Alemanno-Carfagna firmato
il patto antidiscriminazioni
Osservatorio a tutela dei più deboli: due rappresentanti del ministero, due del Comune e le associazioni
Il ministro Carfagna con il sindaco Alemanno (Eidon)
Non solo per omosessuali. Ma an*che per combattere «ogni forma di di*scriminazione nei confronti delle per*sone più deboli: immigrati, disabili, anziani, mi*nori e gay». Così Mara Carfagna, mini*stro per le Pari Opportunità, spiega il protocollo d’intesa firmato ieri in Cam*pidoglio con il sindaco Gianni Aleman*no. «La novità più importante - conti*nua - è l’istituzione di un Osservatorio cittadino contro le discriminazioni, che avrà il compito di elaborare dati, raccogliere informazioni, predisporre campagne di formazione».
Due delega*ti del Comune e due del ministero for*meranno una commissione per la co*stituzione dell’Osservatorio, con l’aiu*to delle associazioni. «Il nostro è un ap*proccio a 360˚ - precisa Alemanno *che fa affidamento sulle risorse comu*nali e su quelle del governo». E sia il primo cittadino sia il ministro hanno stemperato l’esistenza di una frangia omofoba che riguarda proprio la Capi*tale. «Gli episodi d’intolleranza sono avvenuti in tutte le città d’Europa - so*stiene il sindaco - Non esiste un 'caso Roma', è un’offesa che questa città non vuole assolutamente accettare». Ma per chiarire maggiormente la sua posizione aggiunge: «Con questo docu*mento si porta a compimento anche l’impegno preso con la comunità omo*sessuale dopo gli ultimi episodi di ag*gressioni». Poi sottolinea: «Personal*mente sono favorevole a un’aggravan*te per i reati di violenza fisica quando c’è un’aggressione e il movente è la di*scriminazione sessuale. Ma il testo arri*vato in Parlamento non prevedeva so*lo questo».
E a proposito della propo*sta di delibere consiliari per l'istituzio*ne del registro delle unioni civili e per i matrimoni gay, conclude: «È il classi*co tentativo di fare uso strumentale di problemi diversi: come confondere la lotta all'omofobia con l'accreditamen*to delle unioni civili o i matrimoni gay». Secondo il presidente dell'Arcigay Fabrizio Marrazzo l'Osservatorio è uno strumento «utile per analizzare il fenomeno dell'omofobia e della tran*sfobia e per mettere in campo politi*che educative e sociali più ampie. L'unico strumento per eliminare la di*scriminazione è sostenere la piena uguaglianza di tutti». Per Imma Batta*glia, presidente di Digay-Project, si tratta di «una vittoria della comunità omosessuale e transessuale, ma anche il segno che questa amministrazione si sta muovendo nella giusta direzio*ne». Per il presidente del circolo Mario Mieli, Andrea Maccarrone: «La posizio*ne contraria del sindaco su coppie di fatto e matrimoni gay è già nota. Spia*ce che la tiri fuori sempre come con*trappasso di norme contro discrimina*zioni e omofobia quasi a voler dare un colpo al cerchio e uno alla botte».
Maria Rosaria Spadaccino