"Venerdì 11 Giugno 2004, 20:28
Economia, Prodi: profumo di ripresa in Europa ma non in Italia
NAPOLI (Reuters) - L'Italia sta perdendo il treno della ripresa economica che attraversa l'Europa a causa delle scelte del governo che hanno portato sfiducia e divisione, secondo il presidente della Commissione europea Romano Prodi.
"Il peggio per l'economia europea è ormai passato. La Germania ha ricominciato a crescere trascinata dalle esportazioni. La Francia va ancora più forte. In tutta Europa sentiamo profumo di ripresa. in Italia no. Ce l'hanno detto, da ultimo, la Banca d'Italia e l'Istat", ha detto Prodi chiudendo a Napoli la campagna elettorale della lista 'Uniti per l'Ulivo' per le elezioni europee di domani e dopodomani.
"L'Italia ha il freno tirato, l'Italia ha le pile scariche. E si capisce perchè. Il paese ha perso fiducia, è scosso da una politica che, invece sull'unione, ha puntato sulla divisione", ha aggiunto l'ispiratore della lista di centrosinistra.
In merito all'annunciata riduzione delle imposte da parte del governo, Prodi spiega che va bene "ridurre le tasse, ma non quelle sui pià ricchi perché se vogliamo ridare competitività alle aziende, promuovere l'occupazione e sostenere i consumi, sono le tasse sul lavoro che dobbiamo ridurre. Concentrare gli incentivi e i crediti fiscali sulla ricerca e sull'innovazione".
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha annunciato dal 1 gennaio 2005 una riduzione delle aliquote Irpef per circa 12,5 miliardi. "
http://it.news.yahoo.com/040611/58/2tr.html
"Giovedì 10 Giugno 2004, 13:47
Italia, target Pil a 1,2% raggiungibile dopo dati Istat
MILANO (Reuters) - La disaggregazione dei dati sulla crescita italiana nel primo trimestre giunta dall'Istat rende gli economisti fiduciosi sulla possibilità che si realizzi l'obiettivo governativo di una crescita a 1,2% nel 2004.
L'istituto di statistica ha ribadito che, nei primi tre mesi dell'anno, il Pil ha segnato +0,4% rispetto all'ultimo trimestre 2003 e +0,8% sullo stesso periodo del 2003.
Secondo i dati giunti stamane il contributo alla crescita è venuto soprattutto dagli investimenti e dai consumi delle famiglie, mentre le scorte sono calate e, a sorpresa, in un mondo dominato dalla ripresa degli scambi commerciali, le esportazioni nette hanno segnato una flessione.
"Dopo i dati di oggi, l'inizio dell'anno si conferma migliore delle attese e, grazie all'effetto trascinamento, fornisce una buona base per i prossimi trimestri" dice Giada Giani di Banca Intesa (Milano: BIN.MI - notizie - bacheca) . "Anche la composizione della crescita ci conforta. L'1,2% sembra possibile".
"Con questi dati la crescita già acquisita per il 2004 è di 0,6%. L'obiettivo del governo è raggiungibile, a meno di revisioni dei dati" dice Riccardo Faini, professore di politica economica all'Università Tor Vergata di Roma.
SALGONO CONSUMI E INVESTIMENTI, DELUDONO ESPORTAZIONI
Istat ha reso noto oggi che i consumi finali hanno segnato +0,6% su trimestre dopo -0,1% negli ultimi tre mesi del 2003. Questo rimbalzo è il frutto di un buon recupero della spesa delle famiglie, che ha segnato un +0,8% trimestrale, mentre la spesa pubblica è calata di 0,1%.
Inatteso il balzo degli investimenti, che segnano +2,5% su trimestre dopo -0,6% del quarto trimestre 2003, dato che fa parte di una serie negativa durata quattro trimestri.
Sopresa negativa, invece, dalle esportazioni, che calano di 2,1% su trimestre dopo -3,7%, e dalle importazioni, che segnano -1,5% dopo -1,8%. Le scorte, come atteso, si contraggono, -0,4%, dopo il forte accumulo del 2003.
Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha detto al Tg2 che "solo adesso l'Europa mostra i primi segnali di ripresa e anche i dati italiani sono buoni
Secondo Luigi Speranza, economista di Bnp Paribas (Parigi: FR0000131104 - notizie) , "è una sorpresa positiva: sembra che la maggior parte della forza venga dalla domanda interna. C'è un bel rimbalzo della domanda di consumo delle famiglie, mentre la domanda pubblica diiminuisce. Anche gli investimenti sono in decisa ripresa".
Mentre il recupero dei consumi era, in qualche misura atteso, come rimbalzo tecnico dopo la caduta dei mesi scorsi, il buon andamento degli investimenti è una vera novità.
"Di solito sono le esportazioni che, facendo affluiere domanda, fanno scattare nuovi investimenti per ampliare la capacità produttiva. Non è stato così" nota Giani.
RIMANGONO INTERROGATIVI E RISCHI SU FIDUCIA CONSUMATORI
Oltre alla sorpresa degli investimenti, altri elementi risultano di difficile interpretazione, secondo gli economisti.
"Il dato fornisce buone notizie, ma solleva più interrogativi che risposte" commenta Faini.
I dubbi riguardano le importazioni, che calano invece di salire come indicherebbe invece la crescita degli investimenti, il calo delle esportazioni italiane e i dati contrastanti pubblicati da Istat sul settore industriale.
"Colpisce la divaricazione tra il dato relativo alla produzione industriale, secondo Istat in calo di 0,5% su trimestre, e il dato sul valore aggiunto dell'industria nel suo complesso che, in base ai dati pubblicati stamane, è salito di 0,3%" dice Faini. "Sarebbe forse utile che Istat chiarisse se l'indice di produzione industriale rimane sufficientemente rappresentativo".
Vincenzo Guzzo di Morgan Stanley (NYSE: MWD - notizie) si sofferma sull'export. "E' sorprendente la contrazione del 2,1% delle esportazioni alla luce della forza della domanda mondiale. E altrettanto inattesa è la caduta delle importazioni, vista la ripresa della domanda interna" commenta.
"L'Italia non trae vantaggio dalla ripresa estera, questo segnala i problemi strutturali dell'economia" dice Faini.
Per Giani sulla crescita italiana rimangono rischi dal momento che gli indicatori di fiducia per i consumatori non hanno ancora segnato una svolta positiva."
http://it.news.yahoo.com/040610/58/2tpcq.html
Evidenziamo:
""Il peggio per l'economia europea è ormai passato. La Germania ha ricominciato a crescere trascinata dalle esportazioni. La Francia va ancora più forte. In tutta Europa sentiamo profumo di ripresa. in Italia no. Ce l'hanno detto, da ultimo, la Banca d'Italia e l'Istat", ha detto Prodi"
"MILANO (Reuters) - La disaggregazione dei dati sulla crescita italiana nel primo trimestre giunta dall'Istat rende gli economisti fiduciosi sulla possibilità che si realizzi l'obiettivo governativo di una crescita a 1,2% nel 2004.
L'istituto di statistica ha ribadito che, nei primi tre mesi dell'anno, il Pil ha segnato +0,4% rispetto all'ultimo trimestre 2003 e +0,8% sullo stesso periodo del 2003. "