MINERVA AIRLINES ORMAI AL DUNQUE: DOMANI L’ULTIMO GIORNO INDICATO DA ALITALIA PER PERMETTERE ALLA COMPAGNIA REGIONALE DI RIPRENDERE L’ATTIVITA’ IL PRIMO AGOSTO – LE PERPLESSITA’ DELL’ANPAC SUL RUOLO DEI COMMISSARI
(14 GIUGNO 2004)
Il tempo, come si dice in casi come questo, stringe. Siamo ormai arrivati al dunque e davvero, se non si fa presto, se non si tirano le fila di una contrattazione durata ormai molti, troppi mesi, Minerva Airlines rischia definitivamente di sparire dal panorama del trasporto aereo nazionale. Ed a questo punto non si tratta solo di capire quelle che sono le reali intenzioni di Alitalia, che con il vettore che ha la sua base operativa a Ronchi dei Legionari dovrebbe stringere un nuovo accordo di collaborazione. Secondo l’Anpac, il sindacato che riunisce i piloti dell’aviazione commerciale, buona parte di responsabilità sul mancato riavvio dell’attività vanno ascritte ad Italo Ballerio, Carlo Pandiscia e Paolo Paroletti, i tre commissari straordinari che reggono le sorti della compagnia ronchese dopo la sua ammissione alla legge "Prodi bis". Il tempo è tiranno: domani, infatti, è il termine ultimo fissato dalla compagnia di bandiera per permettere a Minerva di tornare a volare dal primo di agosto, mentre il 29 giugno è la data in cui, secondo i termini di legge, si esaurisce il mandato dei tre commissari che dovranno presentare il piano industriale per il futuro del vettore regionale al palo, ormai, dal 25 ottobre. "Stando alle nostre informazioni – sottolineano Roberto Bozzo, rappresentante locale dell’Anpac e Salvatore De Giovanni, tecnico della compagnia – venerdì scorso l’amministratore delegato di Alitalia, Giancarlo Cimoli, avrebbe steso un verbale nel quale s’individuano i termini della nuova collaborazione con Minerva. Ci sarebbero ancora dei dettagli di tipo legale da affinare, ma tutto sarebbe stato definito. Ma dai commissari non c’è stata alcuna risposta ed è proprio questo aspetto che ci inquieta non poco. Si parla da tempo della possibilità che una nuova società possa affittare il ramo di azienda e gestire le redini della compagnia, forse i commissari attendono di avere garanzie su questo, ma crediamo che intanto sia necessario ripartire, riavviare i voli, se non si vuol perdere quelle poche chances che ancora esistono. Il Coa, ovvero il certificato di operatore aereo, sta ormai per scadere, molti piloti sono privi di certificazione, mentre non sono pochi coloro i quali hanno deciso di andare altrove. A Catania, ad esempio – continuano – esiste una compagnia, WindJet per intenderci, che annovera al suo interno numerosi comandanti e piloti che provengono a Minerva. Lo abbiamo già detto in tante occasioni, in questo modo di rischia di depauperare un patrimonio industriale e professionale sul quale il Friuli Venezia Giulia poteva contare. Ed invece nemmeno la Regione, dopo le prime iniziative dei mesi scorsi, non ha fatto molto per preservarlo. Da 7 mesi non percepiamo lo stipendio, la forza lavoro, da 215 unità si è ridotta a 130 e se continua di questo passo Minerva Airlines rimarrà solo un ricordo. Tutto ciò – concludono – mentre si son fatti ponti d’oro perchè arrivasse Air One".
CIAO
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