Qualcuno mente sulla liberazione degli ostaggi

[beppe2]

In Origine Postato da Misterbianco
E cari stronzetti sinistri, vi rode il fegato ma quello che conta è l'informazione che riceve la massa e non le porcate e falsità che scrivete nei forum grazie all'ononimato, il governo con la liberazione degli ostaggi ha ricevuto un vantaggio di immagine significativo e determinate per l'esito delle votazioni

Lo sapevamo già che la massa rincretinita dalla propaganda mediatica è il vostro target ideale. Non c'era bisogno che venissi a ricordarcelo tu... Però mi sa tanto che sta volta non attacca. Continua pure a sognare, sbrigati però, hai solo ancora pochi giorni..

[Misterbianco]

In Origine Postato da SPYCAM
Gli italiani non hanno partecipato all'operazione

Roma, 9 giu. (Apcom) - "Gli italiani non hanno partecipato direttamente all'operazione". Il quotidiano La Repubblica ricostruisce la dinamica dell'operazione che ha condotto alla liberazione dei tre ostaggi italiani in Iraq e riferisce, citando fonti dell'intelligence americana, di un ruolo determinante giocato dai servizi segreti polacchi per rintracciare il luogo del nascondiglio dove si trovava, insieme ad Agliana, Cupertino e Stefio, anche un'imprenditore polacco, Jerzy Kos.

"Kos viene rapito il primo giugno da uomini mascherati nei pressi di Baghdad - scrive Repubblica - venduto da un uomo che lavorava per lui". Ma l'intelligence polacca lo arresta dopo meno di ventiquattro ore e riesce a farsi dire a chi è stato venduto l'imprenditore. Tra il 5 e il 6 giugno, raccontano a Repubblica due fonti dell'intelligence americana, "chiediamo ad una nostre fonte irachena di farci sapere del gruppo e della prigione del polacco. Quello prende qualche ora e poi dice che è tutto ok, che sa dov'è il posto, dov'è prigioniero il polacco e poi aggiunge: con il polacco ci sono anche altri tre stranieri. A quel punto chiediamo le prove di quel che dice".

E' il 6 giugno quando l'informatore torna con i documenti di Agliana, Cupertino e Stefio per dimostrare la bontà delle sue informazioni. Le Forze Armate americane decidono quindi di intervenire con la forza. E' il generale Ricardo Sanchez a chiedere l'autorizzazione al nostro ambasciatore a Baghdad, Gianludovico Di Martino, ne vengono informati anche Palazzo Chigi, la Farnesina, e alla fine è il presidente del Consiglio a dare il via libera.

Quanto al luogo del nascondiglio i giornalisti fanno notare come le informazioni diffuse dal ministro degli Esteri, Frattini, "la liberazione è avvenuta a sud di Baghdad", secondo le sue fonti del Sismi, fossero diverse da quelle arrivate ai familiari di Kos che durante una telefonata alla moglie subito dopo la liberazione ha detto: "Sono stato liberato a Ramadi", a 110 km a ovest della capitale irachena. Più tardi sarà lo stesso premier Berlusconi a precisare che "Il covo è a 110 km da Bagdhad". La ragione di questa discrepanza nelle informazioni è dunque una sola: "Gli italiani non hanno partecipato direttamente all'operazione".

I particolari della liberazione degli ostaggi e le nazionalità di chi è stato coinvolto hanno la loro importanza ma il fatto determinante e più importante è stato il via libera del nostro governo nella persona di Berlusconi a dare il via al blitz e a prendersi una responsabilità di non poco conto perchè se andava male gli si poteva rimproverare di non aver continuato le trattative per il rilascio da parte dei terroristi. Berlusconi ha avuto coraggio ed è stato premiato.

[Guido Di Tacco]

In Origine Postato da Misterbianco
.... il governo con la liberazione degli ostaggi ha ricevuto un vantaggio di immagine significativo e determinate per l'esito delle votazioni

Su questo, caro il mio misterbanana, anziche star quì a scrivere delle tue seghe mentali, faresti bene a farti un giro in mezzo alla tua gente....

mettendo in funzione occhi e orecchie e assai meno la bocca....

potresti anche giungere a percepire qualche risultato imprevisto...

[nicolafior]

In Origine Postato da Misterbianco
E cari stronzetti sinistri, vi rode il fegato ma quello che conta è l'informazione che riceve la massa e non le porcate e falsità che scrivete nei forum grazie all'ononimato, il governo con la liberazione degli ostaggi ha ricevuto un vantaggio di immagine significativo e determinate per l'esito delle votazioni

Perche' invece di continuare ad offendere non provi a rispondere alle domande che ho posto in questo 3D?

http://www.politicaonline.net/forum/...hreadid=104290

[stellarossa1959]

In Origine Postato da SPYCAM
Gli italiani non hanno partecipato all'operazione

Roma, 9 giu. (Apcom) - "Gli italiani non hanno partecipato direttamente all'operazione". Il quotidiano La Repubblica ricostruisce la dinamica dell'operazione che ha condotto alla liberazione dei tre ostaggi italiani in Iraq e riferisce, citando fonti dell'intelligence americana, di un ruolo determinante giocato dai servizi segreti polacchi per rintracciare il luogo del nascondiglio dove si trovava, insieme ad Agliana, Cupertino e Stefio, anche un'imprenditore polacco, Jerzy Kos.

"Kos viene rapito il primo giugno da uomini mascherati nei pressi di Baghdad - scrive Repubblica - venduto da un uomo che lavorava per lui". Ma l'intelligence polacca lo arresta dopo meno di ventiquattro ore e riesce a farsi dire a chi è stato venduto l'imprenditore. Tra il 5 e il 6 giugno, raccontano a Repubblica due fonti dell'intelligence americana, "chiediamo ad una nostre fonte irachena di farci sapere del gruppo e della prigione del polacco. Quello prende qualche ora e poi dice che è tutto ok, che sa dov'è il posto, dov'è prigioniero il polacco e poi aggiunge: con il polacco ci sono anche altri tre stranieri. A quel punto chiediamo le prove di quel che dice".

E' il 6 giugno quando l'informatore torna con i documenti di Agliana, Cupertino e Stefio per dimostrare la bontà delle sue informazioni. Le Forze Armate americane decidono quindi di intervenire con la forza. E' il generale Ricardo Sanchez a chiedere l'autorizzazione al nostro ambasciatore a Baghdad, Gianludovico Di Martino, ne vengono informati anche Palazzo Chigi, la Farnesina, e alla fine è il presidente del Consiglio a dare il via libera.

Quanto al luogo del nascondiglio i giornalisti fanno notare come le informazioni diffuse dal ministro degli Esteri, Frattini, "la liberazione è avvenuta a sud di Baghdad", secondo le sue fonti del Sismi, fossero diverse da quelle arrivate ai familiari di Kos che durante una telefonata alla moglie subito dopo la liberazione ha detto: "Sono stato liberato a Ramadi", a 110 km a ovest della capitale irachena. Più tardi sarà lo stesso premier Berlusconi a precisare che "Il covo è a 110 km da Bagdhad". La ragione di questa discrepanza nelle informazioni è dunque una sola: "Gli italiani non hanno partecipato direttamente all'operazione".

Buoni quelli di Repubblica. Fanno da pompieri, come ha fatto Pirani a favore di Frattini a Porta a Porta.

[Misterbianco]

In Origine Postato da stellarossa1959
Buoni quelli di Repubblica. Fanno da pompieri, come ha fatto Pirani a favore di Frattini a Porta a Porta.

Manco la cronaca della coppia Bonini D'Avanzo ti soddisfa...

Vai sul sito di comedochescemo forse troverai la versione che ti soddisfa.

[un uomo libero]

In Origine Postato da Misterbianco
E cari stronzetti sinistri, vi rode il fegato ma quello che conta è l'informazione che riceve la massa e non le porcate e falsità che scrivete nei forum grazie all'ononimato, il governo con la liberazione degli ostaggi ha ricevuto un vantaggio di immagine significativo e determinate per l'esito delle votazioni

Tu invece ti chiami misterbianco e non usi l'arma vigliacca dell'anonimato come noialtri. Se vuoi conoscermi non haiche da chiedermelo. Ti dico subito pero' che tu sei doppiamente imbecille: Una volta nella vita ed un'altra sulla rete. Adesso va e riporta tutto fedelmente al tuo prioprietario, la ciotola come sempre e' all'angolo.

[Il Patriota]

...solita FINezza anale....un solo interesse: i mercenari

[Der Wehrwolf]

da Macchianera.net
Facendo una ricerca in rete (non difficile, che però mi sembra nessun giornalista si sia preso la briga di fare), si scoprono varie cose interessanti sulla società americana Dts e sulla sua figlia Dts Llc, che è quella da cui dipendevano Quattrocchi e gli altri tre italiani rapiti in Irak.

Prima di tutto, che il nome intero è Dyncorp Technical Services (è col nome Dyncorp che viene di solito citata in rete) e che la società in effetti dal 7 marzo 2003 è stata assorbita (insieme con la Dts Llc) dalla Computer Science Corporation (Csc), un gruppo da 90.000 dipendenti e 11,3 miliardi di dollari di fatturato nel 2002. dal sito della Csc si evince che le attività aerospaziali e di difesa (a&d) siano solo una piccola parte del loro business (che comprende anche: attività assicurative e bancarie, consulenza alle imprese, manutenzione di aerei ed elicotteri militari, conduzione di ricerche oceanografiche con una flotta di navi di proprietà, gestione di call center dell’amministrazione pubblica). Giusto per dare un ordine di grandezza: gli ultimi tre appalti ottenuti nel settore a&d dalla Csc (sono tutti del primo trimestre 2004) valgono 950, 406, e 228 milioni di dollari. Csc e Dts erano entrambe fino a prima della fusione fra le prime 25 imprese (per giro d’affari) fornitrici del governo americano nel settore militare.
Di cosa si occupa la Dts - direttamente, attraverso sue sottoaziende, o nell’ambito di joint venture a cui partecipa la Csc? Lo vediamo subito. Mi preme sottolineare che le mie fonti sono relativamente istituzionali: per esemio i siti della Federation of American Scientists (Fas) e di corpwatch, che si occupano (tra l’altro) da anni di monitorare le attività militari e di intelligence del governo americano e delle multinazionali.

La Dts (o Dyncorp, per il resto del mondo) forniva supporto logistico alle truppe americane di stanza, tra l’altro, a Timor est, a Panama, in Perù.

La Dts è l’impresa con contratti dell’importo maggiore (ca. 600 milioni di dollari) nell’ambito del Plan Colombia, cioè il piano di distruzione militare delle piantagioni di coca in Colombia (qui qualche dettaglio in piu? Sul Plan Colombia), e in particolare è la Dyncorp che si occupa di irrorare i campi di defolianti con 88 aerei di sua proprietà, tanto da essere citata in giudizio nel 2001 da un gruppo di contadini ecuadoregni raggiunti in maniera assolutamente illegale dai pesticidi, che avevano causato malattie, malformazioni e morti infantili; i defolianti usati sono in effetti molti simili all’Agent Orange usato in Vietnam.

La Dts gestisce per conto dell’amministrazione americana la riorganizzazione dell’attività poliziesca e giudiziaria in Irak.

I dipendenti della Dts costituiscono il nucleo centrale della forze armate americane di stanza in Bosnia - per chiarire: l’esercito americano appalta la fornitura di ufficiali per la sua truppa ad un’azienda esterna, in outsourcing.

La Dts è stata condannata in tribunale dopo che un’ispettrice dell’Onu aveva accusato i suoi uomini di aver ridotto in schiavitù e costretto alla prostituzione, in Bosnia, donne e ragazzine minorenni: - qui un’inchiesta di salon sulla vicenda, qui un resoconto della sentenza sfavorevole alla Dyncorp.

La Dts si occupa del controllo militare del confine tra Usa e Messico, compreso il tratto di 22 km in cui è stato eretto un muro difensivo alto 3 metri, simile a quello tra Israele e Cisgiordania.

La Dts è fra le imprese che si occupano di sviluppare per conto dell’amministrazione americana il Ballistic Missile Defense System, cioè lo scudo spaziale.

La Dts si occupa della manutenzione di aerei (per esempio i B-52) e navi della marina e dell’aviazione americana.

La Dts gestisce diversi poligoni di tiro atomici in giro per gli Usa.


Insomma, la questione mi sembra ben spiegata dal Washington Post:

“The U.S. government increasingly relies on civilians to perform jobs once reserved for the military, including […] training Iraq’s new armed forces and providing security for foreign leaders”.
In altre parole: un tempo sarebbero stati soldati reclutati dallo stato americano, ora sono soldati privati che forniscono servizi alle forze armate americane in outsourcing. Mi correggo: sono soldati privati quando sono cittadini americani: se invece si tratta di cittadini stranieri, in particolare cittadini di stati che al momento non hanno dichiarato guerra all’Irak (come l’Italia), si tratta di mercenari secondo la convenzione Onu contro il reclutamento, l’uso, il finanziamento e l’addestramento di mercenari, ratificato dall’Italia attraverso la legge 210/1995.

Per concludere sugli italiani dipendenti della Dts rapiti in Irak: poveri vigilantes un par di palle.

[Misterbianco]

In Origine Postato da un uomo libero
Tu invece ti chiami misterbianco e non usi l'arma vigliacca dell'anonimato come noialtri. Se vuoi conoscermi non haiche da chiedermelo. Ti dico subito pero' che tu sei doppiamente imbecille: Una volta nella vita ed un'altra sulla rete. Adesso va e riporta tutto fedelmente al tuo prioprietario, la ciotola come sempre e' all'angolo.

Venitre qui a fare "controinformazione" perchè protetti dall'anonimato, ci sono offese e maldicenze non provate nei confronti dei quattro italiani rapiti da tre mesi a questa parte che nessuno oserebbe fare pubblicamente, spero propio che da parte dei tre italiani liberati una volta monitorato per bene il panorama dell'informazione italiana partano delle belle querele e denucie per diffamazione nei confronti di chi ha sputato alle loro spalle senza prove e solo per denigrarli.