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  1. #1
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    Tra la verità e l'errore non c'è nessuna via di mezzo, tra questi due poli opposti non c'è che un immenso vuoto. Colui che si pone in questo vuoto è altrettanto lontano dalla verità di colui che è nell'errore (J. Donoso Cortes)
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    Predefinito Eva Klotz, la "Union fuer Suedtirol" e la questione dell'Alto Adige

    Visto che la questione è dibattuta- complice il fatto che la Klotz ha aderito con l'UFS alla lista civetta (perchè questo è) della "Lega federalista-alleanza lombarda" assieme ai partiti sardi etc.- apro qui un 3d per analizzare nel dettaglio vita e opere della sig.ra Klotz, dell'attività del suo partito (UFS) e più in generale della questione altoatesina, specialmente in rapporto con quella settentrionale/padana.

  2. #2
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    Una immagine di Eva Klotz, con la sua biografia politica.



    Eva Klotz

    Nata il 4 giugno 1951 a Valtina, comune di San Leonardo in Passiria, residente a Bolzano, insegnante di scuola media superiore; laurea in filosofia ad Innsbruck, consegue l’abilitazione all’insegnamento per le materie letterarie; dal 1975 al 1983 insegnante in diverse scuole medie superiori della provincia di Bolzano.

    Dal 1980 al 1983 consigliere comunale a Bolzano, in Consiglio provinciale dal 1983, capogruppo dell’Union für Südtirol in Consiglio provinciale di Bolzano; membro della Commissione per il regolamento e vicepresidente della prima commissione legislativa provinciale.

    Si impegna a favore dei diritti dell’uomo in genere, del diritto all’autodeterminazione, della riabilitazione degli ex detenuti politici sudtirolesi, delle persone che hanno avuto un trattamento ingiusto da parte della polizia e della magistratura. Svolge inoltre attività a favore delle scuole tedesche, dei lavoratori e dei contadini di alta montagna.

    I suoi hobbies: nuoto, escursionismo, lettura e musica.


    Il tutto è tratto dalla pagiona apposita della Klotz nel sito del Consigli oregionale del Trentino-Alto Adige
    http://www.regione.taa.it/consiglio_...hede/klotz.htm

  3. #3
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    Ecco la cronaca di una "bravata" della Klotz e dei suoi sodali; purtroppo non ho trovato la data del fatto.

    La Vetta «ribattezzata» ma per Pahl solo fischi

    di Orfeo Donatini

    BOLZANO. Schützen, Alpenverein, Bauernbund ed Heimatpflege hanno riscosso un buon successo ieri per la loro provocatoria manifestazione sulla Vetta d'Italia dove si sono ritrovati, dopo circa tre ore di marcia, in più di duecento per ribattezzare quella montagna in Klockerkarkopf ed issarvi la bandiera tirolese.

    Azione simbolica insomma per tentare di calcare l'acceleratore su un argomento come quello costituito dalla nuova legge sulla toponomastica che il presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder, dopo aver presentato un proprio disegno di legge, ha sostanzialmente rinviato "per mancanza dei tempi necessari" alla prossima legislatura.
    Ed una mozione approvata in vetta da tutti i partecipanti mira invece a riaprire, subito - ancora in questa legislatura - la discussione sui toponimi per "ripristinare la giustizia della storia, rinunciando ai nomi imposti dal fascismo", che sono una "perenne offesa e una provocazione" per la popolazione di lingua tedesca.

    Sul piano politico, accanto agli esponenti in qualche misura scontati in una simile circostanza come Eva Klotz dell'Union für Südtirol e Pius Leitner dei Freiheitlichen, ieri è salito in vetta anche il presidente del consiglio regionale Franz Pahl che è tornato così ad esprimersi con quelle sue più radicali posizioni che dentro la Svp gli sono valse la patente di leader dell'ala patriottica.

    Tuttavia questa scelta di tornare sulle barricate da parte dell'esponente della stella alpina, che ricopre anche un ruolo istituzionale non marginale alla guida dell'assemblea legislativa regionale, non ha riscosso ieri grande successo e così quando si è lanciato in una forte "tirata d'orecchi" allo Stato italiano che, contrariamente a quanto avviene nella tutela di molte altre minoranze in Europa, "non ha ancora fatto nulla per sanare un'ingiustizia storica ai danni della minoranza di lingua tedesca nel Südtirol", dalle decine di attivisti presenti sulle rocce è salita una sonora bordata di fischi.

    A Pahl insomma la destra tedesca non ha perdonato quella discontinuità fra le sue posizioni istituzionali e allineate con quelle invece barricadere e "patriottiche" come quelle espresse ieri.
    Complessivamente in ogni caso una manifestazione che ha ribadito le posizioni note della destra tedesca sulla delicata quanto spinosa questione della toponomastica.

    "La toponomastica - ha così sottolineato Pius Leitner - è una questione culturale e non politica e come tale va affrontata riparando alle ingiustizie che la minoranza di lingua tedesca ha subito da parte del fascismo e delle inaccettabili imposizioni di Tolomei".

    Più storico l'intervento della "pasionaria" Eva Klotz che ha ripercorso l'evoluzione delle vicende altoatesine negli ultimi decenni, così come il cappellano degli Schützen ha approfondito il tema della tutela della Heimat.

    Alla fine, issata la bandiera bianca e rossa e collocata una targa in bronzo con l'aquila tirolese e la nuova denominazione della montagna che si trova "nel centro del Tirolo", tutti sulla via del ritorno sotto una pioggia battente.
    E quella di ieri è stato solo l'ultimo "assalto": in passato sulla Vetta d'Italia per ribadirne di volta in volta l'italianità o la tirolesità, vi sono salite delegazioni di An, del Carroccio e dell'Union.
    Nel 1989 fu la volta del verde Alexander Langer che vi depose una lapide con la scritta "Vetta d'Europa".

  4. #4
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    Dove ha torto Eva Klotz?

    Comunque la cima che porta quel nome vergognoso, si chiama "Glockenkarkopf".

    Saluti

  5. #5
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    Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni circostanza, ma mai in ogni circostanza e in ogni epoca si potrà avere la libertà senza la lotta!
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    Solo il fatto che si faccia riferimento al sued tirol con lo pseudonimo di pura invenzione merdofascista "alto adige" indica che il discorso è male impostato oppure che non è questo forum lo spazio corretto per questo tipo di discussioni.

  6. #6
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    In origine postato da Nanths
    Solo il fatto che si faccia riferimento al sued tirol con lo pseudonimo di pura invenzione merdofascista "alto adige" indica che il discorso è male impostato oppure che non è questo forum lo spazio corretto per questo tipo di discussioni.
    Io chiamo le cose col nome che hanno, e siccome la provincia di Bolzano si chiama ufficilamente "provincia autonoma di Bolzano/Alto Adige" io la chiamo così.
    A meno di chimarla col nome tedesco: "Autonome Provinz Bozen/Suedtirol", ma non mi pare il caso.

    Non vedo perchè devo chiamare "Suedtirol" una terra che NON era chiamata così nemmeno dagli abitanti, i quali infatti- fino al 1972, col nuovo Statuto di autonomia- la chiamavano Etschland (ossia Terra dell'Adige), talvolta premettendo il termine "Tiroler".

  7. #7
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    Quindi secondo il tuo DELIRANTE ragionamento Kastelruth, si chiamerebbe veramente "castelrotto"...ma suvvia non scherziamo... chi sei un parente del boia tolomei?




  8. #8
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    La Lupa romana è una cagna bastarda che muore allattando 2 figli di puttana
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    Che cazzate, sarà un caso che solo in itagliano il süd tirol viene chiamato Alto Adige, mentre nelle altre 4 lingue (inglese, tedesco, francese e ladino) è la traduzione letterale di sud tirolo .

    Mi sa che Dreyer è il solito itaglione
    Tu che odi dio e la vita cristiana
    Senti la sua presenza come un doloroso cancro
    Vengano profanate e profanate aspramente
    Le praterie del cielo bagnate di sangue

    Odiatore di dio
    E della peste della luce

    Guarda negli occhi paralizzati di dio
    E sputa al suo cospetto
    Colpisci a morte il suo miserevole agnello
    Con la clava

    Dio, con ciò che ti appartiene ed i tuoi seguaci
    Hai mandato il mio regno di Norvegia in rovine
    I tempi antichi, le solide usanze e tradizioni
    Hai distrutto con la tua orrida parola
    Ora vai via dalla nostra terra!

  9. #9
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    In origine postato da Nanths
    Quindi secondo il tuo DELIRANTE ragionamento Kastelruth, si chiamerebbe veramente "castelrotto"...ma suvvia non scherziamo... chi sei un parente del boia tolomei?

    Un conto è il caso di Kastelruth che è stato tradotto pari pari, un conto sono altri nomi; altrimenti non si spiegherebbe come mai Ortisei in tedesco si chiama St. Ulrich e in ladino Urtijei.
    Semplicemente molti nomi si potevan ochiamare anche con nomi italiani in quanto- ricordiamiolo- prima del 1918 c'erano comunque degli italiani in Alto Adige, non sono venuti tutti col fascismo.

    Piuttosto, non allontanatevi dal 3d, rimaniamo sul caos Klotz e sulla giustezza o meno delle sue posizioni, posizioni che non sono condivise quasi per nulla nemmeno dalla Suedtiroler Voelkspartei.

  10. #10
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    Premesso che a me fa schifo che si traduca Südtirol con "Alto Adige", anche perche' il cognome di mia madre "v. Kalss zu Karlsberg-Hallstatt" fu ignobilmente tradotto in "Calzi", come l' altrettanto dignitoso "Kalcich", ma non siamo parenti , mi preme evidenziare che i Partiti autoctoni sudtirolesi sono 3:

    1. Union für Südtirol: nell' essenza favorevole ad una "Makroregion Tirol", costretto dagli eventi ad essere referendario. Ma non c'e' nulla di male. E' il Partito piu' vicino ai problemi della gente nella vita quotidiana. Presidente: Eva Klotz.

    2. Südtiroler Volkspartei: contenti con il "pacchetto", felici di essere sudditi della repubblica italiana, con le tasche piu' piene di quello che avrebbero ottenuto con un' annessione all' Austria. Basta passare il confine per capire che a Sud stanno meglio che a Nord. Nazionalismo mercenario.

    3. FPS: filiale sudtirolese dell' austriaca FPOE (=Haider), dopo un inizio disastroso, in costante rimonta, tanto che sembra che l' Union abbia ridotto le distanze iniziali. Partito indubbiamente patriottico, che desidera l' annessione all' Austria, costi quel che costi.

    Stando cosi' le cose, se io vivessi (sarebbe bello) in Sudtirolo, voterei Union.

    Saluti

 

 
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