meno di venti anni, con il suo amore e con la sua preghiera incessante, ottenne dalla Madonna circa mille vocazioni! O Maria, Madre e Regina dei sacerdoti, donaci molti e santi Sacerdoti!
    Fioretti
    *Partecipare alla Santa Messa e fare la santa Comunione con la Madonna.
    *Offrire la Messa e la Comunione alla Madonna, per la sua gioia.
    *Fare una visita eucaristica per riparare gli oltraggi all’Eucaristia.
    FONTE: Maggio mese di Maria, P. Stefano M. Manelli, © 2010 Casa Mariana Editrice, 2010.”






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    “22 maggio 2017: LUNEDÌ DELLE ROGAZIONI.”
    “Il 22 Maggio del 1447 moriva santa Rita da Cascia, vedova.

    Rita nacque presumibilmente nell'anno 1381 a Roccaporena, un villaggio situato nel comune di Cascia in provincia di Perugia, da Antonio Lotti e Amata Ferri. I suoi genitori erano molto credenti e la situazione economica non era agiata ma decorosa e tranquilla.
    La storia di S. Rita fu ricolma di eventi straordinari e uno di questi si mostrò nella sua infanzia.
    La piccina, forse lasciata per qualche momento incustodita nella culla in campagna mentre i genitori lavoravano la terra, fu circondata da uno sciame di api. Questi insetti ricoprirono la piccola ma stranamente non la punsero. Un contadino, che nel contempo si era ferito alla mano con la falce e stava correndo a farsi medicare, si trovò a passare davanti al cestello dove era riposta Rita. Viste le api che ronzavano attorno alla bimba, prese a scacciarle ma, con grande stupore, a mano a mano che scuoteva le braccia per scacciarle, la ferita si rimarginava completamente.
    La tradizione ci tramanda che Rita aveva una precoce vocazione religiosa e che un Angelo scendeva dal cielo a visitarLa quando si ritirava a pregare in un piccolo sottotetto.
    S. RITA ACCETTA DI ESSERE SPOSA
    Rita avrebbe desiderato farsi monaca tuttavia ancor giovanetta (circa a 13 anni) i genitori, oramai anziani, la promisero in sposa a Paolo Ferdinando Mancini, un uomo conosciuto per il suo carattere rissoso e brutale. S. Rita, abituata al dovere non oppose resistenza e andò in sposa al giovane ufficiale che comandava la guarnigione di Collegiacone, presumibilmente verso i 17-18 anni, cioè intorno al 1397-1398.
    Dal matrimonio fra Rita e Paolo nacquero due figli gemelli maschi; Giangiacomo Antonio e Paolo Maria che ebbero tutto l'amore, la tenerezza e le cure dalla mamma. Rita riuscì con il suo tenero amore e tanta pazienza a trasformare il carattere del marito e a renderlo più docile.
    La vita coniugale di S. Rita, dopo 18 anni, fu tragicamente spezzata con l'assassinio del marito, avvenuto in piena notte, presso la Torre di Collegiacone a qualche chilometro da Roccaporena mentre tornava a Cascia.
    IL PERDONO
    Rita fu molto afflitta per l'atrocità dell'avvenimento, cercò dunque rifugio e conforto nell'orazione con assidue e infuocate preghiere nel chiedere a Dio il perdono degli assassini di suo marito.
    Contemporaneamente S. Rita intraprese un'azione per giungere alla pacificazione, a partire dai suoi figlioli, che sentivano come un dovere la vendetta per la morte del padre.
    Rita si rese conto che le volontà dei figli non si piegavano al perdono, allora la Santa pregò il Signore offrendo la vita dei suoi figli, pur di non vederli macchiati di sangue. "Essi moriranno a meno di un anno dalla morte del padre"..
    Quando S. Rita rimase sola, aveva poco più di 30 anni e senti rifiorire e maturare nel suo cuore il desiderio di seguire quella vocazione che da giovinetta aveva desiderato realizzare.
    S. RITA DIVENTA MONACA
    Rita chiese di entrare come monaca nel Monastero di S. Maria Maddalena, ma per ben tre volte non fu ammessa, in quanto vedova di un uomo assassinato.
    La leggenda narra che S. Rita riuscì a superare tutti gli sbarramenti e le porte chiuse grazie all'intercessione di: S. Giovanni Battista, S. Agostino e S. Nicola da Tolentino che l'aiutarono a spiccare il volo dallo " Scoglio" fino al Convento di Cascia in un modo a Lei incomprensibile. Le monache convinte dal prodigio e dal suo sorriso, la accolsero fra di loro e qui Rita vi rimase per 40 anni immersa nella preghiera.
    IL MIRACOLO SINGOLARE DELLA SPINA
    Era il Venerdì Santo del 1432, S. Rita tornò in Convento profondamente turbata, dopo aver sentito un predicatore rievocare con ardore le sofferenze della morte di Gesù e rimase a pregare davanti al crocefisso in contemplazione. In uno slancio di amore S. Rita chiese a Gesù di condividere almeno in parte la Sue sofferenze. Avvenne allora il prodigio: S. Rita fu trafitta da una delle spine della corona di Gesù, che la colpi alla fronte. Fu uno spasimo senza fine. S. Rita portò in fronte la piaga per 15 anni come sigillo di amore.
    VITA DI SOFFERENZA
    Per Rita gli ultimi 15 anni furono di sofferenza senza tregua, la sua perseveranza nella preghiera la portava a trascorrere anche 15 giorni di seguito nella sua cella "senza parlare con nessuno se non con Dio", inoltre portava anche il cilicio che le procurava sofferenza, per di più sottoponeva il suo corpo a molte mortificazioni: dormiva per terra fino alla fine quando si ammalo e rimase inferma negli ultimi anni della sua vita.
    IL PRODIGIO DELLA ROSA
    A circa 5 mesi dal trapasso di Rita, un giorno di inverno con la temperatura rigida e un manto nevoso copriva ogni cosa, una parente le fece visita e nel congedarsi chiese alla Santa se desiderava qualche cosa, Rita rispose che avrebbe desiderato una rosa dal suo orto. Tornata a Roccaporena la parente si reco nell'orticello e grande fu la meraviglia quando vide una bellissima rosa sbocciata, la colse e la portò a Rita.
    Cosi S. Rita divenne la Santa della "Spina" e la Santa della "Rosa".
    S. Rita prima di chiudere gli occhi per sempre, ebbe la visione di Gesù e della Vergine Maria che la invitavano in Paradiso. Una sua consorella vide la sua anima salire al cielo accompagnata dagli Angeli e contemporaneamente le campane della chiesa si misero a suonare da sole, mentre un profumo soavissimo si spanse per tutto il Monastero e dalla sua camera si vide risplendere una luce luminosa come se vi fosse entrato il Sole. Era il 22 Maggio del 1447.
    S. Rita da Cascia è stata beatificata ben 180 anni dopo il suo decesso e proclamata Santa a 453 anni dalla sua morte.
    Fonte: Vita di Santa Rita da Cascia.”




    Guéranger, L'anno liturgico - Lunedì delle Rogazioni
    http://www.unavoce-ve.it/pg-rogazioni-lun.htm
    “LUNEDÌ DELLE ROGAZIONI.

    Le Rogazioni e il Tempo Pasquale.
    Oggi comincia una serie di tre giorni consacrati alla penitenza. Questa coincidenza inaspettata sembra, a prima vista, una specie di anomalia nel Tempo pasquale; tuttavia, quando vi si riflette, si giunge a riconoscere che l'istituzione ha un nesso intimo con i giorni in cui siamo. È vero che il Salvatore, prima della Passione, diceva che non si può far digiunare gli amici dello sposo mentre lo sposo è con loro (Lc 5,34); ma queste ultime ore che precedono la sua dipartita per il cielo, non hanno forse qualcosa di melanconico? e, ieri stesso, non ci sentivamo portati naturalmente a pensare alla tristezza, rassegnata e contenuta, che opprime il cuore della divina Madre e quello dei discepoli, alla vigilia di perdere colui la cui presenza era per essi la pregustazione delle gioie celesti?
    Origine delle Rogazioni.
    Dobbiamo ora render conto del come, ed in quale occasione, il Ciclo liturgico si è completato, in quest'epoca, con l'introduzione dei tre giorni, durante i quali la santa Chiesa, ancora raggiante degli splendori della Risurrezione, sembra volere improvvisamente retrocedere fino al lutto quaresimale. Lo Spirito Santo, che la dirige in qualunque cosa, ha voluto che, poco dopo la metà del quinto secolo, una semplice Chiesa delle Gallie desse principio a questo rito che si estese poi rapidamente a tutta la cattolicità, dalla quale fu ricevuto come un complemento della liturgia pasquale.
    La Chiesa di Vienna, una delle più illustri e delle più antiche della Gallia meridionale, circa l'anno 470, aveva come Vescovo san Mamerto. Calamità di ogni genere erano venute a portare la desolazione in questa provincia, di recente conquistata dai Burgundi. Terremoti, incendi, fenomeni paurosi agitavano le popolazioni, come fossero stati segni della collera divina. Il santo Vescovo che desiderava risollevare il morale del suo popolo e portarlo a Dio, la cui giustizia aveva bisogno di essere placata, prescrisse tre giorni di espiazione, durante i quali i fedeli dovevano darsi ad opere di penitenza e andare in processione al canto dei salmi. Per mettere in pratica questa pia risoluzione, furono scelti i tre giorni che precedono l'Ascensione. Senza prevederlo, il santo Vescovo di Vienna gettava così le basi di una istituzione che tutta la Chiesa avrebbe poi adottato [1].
    Cominciarono i Galli, come era giusto. Sant'Alcino Avit, che successe quasi immediatamente a san Mamerto nella sede di Vienna, attesta che la pratica delle Rogazioni era già consolidata in quella Chiesa [2]. San Cesario d'Arles, al principio del sesto secolo, ne parla come di un uso già esteso altrove, designando almeno con queste parole tutta quella porzione di Galli che allora si trovavano sotto il giogo dei Visigoti [3].
    Leggendo i canoni del primo concilio di Orléans tenuto nel 511 e che raccoglieva tutte le province che riconoscevano l'autorità di Clodoveo, si nota chiaramente che essi affermano come l'intera Gallia non tardò ad adottarlo. I regolamenti del concilio, a proposito delle Rogazioni, danno una chiara idea dell'importanza che si annetteva a questa istituzione. Non solamente è prescritta l'astinenza dalle carni durante quei tre giorni, ma il digiuno è di precetto. Vi si ordina ugualmente di dispensare dal lavoro le persone di servizio, affinché possano prendere parte alle lunghe funzioni che si terranno in quei tre giorni (can. 27). Nel 567, il concilio di Tours sanzionava pure l'obbligo del digiuno durante le Rogazioni (can. 17); e in quanto all'obbligo dell'astensione dal lavoro durante quei tre giorni, si trova anche riconosciuto nei Capitolari di Carlo Magno e di Carlo il Calvo.
    La processione delle Rogazioni.
    Il rito principale nelle Chiese dei Galli durante questi tre giorni consistette, fin dall'origine, in quelle marce solenni, accompagnate da supplichevoli cantici, che furono chiamate Processioni, perché esse sfilano da un luogo all'altro. San Cesario d'Arles ci dice che quelle che avevano luogo per le Rogazioni, duravano sei ore intere, di modo che quando il clero si sentiva troppo stanco per la lunghezza dei canti, le donne cantavano a loro volta per lasciare ai ministri della Chiesa il tempo di respirare [4]. Questo dettaglio, che troviamo negli usi delle Chiese dei Galli in quell'epoca primitiva, può aiutarci a pesare l'indiscrezione di quelli che, nei tempi moderni, hanno insistito per l'abolizione di alcune processioni che occupavano una parte notevole della giornata, pensando che una manifestazione così lunga dovesse essere per se stessa considerata come un abuso.
    La partenza della Processione delle Rogazioni era preceduta dall'imposizione delle ceneri sulla testa di quelli che vi avrebbero preso parte, ossia dell'intero popolo, perché tutti vi partecipavano. Aveva poi luogo l'aspersione dell'acqua benedetta; dopo di che, il corteo si metteva in cammino. La Processione era formata dal clero e dal popolo di parecchie Chiese secondarie che procedevano sotto la croce di una Chiesa principale, il clero della quale presiedeva la funzione. Tutti, sacerdoti e laici, camminavano a piedi nudi. Si cantavano le Litanie, i Salmi, le Antifone, e ci si recava a qualche Basilica, designata per la Stazione, dove si celebrava il santo Sacrificio. Durante la strada si visitavano le Chiese che s'incontravano per via, cantandovi un'Antifona, per lodare il mistero, od il santo, sotto il cui titolo erano state consacrate.
    Grandi esempi.
    Tali erano alle origini, e tali sono stati per un pezzo, i riti osservati durante le Rogazioni. Il monaco di San Gallo che ci ha lasciato memorie così preziose su Carlo Magno, ci dice che il grande imperatore in quei giorni si toglieva i calzari come l'ultimo dei fedeli e camminava a piedi nudi seguendo la croce, dal suo palazzo fino alla Chiesa della Stazione [5]. Nel XIII secolo santa Elisabetta di Ungheria dava pure il medesimo esempio; era ben felice, durante le Rogazioni, di confondersi con le povere donne del popolo, camminando anch'essa a piedi nudi, ricoperta di una rozza veste di lana. San Carlo Borromeo, che rinnovò nella Chiesa di Milano tanti usi dell'antichità, non trascurò certo quello delle Rogazioni. Mediante la sue cure ed i suoi esempi, rianimò nel popolo l'antico zelo per una pratica così santa, esigendo dai suoi diocesani il digiuno durante tre giorni, digiuno che egli stesso osservava a pane ed acqua. La Processione, alla quale tutto il clero della città era tenuto ad assistere e che cominciava con l'imposizione delle ceneri, partiva dal Duomo, allo spuntar del giorno, e non vi rientrava che alle tre o alle quattro del pomeriggio, avendo visitato: il lunedì tredici chiese; nove il martedì; e undici il mercoledì. In una di esse l'Arcivescovo celebrava il santo Sacrificio e indirizzava la parola al suo popolo [6]. Se si paragona lo zelo dei nostri padri per la santificazione di queste tre giornate, con la noncuranza che oggi, specialmente nelle città, accompagna la celebrazione delle Rogazioni, non potremo fare a meno di riconoscere anche qui uno dei segni dell'indebolimento del senso cristiano nella società moderna. Eppure, quanto importanti sono i fini che si propone la santa Chiesa in queste Processioni, alle quali dovrebbero prendere parte tutti i fedeli che hanno la possibilità di farlo e che, invece di consacrare quel tempo al servizio di Dio per mezzo delle opere di vera pietà cattolica, lo passano in devozioni private, che non potranno attirare su di essi le stesse grazie, né portare alla comunità cristiana i medesimi aiuti di edificazione!
    Le Rogazioni nella Chiesa d'Occidente.
    Le Rogazioni dalla Gallia si estesero rapidamente in tutta la Chiesa d'Occidente. Nel VII secolo erano già stabilite nella Spagna, e non tardarono poi ad introdursi in Inghilterra e, più tardi, nelle nuove Chiese della Germania, man mano che esse venivano fondate. La stessa Roma l'adottò, nell'801, sotto il Pontificato di san Leone III. Fu poco tempo dopo che le Chiese dei Galli, avendo rinunciato alla Liturgia Gallicana per prendere quella di Roma, ammisero nei loro usi la Processione di san Marco. Ma si ebbe questa differenza: che a Roma si conservò alla Processione del 25 aprile il nome di Litania maggiore, e si chiamarono Litanie minori quelle delle Rogazioni; mentre in Francia, queste ultime furono designate con l'appellativo di Litanie maggiori, riservando il nome di minori per la Litania di san Marco.
    Ma la Chiesa romana, senza disapprovare la devozione di quelle dei Galli, che avevano creduto bene dover introdurre nel Tempo Pasquale tre giorni di osservanza quaresimale, non adottò tale rigore. Le ripugnava di rattristare col digiuno la lieta quarantena che Gesù risorto aveva accordato anche ai suoi discepoli; si limitò dunque a prescrivere solo l'astinenza dalle carni durante questi tre giorni, pratica che fu mantenuta nel corso dei secoli, fino al momento in cui, per l'indebolimento generale dei costumi cristiani della nostra epoca, fu costretta a modificare l'antica disciplina su questo punto. La Chiesa di Milano che, come abbiamo visto, conserva, con tanta severità, l'istituzione delle Rogazioni, l'ha trasportata al lunedì, martedì e mercoledì che seguono la domenica nell'Ottava dell'Ascensione, ossia dopo i quaranta giorni consacrati a celebrare la Risurrezione.
    Bisogna, dunque, per restare in questo vero equilibrio da cui la Chiesa romana mai si distacca, valutare le Rogazioni come una santa istituzione che viene a temperare le nostre gioie pasquali, ma non ad annullarle.
    Il colore viola, adoperato per la Processione e per la Messa della Stazione, non ha più lo scopo d'indicarci ancora la dipartita dello Sposo (Ct 8); ma ci avverte che la separazione è vicina; e l'astinenza, che un tempo era imposta in questi tre giorni, pur non essendo accompagnata dal digiuno, era già una manifestazione anticipata del dolore della Chiesa, conscia che la presenza del Redentore le sarebbe stata presto rapita.
    Oggi il diritto ecclesiastico non menziona più il lunedì, martedì e mercoledì delle Rogazioni tra quei giorni in cui la legge dell'astinenza obbliga ancora i fedeli [7]. È ben triste che l'indebolimento del sentimento cristiano nelle generazioni del tempo nostro, e le domande di dispense sempre più numerose, abbiano reso necessario quest'abbandono dell'antica disciplina. È un'espiazione di meno, un'intercessione di meno, un soccorso di meno, in un secolo già così povero dei mezzi per i quali la vita cristiana si conserva, diviene indulgente il cielo, si ottengono grazie di salvezza. Possano i veri fedeli concludere che l'assistenza alle Processioni di questi tre giorni è divenuta più opportuna che mai, e che è urgente, unendosi alla preghiera liturgica, di compensare in questo modo, l'abolizione di una legge salutare che datava da così lungo tempo, e che, nelle sue esigenze pesava tanto leggermente sulla nostra mollezza! Possa una sì venerata istituzione, sanzionata dalle leggi della Chiesa e dalla pratica di tanti secoli, restare sempre in vigore in quella Francia che, col suo esempio, ha imposto a tutto il mondo cattolico la solennità delle Rogazioni! Secondo l'attuale disciplina della Chiesa, le Processioni per le Rogazioni, la cui intenzione è d'implorare la misericordia di Dio offeso per i peccati degli uomini, ed ottenere la protezione celeste sui beni della terra, sono accompagnate dal canto delle Litanie dei Santi, e completate da una messa speciale che si celebra sia nella Chiesa della Stazione, sia nella Chiesa stessa da dove la Processione è partita, a meno che non debba fermarsi in qualche altro Santuario.
    Le Litanie dei Santi.
    Non si stimeranno mai troppo le Litanie dei Santi per il potere e l'efficacia che hanno. La Chiesa vi ha sempre ricorso in tutte le grandi occasioni, come ad un mezzo atto a rendersi propizio l'aiuto di Dio, rivolgendosi a tutta la corte celeste.
    Se non potessimo prendere parte alle Processioni delle Rogazioni, che si recitino, almeno, queste Litanie in unione con la Chiesa: si avrà parte nei benefici di una istituzione così santa, e si contribuirà ad ottenere le grazie che la cristianità, in questi tre giorni, sollecita da tutti i luoghi; avremo anche compiuto atto di vero cattolico.
    Inseriamo qui la Messa delle Rogazioni, ch'è uguale per i tre giorni.
    Tutto vi parla della necessità e del potere della preghiera. La Chiesa riveste il colore quaresimale che ne esprime le intenzioni espiatrici, ma tutto in lei emana la fiducia e la speranza di essere esaudita; si sente che ella si appoggia sull'amore del suo Sposo risorto.
    MESSA DELLE ROGAZIONI
    EPISTOLA (Gc 5,16-20). - Carissimi: Confessate l'uno all'altro i vostri peccati, e pregate l'uno per l'altro per essere salvati, perché molto può l'assidua preghiera del giusto. Elia era un uomo soggetto alle miserie come noi, eppure, avendo pregato ardentemente, perché non piovesse sopra la terra, non piovve per tre anni e sei mesi. Poi di nuovo pregò; e il cielo donò la pioggia e la terra diede il suo frutto. Fratelli miei, se alcuno di voi si allontana dalla verità, e uno lo converte, sappia che chi richiama un peccatore dal suo errore, salverà l'anima di lui e cancellerà una moltitudine di peccati.
    Il fine delle Rogazioni.
    È ancora dall'Apostolo san Giacomo il Minore che la santa Chiesa prende oggi l'Epistola; e non sapremmo abbastanza ammirare quanto vengano a proposito le parole dell'ispirato scrittore. Uno dei fini dell'istituzione delle Rogazioni è di ottenere dalla bontà di Dio la temperatura favorevole ai frutti della terra, e san Giacomo ci mostra, con l'esempio di Elia, che la preghiera può rendere il cielo sereno, o farne discendere una pioggia fecondatrice. Imitiamo la fede del Profeta, e raccomandiamo al Signore i raccolti, che hanno ancora tanto bisogno della sua bontà per arrivare a maturazione e per sfuggire ai flagelli che potrebbero riversarsi su di essi. Altro scopo delle Rogazioni è di ottenere la remissione dei peccati. Se noi preghiamo con fervore per i nostri fratelli traviati, otterremo in loro favore particolare misericordia. Noi forse non conosceremo mai, in questo mondo, coloro che la nostra preghiera, unita a quella della santa Chiesa, avrà salvato sulla via del peccato; ma l'Apostolo c'insegna che la nostra carità riceverà la più preziosa delle ricompense, ossia l'effusione della misericordia di Dio su noi stessi.
    VANGELO (Lc 11,5-13). - In quel tempo: disse Gesù ai suoi discepoli: se uno di voi ha un amico, e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico, prestami tre pani, perché un amico mio è arrivato di viaggio in casa mia e non ho che porgli davanti, e quello di dentro, rispondendo, dica: non mi dar noia: l'uscio è già chiuso, ed i miei figlioli sono con me a letto: e non posso levarmi a darteli; ma se l'altro seguiterà a picchiare, vi assicuro, che, anche se non si levasse a darglieli perché è suo amico, tuttavia, almeno per togliersi l'importunità di lui, si leverà a dargliene quante ne ha bisogno.
    Ed io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, picchiate e vi sarà aperto. Infatti colui che chiede riceve; colui che cerca trova, e a colui che picchia sarà aperto. E se alcuno tra di voi domanda al Padre un pane gli darà forse un sasso? e se un pesce, gli darà invece un serpente? e se chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi, dunque, pur essendo cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figlioli, quanto più il vostro Padre del cielo darà sicuramente lo Spirito buono a tutti coloro che glielo domandano.

    Potenza della preghiera.
    Vi è niente di più espressivo nei Vangeli, per esprimere l'infinita potenza della preghiera, che queste parole del Salvatore. La santa Chiesa, facendocele leggere oggi, ci mostra senza dubbio a sufficienza l'importanza delle Rogazioni, poiché in questi giorni ella ci rivela la virtù dell'intercessione, che trionfa anche del rifiuto stesso di Dio. La scelta della lettura delle sacre scritture nella Liturgia, è un insegnamento permanente e sempre dato a proposito. Abbiamo dovuto riconoscerlo fin qui. In questi tre giorni, in cui si tratta di placare il cielo già offeso, niente era più necessario che di far ben capire ai cristiani il potere che esercita su Dio stesso l'insistenza nella preghiera. Le Litanie che sono state cantate nel corso della Processione ci offrono un modello di questa santa ostinazione nella domanda. Non abbiamo cessato di ripetere: "Signore! abbi pietà; liberaci Signore! te ne supplichiamo, esaudiscici!". In questo momento si prepara la mediazione dell'Agnello pasquale offerto sull'altare; e tra pochi istanti unirà la sua intercessione, sempre efficace, ai nostri deboli voti. Muniti di un tale pegno, noi potremo ritirarci sicuri di non aver pregato invano. Prendiamo dunque anche la risoluzione di non tenerci più lontani dalla Chiesa nelle sue cerimonie, e di preferire sempre la preghiera fatta insieme a lei, a qualunque altra che noi potremmo offrire a Dio in particolare; e ciò in tutti i giorni in cui ella vorrà invitarci a prender parte ai doveri impetrativi che, nel nostro interesse, rende al suo celeste Sposo.
    [1] Bisogna tuttavia riconoscere che Mamerto non fu il creatore di questa solennità; egli non fece che precisarne lo svolgimento liturgico e fissarne la data. Effettivamente, noi vediamo che queste processioni avevano luogo anche a Milano, non durante i tre giorni che precedono l'Ascensione, ma nella settimana seguente; e in Spagna, il concilio di Girona, tenuto nel 517, ordinava processioni nel giovedì, venerdì e sabato dopo la Pentecoste. D'altronde, Sidone Apollinare, contemporaneo di Mamerto, dice che queste processioni esistevano già prima di Mamerto, ma che egli dette loro una solennità più grande (Rev. Ben., t. XXXIV. p. 17).
    [2] Omelia sulle Rogazioni.
    [3] Discorso CLXXII, tra i discorsi di sant'Agostino.
    [4] Discorso CLXXIV. Herbertus Turritanus, Miracul., l. I, c.xxi.
    [5] De Rebus bellicis Caroli Magni, c. xvi.
    [6] Giussano, Vita di san Carlo Borromeo.
    [7] CIC, can. 1252.
    da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. Roberti, P. Graziani e P. Suffia, Alba, 1959, p. 201-208.”






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    Lightbulb Re: 22 maggio - S. Rita da Cascia

    22 MAGGIO 2018: ventiduesimo giorno di Maggio Mese Mariano, NOVENA per la Festa di Maria Ausiliatrice (16 - 23 Maggio, Festa: 24 Maggio) e NOVENA ALLA SANTISSIMA TRINITÀ (18 - 26 Maggio); Martedì di PENTECOSTE, SANTA RITA da Càscia…




    Santa Rita - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/santa-rita/
    «22 maggio, Santa Rita, Vedova (Roccaporena, 1381 – Cascia, 22 maggio 1457).

    “A Càscia, in Umbria, santa Rita Vedova, Monaca dell’Ordine degli Eremiti di sant’Agostino, la quale, dopo le nozze del secolo, amò unicamente l’eterno sposo Cristo”.
    O Dio, autore della pace e custode amoroso della carità, guarda benevolo e misericordioso la nostra famiglia. Vedi, o Signore, come è spesso in discordia e come la pace si allontana da essa. Abbi pietà di noi. Fa’ che ritorni la pace, perché tu solo ce la puoi concedere. O Gesù, Re di pace, ascoltaci per i meriti di Maria Santissima, regina della pace, e anche per i meriti della tua serva fedele, Santa Rita che arricchisti di tanta carità e dolcezza da essere angelo di pace ovunque vedesse discordia. E tu, cara Santa, prega per ottenerci questa grazia dal Signore sulla nostra famiglia e su tutte le famiglie in difficoltà. Così sia.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...1b-191x300.jpg






    https://www.agerecontra.it/2015/05/2...ita-da-cascia/
    https://encrypted-tbn3.gstatic.com/i...z5CTj6Ib5bQ3xQ



    22 Maggio : Preghiere a Santa Rita da Cascia (novene, supplica, e vita della Santa per i casi impossibili) - La gioia della preghiera
    http://lagioiadellapreghiera.it/arti...105601924.html
    “22 Maggio : Preghiere a Santa Rita da Cascia (novene, supplica, e vita della Santa per i casi impossibili).”



    "NOVENA A MARIA AUSILIATRICE (Festa: 24 Maggio)."
    Maria Ausiliatrice - La Madonna dei tempi difficili
    Novena a Maria Ausiliatrice



    Home - Stellamatutina.eu - Sito di cultura cattolica in piena e totale obbedienza al Magistero Petrino.
    Maggio mese di Maria: 22° giorno - L'Eucaristia
    http://www.stellamatutina.eu/maggio-...ria-22-giorno/
    “Maggio mese di Maria: 22° giorno
    L’EUCARISTIA.”




    “Martedì della Pentecoste.”
    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico
    Guéranger, L'anno liturgico - Il santo giorno della Pentecoste. I doni dello Spirito Santo
    http://www.unavoce-ve.it/pg-pentecoste-doni.htm




    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    https://www.youtube.com/channel/UCo9...fgXjCViAIOOqg/
    https://www.youtube.com/user/sodalitium




    Tradidi quod et accepi
    http://tradidiaccepi.blogspot.it
    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «MARTEDÌ DI PENTECOSTE, 22 MAGGIO 2018.
    Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...09&oe=5B86C5E1





    “MARTEDÌ DI PENTECOSTE.
    Stazione a Sant'Anastasia.
    Doppio di I classe.
    Paramenti rossi.
    SANTA MESSA

    La Chiesa continua ad indirizzarsi ai nuovi figli che le ha dati il Battesimo. Essa li riuniva in questo giorno nella chiesa di Sant'Anastasia, ove a Natale si celebra la Messa dell'Aurora.
    L'Introito ricorda ad essi il grande beneficio della vocazione al Cristianesimo. Col sacramento del Battesimo la virtù dello Spirito Santo è discesa in essi ed ha purificati i loro cuori (Orazione) perché «lo Spirito Santo stesso è la remissione dei peccati» (Post-communio). Col sacramento della Confermazione sono stati rivestiti dello Spirito di fortezza, come altra volta i discepoli di Samaria (Epistola). Col sacramento dell'Eucarestia si sono cibati del pane degli Angeli (Offertorio). Pecorelle fedeli del Divin Pastore (Vangelo), sono entrati nell'ovile, che è la Chiesa, colla loro fede in Colui che è la «porta dell'ovile» e ascoltano sempre gli insegnamenti che lo Spirito Santo (Alleluia) comunica loro per mezzo dei ministri della Chiesa.
    Domandiamo a Dio il rinnovellamento delle anime nostre colla grazia dello Spirito Santo (Postcommunio).
    - All'Epistola.
    «Gli Apostoli dimostrarono a Pietro essere conveniente che andasse egli stesso ad aprire interamente le porte dell'ovile ai convertiti della Samaria ed egli aderì volentieri a questo viaggio, facendosi accompagnare da San Giovanni. Il dono particolare dello Spirito Santo non era allora conferito che per mezzo degli Apostoli, con l'imposizione delle mani. Dal III secolo almeno in poi questo tratto degli Atti è il passo classico per dimostrare la esistenza del Sacramento della Cresima» (Fillion).
    - Al Vangelo.
    Omelia di sant'Agostino Vescovo.
    Trattato 45 su Giovanni, dopo il principio.

    Il Signore nella lettura odierna ha proposto una parabola relativa al suo gregge e alla porta per cui s'entra nell'ovile. Dicano pure i pagani: Noi viviamo bene! Se non entrano per la porta, che serve loro ciò di cui si gloriano? Il viver bene deve fruttare a ciascuno di vivere sempre; perché che giova viver bene a chi non è dato di viver sempre? Non si può dire che vivano bene coloro che o per cecità non conoscono la fine d'una vita buona, o la disprezzano per orgoglio. Nessuno può avere speranza vera e certa di vivere sempre, se non conosce la vita, ch'è Cristo, e non entra nell'ovile per la porta.
    Uomini siffatti cercano spesso di persuadere anche i loro simili a vivere onestamente, senza essere perciò cristiani. Essi vogliono introdursi da un'altra parte, rapire ed uccidere; non facendo come il buon pastore, che vuole conservarle e salvarle. Ci sono stati dei filosofi che hanno trattato lungamente con sottilità intorno alle virtù e ai vizi, distinguendo, definendo, traendo conclusioni di ragionamenti assai ingegnosi, riempiendo libri, vantando la propria sapienza con gran rumore, giungendo fino a dire agli uomini: Seguiteci, unitevi alla nostra setta, se volete vivere felicemente. Ma essi non entravano per la porta: volevano distruggere, ammazzare, e uccidere.
    Che dirò dei Giudei? Ecco gli stessi farisei leggevano, e in ciò che leggevano celebravano il Cristo, ne speravano la venuta, e non lo riconoscevano punto, sebbene fosse presente. Si vantavano ancora d'essere del numero dei Veggenti, cioè, dei sapienti, e negavano il Cristo, e non entravano per la porta. Anch'essi per conseguenza, se riuscivano a sedurne alcuni, li attiravano non per liberarli, ma per ammazzarli e ucciderli. Ma lasciamo anche questi. Vediamo se almeno entrano per la porta coloro che si gloriano del nome dello stesso Cristo. Sono innumerevoli coloro che non solo si spacciano per Veggenti, ma vogliono essere considerati come illuminati da Cristo: e questi sono gli eretici.”
    Sardinia Tridentina: Martedì di Pentecoste - Stazione a sant'Anastasia
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    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Mardi après la Pentecôte.”
    Méditation pour le Mardi après la Pentecôte





    “22 Mai : Sainte Rita de Cassia, Veuve († 1456).”
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    http://www.centrostudifederici.org/
    1948 ? 2018: la catastrofe del popolo palestinese - Centro Studi Giuseppe Federici
    “Centro studi Giuseppe Federici - Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 48/18 del 22 maggio 2018, San Santa Rita.”




    www.sursumcorda.cloud
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    “Noi, fin da questo momento, Vi ringraziamo e Vi benediciamo, per tutte le tribolazioni, le angustie, le contrarietà; le privazioni; le pene, i dolori, le miserie, le persecuzioni ed ogni afflizione con cui ci visiterete tutto quest’anno. Vi rendiamo grazie con tutto il cuore, e mentre la natura trema e si affligge, intendiamo che lo spirito Vi loda, Vi ringrazia e Vi benedica. O Padre amorosissimo, ricordatevi che siamo fragile erba, che presto appassisce, e non ci vogliate sterminare. Guardate la nostra umiliazione, e come stiamo tremanti ed atterriti al Vostro cospetto. Usateci misericordia. Miserere nostri Domine, miserere nostri.”
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    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
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    “22 maggio 2018: Martedì di Pentecoste.”
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    «Il 22 Maggio del 1447 moriva santa Rita da Cascia, vedova.

    Rita nacque presumibilmente nell'anno 1381 a Roccaporena, un villaggio situato nel comune di Cascia in provincia di Perugia, da Antonio Lotti e Amata Ferri. I suoi genitori erano molto credenti e la situazione economica non era agiata ma decorosa e tranquilla.
    La storia di S. Rita fu ricolma di eventi straordinari e uno di questi si mostrò nella sua infanzia.
    La piccina, forse lasciata per qualche momento incustodita nella culla in campagna mentre i genitori lavoravano la terra, fu circondata da uno sciame di api. Questi insetti ricoprirono la piccola ma stranamente non la punsero. Un contadino, che nel contempo si era ferito alla mano con la falce e stava correndo a farsi medicare, si trovò a passare davanti al cestello dove era riposta Rita. Viste le api che ronzavano attorno alla bimba, prese a scacciarle ma, con grande stupore, a mano a mano che scuoteva le braccia per scacciarle, la ferita si rimarginava completamente.
    La tradizione ci tramanda che Rita aveva una precoce vocazione religiosa e che un Angelo scendeva dal cielo a visitarLa quando si ritirava a pregare in un piccolo sottotetto.
    S. RITA ACCETTA DI ESSERE SPOSA
    Rita avrebbe desiderato farsi monaca tuttavia ancor giovanetta (circa a 13 anni) i genitori, oramai anziani, la promisero in sposa a Paolo Ferdinando Mancini, un uomo conosciuto per il suo carattere rissoso e brutale. S. Rita, abituata al dovere non oppose resistenza e andò in sposa al giovane ufficiale che comandava la guarnigione di Collegiacone, presumibilmente verso i 17-18 anni, cioè intorno al 1397-1398.
    Dal matrimonio fra Rita e Paolo nacquero due figli gemelli maschi; Giangiacomo Antonio e Paolo Maria che ebbero tutto l'amore, la tenerezza e le cure dalla mamma. Rita riuscì con il suo tenero amore e tanta pazienza a trasformare il carattere del marito e a renderlo più docile.
    La vita coniugale di S. Rita, dopo 18 anni, fu tragicamente spezzata con l'assassinio del marito, avvenuto in piena notte, presso la Torre di Collegiacone a qualche chilometro da Roccaporena mentre tornava a Cascia.
    IL PERDONO
    Rita fu molto afflitta per l'atrocità dell'avvenimento, cercò dunque rifugio e conforto nell'orazione con assidue e infuocate preghiere nel chiedere a Dio il perdono degli assassini di suo marito.
    Contemporaneamente S. Rita intraprese un'azione per giungere alla pacificazione, a partire dai suoi figlioli, che sentivano come un dovere la vendetta per la morte del padre.
    Rita si rese conto che le volontà dei figli non si piegavano al perdono, allora la Santa pregò il Signore offrendo la vita dei suoi figli, pur di non vederli macchiati di sangue. "Essi moriranno a meno di un anno dalla morte del padre"..
    Quando S. Rita rimase sola, aveva poco più di 30 anni e senti rifiorire e maturare nel suo cuore il desiderio di seguire quella vocazione che da giovinetta aveva desiderato realizzare.
    S. RITA DIVENTA MONACA
    Rita chiese di entrare come monaca nel Monastero di S. Maria Maddalena, ma per ben tre volte non fu ammessa, in quanto vedova di un uomo assassinato.
    La leggenda narra che S. Rita riuscì a superare tutti gli sbarramenti e le porte chiuse grazie all'intercessione di: S. Giovanni Battista, S. Agostino e S. Nicola da Tolentino che l'aiutarono a spiccare il volo dallo " Scoglio" fino al Convento di Cascia in un modo a Lei incomprensibile. Le monache convinte dal prodigio e dal suo sorriso, la accolsero fra di loro e qui Rita vi rimase per 40 anni immersa nella preghiera.
    IL MIRACOLO SINGOLARE DELLA SPINA
    Era il Venerdì Santo del 1432, S. Rita tornò in Convento profondamente turbata, dopo aver sentito un predicatore rievocare con ardore le sofferenze della morte di Gesù e rimase a pregare davanti al crocefisso in contemplazione. In uno slancio di amore S. Rita chiese a Gesù di condividere almeno in parte la Sue sofferenze. Avvenne allora il prodigio: S. Rita fu trafitta da una delle spine della corona di Gesù, che la colpi alla fronte. Fu uno spasimo senza fine. S. Rita portò in fronte la piaga per 15 anni come sigillo di amore.
    VITA DI SOFFERENZA
    Per Rita gli ultimi 15 anni furono di sofferenza senza tregua, la sua perseveranza nella preghiera la portava a trascorrere anche 15 giorni di seguito nella sua cella "senza parlare con nessuno se non con Dio", inoltre portava anche il cilicio che le procurava sofferenza, per di più sottoponeva il suo corpo a molte mortificazioni: dormiva per terra fino alla fine quando si ammalo e rimase inferma negli ultimi anni della sua vita.
    IL PRODIGIO DELLA ROSA
    A circa 5 mesi dal trapasso di Rita, un giorno di inverno con la temperatura rigida e un manto nevoso copriva ogni cosa, una parente le fece visita e nel congedarsi chiese alla Santa se desiderava qualche cosa, Rita rispose che avrebbe desiderato una rosa dal suo orto. Tornata a Roccaporena la parente si reco nell'orticello e grande fu la meraviglia quando vide una bellissima rosa sbocciata, la colse e la portò a Rita.
    Cosi S. Rita divenne la Santa della "Spina" e la Santa della "Rosa".
    S. Rita prima di chiudere gli occhi per sempre, ebbe la visione di Gesù e della Vergine Maria che la invitavano in Paradiso. Una sua consorella vide la sua anima salire al cielo accompagnata dagli Angeli e contemporaneamente le campane della chiesa si misero a suonare da sole, mentre un profumo soavissimo si spanse per tutto il Monastero e dalla sua camera si vide risplendere una luce luminosa come se vi fosse entrato il Sole. Era il 22 Maggio del 1447.
    S. Rita da Cascia è stata beatificata ben 180 anni dopo il suo decesso e proclamata Santa a 453 anni dalla sua morte.
    Fonte: Vita di Santa Rita da Cascia.»
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    “Il 22 maggio 1667 muore Papa Alessandro VII Chigi, Sommo Pontefice.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...44&oe=5BC0BAE2

    «22 maggio 1978 : Con la "legge" abortista 194 si autorizzava in Italia l'assassinio della vita prenatale.

    "A coloro, infine, che tengono il supremo governo delle nazioni, e ne sono legislatori, non è lecito dimenticare che è dovere dell’autorità pubblica di difendere con opportune leggi e con la sanzione di pene la vita degli innocenti; e ciò tanto maggiormente, quanto meno valgono a difendersi coloro la cui vita è in pericolo, e alla quale si attenta; e fra essi, certo, sono da annoverare anzitutto i bambini nascosti ancora nel seno materno. Se i pubblici governanti non solo non prendono la difesa di quelle creature, ma anzi con leggi e con pubblici decreti le lasciano, o piuttosto le mettono in mano dei medici o d’altri, perché le uccidano, si rammentino che Dio è giudice e vindice del sangue innocente, il quale dalla terra grida verso il cielo". (Pio XI, Casti connubii, 31 dicembre 1930).»

    https://www.radiospada.org/2018/05/v...sta-di-maglio/
    "Nota di Radio Spada; continua oggi, Martedì di Pentecoste (festa di Santa Rita da Cascia), questa rubrica radiospadista che durerà sino al compimento dell’Ottava di Pentecoste, dedicata all’esercizio del cattolicesimo militare e ai grandi condottieri cattolici."
    https://i1.wp.com/www.radiospada.org...4%2C1011&ssl=1





    https://forum.termometropolitico.it/...-cascia-2.html
    https://forum.termometropolitico.it/...da-cascia.html
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    http://i83.photobucket.com/albums/j2...y/May22-St.jpg
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    Santa Rita da Càscia prega per noi!!! Sancta Rita, ora pro nobis!!!
    Ave Maria!!!
    Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!!!

    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  8. #18
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    Lightbulb Re: 22 maggio - S. Rita da Cascia

    22 MAGGIO 2019: ventiduesimo giorno di Maggio Mese Mariano, NOVENA per la Festa di MARIA AUSILIATRICE (16 - 23 Maggio, Festa: 24 Maggio); SANTA RITA DA CASCIA…



    Santa Rita - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/santa-rita/
    «22 maggio, Santa Rita, Vedova (Roccaporena, 1381 – Cascia, 22 maggio 1457).

    “A Càscia, in Umbria, santa Rita Vedova, Monaca dell’Ordine degli Eremiti di sant’Agostino, la quale, dopo le nozze del secolo, amò unicamente l’eterno sposo Cristo”.
    O Dio, autore della pace e custode amoroso della carità, guarda benevolo e misericordioso la nostra famiglia. Vedi, o Signore, come è spesso in discordia e come la pace si allontana da essa. Abbi pietà di noi. Fa’ che ritorni la pace, perché tu solo ce la puoi concedere. O Gesù, Re di pace, ascoltaci per i meriti di Maria Santissima, regina della pace, e anche per i meriti della tua serva fedele, Santa Rita che arricchisti di tanta carità e dolcezza da essere angelo di pace ovunque vedesse discordia. E tu, cara Santa, prega per ottenerci questa grazia dal Signore sulla nostra famiglia e su tutte le famiglie in difficoltà. Così sia.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...-1-191x300.jpg







    "Video del pellegrinaggio Osimo-Loreto 2019."
    http://www.sodalitium.biz/video-del-...o-loreto-2019/



    SANTE MESSE "NON UNA CUM" CELEBRATE DAI SACERDOTI DELL' I.M.B.C. ("ISTITUTO MATER BONI CONSILII") E DA DON FLORIANO IN TUTTA ITALIA:


    "Sante Messe - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    "Torino - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/torino/

    "Modena - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/modena/

    "Rimini - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/rimini/

    "Pescara - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/pescara/

    "Potenza - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/potenza/

    "Roma - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/roma/

    "S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I.M.B.C. a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
    “Oratorio Sant'Ambrogio, Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11).”




    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    IV domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=BnTn5tCbAgw
    III Domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=FrXb3TtbouM
    II Domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=71aZwW6lBYU
    II Domenica dopo Pasqua - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=BuGlDuSs0LQ
    Domenica in Albis (Santa Messa e Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=UG870mk5GHo
    Lunedì Pasqua - dell' Angelo (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=wPkpeDbQdo8
    Santa Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=G-lviMz3pWY
    Santa Pasqua 2019 - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=lwCe33a3TUo
    Sabato Santo (Veglia Pasquale)
    https://www.youtube.com/watch?v=jphVO0FHUMw
    Venerdì Santo
    https://www.youtube.com/watch?v=6v8gLX5hNW0
    Giovedi Santo
    https://www.youtube.com/watch?v=80W3peGsC9I
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.».




    https://www.agerecontra.it/2015/05/2...ita-da-cascia/







    "NOVENA A MARIA AUSILIATRICE (Festa: 24 Maggio)."
    https://www.preghiereperlafamiglia.i...siliatrice.htm
    https://www.preghiereperlafamiglia.i...siliatrice.htm



    Stellamatutina.eu ? Sito di cultura cattolica in piena e totale obbedienza al Magistero Petrino. ? Maria, Tu sei la nostra Stella! Stellamatutina.eu, Stellamatutina, stella matutina, stella mattutina, stellamattutina, Stellamatutina, Pensiero del mes
    “Maggio mese di Maria: 22° giorno - L'Eucaristia.
    FONTE: Maggio mese di Maria, P. Stefano M. Manelli, © 2010 Casa Mariana Editrice, 2010.”
    Maggio mese di Maria: 22° giorno ? Stellamatutina.eu ? Sito di cultura cattolica in piena e totale obbedienza al Magistero Petrino.
    http://www.stellamatutina.eu/maggio-...ria-22-giorno/





    22 Maggio : Preghiere a Santa Rita da Cascia (novene, supplica, e vita della Santa per i casi impossibili) - La gioia della preghiera
    “22 Maggio : Preghiere a Santa Rita da Cascia (novene, supplica, e vita della Santa per i casi impossibili).”





    "24 maggio - Madonna Ausiliatrice."
    24 maggio - Madonna Ausiliatrice

    “22 maggio - S. Rita da Cascia.”
    https://forum.termometropolitico.it/...da-cascia.html
    https://forum.termometropolitico.it/...-cascia-2.html
    “Rassegna stampa nella festa di Santa Rita da Cascia
    Centro studi Giuseppe Federici - Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 60/09 del 22 maggio 2009, Santa Rita.”
    https://forum.termometropolitico.it/...da-cascia.html
    https://forum.termometropolitico.it/...da-cascia.html
    “Serto di fiori aulentissimi per Santa Rita da Cascia.”
    https://forum.termometropolitico.it/...da-cascia.html
    https://forum.termometropolitico.it/...-cascia-2.html

    “22 maggio - S. Giulia di Corsica, martire.”
    https://forum.termometropolitico.it/...a-martire.html






    “Auguri Rita Colonna Sonora Rita da Cascia
    https://www.youtube.com/watch?v=HeipZLpK2r4”





    1948 ? 2018: la catastrofe del popolo palestinese - Centro Studi Giuseppe Federici
    “Centro studi Giuseppe Federici - Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 48/18 del 22 maggio 2018, San Santa Rita.”








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    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda.»

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    «Preghiera a Santa Rita da Cascia (22.5).»

    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...dova-22-5.html
    «Orazione a Santa Rita da Cascia, Vedova (22.5).»

    "Per Santa Rita ogni rosa è fiorita."
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    "La vera umiltà---> https://youtu.be/n9mF_GM9unc "
    "[VIDEO] Complotto contro la Chiesa e la società civile - La Massoneria e l'Alta Vendita Suprema
    https://www.youtube.com/watch?v=7nzZpaUVT7c
    da La Civiltà Cattolica, 1875, Vol. VII della Serie Nona, Anno Vigesimosesto
    Video a cura di Carlo Di Pietro."

    “[VIDEO] Ecumenismo Smascherato - Condanne della Chiesa all'eresia chiamata «ecumenismo».
    https://m.youtube.com/watch?v=ZQ8VnQMEwL0
    Per affrontare, con dati oggettivi e senza compromessi, il problema del Vaticano Secondo e dei modernisti che occupano la maggior parte delle nostre chiese --> La questione del cosiddetto "papa eretico" ed il problema dell'autorità nella Chiesa -->
    Appunti sulla questione del cosiddetto «papa eretico»”
    https://www.sursumcorda.cloud/massim...a-eretico.html

    “Raccolta di preghiere non contaminate dall'eresia dell'ecumenismo. Diceva Sant'Alfonso: "Chi prega si salva, chi non prega si danna" ->”
    https://www.sursumcorda.cloud/preghiere.html

    https://www.sursumcorda.cloud/sostie...no-detail.html
    “Padre Gabriele Maria Roschini, Chi è Maria? Catechismo mariano, Sursum Corda, Potenza 2017.
    Catechismo mariano composto da 235 articoli, semplici ma eruditi. Un’esposizione chiara, ordinata e sintetica di tutto ciò che riguarda la storia, il dogma ed il culto mariano, secondo la forma classica di domande e risposte.”
    «Preghiera di San Pio X per i Sacerdoti.»
    https://www.sursumcorda.cloud/preghiere/




    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/








    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...c2&oe=5D99D401






    https://tradidiaccepi.blogspot.com/
    https://tradidiaccepi.blogspot.com/2...edova.html?m=1
    «SANTA RITA DA CASCIA, VEDOVA.

    Paramenti bianchi.
    Santa Rita è esempio eccellentissimo di figlia, di sposa, di madre e di vedova cristiana. Sposatasi per obbedienza, tollerò e convertì il ribaldo marito. Dopo che questi fu assassinato, chiese a Dio che facesse morire i figli intenzionati a vendicarsi. Rimasta sola, fu accolta, dopo molte rimostranze spianata dall’intervento divino, fra le Agostiniane di Cascia. Qui la sera del Venerdì Santo 18 aprile 1432 ricevette in fronte la stimmate della Spina il cui dolore sopportò tutta assoggettata alla Divina Volontà nell’amore al Crocefisso. Spirò l’anima beata il 22 maggio 1457, a settantasei anni. Gloriosissima per numerosi e grandiosi miracoli - ricordati nei testi messa - fu beatificata da Urbano VIII nel 1628 e canonizzata da Leone XIII il 24 aprile 1900. Il suo corpo fragrante e quasi incorrotto, si conserva nella sua basilica di Cascia.»
    https://2.bp.blogspot.com/-LfmOyxFDt...16815220_n.png






    http://sardiniatridentina.blogspot.it/
    Sardinia Tridentina: Benedizione delle rose di santa Rita da Cascia
    «SANTA RITA DA CASCIA E IL SACRAMENTALE DELLE ROSE BENEDETTE.

    Il sacramentale più noto legato a santa Rita da Cascia sono le rose benedette. L'origine di questa devozione ha come fondamento due fatti legati alla santa: la spina della Corona di Gesù che tenne confitta in fronte per quindici anni; il roseto che miracolosamente fece fiorire d'inverno, avendo richiesto durante la malattia una rosa alla cognata. Con la benedizione di questi fiori la santa Chiesa vuole inculcare in coloro che implorano grazie - soprattutto i malati e i soffrenti come santa Rita - la sopportazione dei triboli che ne affliggono e la confidenza nel potente patrocinio e nella efficace intercessione della Santa.

    RITUALE DELLA BENEDIZIONE DELLE ROSE
    V. Adjutorium nostrum in nomine Domini.
    R. Qui fecit coelum et terram.
    V. Domine exaudi ortionem meam.
    R. Et clamor meus ad te veniat.
    V. Dominus vobiscum.
    R. Et cum spiritu tuo.
    Oremus.
    Deus, creator et conservator generis humani, dator gratiae spiritualis et largitor humanae salutis, benedictione sancta tua, bene✠dic has rosas, quas pro gratiis exsolvendis, cum devotione et veneratione beatae Ritae, hodie tibi praesentamus et petimus benedici, et infunde in eis per virtutem sanctae Cru✠cis benedictionem: ut quibuscumque infirmitatibus appositae fuerint, seu illorum, qui eas in domibus suis, vel locis cum devotione habuerint aut portaverint, infirmitates sanentur: discedant diaboli, contremiscant et fugiant pavidi cum suis ministris de habitationibus illis, nec amplius tibi servientes inquietare praesumant. Per Christum Dominum nostrum.
    Amen.
    Conclusa l’orazione, il sacerdote asperge e incensa le rose. Ciò fatto conclude dicendo:
    Oremus.
    Exaudi nos, Deus salutaris noster, ut sicut de beatae Ritae festivitate gaudemus; ita piae devotionis erudiamur affectu. Per Christum Dominum nostrum. Amen.


    RITUALE DELLA BENEDIZIONE DELLE ROSE
    V. Il nostro aiuto è nel nome del Signore.
    R. Che ha fatto cielo e terra.
    V. Esaudisci, o Signore, la mia preghiera.
    R. E il mio grido giunga a te.
    V. Il Signore sia con voi.
    R. E con il tuo spirito.
    Preghiamo.
    Dio, creatore e conservatore del genere umano, donatore di grazia spirituale e concessore di umana salvezza: benedici di tua santa benedizione queste rose che in ringraziamento noi devoti e cultori di santa Rita ti presentiamo e chiediamo che siano benedette; e per virtù della santa Croce comunica loro la tua benedizione per la quale siano risanate le infermità di tutte quelle persone alle quali saranno applicate e quelle di coloro che o in casa o altrove devotamente le conserveranno e secolo le recheranno. Stiano lontani i diavoli e con timore e tremore fuggano insieme coi loro ministri da quelle abitazioni, né osino più molestare i tuoi servi. Per Cristo nostro Signore. Amen.
    Conclusa l’orazione, il sacerdote asperge e incensa le rose. Ciò fatto conclude dicendo:
    Preghiamo.
    Esaudiscici, o Dio nostra salvezza, e come noi gioiamo
    nella festa di santa Rita, così ne impariamo la pia devozione. Per Cristo nostro Signore. Amen.»
    https://4.bp.blogspot.com/-Fds0eImlu...76078472_n.jpg










    http://www.radiospada.org/
    http://www.edizioniradiospada.com/
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/

    «L'omaggio di Radio Spada. Il 22 Maggio del 1447 moriva santa Rita da Cascia, vedova.»
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    https://www.radiospada.org/2019/05/e...ita-da-cascia/
    «Santa Rita da Cascia (Roccaporena, 1381 – Cascia, 22 maggio 1447)
    è nota come Santa degli Impossibili, per il fatto che il popolo cristiano ha lungo i secoli sperimentato quanto potente sia il suo patrocinio anche nei casi più disperati. In breve ne ripercorriamo la vita. Moglie per obbedienza di un marito violento, lo tollerò fino a convertirlo. Rimasta vedova, chiese a Dio di far morire i figli prima che questi potessero vendicare l’assassinato padre. Dopo tante peripezie Monaca Agostiniana: san Giovanni Battista, sant’Agostino e san Nicola da Tolentino dovettero introdurla miracolosamente nel chiostro per convincere la Badessa ad accettare Rita. Infine, dal 18 aprile 1432 (Venerdì Santo) fino alla santissima morte, Sposa del Crocifisso, segnata sulla fronte con una Spina della sua Corona. Tra i miracoli più noti: la fioritura della vite secca, innaffiata dalla Santa, nel monastero; e la fioritura, in inverno, dei fichi e delle rose nell’orto della casa natale della Santa: ella, malata, ne aveva fatta richiesta alla cognata. Sebbene illustrissima per miracoli frequentissimi, la sua canonizzazione fu celebrata solo da Leone XIII il 24 maggio dell’anno del Giubileo 1900.»

    «SUPPLICA A DIO che in onore di Santa Rita si suole recitare il 22 maggio, giorno della Festa.
    In nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito santo. Così sia.
    O Dio onnipotente, che avete reso gloriosa la vostra serva Santa Rita nel mondo cattolico per la frequenza di grazie, che ad intercessione di Lei concedete ai suoi devoti, con gran fiducia oggi ricorriamo a Voi per supplicarvi di nuovi celesti favori. Sì, grande è la nostra fiducia, o Santa Rita, che Iddio, il quale v’ha resa oggetto di onore nella Chiesa militante e trionfante, largheggi oggi su noi di grazie spirituali e temporali.
    Voi, che i popoli chiamano la Santa degli impossibili, l’Avvocata dei casi disperati, irradiata dal lume della gloria conoscete le miserevoli condizioni dei nostri cuori. Voi vedete quanta incostanza nell’adempimento dei nostri doveri, quanta ritrosia al bene nella nostra volontà, quanta frequenza nelle nostre quotidiane cadute. In questo giorno di festa, pregate, o Santa Rita, il Signore per noi, intercedete presso il divin trono delle misericordie, perché d’oggi in poi siano più assidue le nostre cure per la salvezze dell’anime nostre, siamo più perseveranti nel servizio di Dio e nell’esercizio delle cristiane virtù.
    Ecco le grazie principali che in questo giorno di vostra solenne celebrazione affidiamo, o Santa Rita, al vostro celeste patrocinio. Per i molti meriti, vostri abbia pietà Iddio dei nostri gemiti, appaghi i nostri gemiti, asciughi le lagrime di tanti cuori piangenti. In questo giorno di terrena esultanza, emula di quella che forma il vostro gaudio in cielo, otteneteci da Dio, o Santa Rita, una speciale benedizione, che umilmente imploriamo sul Vicario di Gesù Cristo, sui nostri Vescovi e Sacerdoti, su noi e le persone che ci son care, sui promotori del vostro culto, sui vostri Religiosi Confratelli e Consorelle, che formano l’eletta figliolanza del grande S. Agostino, sui benefattori del Tuo santuario e Monastero di Cascia, sugli infermi di anima e di corpo. Anche pei cari defunti invochiamo la Divina Misericordia. Degnatevi, o Santa Rita, Sposa amabilissima di Gesù Crocifisso, impetrarci dal Signore quello spirito di pazienza, che producendo opere buone, ci confermi nella speranza delle divine promesse. Così sia.
    Tre Pater, Ave e Gloria
    V. Signasti, Domine, famulam tuam Ritam. Alleluja. [Segnasti, Signore, la tua serva Rita. Alleluia]
    R. Signo charitatis et passionis tuæ. Alleluja. [Col segno della tua carità e della tua passione. Alleluia]
    Oremus
    Deus,qui sanctæ Ritæ tantam gratiam conferre dignatus es, ut inimicos diligeret et in corde ac fronte caritatis et passionis tuæ signa portaret: da nobis, quæsumus, ejus intercessione et meritis, inimicis nostris sic parcere et passionis tuæ dolores contemplari, ut promissa mitibus ac lugentibus præmia consequamur: Qui vivis et regnas in sæcula sæculorum. Amen.
    [Preghiamo. O Dio, che hai dato a santa Rita tanta grazia da amare i propri nemici e da portare nel cuore e sulla fronte i segni della tua carità e della tua passione: concedi anche a noi, per la sua intercessione ed i suoi meriti, di perdonare i nostri nemici e di contemplare i dolori della tua passione per conseguire il premio promesso ai miti ed ai sofferenti: Tu che sei Dio e vivi e regni con Dio Padre in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Così sia.]»
    https://i2.wp.com/www.radiospada.org...ng?w=394&ssl=1


    “Per grazia ricevuta: Un omaggio speciale a Santa Rita da Cascia, la santa degli Impossibili.”


    «22 maggio 1712: Papa Clemente XI canonizza Pio V.»

    «22 maggio 337 : Battesimo e morte di Costantino Magno.»

    «Il 22 maggio 1667 muore Papa Alessandro VII Chigi, Sommo Pontefice.»







    www.agerecontra.it | Sito del Circolo Cattolico "Christus Rex"
    http://www.agerecontra.it/

    "Centro Studi Giuseppe Federici - sito ufficiale"
    http://www.centrostudifederici.org/

    "sito dedicato alla crisi dottrinale nella Chiesa cattolica"
    http://www.crisinellachiesa.it/

    "Sito ufficiale del Centro Culturale San Giorgio"
    http://www.centrosangiorgio.com/


    C.M.R.I. - "Congregatio Mariae Reginae Immacolata" ("Congregation of Mary Immaculate Queen" "Congregazione di Maria Regina Immacolata"):
    http://www.cmri.org/ital-index.html





    https://www.truerestoration.org/


    https://novusordowatch.org/


    ": Quidlibet : ? A Traditionalist Miscellany — By the Rev. Anthony Cekada"
    http://www.fathercekada.com/

    "Home | Traditional Latin Mass Resources"
    http://www.traditionalmass.org/





    "Como ovejas sin Pastor"
    http://sicutoves.blogspot.com/


    https://moimunanblog.com/
    https://moimunanblog.files.wordpress...d-img_8737.jpg








    “Pro Fide Catholica | Le site de Laurent Glauzy”
    https://profidecatholica.com/


    https://johanlivernette.wordpress.com/


    https://lacontrerevolution.wordpress.com/


    https://sedevacantisme.wordpress.com/


    "Sede Vacante -"
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    http://wordpress.catholicapedia.net/


    https://fidecatholica.wordpress.com/


    https://militesvirginismariae.wordpress.com/




    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/
    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Mieux vaut une petite œuvre dans la Vérité, qu’une grande dans l’erreur.”

    22 mai : Sainte Rita de Cassia, Veuve (? 1456) :: Ligue Saint Amédée
    “22 mai : Sainte Rita de Cassia, Veuve († 1456).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...ainte_rita.jpg






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    SANTA RITA DA CASCIA prega per noi!!! Sancta Rita, ora pro nobis!!!
    AVE MARIA!!! REGINA COELI, LAETARE, ALLELUIA!!!

    «O Santissima Trinità, vi adoro! Mio Dio, mio Dio, Vi amo nel Santissimo Sacramento!»
    CHRISTUS VINCIT, CHRISTUS REGNAT, CHRISTUS IMPERAT!!!
    Luca, SURSUM CORDA – HABEMUS AD DOMINUM!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  9. #19
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    Lightbulb Re: 22 maggio - S. Rita da Cascia

    22 MAGGIO 2020: ventiduesimo giorno di Maggio Mese Mariano, NOVENA per la Festa di MARIA AUSILIATRICE (16 - 23 Maggio, Festa: 24 Maggio); SANTA RITA DA CASCIA…




    Santa Rita - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/santa-rita/
    «22 maggio, Santa Rita, Vedova (Roccaporena, 1381 – Cascia, 22 maggio 1457).

    “A Càscia, in Umbria, santa Rita Vedova, Monaca dell’Ordine degli Eremiti di sant’Agostino, la quale, dopo le nozze del secolo, amò unicamente l’eterno sposo Cristo”.
    O Dio, autore della pace e custode amoroso della carità, guarda benevolo e misericordioso la nostra famiglia. Vedi, o Signore, come è spesso in discordia e come la pace si allontana da essa. Abbi pietà di noi. Fa’ che ritorni la pace, perché tu solo ce la puoi concedere. O Gesù, Re di pace, ascoltaci per i meriti di Maria Santissima, regina della pace, e anche per i meriti della tua serva fedele, Santa Rita che arricchisti di tanta carità e dolcezza da essere angelo di pace ovunque vedesse discordia. E tu, cara Santa, prega per ottenerci questa grazia dal Signore sulla nostra famiglia e su tutte le famiglie in difficoltà. Così sia».
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    http://www.sodalitium.biz/wp-content...-1-191x300.jpg







    http://www.sodalitium.biz/messa-imbc-streaming/
    "Sante Messe - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    “Sodalitium - IMBC”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I.M.B.C. a Ferrara”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
    “Oratorio Sant'Ambrogio, Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11).”





    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    Festa dell'Ascensione (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=VNSErDRMohU
    Festa dell'Ascensione (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=WexLjhcWp7I
    Vigilia dell'Ascensione. S. Messa preceduta dalla processione
    https://www.youtube.com/watch?v=Unq6IZKhegY
    Martedi delle Rogazioni: S. Messa preceduta dalla processione.
    https://www.youtube.com/watch?v=5eymLoBvcPw
    Lunedi delle Rogazioni: S. Messa preceduta dalla processione.
    https://www.youtube.com/watch?v=SLtt1lgF-Ag
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso».







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    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda»
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    «Preghiera a Santa Rita da Cascia (22.5)»
    https://www.sursumcorda.cloud/preghi...da-cascia.html
    «Orazione a Santa Rita da Cascia, Vedova (22.5)»


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    «"Instaurare omnia in Christo", restaurare la società al cattolicesimo integrale e contro ogni forma di ecumenismo e laicità. Questa è la risposta di San Pio X agli uomini politici che si dicono cristiani e che intendono governare secondo l'ordine di Dio.
    Non esistono altre soluzioni, non esistono compromessi»

    “Ah mio Dio, e chi avrebbe avuta tanta pazienza con me, quanta ne avete avuta Voi? Se la vostra bontà non fosse infinita, io diffiderei del perdono. Ma tratto con un Dio, ch'è morto per perdonarmi e per salvarmi. Voi mi comandate ch'io speri, ed io voglio sperare. Se i peccati miei mi spaventano e mi condannano, mi danno animo i vostri meriti e le vostre promesse. Voi avete promessa la vita della vostra grazia a chi ritorna a Voi: «Revertimini, et vivite (Ezech. 18. 32)». Avete promesso di abbracciare chi a Voi si volta: «Convertimini ad me, et convertar ad vos» (Zach.1. 3). Avete detto che non sapete disprezzare chi s'umilia e si pente: «Cor contritum, et humiliatum, Deus, non despicies» (Ps. 50)”.

    "Preghiere e tradizionali pie pratiche cristiane. Chiediamo a Nostro Signore di ottenere la vera fede e di perseverare"
    https://www.sursumcorda.cloud/preghiere/








    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis»







    «MESE DI MAGGIO: MESE DI NOSTRA SIGNORA, LA BEATA VERGINE MARIA SANTISSIMA».

    «TRATTATO DELLA VERA DEVOZIONE ALLA SANTA VERGINE di San Luigi Maria Grignion de Monfort»


    https://tradidiaccepi.blogspot.com/2...edova.html?m=1
    «SANTA RITA DA CASCIA, VEDOVA.
    (...) Preghiamo
    Nutriti dalle celesti delizie, ti preghiamo supplichevoli, o Signore onde, per l’intercessione di Santa Rita, portiamo nelle nostre menti i segni della tua carità e della tua passione e godiamo costantemente del frutto della pace perpetua. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen».

    https://sardiniatridentina.blogspot....ta-da.html?m=1
    “Benedizione delle rose di santa Rita da Cascia. RITUALE DELLA BENEDIZIONE DELLE ROSE”







    https://www.facebook.com/donugo.casasanpiox/

    "22 maggio, Santa Rita, Vedova (Roccaporena, 1381 – Cascia, 22 maggio 1457)".


    «22 - 30 maggio 2020: Novena allo Spirito Santo (dal venerdì dopo l'Ascesione alla vigilia della Pentecoste).
    Veni, creátor Spíritus
    ,
    mentes tuòrum vísita,
    imple supérna grátia,
    quæ tu creásti péctora.

    Qui díceris Paráclitus,
    altíssimi donum Dei,
    fons vivus, ignis, cáritas,
    et spiritális únctio.

    Tu septifòrmis múnere,
    dígitus patérnæ déxteræ,
    tu rite promíssum Patris,
    sermóne ditans gúttura.

    Accénde lumen sénsibus,
    infúnde amórem córdibus,
    infírma nostri córporis
    virtúte firmans pérpeti.

    Hostem repéllas lóngius
    pacémque dones prótinus;
    ductóre sic te prævio
    vitémus omne nóxium.

    Per Te sciámus da Patrem
    noscámus atque Fílium,
    teque utriúsque Spíritum
    credámus omni témpore.

    Deo Patri sit glória,
    et Fílio, qui a mórtuis
    surréxit, ac Paráclito,
    in sæculórum sæcula.
    Amen.

    Emitte Spiritum tuum, et creabuntur.
    Et renovabis faciem terrae.

    Oratio Deus, qui corda fidelium Sancti Spiritus illustratione docuisti, da nobis in eodem Spiritu recta sapere, et de eius semper consolatione gaudere. Per Christum Dominum nostrum. Amen.



    Vieni, o Spirito creatore,
    visita le nostre menti,
    riempi della tua grazia
    i cuori che hai creato.

    O dolce consolatore,
    dono del Padre altissimo,
    acqua viva, fuoco, amore,
    santo crisma dell'anima.

    Dito della mano di Dio,
    promesso dal Salvatore,
    irradia i tuoi sette doni,
    suscita in noi la parola.

    Sii luce all'intelletto,
    fiamma ardente nel cuore;
    sana le nostre ferite
    col balsamo del tuo amore.

    Difendici dal nemico,
    reca in dono la pace,
    la tua guida invincibile
    ci preservi dal male.

    Luce d'eterna sapienza,
    svelaci il grande mistero
    di Dio Padre e del Figlio
    uniti in un solo Amore.

    Sia gloria a Dio Padre,
    al Figlio, che è risorto dai morti
    e allo Spirito Santo
    per tutti i secoli dei secoli.
    Così sia.

    Manda il tuo Spirito e crea in noi una nuova creatura.
    E rinnoverai la faccia della terra.

    Preghiamo
    O Dio, che ammaestrasti il cuore dei tuoi fedeli con la luce dello Spirito Santo, concedi a noi di gustare nello stesso Spirito ciò che è bene, e di godere sempre delle sue consolazioni. Per Cristo Nostro Signore. Cosi sia».








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    https://www.radiospada.org/2020/05/l...di-pentecoste/
    “La Novena di Pentecoste

    “Avendo Noi, due anni or sono, col breve Provida matris raccomandato ai cattolici per la solennità di Pentecoste alcune particolari preghiere per implorare il compimento della cristiana unità, Ci piace sulla stessa cosa adesso aggiungere qualche cosa di più. Decretiamo dunque e comandiamo che in tutto il mondo cattolico quest’anno e sempre in avvenire si premetta alla Pentecoste la novena in tutte le chiese parrocchiali e anche in altri templi e oratori, a giudizio degli ordinari. Concediamo l’indulgenza di sette anni e sette quarantene per ogni giorno a quelli che assisteranno alla novena e pregheranno secondo la Nostra intenzione, l’indulgenza plenaria poi o in un giorno della novena, o nella festa di Pentecoste o anche fra l’ottava, purché confessati e comunicati preghino secondo la Nostra intenzione. Vogliamo parimenti che di tali benefìci godano anche quelli che, legittimamente impediti, non possono assistere alle dette pubbliche preghiere, anche in quei luoghi nei quali queste a giudizio dell’ordinario non possano farsi comodamente nel tempio, purché in privato facciano la novena e adempiano alle altre opere e condizioni prescritte. E Ci piace aggiungere dal tesoro della chiesa che possano lucrare di nuovo l’una e l’altra indulgenza tutti coloro che in pubblico o in privato rinnovano secondo la propria devozione alcune preghiere allo Spirito Santo ogni giorno durante l’ottava di Pentecoste sino alla festa della santissima Trinità inclusa, purché soddisfino alle altre condizioni sopra ingiunte. Tutte queste indulgenze sono applicabili anche alle anime sante del purgatorio”
    (Leone XIII, Divinum illud munus, 9 maggio 1897)”
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    “22 maggio 2020: infra l'Ottava dell'Ascensione”


    «L'omaggio di Radio Spada. Il 22 Maggio del 1447 moriva santa Rita da Cascia, vedova. Per grazia ricevuta: Un omaggio speciale a Santa Rita da Cascia, la santa degli Impossibili»
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    https://www.radiospada.org/2020/05/l...di-santa-rita/
    "La spina di Santa Rita di Redazione RS il 22 Maggio 2020

    «Signasti, Domine, famulam tuam Ritam
    signo caritatis et passionis tuae»


    Era l’orazione di questa Beata Religiosa accompagnata sempre da un’altissima contemplazione ora delle cose celesti ora dei Divini Misteri operati dall’Incarnato Verbo in questa bassa terra e di quelli della sua atrocissima Passione quali distintamente aveva disposti sulle mura della sua Cella e li andava ad uno ad uno con tanta compassione meditando che ben era rapita in estasi dolorosa, la quale tant’afflizione le recava che talora le Monache mirandola la scorgevano ridotta a tal estremo che la stimavano di già passata all’altra vita, tanto rimaneva nel volto scolorita negli occhi, con le labbra smorte e languenti come se veramente fosse stata morta; e perché non poteva patire la stessa Passione e Morte di Cristo, perché non v’era per lei un tiranno che per amore del suo Gesù la martirizzasse, procurava ella di martirizzare se stessa con le molte e rigorose penalità, alle quali aggiungeva un digiuno quasi perpetuo di pane e acqua, oltre le tre Quaresime rigorosissime che ogni anno faceva, portando in oltre cucito nell’interno della Tonaca alcune spine che di continuo tormentavano la sua afflittissima umanità.
    E qui mi torna in acconcio di riferire una grazia singolarissima che si compiacque Nostro Signore di fare a questa santa Madre in premio della sviscerata divozione che ella portava alla sua atrocissima Passione. Il caso nella seguente guisa passò. Aveva ella ascoltata una divotissima Predica della suddetta Passione fatta con gran fervore e spirito dal B. Giacomo della Marca dell’Ordine de Minori per la quale rimase ella tanto desiderosa di patire per amore del suo appassionato Signore che ritiratasi nell’Oratorio vecchio del Convento e prostratasi davanti l’Immagine di un divoto Crocefisso così gli prese a dire: «Deh mio Crocefisso, se voi patiste tanto senz’alcuna vostra colpa e peccato per amore dell’uomo che, non contento d’essere stato dagli Ebrei preso e legato nell’Orto di Getsemani e strascinato davanti ai Tribunali ove foste anche caricato con molte ingiurie e scherni e con molti schiaffi e percosse, voleste di vantaggio essere crudelmente flagellato e coronato di spine e permetteste d’essere crocefisso sopra un duro tronco di Croce, e perché non permettete che anch’io vostra indegna Serva ed Ancella, che fui cagione con i peccatori di tante vostre pene e tormenti, non venga parte della vostra Passione, giacché io la merito per le mie molte mancanze? Fatemi, o mio dolce Gesù, partecipe di tutta la vostra Passione, o almeno di una parte di quella. Io non pretendo già che voi imprimiate le vostre cicatrici nel mio corpo come già faceste nel Cuore del mio gran Padre Sant’Agostino e nel Corpo del Serafino d’Assisi, né tampoco vi supplico che stampiate nello stesso mio cuore la vostra Santa Croce come faceste in quello della mia Serafica Madre Santa Monica, né finalmente vi domando che inseriate tutto voi stesso Crocefisso nell’interno del mio cuore con tutti i Misteri della vostra Santa Passione come faceste nel generoso cuore della mia Santa Chiara da Montefalco: perché così alti favori non si devono ad una peccatrice quale sono io, ma solo per i meriti del vostro preziosissimo Sangue sparso per me vostra indegnissima Serva vi domando per carità una sola delle Spine che trafissero con tanto dolore e tormento il vostro sacratissimo Capo: non mi negate amoroso Signore questa grazia perché io non partirò di qui se né l’ottengo». Così disse la gran Serva di Dio e così concluse la sua richiesta ed ecco che non volendo più resistere il pietosissimo Signore a così umili e fervorose preghiere, scagliò all’improvviso dalla sua Corona una Spina pungente con tale impeto che cogliendo nel mezzo la fronte di Rita ruppe non solo la pelle e la carne ma l’osso istesso*, lasciando ivi una piaga che durò per tutto il tempo di sua vita; per qual colpo provò Rita un dolore eccessivo che pensò di morire nello stesso momento e morta sarebbe se lo stesso Iddio che il gran colpo aveva fatto, non l’avesse con perpetuo miracolo serbata in vita. Dopo aver dunque ricevuto dalla Divina Mano un favore così grande come non capiva in se stessa per soverchia gioia, così non mai cessava di momento in momento di renderne le dovute grazie a Sua Divina Maestà.
    E perché la detta Piaga della fronte senz’essere medicata venne ben tosto ad infracidarsi così cominciò anche a tramandare un gran fetore che non solamente aggiungeva in lei tormento a tormento ma recava altresì molto travaglio all’altre Monache, laonde fu necessario che la buona Abbatessa da quelle la separasse.
    Occorse intanto che essendo giunto l’Anno Santo del 1450, ebbe desiderio la Santa Madre di passarsene in Roma per fare acquisto di quella grande Indulgenza, perché in questi tempi non era così rigorosa la Clausura delle Monache; chiese pertanto la buona Serva di Dio licenza dall’Abbatessa di fare quel divoto pellegrinaggio in compagnia d’un’altra Religiosa, ma la suddetta Madre le negò la licenza apertamente dicendole che giammai gliel’aurebbe concessa se prima non l’avesse veduta risanata da quella piaga- Lieta per tanto di così fatta risposta la B. Rita si andò a gettare genuflessa ai piedi del suo amato Crocefisso istantemente pregandolo a volere con la sua divina Virtù risanare quella piaga che si era degnato di farle con quella sua adorata Spina nella fronte, fintantoché fosse andata e ritornata da Roma e subito ottenne la grazia perché di tal sorte disparve l’accennata piaga che non vi rimase neppure un minimo segno d’esservi stata; andò dunque nel nome del Signore con la sua buona compagna a Roma e dopo avere acquistato quel santo Giubileo e visitati tutti quei Beati Santuari di quella gran Città con estremo contento e consolazione dell’anima sua, fece ritorno al suo monastero, nel quale non così tosto ebbe posto il piede, che subito con nuovo miracolo tornò ad aprirsi la piaga e a produrre i soliti effetti di tormento e di fetore come prima. (da Secoli agostiniani, Bologna, 1682)

    * NdRS: La esistenza di siffatta piaga è stata pienamente confermata dalle ricognizioni mediche del corpo incorrotto della Santa compiute nel 1972 e nel 1997".











    «22 maggio 1712: Papa Clemente XI canonizza Pio V»
    «22 maggio 337 : Battesimo e morte di Costantino Magno»
    «Il 22 maggio 1667 muore Papa Alessandro VII Chigi, Sommo Pontefice»
    “22 maggio 1978 - 22 maggio 2020: quarantadue anni di aborto legale in Italia, oltre sei milioni di morti. Ecco perché la 194 va spazzata via”.
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