Il segretario della Lega Lombarda: «Sui ballottaggi deciderà il Consiglio federale»



Riportiamo un'intervista rilasciata dal segretario della Lega Lombarda Giancarlo Giorgetti al giornale on line Affaritaliani.it.
La Casa delle Libertà è in trepidante attesa. La presidente uscente della provincia di Milano, Ombretta Colli, contattata da Affari, non parla e attende con il fiato sospeso il Consiglio federale di domani (oggi per chi legge, ndr) della Lega Nord, che deciderà come comportarsi in occasione dei ballottaggi del 26-27 giugno.
Solo in Lombardia, oltre al capoluogo (dove la Lega al primo turno ha raccolto quasi il 9% con Massimo Zanello), è in gioco il futuro di cinque province: Brescia, Bergamo, Cremona, Lodi e Lecco. E, numeri alla mano, i voti del Carroccio sono ovunque decisivi per impedire il successo dell'Ulivo e tentare così di riequilibrare, almeno al Nord, il primo turno della Amministrative, deludente per il Centrodestra. Stando alle ultime indiscrezioni che filtrano da Via Bellerio, pare che i vertici della Lega siano propensi a dare il via libera all'accordo, che in alcuni casi sarà un vero e proprio apparentamento formale (con tanto di Alberto da Giussano sulla scheda accanto a quello delle altre forze del Polo) e in altri soltanto un'indicazione agli elettori.
Per capire gli umori del Carroccio, a poche ore da questa decisione fondamentale per gli equilibri della maggioranza, Affari ha interpellato il segretario della Lega Lombarda Giancarlo Giorgetti, l'uomo più vicino a Bossi e che negli ultimi mesi, da quando il Senatur è stato colpito da un attacco cardiaco l'11 marzo scorso, ha di fatto elaborato le strategie del Movimento.
Ombretta Colli aspetta le decisioni della Lega sui ballottaggi e per ora non parla. I vostri alleati vi invitano caldamente ad appoggiarli per il secondo turno delle Amministrative. Come si sta ad essere al centro dell'attenzione?
«A parte qualche contatto, formalmente non abbiamo ricevuto alcuna richiesta».
Allora, la presidente uscente della Provincia di Milano può dormire sonni tranquilli?
«Deciderà il Consiglio federale di domani (oggi per chi legge, ndr), ma tutto è ancora possibile. Sia l'apparentamento formale, sia l'indicazione di voto, sia il nulla di fatto. La scelta però non deve essere locale, ma di carattere politico».
Cosa chiedete a Berlusconi e agli alleati per accettare l'apparentamento?
«Chiediamo un impegno sui tempi dell'approvazione del federalismo, il via libera della Camera alle riforme deve arrivare entro luglio».
Volete anche garanzie su Tremonti? Subito dopo il voto Udc e An avevano parlato di un riequilibrio all'interno del Governo, soprattutto sull'economia...
«Il ruolo di Tremonti è un elemento solo marginale, non ci interessano le poltrone e i rimpasti. Ma solo i fatti».
Le indiscrezioni parlano di un Berlusconi furioso con i centristi e, invece, ancora più vicino al Carroccio di quanto non lo fosse prima del 13 giugno. E' vero?
«Sì, il voto dello scorso weekend ha riavvicinato Berlusconi alla Lega».
Quando tornerà il segretario federale a far politica attivamente?
«Bossi tornerà presto. Abbiamo pazienza noi, abbiatene anche voi giornalisti».
A settembre?
«Forse anche prima».
Si comincia già a parlare delle Regionali dell'anno prossimo. E' vero che chiederete la guida del Pirellone?
«Per le Regionali del 2005 è ancora molto presto. Ma ora è chiaro a tutti che il peso della Lega è determinante. Numeri alla mano, senza di noi non si vince».
Da Affatitaliani.it
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[Data pubblicazione: 17/06/2004]