La Lega è fatta per andare da sola

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A proposito ancora dell'editoriale di G. Oneto, inserisco una parte inedita a corredo del commento già apparso in altro 3d e che illustra egregiamente la situazione e le attitudini dell'ex Movimento e del suo "Capo" (capo in senso nominale, intendo, non sostanziale).

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Come si ricorderà ...

I malumori di questi giorni fra Lega e PdL sono qualcosa di più delle solite schermaglie pre-elettorali. Sono il segno di una incompatibilità di fondo che inevitabilmente doveva emergere fra soggetti tanto diversi antropologicamente, prima ancora che ideologicamente. Finora le due schiere, anzi i due leader che le incarnano, hanno recitato la parte degli amanti perfetti che qualche volta ruzzano ma solo per sottolineare la solidità del loro amore. In realtà si tratta di una convivenza di interessi, per entrambi sostenuta dalla secreta intenzione di far fuori il partner. Bossi utilizza l’alleanza per garantirsi il massimo di cadreghe e di potere, e per ottenere un simulacro di riforma federalista che gli consenta di tener buono il suo elettorato. Berlusconi ha bisogno dei numeri leghisti per raggiungere i suoi obiettivi: non ha mai dimenticato la pugnalata del 94 e non si vuole più trovare nelle stesse condizioni. Che Forza Italia fosse allora nata per bloccare la Lega Bossi lo ha ripetuto per anni e Berlusconi lo ha ammesso al Congresso del PdL. Le due formazioni sono incompatibili, antitetiche: Forza Italia lo dichiarava nella ragione sociale, la Lega nel suo Statuto. Per convenienza fanno finta di non vedere l’inconciliabilità del nazionalismo e dell’indipendentismo che ciascuno esprime. Hanno trovato un formale punto di compromesso nel federalismo più o meno solidale, una finzione verbale che serve al PdL per avere i voti leghisti e a Bossi per giustificarsi davanti alla base. La devolution era una patacca annacquata da troppi passaggi parlamentari e poi, provvidenzialmente, affossata da un referendum. Il cosiddetto federalismo fiscale è un minestrone sempre più farcito di ingredienti centralisti, non è come dicono il leghisti il primo passo verso il federalismo vero ma la sua pietra tombale. Bossi ne ha però bisogno come l’aria e per averlo è disposto a tutto, a subire tutto. Per questo subirà anche il referendum, come ha subito le bocciature degli ultimi giorni e tutti i provvedimenti che la sua base fatica a digerire, minimizzerà e cercherà di farcela. L’approvazione del simulacro federalista gli permetterà di mantenere i suoi vecchi voti (almeno quelli che non sono già scappati nel 2001 con l’alleanza) e di continuare a erodere voti a destra e manca sui temi della sicurezza e dell’immigrazione. É una lotta contro il tempo anche per Berlusconi, che deve riuscire a procurarsi gli strumenti che gli servono per consolidare il suo potere (partito unico, sbarramento e legge elettorale, premio di maggioranza) anche con i voti leghisti e prima che questi crescano troppo.
Tutto però sembra giocare a suo favore: gode di un ampio consenso personale, con la scusa del terremoto potrebbe dirsi costretto all’election day, altri potrebbero sostituire la Lega, e i voti che probabilmente perderà nei prossimi mesi potrebbero rientrare dopo la “libera uscita” leghista. In questo ultimo obiettivo è aiutato proprio da Bossi che ha commesso l’errore di puntare più sul facile consenso degli scontenti di entrambi gli schieramenti (sottovalutando il fascino della sirena dipietrista) che non sul consolidamento del voto identitario e territoriale che ha fino a qui sorretto la Lega e che costituisce una enorme miniera poco sfruttata. Ha smantellato la macchina che poteva trasformare la protesta in convinta adesione ideologica, prendendo incazzati per le tasse o per l’immigrazione e trasformarli in inossidabili indipendentisti. L’idea di Padania può essere un inesauribile serbatoio di consenso ma non va ridotta a un concorso di bellezza o a una squadra di calcio. Con l’ambiguità della “Lega di lotta e di governo”, con il continuo ondeggiare su tutto (ambiente, religione, questioni etiche, banche...) la Lega ha rinunciato a creare un forte blocco identitario e territoriale, non ha voluto essere la Svp padana.
É un errore che può rivelarsi decisivo nella partita a poker che stanno giocando due consumati veterani di tutte le astuzie della politica. Berlusconi riuscirà a far galoppare Bossi con il bluff del federalismo fiscale o questi vorrà vedere le carte prima che sia troppo tardi?
Ne vedremo delle belle.
Gilberto Oneto


P.S.
L'editoriale di Oneto, nelle intenzioni dell'Autore è intitolato semplicemente 'Soci', il fuorviante e ad effetto "La Lega è fatta per andare da sola" è invece una 'creazione' di Libero; la precisazione in questo caso risulta quantomai utile perchè il titolo attribuito dal quotidiano di Feltri nulla o poco c'entra con il contenuto sostanziale.

[Radimiro]

Anche se la Lega andra' probabilmente da sola, non credo che ci sara' una riappacificazione con certi personaggi, che continuano a vomitare insulti sulla Ln.

[animal]

Qualche volta si può anche non essere d'accordo con Oneto.
Che Bossi stia puntando solo sul massimo conseguimento di cadreghe è opinabile.

Non si può magari credere che maggior numero di posti occupati significhi maggiore penetrazione nel territorio e nell'economia del movimento e delle idee che si porta con se?

Perchè vedere sempre tutto negativo.

Se a Rai 2 ci sta un leghista magari ho la possibilità di vedere in seconda serata i Legnanesi come è accaduto ieri.
E non è poco

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Anche se la Lega andra' probabilmente da sola, non credo che ci sara' una riappacificazione con certi personaggi, che continuano a vomitare insulti sulla Ln.

1.- Di solito l'asino (anche se un pò recalcitrante, talvolta) va dove lo conduce (a bastonate) il padrone; dunque la tua è un'analisi un pò superficiale e partigiana;
2.- Nessuno vomita (anche se i conati sono forti - ci siamo attrezzati con gli antiemetici -) addosso alla Lega nè chi l'ha conoscoiuta in tempi migliori cerca riappacificazioni o riavvicinamenti per il semplice fatto che è diventata 'altra cosa';
3.- Il tuo comportamento qui sopra, oltre che puerile e privo di reale valore aggiunto al dibattito, si espone a non poche critiche.

Vedi di non inziare a fare il 'cyber stalker' che poi sono dolori (per te, s'intende).

[larth]

ormai e' tardi .. la lega e' fottuta .. ma se anche ritornasse ai sui temi identitari chi potra' mai crederla ?

resta comunque anche il fatto che anche il nano malefico si illude di mettere su un ventennio ..
....questa crisi globale e le sue tremende implicazioni sulle mucca padana renderanno molto piu rapido il suo passaggio da piazza venezia a piazzale loreto ..

[Eridano]

....questa crisi globale e le sue tremende implicazioni sulle mucca padana renderanno molto piu rapido il suo passaggio da piazza venezia a piazzale loreto ..

Non vedo l'ora.

[Radimiro]

Vedi di non inziare a fare il 'cyber stalker' che poi sono dolori (per te, s'intende).[/QUOTE]

Gia' mi dispero dalla paura. Chi ha risultati a due cifre non teme certo i prefissi telefonici internazionali (0,0.......)

[Mariox]

ormai e' tardi .. la lega e' fottuta .. ma se anche ritornasse ai sui temi identitari chi potra' mai crederla ?

resta comunque anche il fatto che anche il nano malefico si illude di mettere su un ventennio ..
....questa crisi globale e le sue tremende implicazioni sulle mucca padana renderanno molto piu rapido il suo passaggio da piazza venezia a piazzale loreto ..

Si possono esprimere gli stessi concetti senza fare paragoni ignobili.

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Gia' mi dispero dalla paura. Chi ha risultati a due cifre non teme certo i prefissi telefonici internazionali (0,0.......)

Comincio seriamente a pensare che hai dei problemi di comprendonio prima ancora che di relazione.

Il senso del mio post era di tutt'altro tenore ma a te importa stare su questo forum per ricordare le percentuali elettorali della ex Lega in relazione a quelli del FIL/LA; come se c'entrasse qualcosa con lo spirito di questo forum.

Utilizzando un 'espressione di sintesi oltretutto nel solco della tradizione di questo forum (visto che, ad onor del vero, non sei certo il primo - ma probabilmente sei il più patetico e il meno creativo dal punto di vista 'letterario' -che si affaccia su queste colonne con questi toni) sei un minus habens.