In un paese normale

[Romagnolo]

In Origine Postato da Francor
In un paese normale e in un partito normale, dopo una disfatta come quella registrata da Berlusconi pure il gatto si sentirebbe in dovere di dare le dimissioni.
Ma l'Italia non è un paese normale e Forza Italia non è ... neanche un partito.

Se la maggioranza fosse oggi decisamente minoranza e, soprattutto, se esistesse un'opposizione, forse avrebbe senso scrivere questa roba qui...ma per fortuna nessuna delle due cose appartiene alla realtà

[Francor]

In Origine Postato da Romagnolo
Se la maggioranza fosse oggi decisamente minoranza e, soprattutto, se esistesse un'opposizione, forse avrebbe senso scrivere questa roba qui...ma per fortuna nessuna delle due cose appartiene alla realtà

Allora mettiamola così:
dato che ha perso solo lui, in un paese normale, per non danneggiare l'intera coalizione, Berlusconi si sarebbe dimesso e passato la mano (come probabilmente avverrà nella bipolarissima Inghilterra).
Il problema, però, come già detto da altri in una replica, con cosa lo sostituisci Berlusconi?
Ergo: partito finto che non può cambiare leader; coalizione finta che non può cambiare leader.
Per cui, l'uomo politico che più trombato di come è stato non poteva essere, rimane l'unica ancora di salvezza di una coalizione che può camapare soltanto sull'anticomunismo e null'altro.

[misterX]

Adesso berlusconi dopo questo tracollo dovrebbe trarre le conseguenze e dimettersi.
Oramai si è capito che il paese non è più dalla sua parte.
Aveva impostato le elezioni come un referendum sulla sua figura, si è presentato capolista ovunque (nel centro contro la Gruber ha perso!).
Aveva militarizzato Rai e Mediaset, organizzato convention prelettorali, coinvolto Bush, liberato ostaggi, promesso di ridurre le tasse, fatto comizi in cabina elettorale.
Un altro candidato anche più scarso,al posto sua avrebbe preso il 50% dei voti...
Berlusconi oramai ha perso la sua carica vincente e di simpatia.
Il peggio dovrà ancora avvenire, quando il partito di plastica si scioglierà come neve al sole sotto la spinta dei più radicati sul territorio AN e UDC, oramai galvanizzati dal risultato elettorale cominceranno a chiedere poltrone pesanti.
La Lega si metterà di traverso e il governo entrerà in fibrillazione.
Oramai il nostro è spacciato, isolato, chiuso nel suo bunker in sardegna (dove ha perso pure lì a favore di Soru).
Insomma una debacle si si considerano le amministrative.
La cosa peggiore in tutto ciò è che continuano a negare l'evidenza: hanno perso.