SARDEGNA, DS CONTRO "ECOMOSTRO" A VILLA BERLUSCONI
25/05/2004 - 19:08


Cagliari, 25 mag. (Apcom) - "Un mostruoso aggregato metallico lesivo della natura e di una delle più belle località delle coste sarde. E un consistente cumulo di detriti che deturpano ulteriormente il sito". Il senatore diessino, Gianni Nieddu, descrive così in un'interrogazione presentata al presidente del Consiglio e ai ministri degli Interni e delle Infrastrutture il cantiere aperto diverse settimane fa a Villa Certosa (residenza sarda di Silvio Berlusconi).

All'interrogazione del senatore se ne è aggiunta un'altra del gruppo Ds-Ulivo, alla quale dovrà rispondere domani alla Camera il ministro Pietro Lunardi. L'interrogazione, oltre a ricordare i suddetti lavori "stanno trasformando un vasto tratto di costa sottoposto a vincolo assoluto di inedificabilità in forza di leggi nazionali e regionali", precisa che "le opere non possono essere state assentite dall'autorità amministrativa competente per territorio, né possono avere ricevuto le prescritte autorizzazioni dagli assessorati regionali competenti".

"Gli organi di informazione sardi - scrivono i diessini - riferiscono di un decreto di autorizzazione emesso dal ministro Lunardi. Pertanto si chiede quali favori vengano realizzati nel terreno di proprietà del presidente del Consiglio, se siano state impegnate risorse pubbliche, se i lavori abbiano ricevuto l'assenso dall'autorità amministrativa competente per territorio e le autorizzazioni di legge dagli assessorati all'Urbanistica e all'Ambiente della Regione sarda". Sempre oggi il presidente della commissione Urbanistica regionale, Marco Tunis, ha chiesto al presidente del Consiglio regionale sardo, l'autorizzazione a effettuare un sopralluogo nella zona costiera dove sorge Villa Certosa.