Come da oggetto del sondaggio. Il vostro parere?
Il cielo è sempre più blu (Rino Gaetano)
Vai in Africa Celestino (De Gregori)
Liberi liberi (Vasco Rossi)
Altro (specificare)
Come da oggetto del sondaggio. Il vostro parere?
Ho risposto di no. Al massimo esiste, al nord come al sud, una questione dei ceti produttivi, schiacciati da una parte da uno stato esoso dall'altra da una globalizzazione criminale, che favorisce i cinesi ecc.
D'accordo con peucezio. Esiste il problema dell'accentramento amministrativo, ma non è esettamentente una questione settentrionale, visto che già l'aveva denunziato Tocqueville nel suo studio sull'antico regime e la rivoluzione.
Tutt'al più è settentrionale nel senso che è stato importato da nord, cioè della Francia per il tramite del regno sabaudo.
esiste una lotta delle nazioni padano-alpine per vedere riconosciute, affermate e diffuse le proprie identità etnico-linguistiche, storia e valori...questo potrà avvenire con la trasformazione dello stato giacobino italiano in una confederazione o attraverso la secessione delle nazioni padano-alpine...oltre ovviamente la questione economica per la quale i cittadini padano-alpin vogliono che i soldi che pagano in tasse siano investiti nel proprio territorio e non per pagare gli sprechi dei parassiti di altre latitudini...
"Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".
Der Wehrwolf
Ecco, grosso modo mi associo.In origine postato da Der Wehrwolf
esiste una lotta delle nazioni padano-alpine per vedere riconosciute, affermate e diffuse le proprie identità etnico-linguistiche, storia e valori...questo potrà avvenire con la trasformazione dello stato giacobino italiano in una confederazione o attraverso la secessione delle nazioni padano-alpine...oltre ovviamente la questione economica per la quale i cittadini padano-alpin vogliono che i soldi che pagano in tasse siano investiti nel proprio territorio e non per pagare gli sprechi dei parassiti di altre latitudini...
Io rilancerei l'ipotesi di Gianfranco Miglio, ossia l'Italia come federazione di 3 macrorepubbliche: Padania, Etruria e Sud.
La questione settentrionale esiste eccome, e-come dice Wehrwolf- si basa anche sul fatto che i soldi devono tornare a chi li produce, oltre che sulla diversità di cultura fra i settentrionali e i meridionali (dal Po in giù).
Chi nega l'esistenza di una questione settentrionale dovrebbe spiegare come la Lega ha toccato picchi NAZIONALI del 10 per cento, giungendo in certe zone del nord al 40.
La questione settentrionale esiste ed è articolata: negli anni 90 si concentrò intorno alla forte crisi della rappresentanza: il Nord non si riconosceva più in una classe politica partitocratica che con gli abusi degli strumenti fiscali cercava di coprire una situazione insostenibile sotto il profilo dell'uso di denaro pubblico. Sottofondo a questa protesta era un sentimento etnico, da sempre presente all'interno della cultura popolare, che incomincava, schiacciato dai flussi migratori e indignato dalla redistribuzione assistenzialistica ed etno-cida delle risorse prodotte, a riemergere e cercare quella legittimità che ogni "nazione" senza Stato rivendica. Ma la questione si amplia e si amplierà sempre più perchè, entrati nell'era della globalizzazione e in un'epoca di cupe prospettive socio-economiche, il ceto medio produttivo deve guardarsi non solo dai costi che lo Stato impone (a cui si aggiunge la tecno-burocrazia di Bruxelles), ma soprattutto dalla concorrenza di paesi che divengono competitivi a danno dell'uomo e dell'ambiente. Ultimo esempio, in ordine cronologico, la crisi della De Longhi ad Ampezzo,in Carnia, che ingrossa le fila della "stasi" che si vive in diverse realtà valligiane. E la questione settentrionale si accentua sempre più come questione etnica, nei confronti dell'immigrazione che è, attualmente, dati alla mano, factum principalmente padano. A Nord si respira recessione, crisi del tessuto urbano, declino della qualità della vita, e si lamenta anche la perdita di culture autoctone preziose per la salute sociale. Insomma, le questioni a cui dovere e potere rispondere proponendo una politica territoriale, fondata su uno sviluppo locale non eterodiretto ma costruito su classi dirigenti locali rese responsabili del bene e del male, sulla tutela della piccola media impresa, dell'artigianato, del commercio, della residenzialità, di spazi simbolici tradizionali, di uno sviluppo infrastrutturale eco-compatibile, di una Europa diversa, politica e non tecno-cratica, capace di lasciarsi alle spalle le disastrose epopee degli Stati nazionali per valorizzare le regioni, sono più che mai attuali.
Concordo al 100%In origine postato da Dreyer
Ecco, grosso modo mi associo.
Io rilancerei l'ipotesi di Gianfranco Miglio, ossia l'Italia come federazione di 3 macrorepubbliche: Padania, Etruria e Sud.
La questione settentrionale esiste eccome, e-come dice Wehrwolf- si basa anche sul fatto che i soldi devono tornare a chi li produce, oltre che sulla diversità di cultura fra i settentrionali e i meridionali (dal Po in giù).
CESARO - M.S.I. Padova
molto bene!!Difendiamo le culture padano-alpine, le nostre lingue, le nostre piccole patrie etniche!!!In origine postato da cesaro
Concordo al 100%
La questione settentrionale non esiste.
Esiste invece una questione nazionale, ovvero d'indipendenza nazionale che giustamente ricomprende la rivalutazione di tutte le tradizioni preunitarie (dalle alpi alla sicilia), così come il recupero della nostra impronta romano-germanica. Tutto questo se vogliamo resistere all'invasione allogena e all'americanzizzazione.
Italia, Gioventù, Rivoluzione
Ecco: allora ritornateci tutto quello che vi siete fottuto dalla terra nostra.In origine postato da Dreyer
Io La questione settentrionale esiste eccome, e-come dice Wehrwolf- si basa anche sul fatto che i soldi devono tornare a chi li produce