Si rompe l'asse Amato - D'Alema?

[peppe (POL)]

Sabato, 22 Maggio 2004


I Ds a rischio scissione, si rompe l’asse Amato-D’Alema

Lo psicodramma andato in scena ieri al Senato è rivelatorio della crisi del centrosinistra, dove il sogno di un partito riformista sembra tramontare prima di nascere. Giorgio Tonini, che proviene dai cristiano-sociali, veniva incaricato giovedì di leggere un documento redatto da un gruppo di “dissidenti” critico verso la mozione del ritiro alla Zapatero. Fin qui non vi sarebbe nulla di strano. Ha colpito però il fatto che il gruppo sia stato raggiunto e rafforzato dai “pochi ma buoni” che contano nell’Ulivo.Nicola Mancino, Maccanico, Bianco si sono stretti intorno ai liberal dei Ds. Ed Amato ha fatto il resto, alzandosi in piedi per applaudire il Senatore Tonini, ed andando a stringergli la mano per complimentarsi.

Il problema c’è: Giuliano Amato non è un peones qualsiasi, ma quell’eminenza grigia che tutte le componenti di Uniti nell’Ulivo hanno individuato come mentore della nuova alleanza.
E’ colui che stende il programma politico della lista ulivista alle Europee. Ed è colui che, insieme con Massimo D’Alema, ha animato il think tank del grande centro dei Ds, la Fondazione Italiani Europei. Amato e D’Alema hanno costituito un ticket di ferro che ha retto i Ds dietro la facciata fassiniana. Ne hanno formato per anni la colonna vertebrale. Ed oggi, con i brutti risultati che lasciano presagire i sondaggi, l’asse sembra sfaldarsi.

D’Alema rincorre la sinistra interna, Amato si riscopre riformista e segna una nuova partnership: questa volta con l’ala liberal interna, quella guidata da Enrico Morando. Il quale raccoglie consensi nuovi e manifesta con nuovo vigore la forza che la sua componente va assumendo nel partito. Se la crisi innescata in questi mesi non accennerà a scemare, a rischio è il futuro stesso di Italiani Europei. Il suo presidente, il trentaseienne Andrea Romano, è uscito allo scoperto prendendo sul quotidiano Il Riformista posizioni molto nette in favore dell’attesa dell’Onu in Iraq, e ricevendone una scomunica da parte del suo referente politico naturale, Massimo D’Alema, i cui cartellini gialli fanno sempre sentire il loro peso.

Tra chi invoca Blair e chi insegue Mussi la distanza si fa abissale. E la resa dei conti non troppo procrastinabile. Va da sé che il congresso di Libertà Eguale, che si terrà ad Orvieto il primo, il due ed il tre di ottobre, potrebbe essere foriero di novità clamorose in casa della Quercia. “L'Italia è vittima del 'fattore B'. Infatti, sulla guerra entrambi i Poli sono subalterni alla politica di altri: il centro destra a quella di Bush; il centro sinistra a quella di Bertinotti. Così facendo mettono l'Italia in una posizione di debolezza”.
Il gost-writer di D’Alema, il triestino Gianni Cuperlo, ironizza su tutto. Dicendo che “Solo da noi c’è l'abitudine di far morire e rinascere il riformismo a settimane alterne”.

Alberta Giovannini

[Vassilij]

In origine postato da peppe
Sabato, 22 Maggio 2004


I Ds a rischio scissione, si rompe l’asse Amato-D’Alema

Altresì detto "l'asse del cesso".....