GOVERNO/D'ALEMA: BUSH NON SALVERA' BERLUSCONI
Se premier perde le elezioni europee si faccia da parte
Milano - "Considero la tappa italiana di Bush - una semplice 'concessione' fatta dalla Casa Bianca a un alleato in seria difficoltà. Sarei molto cauto a presentare la novità di queste ultime ore come una vittoria di Bush e magari anche di Berlusconi". Lo afferma Massimo D'Alema in un'intervista a Repubblica. Se ci sarà una svolta in Iraq, aggiunge, "i veri vincitori" oltre all'Onu e all'opinione pubblica, "saranno la Francia, la Germania, la Russia che hanno costretto l'America al negoziato e al cambiamento di rotta. Non certo Bush e meno che mai Berlusconi che non ha nulla da negoziare con nessuno". Dopo le elezioni europee, continua, "se Berlusconi si dimetterà o meno è un problema suo. Certo, una sua sconfitta consegnerà un leader dimezzato". Dimettersi dopo una sconfitta, commenta il presidente dei Ds "è una questione di sensibilità democratica, che, purtroppo, è come il coraggio di Don Abbondio: chi non ce l'ha, è difficile se la possa dare". "Siamo in crescita - sottolinea - e percepiti come alternativa di governo. Questo da una parte spaventa: spaventa il centrodestra, com'è ovvio, ma anche apparati della sinistra che temono di perdere le proprie rendite di posizione".