Data: 08/01/04 Ora: 131:13
Autore: eminentemente Click: 297
Ormai è diventato un risibile luogo comune. Molte starlette e guitti della televisione italiana, pur guadagnando miliardi e pur approvando il più ributtante buonismo, parlano male di Berlusconi ad ogni pie' sospinto e si dichiarano di sinistra (vedi quelli della Gialappa's che non suscitano la benché minima ilarità con le loro battute da pseudo-intelletualoidi italioti e sinistrossi). E' solo una prevedibile strategia per accattivarsi l'uditorio, strategia che, puntualmente, sortisce gli effetti sperati sui pecoroni dei telespettatori. Troppo comodo, troppo scontato, troppo stupido. E' il massimo della vomitevole ipocrisia. Sembra che qualsiasi danno, calamità naturale, epidemia, venga ascritta a Berlusconi. Hanno già deciso per te che Berlusconi deve essere oggetto di ludibrio, e così sia. Pare che avvengano fenomeni di spersonalizzazione in cui, siccome la maggioranza sostiene che Valeria Marini è grassa e cellulitica, che Berlusconi è ladro ecc, tutti la devono pensare allo stesso modo. Ho capito quanto fossero falsi quelli di sinistra quando ho avuto modo di vedere il loro atteggiamento nei confronti di una gay pride. Come dice la Littizzetto, è meglio uno di destra che grida "finocchio" e non uno di sinistra che fa il signore e poi appena ti giri si struscia l'orecchio. Così come è stupido pensare che un intellettuale debba essere per forza di sinistra. Io non accetto che "persone" che guadagnano miliardi, come il cifotico Costanzo o la Ventura dal naso rifatto male, si dichiarino di sinistra. Non è coerente. A maggior ragione una delle accuse che vengono mosse più spesso a Berlusconi è il fatto di essere troppo ricco e perciò poco credibile, in virtù di quello stomachevole stereotipo in base al quale il ricco è cattivo il povero è buono e generoso. E come mai nessuno parla male dei miliardi di Costanzo o della Ventura?