EX OSTAGGI: EMERGENCY, MAI PARLATO DI PROVE DI UN RISCATTO
ROMA, 11 GIU - ''Ne' Gino Strada ne' Emergency hanno mai detto di avere le prove che sia stato pagato un riscatto per la liberazione degli ostaggi italiani''. Sia Gino Strada, sia Emergency, hanno sempre detto che ''i nostri interlocutori ci hanno riferito di una persona che aveva loro parlato di una richiesta di liberazione degli ostaggi in cambio del pagamento di un riscatto''. A precisare il senso delle parole di Gino Strada e' il vicepresidente di Emergency, Carlo Garbagnati, dopo le polemiche suscitate dall'intervista ad alcuni quotidiani dal fondatore dell'associazione. ''Sin dall'inizio del nostro tentativo umanitario - racconta Garbagnati - abbiamo messo in chiaro che con noi non c'era in alcun modo possibilita' di parlare di riscatto e se qualcuno avesse voluto utilizzare questo argomento come oggetto di trattativa, non era a noi che doveva rivolgersi''. Ma allora come sono andate realmente le cose? ''Quello che sappiamo - spiega Garbagnati - e' che in uno degli ultimi incontri, una decina di giorni fa, con la soluzione della vicenda ormai vicina, i nostri interlocutori ci hanno detto che da una persona di cui non si fidavano molto era arrivata la richiesta di un riscatto di 9 milioni di dollari per la liberazione degli ostaggi''. Se questa fosse, aggiunge il vicepresidente di Emergency ''pura creazione o qualcosa di realmente accaduto noi non possiamo certo provarlo''. La decisione di raccontare l'episodio, ha concluso Garbagnati, e' stata presa da Strada nel momento in cui sono cominciate a circolare voci su un riscatto e sul possibile coinvolgimento di Emergency nella vicenda. ''Abbiamo deciso di intervenire perche' era decisamente necessario chiarire che in nessun momento abbiamo preso in considerazione alcuna ipotesi di denaro e di riscatto''.
11/06/2004 145
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