...queste donne
Una lettera al Foglio
Al direttore - Non so se un “femminismo”, diverso da quello pontificato in alcune trasmissioni televisive, può trovare spazio da qualche parte. Comunque. Tale Luisa Muraro dall’Infedele su La 7, sabato 15 maggio, parlando e straparlando, l’ha sparata grossa. Disarmata, naturalmente, da brava pacifista, ma con parole peggiori di proiettili. Ha esternato che nell’Islam c’è grande rispetto per l’altro sesso (leggi donna), e che questo è segno di grande civiltà. Mio Dio! Sono rimasta stupita che nessuno le abbia risposto. Usando il plurale “noi femministe” (ma chi mai l’ha autorizzata?), passava liscia sui diritti umani delle donne, che in quanto tale sono universali, in quei paesi teocratici e islamisti brutalmente calpestati. E che il terrorismo integralista mira a voler azzerare del tutto. Mi riferisco al diritto femminile all’integrità fisica (lapidazioni, impiccagioni, tagli delle mani…); a quello al lavoro, all’istruzione; alla disponibilità del proprio corpo, della propria vita e della propria libertà. Luisa Muraro all’Infedele si è inventata invece un abominevole “femminismo di Stato”. Ma che cosa vuol dire? Semplicemente, secondo lei, quelle americaneggiante delle porno-torture nel carcere iracheno: soldatesse americane “emancipate” dal satana America: pornografe appunto! Sorvoliamo sul fatto che la Muraro, non ha accennato per nulla al “femminismo terrorista” delle povere ragazze che si fanno esplodere come gli uomini senza avere neanche il medesimo premio nell’aldilà: 70 sposi vergini. (Ah, le odiose pari opportunita occidentali!) Sulla pornografia, di Stato o non, la Muraro non ricorda che, negli anni Settanta, mentre c’era chi si batteva contro pornografia e prostituzione, considerate “istigazione allo stupro”, lei navigava nello stagno delle intellettual-milanesi che consideravano un po’ stupide quelle che perdevano il tempo “con le leggi e i volantini”. Bisognava fare, invece, psicoanalisi, “cercare il marcio che è solamente dentro di noi”. Guardando la foto della porno-torturatrice soldatessa americana, la Muraro non ha visto evidentemente solo un dato simbolico dell’inconscio… ma non cascateci; è solo teatralità per attaccare l’America e la società occidentale; per dire: “La civiltà non abita qui!”. In Iran, intanto (e non solo) continuano le lapidazioni; recentemente una studentessa è stata impiccata nella pubblica piazza solo per aver osato, con altri studenti, chiedere libertà e democrazia, ma alle tante Muraro “femministe” tutto questo poco importa, perché “questo è grande rispetto per le donne”. Cara Luisa, non parlare al plurale come una papessa, grazie al Cielo io sono “altro”, e sono anche, semplicemente e orgogliosamente, occidentale e cristiana.
Lara Foletti, Roma
“Orgogliosamente occidentale e cristiana” è una formula talmente rara che non è possibile non considerarla preziosa. Può generare equivoci, alimentare narcisismi, come qualunque formula, ma in questo caso no, in questo caso sorprende, e al tempo stesso sono sorpreso della mia sorpresa. I lettori decidano la misura del loro stupore, io ringrazio Lara Foletti.
L'elefantino
saluti